Il bonus IMU 2022 è un sostegno che viene erogato sulla base dei pagamenti dell’Imposta Municipale Unica pagata da alcune attività di impresa nel 2021. Ad essere coinvolto dal sostegno è il pagamento della seconda rata IMU 2021, e a poter chiedere l’accesso a questa misura sono le attività del mondo del turismo, come hotel, alberghi, agriturismi, ma anche parchi tematici e fieristici.

Il bonus IMU è accessibile sulla base del rispetto di alcuni requisiti, come la perdita economica effettiva del 50% rispetto al 2019, e per cui il proprietario dell’immobile su cui è stata pagata la tassa deve essere anche il gestore dell’attività. Dal 28 settembre 2022 sarà possibile richiedere l’accesso alla misura, previa autocertificazione, tramite canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.

Cos’è il bonus IMU?

Il sostegno per il pagamento dell’IMU previsto per il 2022 è stato definito recentemente dall’Agenzia delle Entrate, con tutte le indicazioni per poterlo richiedere. Si tratta di un sostegno che è stato comunicato il 16 settembre 2022 e che riguarda tutte le imprese del mondo del turismo.

Dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023 è aperta la finestra di tempo utile per richiedere l’accesso al sostegno, ovvero ad un vantaggioso credito di imposta erogato alle imprese del turismo pari al 50% del costo della seconda rata IMU 2022 pagata da queste attività.

Il sostegno può essere erogato ai beneficiari solamente a seguito dell’invio da parte di questi ultimi di un’autodichiarazione che conferma il rispetto dei requisiti per accedervi, in base alla Comunicazione della Commissione Europea “Temporary Framework”.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nel dettaglio il provvedimento, con le istruzioni per portare avanti la richiesta di accesso per ricevere questo particolare sostegno sull’Imposta Municipale Unica. Questo sostegno viene erogato per far fronte alle difficoltà economiche che molte imprese del settore hanno riscontrato a partire dal momento in cui è arrivata la pandemia, fino all’inflazione.

Per questo motivo, oltre a richiedere particolari requisiti in merito alla tipologia di attività richiedente, vengono stabiliti anche precisi limiti che riguardano la situazione economica, ovvero l’attività deve dimostrare di essersi trovata in una situazione di crisi in confronto ai guadagni del 2019.

Chi può richiederlo?

Una premessa importante va fatta per ciò che riguarda i beneficiari del sostegno: questo aiuto economico non può essere richiesto da privati cittadini o lavoratori, ma solamente da parte delle imprese che operano nel settore del turismo.

Si tratta in particolare dei seguenti soggetti:

  • Imprese turistico-ricettive;
  • Agriturismi;
  • Imprese che gestiscono strutture ricettive all’aperto;
  • Imprese del comparto fieristico e congressuale;
  • Complessi termali;
  • Parchi tematici;
  • Parchi acquatici;
  • Parchi faunistici.

Questi soggetti possono accedere al particolare sostegno sul pagamento dell’IMU in riferimento alla seconda rata pagata nel 2021, per gli immobili che rientrano nella categoria catastale D2 (alberghi e hotel) e per le realtà viste sopra. Si tratta di un sostegno rivolto quindi a chi ha già provveduto al pagamento della seconda rata IMU 2021, su cui viene applicato il credito di imposta.

Requisiti

Per poter accedere al bonus IMU 2022 non basta rientrare tra i beneficiari e operare nel settore del turismo, ma è necessario anche rispettare alcuni requisiti di natura economica. Si tratta in particolare delle seguenti condizioni:

Aver registrato una riduzione del fatturato almeno del 50% nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo 2019;
L’impresa non deve risultare in difficoltà economica al 31 dicembre 2019;
Se l’impresa a richiedere il sostegno è di piccole o micro dimensioni, non deve avere a proprio carico procedure concorsuali per insolvenza.

Per poter ricevere il sostegno, questi requisiti devono essere confermati e autocertificati dai soggetti richiedenti, tramite modalità che vedremo tra poco. Inoltre, è indispensabile che al momento del pagamento della rata IMU, il soggetto interessato sia titolare della Partita Iva, ovvero sia il proprietario e gestore dell’attività.

Come funziona?

Il bonus IMU 2022 consiste in un credito di imposta che coinvolge la somma versata da queste attività nella seconda parte dell’anno 2021, ovvero si tratta di un bonus retroattivo, che si riferisce alla tassa pagata lo scorso anno.

Coinvolge quindi questa tassa nelle diverse regioni d’Italia, come specifica l’Agenzia delle Entrate nella comunicazione ufficiale:

“Il credito di imposta è pari al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’Imu, dell’imposta immobiliare semplice della provincia autonoma di Trento e dell’imposta municipale immobiliare della provincia autonoma di Bolzano, per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 nei quali è gestita l’attività turistico ricettiva.”

L’Agenzia delle Entrate spiega anche che nel caso in cui l’importo del credito di imposta sia superiore a 150.000 euro, questi crediti si potranno utilizzare solamente a seguito di specifiche verifiche effettuate secondo il Codice delle leggi antimafia, successivamente all’autorizzazione di utilizzo.

Come chiedere l’accesso al sostegno

Per poter usufruire di questo credito di imposta, è necessario prima di tutto presentare un’autocertificazione congrua a confermare la sussistenza dei requisiti di accesso alla misura visti prima, e va ricordato anche che il proprietario dell’attività deve coincidere con il gestore della stessa, per poter usufruire del bonus.

La finestra temporale per richiedere il bonus va dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023, e l’autodichiarazione tramite modulo apposito va inviata all’Agenzia delle Entrate telematicamente. Per farlo è possibile procedere in autonomia sul sito ufficiale, oppure richiedere la consulenza di un intermediario abilitato.

Dal momento in cui viene inviata la certificazione, entro 5 giorni l’Agenzia delle Entrate rilascerà una ricevuta per la presa in carico della richiesta. Entro 10 giorni, verrà erogata una seconda ricevuta con cui il contribuente sarà avvisato del riconoscimento, o del mancato riconoscimento, di questo tipo di sostegno.

Dal giorno successivo all’avvenuta conferma del riconoscimento, il contribuente potrà decidere di utilizzare questo credito in compensazione attraverso il modello F24.

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