L’assegno unico universale per i figli a carico è stato introdotto dal Decreto Legislativo 21 Dicembre 2021, si tratta di un sostegno economico che viene erogato dall’INPS per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. 

La nuova Legge di Bilancio prevede una novità per la presentazione della domanda dell’assegno unico universale, ovvero quest’ultima dovrà essere presentata solo ed esclusivamente da tutte quelle famiglie che non ne hanno mai fatto richiesta prima e per tutte quelle famiglie che hanno una situazione familiare diversa rispetto a quella presentata precedentemente nell’ISEE dell’anno 2022

Sarà necessario in quest’ultimo caso presentare un’integrazione della domanda entro il 28 Febbraio 2023

Negli altri casi la domanda presentata nel 2022 varrà anche per il 2023. Ricordiamo che è consigliato controllare nell’apposita sezione INPS lo status della domanda già presentata, per prevenire situazioni di stallo e ritardi nella presentazione della nuova domanda, qualora quelle precedente sia segnata come “decaduta”, “respinta”, o “revocata”

L’assegno può essere corrisposto in misura minima, ovvero in assenza di ISEE, per redditi superiori a 40.000,00 euro, altrimenti viene erogato un importo maggiorato in funzione della fascia di reddito di appartenenza della famiglia, secondo l’importo ISEE. 

Attualmente l’importo minimo in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000,00 euro (o in mancanza di ISEE) è di 50,00 euro per ogni figlio minorenne. 

Per tutti coloro che invece presentano un ISEE pari o inferiore a 15.000,00 euro, gli verrà corrisposto in misura piena l’importo di 175,00 euro per ogni figlio minorenne, riducendosi gradualmente per livelli di ISEE superiori. 

Per i figli maggiorenni l’importo varia da 25,00 a 85,00 euro per ciascun figlio. I beneficiari dell’Assegno Unico Universale sono le famiglie con figli a carico: 

  • figli minorenni a partire dal settimo mese di gravidanza; 
  • figli maggiorenni fino al 21esimo anno di età;
  • figli disabili senza limiti di età.

Requisiti figli maggiorenni 

Per i figli maggiorenni, quindi dal 18esimo anno di età fino al 21esimo di età, è possibile richiedere l’assegno unico universale se i figli sono fiscalmente a carico e se: 

  • Frequentano corsi di formazione scolastica/professionale o corsi di laurea; – Svolgono un tirocinio o attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000,00 euro nel 2022;
  • Status di disoccupato;
  • Svolgono il servizio civile. 

L’importo massimo spettante in caso di figlio maggiorenne sarà di 85,00 euro a diminuire fino a 25,00 euro nel caso di ISEE pari o superiore a 40.000,00 euro.

Simulatore Importo AUU 

L’Inps ha messo a disposizione, nel suo portale, un simulatore che permette di determinare in maniera indicativa l’importo dell’assegno spettante a determinate condizioni. Si tratta di uno strumento nuovo che permette alle famiglie di poter, in pochi e semplici click, avere un prospetto di calcolo degli importi spettanti a seconda della loro situazione familiare. 

Per procedere è necessario indicare alcune informazioni quali: 

  • composizione del nucleo familiare; 
  • importo presunto ISEE; 
  • madre under 21; 
  • maggiorazione “transitoria”; 
  • la maggiorazione per genitori con reddito da lavoro. 

L’INPS ricorda che l’importo indicato dal simulatore sarà solo indicativo e pertanto gli interessati non riceveranno alcun sussidio se prima non presenteranno la relativa domanda e l’esito positivo post controlli, dall’INPS. 

Importo assegno unico universale

Ricordiamo che l’importo dell’assegno unico universale varia in base alla composizione del nucleo familiare e alla fascia di appartenenze dell’ISEE, allegato al decreto legislativo 230/2021 è presente la tabella con gli importi spettanti ad ogni scaglione; di seguito riportiamo quelli principali: 

  • Isee fino a 15.000 euro – 175 euro per ogni figlio minorenne (85 euro per i maggiorenni fino a 21 anni) 
  • Isee 15.000 euro – 174,50 euro per figlio minorenne (da 84,80 euro per i maggiorenni fino a 21 anni) 
  • Isee 20.000 euro – 149,50 euro per figlio minorenne (72,80 euro per i maggiorenni fino a 21 anni) 
  • Isee 25.000 euro – 124,50 euro per figlio minorenne (60,80 euro per i maggiorenni fino a 21 anni) 
  • Isee 30.000 euro – 99,50 euro per figlio minorenne (48,80 euro per i maggiorenni fino a 21 anni) 
  • Isee 35.000 euro – 74,50 euro per figlio minorenne (36,80 euro per i maggiorenni fino a 21 anni) 
  • Isee sopra i 40.000 euro – 50 euro per ogni figlio minorenne (25 euro se maggiorenne)
  • Assegno unico senza presentare Isee – 50 euro per ogni figlio minorenne (25 euro se maggiorenne) 

Maggiorazione Assegno unico universale 

Sono previste delle maggiorazioni che vanno ad aggiungersi agli importi sopra indicati qualora nel nucleo familiare siano presenti: 

  • figli con disabilità: l’importo varia in base alla gravità della disabilità e dal requisito della maggiore o minore età del figlio. L’importo va da un massimo di 105,00 euro per figli disabili minorenni ad un minimo di 80,00 euro per figli maggiorenni;
  • figli superiori al secondo;
  • familiari con quattro o più figli ( 100,00 euro mensili corrisposti per nucleo);
  • entrambi i genitori con reddito da lavoro. 

Viene corrisposta una maggiorazione per le madri di età inferiore a 21 anni pari a 20 euro mensili per ciascun figlio

E’ inoltre prevista una maggiorazione secondo l’articolo 5 del Decreto numero 230 che prevede per gli anni 2022, 2023 e 2024 una maggiorazione mensile per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25 mila euro e che nel 2021 abbiano percepito gli ANF in presenza di figli minori, da parte del richiedente o di altro componente del nucleo familiare del richiedente. 

Assegno unico universale: arretrati 

Per quanto riguarda gli arretrati non percepiti dell’assegno unico, sarà possibile, spiega un messaggio dell’INPS, richiedere gli arretrati entro la data del 30 Giugno, in tal caso verranno corrisposti tutti gli arretrati dal mese di Marzo, l’INPS provvederà ai dovuti conguagli delle rate di assegno unico spettanti ed eventualmente già erogate a decorrere dal mese di marzo 2022. 

In caso di domanda presentata dal 1 Luglio 2022 gli importi in pagamento sono già aggiornati ai nuovi importi. 

Si ricorda che non è necessario presentare domanda per tutti coloro che non hanno una situazione familiare diversa rispetto a quella presentata nella DSU precedente.

Assegno unico con genitori separati 

La regola generale prevede che l’assegno unico universale sia diviso al 50% tra i genitori separati, che abbiano l’affidamento condiviso dei figli, riservandosi comunque la facoltà, previo accordo dei genitori, di decidere che l’assegno possa essere riscosso in misura pari al 100% da uno solo dei due genitori. 

In caso di affidamento esclusivo, l’importo totale dell’assegno spetta sempre al genitore affidatario. 

In caso di violazione da parte di un genitori delle regole generali, come nel caso dell’affidamento esclusivo, qualora il genitore non affidatario faccia richiesta di ricevere l’importo dell’assegno unico universale, sarà compito del genitore spettante presentare domanda di revisione all’INPS, con allegata l’apposita documentazione, in questo caso potrebbe essere allegata la sentenza di separazione che attesti l’affidamento del figlio o dei figli qualora ce ne fossero più di uno. 

Come presentare l’ISEE in caso di genitori separati o divorziati 

L’assegno unico universale è un sussidio che lo Stato riconosce ai figli di una famiglia, a prescindere che i genitori siano sposati, conviventi, separati o non conviventi. 

Ricordiamo che l’ISEE è uno strumento utile, per tutte quelle famiglie che stanno al di sotto di un certo livello di reddito, in modo da poter percepire un importo superiore rispetto ai minimi stabiliti dalla legge. 

Nel caso di genitori separati con figli minorenni, verrà richiesta la compilazione di un ISEE ordinario o ISEE minorenni, si ricorda che l’assegno unico è un beneficio diretto ai figli, per tanto nella DSU andrà indicato il nucleo familiare all’interno del quale vive il figlio. 

Viene preso come riferimento il reddito del genitore con il quale il figlio vive

Partiamo da un presupposto, ovvero che l’ISEE dipende dal nucleo familiare e che il nucleo familiare è strettamente correlato alla residenza o meno dei soggetti nel medesimo immobile. Nel caso di genitori separati non conviventi il reddito, ad esempio del padre, non confluisce nell’ISEE presentato, se effettivamente il padre non ha più la residenza nel medesimo immobile dove vivono la madre ed il figlio e quindi vive in un nucleo familiare a parte. 

E’ sempre consigliato in queste situazioni, presentarsi in comune e verificate lo stato di famiglia, se i genitori risultano sempre nel medesimo stato di famiglia, dovranno provvedere a modificare il nucleo di appartenenza e successivamente presentare l’ISEE, in questo modo si avrà la certezza assoluta di aver dichiarato il nucleo familiare corretto. 

Il genitore non convivente, di figlio minorenne con affidamento congiunto, potrà comunque presentare richiesta di assegno unico ( per la sua parte), nonostante non faccia parte del nucleo familiare del figlio, in questo caso, dovrà indicare il codice fiscale del figlio nella domanda e sarà l’INPS a ricercare l’ISEE presentato nel quale figura il codice fiscale dello stesso. 

Qualora il figlio fosse maggiorenne, rispettati i requisiti indicati nei paragrafi precedenti, potrà presentare in modo diretto e inequivocabile l’ISEE direttamente per suo conto, indicando i redditi del nucleo al quale appartiene, questo perché come già specificato il nostro ordinamento riconosce il beneficio a favore dei figli, a sostegno dei genitori, dando la possibilità di poter presentare l’ISEE direttamente dal beneficiario.

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