Dopo il via libera dello scorso 20 novembre al Decreto Ristori Ter, il governo già sembra pronto ad un nuovo intervento con il Decreto Ristori Quater, atteso per la fine di questa settima.

Con il Decreto Ristori quater, sembra ormai giunta l’ora di introdurre la tanto attesa proroga fiscale per i mesi di novembre e dicembre. A seguito delle parole pronunciate dal Viceministro all’economia Laura Castelli, sembra ormai essersi concretizzata l’intenzione di procedere ad una rimodulazione fiscale, al fine di consentire alle imprese di far fronte alla crisi di liquidità.

Il Consiglio dei Ministri sembra orientato su due fondamentali presupposti: rinvio delle scadenze tributarie, da un lato, e semplificazione dei rapporti degli autonomi con il Fisco.

Vediamo, allora, cosa presumibilmente ci attende nel prossimo futuro con il Decreto Ristori Quater.

Decreto ristori quater

Cosa viene prorogato con il Decreto Ristori Quater?

La più importante anticipazione rispetto al nuovo provvedimento, come suddetto, attiene alla proroga della scadenza per i contributi fiscali. Invero, sembra che tale meccanismo non opererà per tutte le impresa, ma solo quelle che abbiano un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro annui e dimostrino di aver avuto una perdita per lo meno pari a metà dello stesso.

Presumibilmente, allora, saranno oggetto di proroga:

  • Unico acconto di Irpef, Ires e Irap;
  • Versamento dell’Iva;
  • Presentazione del Modello unico per la dichiarazione dei redditi.

Unico acconto di IRPEF, IRES e IRAP

Per quanto attiene al secondo o unico acconto di Irpef, Ires, Irap ed imposte sostitutive, come è noto, è in scadenza al 30 novembre. Secondo una prima indiscrezione, con il nuovo Decreto ristori quater, il termine sarà rinviato per le partite Iva che hanno subito un calo del fatturato complessivo nell’anno in corso, a causa della pandemia. Invero, già i precedenti provvedimenti, in specie con l’art. 98 del decreto n. 104/2020, hanno introdotto una proroga per i titolari di partita IVA, che avessero perso almeno il 33% di fatturato. Si pone, quindi, un evidente problema di coordinamento con la precedente disciplina.

Altra questione controversa attiene, invece, alle tempistiche, particolarmente stringenti, date la scadenza ravvicinata.

La proroga del termine, come anticipato, presumibilmente opererà su tre livelli:

  • ai sensi del Decreto ristori, dovrebbe operare per tutte le partite IVA che applicano gli ISA, con abbiano subito una riduzione del fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% nel primo semestre 2020, rispetto all’anno precedente;
  • con riferimento, invece al decreto Ristori bis, la proroga dovrebbe applicarsi alle partite IVA che esercitano determinate attività nelle zone rosse, senza prendere in considerazione il criterio del calo di fatturato registrato;
  • sempre in base al Decreto Ristori Bis, predetta proroga dovrebbe operare anche con riferimento ai ristoranti nelle zone arancioni, senza valutazione di fatturato.

Proroga acconto IVA

Altrettanto attesa è la proroga dell’acconto IVA, il quale, invero, ha un termine più dilazionato, essendo in scadenza alla data del 27 dicembre. Sono tenuti a predetto versamento tutti i contribuenti Iva, tranne coloro che non sono esonerati dalla liquidazioni periodiche Iva, mensili o trimestrali, e che abbiamo un importo dovuto a titolo d’acconto superiore a 103,29 euro.

Anche in questo caso, si adotterà il medesimo requisito per usufruire della proroga. Quindi presumibilmente i beneficiari saranno le imprese con fatturato inferiore a 50 milioni di euro, che abbiano subito un rilevante calo del fatturato.

Decreto Ristori Quater: solo proroghe?

Dalle indiscrezioni trapelate, infatti, sembra che sia al centro del dibattito del Governo anche un nuovo ricorso al meccanismo della c.d. “pace fiscale”. Sarebbe, allora, auspicato un intervento di stralcio delle cartelle esattoriali per le imprese particolarmente sofferenti dal punto di vista di liquidità.

Coloro che saranno esclusi da tale operazione, potrebbero, invece, usufruire della rottamazione quater, cioè uno sconto dei carichi pendenti con l’Agenzia delle entrate.

Non resta allora che attendere il nuovo Decreto Ristori quater, che sarà presumibilmente deliberato nella giornata di venerdì 27 novembre, data in cui si terrà il prossimo Consiglio dei Ministri.

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2 COMMENTI

  1. Buongiorno,
    in previsione della scadenza del pagamento del secondo acconto dei contributi INPS per i contribuenti forfettari iscritti alla Gestione Separata (i cosiddetti contributi INPS a percentuale) del 30 novembre ho letto pareri discordanti sulla possibilità di usufruire della proroga stabilita con il Decreto Agosto.
    Rispettando quelli che sono i requisiti oggettivi di riduzione di almeno il 33% del fatturato del primo semestre 2020, volevo sapere la vostra opinione in merito alla possibilità appunto di prorogare, oltre che l’acconto per IRPEF, IRAP, imposta sostitutiva, anche la parte dei contributi INPS.
    Grazie mille
    Manuele

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