La Commissione Europea ha espresso il suo parere sulla Legge di Bilancio italiana approvandola solo parzialmente. Ora l’Italia dovrà seguire le raccomandazioni di Bruxelles.


È arrivato il responso della Commissione europea in merito alla Legge di Bilancio dell’Italia. Il documento programmatico di bilancio dell’Italia per il 2024, la manovra economica, “non è pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio“. La Commissione Europea mette così nel mirino i conti dell’Italia, insieme a quelli di altri 8 Paesi dell’eurozona. Quattro sono i Paesi bocciati ai quali viene invece chiesto di adottare subito misure per garantire che il bilancio sia in linea con le raccomandazioni. Sette Paesi sono stati invece promossi dall’esecutivo di Bruxelles. L’invito all’Italia è quello di “tenersi pronta ad adottare le misure necessarieper superare lo squilibrio macroeconomico rilevato, che sarà oggetto di esami approfonditi da parte della Commissione, come quello degli altri Paesi non promossi.

Dopo i rilievi di Bruxelles immediato è stato il commento del commissario europeo Paolo Gentiloni in conferenza stampa: “Non si tratta di una bocciatura, si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee. Noi per definizione abbiamo un rapporto costruttivo col governo italiano, come con i governi dell’Unione in generale“. Nel caso di questa legge di bilancio “la nostra opinione dice che non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee“, tradotto “non è una bocciatura“.

La Commissione Ue, da quanto è emerso infatti, ritiene “che l’Italia abbia compiuto progressi limitati per quanto riguarda gli elementi strutturali delle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio il 14 luglio 2023 e invita le autorità italiane ad accelerare i progressi“.

Vediamo quindi nel dettaglio su quali aspetti Bruxelles si è soffermata.

I rilievi di Bruxelles sulla Legge di Bilancio italiana

Quella di Bruxelles sostanzialmente non può essere considerata quindi una bocciatura ma si tratterebbe di un’approvazione con riserva. I rilevi e le criticità sottolineati non vanno dunque trascurati.

Il parere definitivo arriverà tra qualche mese quando saranno disponibili i dati finali sul 2023. Solo allora si capirà se l’Italia rischierà una procedura di infrazione per eccessivi squilibri macroeconomici. Un simile giudizio è toccato anche ad Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Portogallo e Slovacchia. Belgio, Finlandia, Francia e Croazia, invece, rischiano proprio di non essere in linea con le raccomandazioni.

Quanto ai rilievi evidenziati dalla Commissione Europea all’Italia è stato fatto notare che nel piano di Bilancio presentato non viene rispettato pienamente il tetto di spesa previsto per il prossimo anno. L’Ue aveva infatti chiesto al nostro Paese di limitare la crescita della spesa all’1,3%. Tuttavia secondo le ultime previsioni si arriverà solo allo 0,9% e, proprio per questo motivo, prima di dare il nulla osta preferisce attendere i dati definitivi.

Le criticità della Legge di Bilancio su pensioni e lavoro

Bruxelles è entrata anche nel merito della legge di bilancio evidenziando anche le specifiche criticità. In particolare l’Ue ha invitato l’Italia a porre fine agli incentivi energetici messi in atto con lo scoppio della guerra in Ucraina, in modo tale da produrre un risparmio da utilizzare per porre rimedio al disavanzo che potrebbe ridurre il deficit anche dell’1%. Ma non solo.

L’accento è stato posto anche sul fronte previdenziale e lavorativo. La Commissione Europea ha infatti avanzato dubbi sull’effettiva attuazione delle misure riguardanti il taglio del cuneo fiscale e la Riforma delle pensioni. L’invito è stato quello di affrettarsi a ridurre le imposte sul lavoro e rendere il sistema fiscale più efficiente: “Attuare la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema fiscale e migliorando l’equità, e allineare i valori catastali agli attuali valori di mercato.” Questo è quanto si apprende dal report.

I prossimi passi

Come abbiamo detto, trattandosi di un’approvazione con riserva, l’Italia dovrà cercare di seguire i suggerimenti dell’UE, pena una procedura d’infrazione a suo carico.

In linea generale la Commissione ha fatto sapere al nostro paese che non è in linea con quanto raccomandato dall’Ue. Per questo preferisce attendere la primavera per valutare, con dati esatti alla mano, l’intero 2023. Si tratta quindi per ora di una sorta di avvertimento per l’Italia. Se poi in primavera la legge di Bilancio dovesse essere bocciata, il nostro paese rischierebbe una procedura di infrazione e potrebbe vedersi costretta ad attuare una manovra correttiva. Gentiloni però al riguardo ha detto: “Per i Paesi non pienamente in linea i nostri sono inviti a prendere le contromisure e non a fare manovre correttive“.

Conclusioni

In definitiva, sebbene l’Italia non sia incorsa in una vera bocciatura la sua legge di bilancio non convince fino a fondo la Commissione Europea. Quest’ultima ha infatti evidenziato rilievi e criticità, soprattutto sul fronte lavoro e pensioni. Entro la primavera 2024 Bruxelles, quando avrà tutti i dati dell’effettiva crescita economica del nostro Paese. darà il responso definitivo, e se la manovra finanziaria dovesse essere bocciata l’Italia si imbatterebbe in una procedura d’infrazione, con la conseguente predisposizione di una legge di bilancio correttiva.

Fiducioso al riguardo si è mostrato Gentiloni, che ha tradotto il report europeo come un semplice invito per il nostro Paese a porre in essere le dovute contromisure, senza che per forza si ricorra a veri e propri correttivi.

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