HomeNewsEcobonus auto 2024: riaperta la piattaforma

Ecobonus auto 2024: riaperta la piattaforma

Al via l'ecobonus auto 2024. Stesso schema del 2023 per ora, in attesa che vengano apportate nuove modifiche agli incentivi.

Riaperta la piattaforma online per prenotare gli incentivi previsti dall’ecobonus auto 2024. Il 1° febbraio è attesa una riunione tra il Ministro Urso e le associazioni di categoria per definire gli ultimi dettagli delle modifiche del beneficio. Si attende la pubblicazione del nuovo DPCM in vigore tra marzo e aprile.


Dal 23 gennaio 2024 è di nuovo possibile richiedere l’ecobonus per l’acquisto di auto, moto e veicoli commerciali a basse emissioni. A partire da questa data infatti è stata riaperta la piattaforma attraverso cui prenotare gli incentivi per mezzi non inquinanti.

Al riguardo il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato che il nuovo piano di incentivi avrà tre chiari obiettivi. Il primo è quello di svecchiare il parco auto circolante italiano, il più vecchio d’Europa. Questo deve avvenire rottamando le vetture euro 0, Euro 1, euro 2 ed euro 3 per acquistare un’auto nuova e dunque molto meno inquinante. Il secondo obiettivo consiste nel supportare le famiglie meno abbienti. Si tratta di quelle che probabilmente hanno le vetture euro 0, 1, 2 e 3 perché non possono permettersi l’acquisto di auto nuove.

Nello specifico verrà utilizzato come metro di misura l’ISEE, ovvero l’indicazione della situazione economica equivalente che misura la condizione economica di ciascun nucleo familiare. Viene infatti fissata una soglia entro cui è previsto uno sconto ulteriore per beneficiare degli incentivi in questione. E infine il terzo obiettivo a cui mira la nuova ondata di ecobonus è quello di supportare la filiera produttiva italiana. Questo, in quanto nella tornata 2022 degli incentivi solo uno su 5, circa il 20%, è andato a favore di modelli prodotti in Italia. Per realizzare quest’ultimo obiettivo il Ministro Urso ha anche manifestato l’intenzione di spostare un maggior numero di risorse verso gli impianti produttivi italiani. In questo modo potrà essere supportato anche in questo settore il made in Italy.

Vediamo quindi di capire come funzionerà l’ecobonus auto 2024.

Ecobonus auto 2024, quali mezzi riguarda

Rimangono invariate le categorie di veicoli interessate dal provvedimento, così come l’ammontare del contributo statale. L’attuale normativa, che rimarrà in vigore fino all’uscita del prossimo Dpcm, prevede un massimo di sconto fino a 5.000 euro nel caso di acquisto di auto elettrica associata alla rottamazione di una vecchia macchina Euro da 0 a 4 (3.000 euro senza rottamazione). E nello stesso caso l’incentivo sale a 7.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro (4.500 senza rottamazione).

Per chi invece acquista un’auto ibrida, lo sconto è di 4.000 euro con rottamazione e di 2.000 senza. Per l’acquisto di moto e scooter con rottamazione, invece, la riduzione sul listino arriva al 40% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 4.000 euro nel caso dei veicoli elettrici e al 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo 2.500 euro per le due ruote non elettriche. In quest’ultimo caso è obbligatorio uno sconto del venditore pari ad almeno il 5% del prezzo di acquisto. Per i nuovi veicoli commerciali elettrici infine si possono totalizzare sconti fino a 14.000 euro.

Ecobonus auto 2024, chi può beneficiare degli incentivi e come ottenere il beneficio

L’ecobonus è rivolto a tutte le persone fisiche o giuridiche che intendano acquistare veicoli non inquinanti, compreso chi svolge attività di noleggio e le Piccole medie imprese che svolgono attività di trasporto.

L’ecobonus può essere richiesto solamente dalle concessionarie registrate sul portale del ministero dove si può prenotare il contributo per il veicolo in acquisto. Una volta ricevuta la conferma della prenotazione, il rivenditore deve riconoscere l’ecobonus all’acquirente tramite la compensazione del prezzo di acquisto. In questo modo chi compra il nuovo veicolo pagherà già il prezzo scontato. Il costruttore/importatore del veicolo rimborserà poi al concessionario/rivenditore il contributo erogato. Il costruttore/importatore del veicolo riceverà a sua volta dal concessionario/rivenditore tutta la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta

A partire quindi dal 23 gennaio le concessionarie potranno inserire tutti gli ordini dei contratti firmati già a partire dal 2 gennaio 2024. In attesa di capire le modifiche agli incentivi, l’Ecobonus parte con la stessa struttura del 2023. Rispetto allo scorso anno però è stato esteso a 270 giorni il termine entro il quale va perfezionata l’operazione con l’inserimento sulla piattaforma online del numero di targa assegnato all’auto. Questo significa che tra la prenotazione dell’incentivo e l’immatricolazione non possono passare più di nove mesi.

Le risorse stanziate

Delle risorse che verranno stanziate buona parte saranno quelle che nella tornata precedente si sono avanzate. Il nuovo ecobonus si fonderà su una dote totale compresa tra 900 milioni e 1 miliardo di euro.

Nello specifico per ora, in attesa che vengano apportate le annunciate modifiche, sono stati stanziati:

  • 205 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
  • 245 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa;
  • 120 milioni di euro per l’acquisto dei veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61- 135 g/Km CO2 e prezzo di listino pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa.

Perchè la prima tranche di ecobonus auto 2024 potrebbe andare a vuoto?

Occorre considerare un fatto. Le tabelle degli incentivi auto disponibili ad oggi potrebbero cambiare tra qualche settimana. Il 1° febbraio 2024 infatti presso la sede del Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) si svolgerà un incontro plenario del Tavolo Automotive presieduto dal ministro Adolfo Urso, che incontrerà i principali rappresentanti delle imprese del settore. In definitiva quindi i vecchi incentivi partono comunque in base a quanto previsto da un precedente Dpcm, ma saranno ancora disponibili solo per poche settimane perché il ministero, dopo il tavolo con le associazioni di settore, conta di portare alla firma del presidente del Consiglio un nuovo Dpcm al fine di migliorare l’incentivo, tenendo conto dell’andamento del mercato e delle esigenze dei consumatori.

Una situazione, questa, che potrebbe quindi oggettivamente creare incertezza ma che, molto probabilmente, porterà gli acquirenti a congelare gli acquisti, aspettando qualche settimana in più, in attesa che diventi operativo il nuovo schema e vedersi applicare uno ‘sconto’ maggiore.

Le nuove norme in arrivo

L’attuale pacchetto stanziato per il 2024 prevede risorse complessive di circa 1 miliardo e una volta conteggiati i residui non spesi degli incentivi 2023 si valuterà se aggiungere eventualmente ulteriori risorse. Il nuovo piano sarà presentato, come abbiamo detto, l’1 febbraio al tavolo automotive e l’entrata in vigore del nuovo Dpcm è prevista per prevista tra marzo e aprile.

In particolare, in base alle nuove norme gli incentivi per auto elettriche partiranno da 6.000 euro (senza rottamazione) e arriveranno a 13.750 euro se si rottama un’auto Euro 2 e si ha un Isee sotto i 30mila euro. L’aiuto per l’acquisto di una vettura ibrida andrà invece da 4 a 10mila euro, e quello per un per un’auto a basse emissioni dai 1.500 ai 3.000 euro.

Conclusioni

Il 23 gennaio è stata riaperta la piattaforma online su cui sarà possibile prenotare l’ecobonus per il 2024. Al momento lo schema è lo stesso del 2023, con gli stessi importi e gli stessi veicoli interessati. Compito di effettuare la prenotazione degli incentivi è della concessionaria dove si acquista il mezzo non inquinante.

Dal 1° febbraio però, a seguito di un tavolo che sarà organizzato tra il Ministro Urso e le associazioni automotive del settore, saranno introdotte modifiche al beneficio nell’ottica sempre di svecchiare il panorama automobilistico e spingere ad acquistare veicoli non inquinanti. Il nuovo DPCM entrerà in vigore tra marzo e aprile, quindi gli interessati potrebbero voler aspettare che l’ecobonus acquisisca il nuovo volto per poter aspirare a benefici ancora più appetibili.

Sabrina Maestri
Sabrina Maestri
Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.

Lascia una Risposta