Decreto di aprile: tra nuove scadenze fiscali e possibile scostamento di bilancio. Vediamo cosa si prospetta per i prossimi mesi.

Almeno 30 miliardi è la somma stimata per il nuovo scostamento, necessario a finanziare il cd. decreto di aprile, con le misure di sostegno all’economia e alla liquidità delle imprese. Ad oggi, a causa delle nuove zone rosse e arancioni, i sostegni previsti potrebbero risultare insufficienti a far fronte alla pressanti ed urgenti richieste di aiuto da parte di quelle fasce della popolazione particolarmente colpite dalla crisi economica.

La pandemia ha, infatti, ormai portato allo stremo una buona parte della popolazione fortemente in difficoltà a causa del blocco delle attività, che tra brevi aperture e nuove chiusure urgenti, si protrae da ormai un anno.

Le parti sociali chiedono, allora, con insistenza un ulteriore intervento finalizzato a promuovere ancora una volta la nostra economica.

Presumibilmente, il Governo interverrà, quindi, con un Decreto di Aprile o anche definito Sostegni bis.

Vediamo cosa ci accende.

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Decreto di aprile: cosa ci attende

Decreto di Aprile: nuovo scostamento di bilancio?

E’ notizia di poche ora fa l’intenzione, ormai acclarata, del governo di introdurre un nuovo decreto al fine di far fronte alle esigenze economiche del Paese. A tal fine tuttavia è necessario procedere ad nuovo scostamento di bilancio. In molti si attendono che già questa settimana il governo dia indicazioni in merito.

Come precisato negli scorsi giorni dal governo la somma attualmente prevista per lo scostamento di bilancio sarà almeno di 30 miliardi di euro, nonostante all’inizio si parlava di 20 miliardi ma la cifra potrebbe essere ben più alta. Questo servirà a finanziare un nuovo decreto economico che, secondo le prime voci di palazzo, dovrebbe chiamarsi decreto di Aprile 2021.

Gli aiuti del Decreto di Aprile

Con il Decreto di Aprile si intende risolvere è quello di garantire maggiore liquidità alle imprese e l’allungamento della scadenza per i prestiti garantiti dallo Stato.

In particolare si stava ipotizzando di introdurre contributi a fondo perduto a cui aggiungere un nuovo calendario per le scadenze fiscali, in particolare per gli acconti Irpef e Irap, oltre a nuovi sostegni per gli affitti delle attività commerciali e una nuova data per il blocco degli sfratti.

In particolare,come già avvenuto con il Decreto sostegni, si abbandonerà presumibilmente il sistema di conferimenti basato sui codici adeco. Si cercherà, infatti, di includere più imprese, aumentando anche il limite del fatturato per l’accesso ai sussidi

Si cercherà, invero, anche di velocizzare i pagamenti che non hanno l’accelerazione attesa.

Contributi a fondo perduto

Come poc’anzi citato si procederà ad erogare i contributi a fondo perduto, secondo il sistema tabellare già previsto dal Decreto sostegni:

  • percentuale applicabile del 60% per la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 entro i 100 mila euro;
  • percentuale applicabile del 50% per la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 compresa tra 100.000 e 400.000 euro;
  • la percentuale applicabile del 40% per la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 compresa tra 400.001 e 1 milione di euro
  • percentuale applicabile del 30% per la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 compresa tra 1 milione e 5 milioni di euro;
  • percentuale applicabile del 20% per la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 compresa tra 5.000.000 e 10.000.000 di euro.

Affitti e sfratti

Il nuovo decreto potrebbe introdurre una nuova misura per quanto riguarda i canoni di locazione. Tale provvedimento dovrebbe prevedere anche un incentivo al pagamento degli stessi, il quale dovrebbe essere in misura pari al 60%, così andando ad aiutare considerevolmente soprattutto i commercianti.

Altrettanto atteso è anche il blocco sugli sfratti. Questa ulteriore misura volta ad arginare il fenomeno dell’inadempimento ai canoni di locazione, acuitosi con la crisi determinata dalla numerose chiusure a causa dell’emergenza sanitaria.

Rinvio delle scadenze fiscali

Già come operato da circa un anno a questa parte, si attende una nuova calendarizzazione delle scadenze fiscali, che dovrebbero subire un ulteriore slittamento. In particolare, il decreto di Agosto aveva posticipato al 30 aprile 2021 i pagamenti degli acconti Irpef e Irap 2020 per le imprese con fatturati fino a 5 milioni di euro e che avevano subito un calo dei ricavi di almeno il 33%.

Le chiusure hanno, infatti, sicuramente imposto una necessità di alleggerire il peso fiscale gravante sulle piccole e medie imprese, le quali non sono allo stato in grado di far fronte alle necessità impellenti.

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