Decreto sostegni bis: slitta ancora l’approvazione, ma l’attesa dei nuovi bonus ed incentivi diventa incalzante. A quando il provvedimento? Quali bonus introdurrà per i lavoratori in difficoltà? Vediamo cosa c’è da sapere.

L’attesa per il nuovo decreto Sostegni Bis si fa di giorno in giorno più incalzante. La pandemia da covid-19 sembra lontana dall’arginare la sua corsa e la pressione sociale tende facilmente a crescere. Tuttavia il decreto Sostegni, con le nuove misure e proroghe di ormai collaudati strumenti, tarda ad arrivare.

L’approvazione del decreto Sostegni bis prevista per il Cdm del 13 maggio, slitta invece la settimana prossima, portando con sé una serie di importanti novità. Sembrano, invero, allo stato ancora controverse alcune questioni di difficile soluzione per l’esecutivo. In primo luogo ricordiamo l’annoso dibattito in tema di superbonus 110%, che stenta a trovare una soluzione. Sul piatto, però, sono molti i dubbi irrisolti, come in tema fisco e lavoro.

Il pressing di alcune forze politiche, d’altro canto, sembra volto, da un lato, ad accelerare i tempi, da altro a salvaguardare alcune posizioni assunte dal precedente esecutivo.

In questa fase di incertezza vogliamo quindi fornirti il punto della situazione. Nei successivi paragrafi individueremo quelle che sono le questioni esaminate dal Governo e le possibilità novità del decreto Sostegni bis, alla luce della bozza ad oggi disponibile.


Decreto Sostegni bis: Quali novità ci attendono?

Come poc’anzi preannunciato, sono molteplici le novità del nuovo decreto Sostegni bis, che si apprestano ad essere discusse nei prossimi giorni sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Le questioni ancora insolute, tuttavia, stanno accendendo gli animi delle parti politiche, intente a trovare soluzioni agli annosi quesiti insoluti.

Ancora estremamente dibattuta è la questione concernente la cessione del credito di imposta, relativo al superbonus per le imprese sui beni strumentali delle imprese previsti dal piano Transizione 4.0. Tale ipotesi era già stata oggetto di discussione in occasione delle precedente provvedimento, sebbene poi non abbia trovato spazio nel testo definitivo.

Altrettanto annosa è la questione lavoro. Si cerca di individuare nuove misure che possano aiutare soprattutto alcuni settori. In specie si è proposto  il potenziamento dei contratti di espansione e interventi di rioccupazione con atti negoziali specifici per aiutare le categorie più colpite come turismo, ristorazione, lavoratori agricoli e spettacolo.

Sicuramente le questioni principali ineriscono ai ristori e bonus da offrire alle categorie di lavoratori. Sembra ormai che si sia formato un certo consenso sulle modalità di erogazione degli incentivi. In particolare, si ricorrerà al sistema del doppio binario, ossia del pagamento in due rate, le quali saranno concesse in base a criteri distinti.

Un primo esborso verrà concesso in modo automatico sulla base dei parametri stabiliti in precedenza (costo 14 mld), ed un saldo a fine anno legato alle perdite reali iscritte a bilancio o contabilizzate in dichiarazione dei redditi con attenzione al dato del margine operativo lordo e all’utile.

Vediamo allora quali sono le novità in vista.

Contributi a fondo perduto

Il decreto sostegni bis sembra che confermerà lo strumento degli incentivi a fondo perduto i bonus e i sussidi a fondo perduto. Come accennato nel precedente paragrafo, gli stessi non verranno erogati in un’unica soluzione, ma in due rate. Anche le modalità di calcolo verranno poi rideterminate, e soprattutto divergeranno tra la prima e la seconda rata. 

Quest’ultima verrà calcolata sulla base della perdita media mensile di fatturato e corrispettivi registrata dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo 2019-2020.

Bonus affitti

Uno degli incentivi più interessanti è sicuramente quello del bonus affitti, volto ad aiutare i cittadini a far fronte alla crisi economica seguente l’emergenza sanitaria. Questo si sostanzia in un contributo a fondo perduto rivolto al proprietario di un immobile in affitto che decide di abbassare il prezzo del canone d’affitto.

Questa sorta di sconto viene compensato mediante il sussidio, fino al 50% dello sconto che verrà applicato. Per accedere all’incentivo è necessario possedere una serie di requisiti, quali ad esempio:

  • l’immobile deve trovarsi in un comune ad alta tensione abitativa, cioè un comune con particolari problemi relativi all’alloggio e deve essere l’abitazione principale del locatario;
  • immobile deve essere solo a uso abitativo

Il Bonus si sostanzia in contributo a fondo perduto pari al 50% dello sconto applicato, per una somma equivalente al massimo a 1200 euro.

Mutui e agevolazioni prima casa

Uno dei nodi su cui si sta interrogando il governo è sicuramente quello concernente i mutui e acquisti sulla prima casa. In particolare dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto e fino al 31 dicembre 2022 è prevista l’esenzione dal versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative all’acquisto dell’abitazione principale da parte di under 36.

Agli stessi sarà, inoltre, consentito accedere al Fondo di garanzia prima casa, in via prioritaria.

Per quanto riguarda invece i mutui, questi avranno accesso al finanziamento senza l’obbligo di anticipo, che verrà garantito dallo Stato.

Bonus 2400 euro

Una delle novità più interessanti del Decreto sostegni è stata l’introduzione del bonus unico da 2400 euro. Questo è stato esteso ad una categoria ampia di soggetti, che in precedenza non avevano accesso a misure di sostegno, nonostante fossero settori particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria.

Tale bonus sicuramente sarà prorogato dall’imminente decreto Sostegni bis. Esso può essere erogato a:

  • lavoratori stagionali e i lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; 
  • lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali; 
  • nonché lavoratori intermittenti
  • lavoratori autonomi occasionali
  • lavoratori incaricati alle vendite a domicilio
  • inoltre, i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; 
  • lavoratori dello spettacolo.

Decreto sostegni bis e regime fiscali: non solo bonus

Il decreto sostegni non prevede esclusivamente dei bonus o incentivi. A tal proposito ricordiamo che il legislatore intende anche introdurre alcune specifiche esenzioni, oltre quelle del canone Rai.

Sul punto, saranno presumibilmente esonerati i pagamenti da:

  • Agevolazioni TARI;
  • Agevolazioni per le bollette di gas e luce;
  • e Agevolazioni per le start up;
  • Esenzione dal canone patrimoniale.

Esonero Rai

Tra i sussidi che Decreto sostegni bis presumibilmente introdurrà, vi è l’esonero dal pagamento del canone RAI, per le imprese le strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico.

Mentre per coloro che hanno già versato il canone, potranno ricevere in compensazione un credito di imposta.

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