Potrà essere presentata un’unica domanda per beneficare del bonus 200 e 150 euro destinato ai professionisti in gestione separata e lavoratori autonomi delle gestioni speciali. La domanda potrà essere inoltrata fino al 30 novembre. Il pagamento sarà effettuato in ordine cronologico di presentazione delle istanze. Le risorse stanziate sono 600 milioni di euro per il bonus 200 euro e 412,5 milioni di euro per il bonus 150 euro.

I lavoratori autonomi e professionisti da ieri possono presentare la domanda in via telematica per beneficiare del bonus 200 euro previsto dall’articolo 33 del DL n. 50/2022. Come ha chiarito dall’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, coloro che hanno i requisiti previsti dal DL n. 144 del 2022 potranno richiedere anche l’integrazione di 150 euro.

Per beneficiare del bonus 200 euro e l’integrazione di 150 euro occorre presentare la domanda in via telematica all’ente di previdenza di riferimento. In caso di doppia iscrizione, a una cassa di previdenza privata e all’INPS, la richiesta dovrà essere presentata all’INPS.

Il Decreto aiuti ter prevede che l’indennità una tantum di cui all’articolo 33 del decreto Aiuti sia incrementata di 150 euro per i lavoratori autonomi e professionisti che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Pertanto, in presenza del predetto requisito reddituale, l’indennità una tantum di cui al decreto interministeriale in argomento è riconosciuta ai lavoratori interessati nella misura di 350 euro anziché nella misura di 200 euro.

Ai fini del riconoscimento dell’indennità una tantum di 350 euro, i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS devono altresì soddisfare congiuntamente tutti i requisiti di cui ai punti b), c), d), e) ed f) di cui al precedente paragrafo 3. In sede di presentazione della domanda, occorre dichiarare di non avere percepito nell’anno d’imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 20.000 euro.

Bonus 200 euro e bonus 150 autonomi

La circolare INPS pubblicata ieri 26 settembre, chiarisce che l’importo del bonus una tantum è pari a 200 euro per i lavoratori che nell’anno di imposta 2021 hanno percepito un reddito non superiore a 35.000 euro, ma superiore a 20.000 euro. L’indennità è incrementata di 150 euro in favore dei lavoratori interessati che, nell’anno d’imposta 2021, hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

In entrambi i casi, il bonus non costituisce reddito ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali. L’indennità non può essere ceduta, sequestrata o pignorata ed è corrisposta a ciascun avente diritto una sola volta. Per il periodo di fruizione dell’indennità in argomento non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa.

Le categorie beneficiarie del bonus sono:

  • artigiani ed  esercenti attività commerciali;
  • coltivatori diretti, coloni e mezzadri; 
  • pescatori autonomi;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione separata. 

Sono destinatari dell’indennità anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.

Sono esclusi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali in quanto il reddito percepito non rientra tra i redditi prodotti dall’attività aziendale.

Requisiti

  • Avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021. Per beneficiare dell’integrazione di 150 euro occorre non avere percepito, nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;
  • Essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • Essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti. Il requisito della titolarità della partita IVA non trova applicazione e non deve essere soddisfatto dagli assicurati che sono iscritti alla gestione autonoma in qualità di coadiuvanti e coadiutori (artigiani/commerciati/agricoli). Per i soci di società o i componenti degli studi associati, il requisito della titolarità della partita IVA, attiva alla data del 18 maggio 2022, deve essere soddisfatto in capo alla società o allo studio associato. Pertanto, non sono destinatari dell’indennità una tantum i lavoratori iscritti alle gestioni autonome in qualità di titolari e i relativi coadiuvanti e coadiutori, per i quali per lo svolgimento dell’attività non è prevista l’apertura di partita IVA;
  • Avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità. Il predetto requisito contributivo non trova applicazione per i contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento (o contribuzione dovuta da versare per i liberi professionisti) entro la data del 18 maggio 2022. Per gli iscritti alla gestione autonoma in qualità di coadiuvanti e coadiutori (artigiani/commerciati/agricoli) il requisito contributivo viene verificato sulla posizione del titolare della posizione aziendale.
  • Non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • Non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.

Domande 

Il modello di domanda è disponibile accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”  sul l sito web dell’Istituto www.inps.it, seguendo il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”; una volta autenticati sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza . 

Le credenziali di accesso al servizio sono le seguenti:

  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Si puo fare richiesta anche:

  •  tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori) oppure 
  •  attraverso gli Istituti di Patronato.

La domanda potrà essere inoltrata fino al 30 novembre. Il pagamento sarà effettuato in ordine cronologico di presentazione delle istanze. Le risorse stanziate sono 600 milioni di euro per il bonus 200 euro e 412,5 milioni di euro per il bonus 150 euro.

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