È ormai solo questione di tempo: la Riforma del Fisco è ormai prossima e, com’è ormai ovvio a tutti, comporterà numerosi cambiamenti alle detrazioni fiscali 2023. Le novità più interessanti riguarderanno i contribuenti il cui reddito supera i 60.000 euro: l’esecutivo è infatti al lavoro per modificare le detrazioni per redditi alti. Più nello specifico, si parla della possibile introduzione di un meccanismo di décalage, che comporterà una riduzione delle detrazioni fiscali 2023 all’aumentare del reddito.

Come soglia critica, attualmente, è valida quella dei 120.000 euro. Tuttavia, con la Riforma, tale soglia potrebbe abbassarsi a 60.000 euro. Ovviamente, non è tutto: si sta lavorando anche sulle detrazioni forfettarie per finanziare la riduzione delle imposte.

E, come ben noto, le attuali aliquote IRPEF dovrebbero subire una riduzione, passando dalle attuali quattro a tre. Si tratta, dunque, di una Riforma totale al sistema tributario e fiscale.

In questo articolo, comunque, ci occuperemo principalmente delle modifiche alle detrazioni: vedremo insieme come cambiano e cosa aspettarci dalla nuova Legge, che a breve approderà presso il Consiglio dei Ministri.

Detrazioni fiscali 2023: come cambiano con la Riforma

Una delle novità più interessanti sulla quale si baserà la Riforma del Fisco riguarda la modifica alle detrazioni. Ma come cambiano le detrazioni fiscali 2023, nello specifico?

La Riforma prevede una riduzione delle esenzioni fiscali, con un taglio delle oltre 600 detrazioni fiscali attualmente previste. C’è, inoltre, in previsione un cambiamento al meccanismo del décalage attualmente già in vigore. Infine, la Riforma prevede un’equiparazione tra il reddito di lavoro dipendente e quello persone fisiche.

Analizziamo nel dettaglio tutte le novità in arrivo.

La revisione delle tax expenditures

Uno dei primi obiettivi dell’esecutivo è quello di rivedere la maggior parte delle detrazioni attualmente fissate al 19%, che al momento costano allo Stato 165milioni di euro.

Una revisione che comporterà una netta diminuzione al numero delle detrazioni fiscali 2023 attualmente previste, che ad oggi sono più di 600. Faranno eccezione ovviamente, quelle legate alla sanità ed all’istruzione, oltre che le deduzioni sugli interessi passivi dei mutui prima casa.

Il meccanismo del decalage

Al fine di contenere le spese, inoltre, le detrazioni fiscali 2023 per contribuenti il cui reddito è elevato prevedono delle modifiche al meccanismo del decalage già in vigore.

Attualmente, la soglia che potremo definire critica è fissata a 120.000 euro, con le seguenti differenze: 

  • per redditi compresi entro i 120.000 euro, il contribuente può accedere alla detrazione intera (del 19%); 
  • tra i 120.000 ed i 240.000 euro di reddito, da una detrazione del 19% si passa ad una detrazione minore, che diminuisce progressivamente all’aumentare del reddito;
  • se il reddito del contribuente è superiore ai 240.000 euro, la detrazione viene totalmente azzerata.

Tuttavia, tale meccanismo cambierà con la Riforma Fiscale imminente. Il décalage continuerà ad essere in vigore, ma la diminuzione progressiva partirà da 60.000 euro di reddito invece che dagli attuali 120.000 euro.

Equiparazione tra reddito di lavoro dipendente e persone fisiche

Tra le novità previste dalla Riforma del Fisco, anche una progressiva applicazione della medesima area di esenzione fiscale e del medesimo carico impositivo IRPEF, indipendentemente L’equiparazione tra reddito di lavoro dipendente e persone fisiche.

In particolare, assisteremo all’estendere la no tax area (la soglia di reddito al di sotto della quale non si paga l’Irpef) anche ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. 

Attualmente, la no tax area è di 8.174 euro per i lavoratori dipendenti e assimilati e di 7.500 euro per i pensionati. Con la Riforma del Fisco, il nuovo esecutivo prevede di innalzare la no tax area a 10.000 euro per tutti i contribuenti persone fisiche. 

Inoltre, verrà molto probabilmente introdotta una flat tax del 15% per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro. Si tratterò di una nuova flat tax che andrebbe ad aggiungersi a quella che è già esistente per gli autonomi.

Riforma del fisco e detrazioni fiscali 2023: la necessità di un nuovo sistema

Alla base della Riforma del Fisco c’è la necessità di aumentare il gettito fiscale, non solo riformando le detrazioni fiscali 2023, ma anche rendendo il sistema fiscale meno complesso e, soprattutto, maggiormente equo.

La riduzione delle aliquote IRPEF, di fatto, è pensata per favorire i redditi meno elevati. Allo stesso modo, si vuole garantire una riduzione delle disparità che attualmente vengono registrate a livello territoriale, se paragoniamo tra loro le situazioni vigenti nelle diverse Regioni italiane.

Tuttavia, per i cambiamenti fino ad ora osservati dovremo ancora attendete: la Legge delega dovrà essere approvata entro il prossimo 31 marzo 2023.

Dopo tale data, l’esecutivo dovrà emanare gli appositi decreti volti ad attuare le modifiche e, per far ciò, avrà diciotto mesi di tempo.

Insomma, prima di poter contare sulle nuove detrazioni fiscali 2023 e sui cambiamenti da esse previsti passerà ancora un lasso di tempo variabile.

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