La Direttiva Omnibus è stata recepita in Italia solo nel 2023, con il Decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, allo scopo di assicurare il massimo livello di trasparenza e di tutela a favore dei consumatori.


Il mese di luglio si rivela di fondamentale importanza poiché diverse disposizioni cruciali della Direttiva Omnibus sono diventate operative proprio in queste settimane. I nuovi provvedimenti hanno un impatto significativo sia per i negozi fisici che per gli e-commerce, introducendo importanti cambiamenti nei seguenti ambiti:

  • modalità di comunicazioni delle riduzioni del prezzo;
  • sconti online;
  • gestione delle recensioni;
  • sistema sanzionatorio.

Queste nuove norme mirano a garantire una maggiore tutela dei consumatori, promuovendo la trasparenza nelle comunicazioni commerciali e prevenendo pratiche ingannevoli. L’obiettivo è assicurare che i consumatori siano adeguatamente informati e protetti durante le transazioni commerciali, indipendentemente dal tipo di negozio o piattaforma online utilizzata. Vediamo insieme quali sono le novità introdotte.

Direttiva Omnibus: Italia in ritardo

La Direttiva UE 2019/2116, nota come Direttiva Omnibus, è stata adottata dal Parlamento Europeo nel 2019 con l’obiettivo di armonizzare le comunicazioni tra gli Stati Membri e garantire la massima tutela dei diritti dei consumatori. La Direttiva Omnibus aveva stabilito come data per il suo recepimento il 21 novembre 2021 e come data per l’applicazione delle norme negli Stati Membri il 28 maggio 2022. Tuttavia, l’Italia ha recepito le nuove norme con notevole ritardo, risultando soggetta a una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea (n. 2022/0107).

Finalmente, mediante il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, l’Italia ha recepito la Direttiva Omnibus, entrato in vigore il 2 aprile 2023. Alcune norme della Direttiva Omnibus relative all’indicazione dei prezzi nelle campagne promozionali sono state applicate, a partire dal 1° luglio 2023. Questo mese segna l’inizio delle modifiche e delle nuove protezioni per i consumatori riguardo alla trasparenza e alla correttezza delle comunicazioni commerciali.

Direttiva Omnibus: esposizione del prezzo nelle campagne promozionali

La Direttiva Omnibus ha portato un significativo cambiamento nei meccanismi degli sconti. L’Unione Europea ha imposto maggiore chiarezza e trasparenza nell’esposizione dei prezzi di vendita dei prodotti durante le campagne promozionali. La pratica dei finti sconti è terminata e ora i consumatori devono essere in grado di identificare facilmente se un prodotto è realmente scontato. Il Decreto Legislativo n. 26 ha aggiornato il Codice del Consumo e stabilisce che il venditore deve chiaramente esporre il prezzo precedente applicato durante i 30 giorni precedenti la riduzione di prezzo. Se la diminuzione è progressiva nel corso della campagna promozionale, il prezzo precedente di riferimento sarà quello mostrato nel primo annuncio di riduzione.

Tuttavia, ci sono alcune deroghe a questa regola. Ad esempio, se i prodotti in promozione sono stati introdotti sul mercato meno di 30 giorni prima, il prezzo precedente sarà quello applicato nel periodo inferiore ai 30 giorni precedenti la promozione, e il venditore dovrà specificare tale periodo. Inoltre, la regola del prezzo precedente non si applica completamente ai prezzi di lancio, alle vendite sottocosto e alla vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili. La violazione di tale norma è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria, come stabilito dall’articolo 22 comma 3 del Decreto Legislativo n. 114/1998, con importi che variano da 516,00 € a 3.098,00 €.

Recensioni dei consumatori: ecco le nuove indicazioni

La Direttiva Omnibus impone che le recensioni pubblicate siano autentiche e verificate, provenienti da consumatori che hanno realmente acquistato o utilizzato il prodotto. È responsabilità del professionista che gestisce il sito assicurare l’autenticità delle recensioni. L’e-commerce deve chiaramente indicare se le recensioni sono verificate o meno, garantendo che questa informazione sia facilmente visibile agli utenti. La violazione della Direttiva avviene quando non è fornita alcuna indicazione sulla provenienza delle recensioni.

Le recensioni rivestono un ruolo cruciale per i venditori online poiché costituiscono una prova sociale dell’affidabilità del prodotto e influenzano le decisioni di acquisto dei consumatori. Pertanto, la Direttiva Omnibus è intervenuta per regolamentarle.

Direttiva Omnibus: gli sconti online

La Direttiva Omnibus presenta importanti innovazioni riguardanti gli sconti online, con l’intento di rafforzare la tutela dei consumatori e garantire maggiore trasparenza nel settore dell’e-commerce, che ha sperimentato una rapida crescita negli ultimi anni. Per prevenire sconti falsi o esagerati, la nuova disciplina europea obbliga i merchant a indicare chiaramente l’entità dello sconto, utilizzando la dicitura “da-a” o in percentuale. Anche per gli sconti online, gli annunci devono riportare il prezzo più basso applicato nel corso dei trenta giorni precedenti e non devono fare riferimento al prezzo iniziale.

Anche nelle campagne di advertising online gli e-commerce devono rispettare le medesime norme: gli sconti devono essere chiaramente specificati, insieme al prezzo finale e al prezzo precedente alla promozione. È fondamentale evitare di pubblicizzare prodotti con sconti ingannevoli o con disponibilità limitata non veritiera. È importante sottolineare che le regole sugli sconti non si applicano agli intermediari come i marketplace o gli aggregatori di prezzi, a meno che tali intermediari diventino venditori dei prodotti o agiscano per conto di altri commercianti.

Pratiche commerciali ingannevoli: come tutelarsi

La Direttiva Omnibus definisce le pratiche commerciali scorrette come qualsiasi azione, omissione, condotta o comunicazione commerciale che rischia di falsare in modo significativo il comportamento economico del consumatore medio. Al fine di evitare che ciò succeda, il nuovo Decreto Legislativo ha ampliato il gruppo delle pratiche commerciali ingannevoli per garantire maggiore protezione ai consumatori. Ecco alcune delle condotte considerate scorrette e ingannevoli:

  • dual quality: promozione di un bene come identico ad un altro, venduto in un diverso Stato membro, nonostante le diverse caratteristiche;
  • presentazione di risultati di ricerca online senza indicare chiaramente gli annunci pubblicitari a pagamento che consentono una migliore classificazione dei prodotti;
  • indicazione di recensioni come provenienti da consumatori senza verifica dell’autenticità;
  • invio di recensioni false per promuovere prodotti.

Direttiva Omnibus: le nuove sanzioni pecuniarie

Con la Direttiva Omnibus, le sanzioni pecuniarie sono state oggetto di revisione per garantire maggiore uniformità a livello europeo. Le principali modifiche includono:

  • aumento del massimo edittale delle sanzioni da 5 a 10 milioni di euro da parte dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) per le pratiche commerciali scorrette;
  • la sanzione massima applicabile sarà pari al 4% del fatturato generato in Italia o negli Stati membri coinvolti per violazioni transfrontaliere o diffuse su scala europea;
  • introduzione di sanzioni armonizzate a livello europeo anche per l’uso di clausole considerate vessatorie da parte dei professionisti;
  • maggiori tutele per i consumatori lesi che potranno adire il giudice ordinario per ottenere rimedi proporzionati ed effettivi, inclusi il risarcimento del danno subito;
  • introduzione di maggiori protezioni per le vendite effettuate durante visite non richieste o escursioni organizzate, con l’aumento del periodo di diritto di recesso da quattordici a trenta giorni.

Queste modifiche mirano a garantire una maggiore tutela dei consumatori e a favorire un mercato più equo e trasparente nell’ambito dell’Unione europea.

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