A partire dal 5 novembre per costituire un SRL online (SRL ordinarie e SRL semplificate – SRLs), ovvero senza la necessità di recarsi presso un Notaio, è possibile utilizzare uno statuto standard. Tale possibilità consente la riduzione della metà dei costi notarili.

Il Decreto n. 155 del Ministero dello Sviluppo economico, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre 2022 prevede che, la costituzione della SRL potrà avvenire online, ovvero senza la necessità di recarsi di persona presso uno studio notarileIn questo caso, le SRL e le SRLS dovranno utilizzare gli statuti standard e la loro sede deve essere in Italia, inoltre, il capitale deve essere conferito unicamente in denaro e deve esserci la partecipazione in videoconferenza di tutte (o solo alcune) dei soggetti richiedenti. In allegato al decreto ci sono anche i modelli standard di Statuto che devono essere utilizzati.

La norma non ammette la costituzione di SRL online se non nel caso sopra indicato, ovvero, capitale sociale in denaro, con conferimenti che dovranno essere eseguiti sull’apposito conto corrente del notaio.

SRL online con gli statuti standard

Dal 5 novembre è possibile costituire una SRL o una SRLs online, ovvero utilizzando i modelli standard, senza la necessità di recarsi presso un Notaio, dimezzando i costi.

A prevederlo è il Decreto del MISE n. 155 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre recante il “Regolamento in materia di definizione dei modelli degli atti costitutivi delle società a responsabilità limitata aventi sede in Italia e con capitale versato mediante conferimenti in denaro, in attuazione dell’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 183”.

Chi costituirà una SRL o una SRLS online, dovrà utilizzare i modelli di statuto standard, che sono allegati al decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La partecipazione potrà avvenire in videoconferenza.

Quali sono le società interessate?

Sono interessati dalle nuove regole, che attuano la direttiva UE 2019/1151, le società che stabiliscono la propria sede in Italia e il capitale conferito deve essere conferito unicamente in denaro.

L’art. 3 del decreto prevede che in caso di utilizzo dei modelli standard di cui all’articolo 1, commi 2 e 3, il compenso per l’attività notarile sarà determinato in misura non superiore a quello previsto dalla Tabella C) – Notai del decreto del Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n. 140, ridotto alla metà.

“In caso di utilizzo dei modelli standard uniformi di cui all’articolo 1, commi 2 e 3, il compenso per l’attività notarile è determinato in misura non superiore a quello previsto dalla Tabella C) – Notai del decreto del Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n. 140, ridotto alla metà.”

Per ottenere il dimezzamento delle spese notarili le società dovranno utilizzare i modelli standard, approvati con il decreto del MISE pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

Ciascuna Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura pubblica sul proprio sito istituzionale i suddetti modelli.

L’atto pubblico informatico

L’atto costitutivo potrà essere ricevuto dal notaio mediante atto pubblico informatico, utilizzando una piattaforma telematica predisposta dal Consiglio nazionale del notariato. La piattaforma effettuerà l’accertamento dell’identità, la verifica dell’apposizione della firma digitale prevista, la verifica e l’attestazione della validità dei certificati di firma utilizzati. Il notaio che ha ricevuto l’atto costitutivo deve depositarlo presso l’ufficio del Registro delle imprese competente.

Il notaio potrà interrompere la stipula dell'atto in videoconferenza e chiedere la presenza fisica delle parti, di alcune di esse, se dubita dell'identità del richiedente o se rileva il mancato rispetto delle norme riguardanti la capacità di agire e la capacità  dei  richiedenti  di rappresentare una società.

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