Il bonus conto corrente resta attivo anche per tutto il 2023. L’agevolazione permette di non dover sostenere i classici oneri di mantenimento annuali.


L’inflazione e i rincari hanno colpito anche i conti corrente. Tra il 2022 e il 2023 si è infatti assistito ad un aumento dei costi, sia fissi che variabili, e nei prossimi mesi potrebbero salire ulteriormente. I consumatori sono quindi già in allarme e puntano o alla ricerca della banca che offre proposte di rendimento migliore oppure si buttano sull’online che, a conti fatti, sembra comunque essere la soluzione migliore oggigiorno. Alla luce di ciò giova sapere che il bonus conto corrente sarà attivo fino alla fine del 2023.

Ciò che però scoraggerà i molti correntisti è che, come spesso accade con l’elargizione di queste agevolazioni, non tutti ne potranno giovare. Ancora una volta sono infatti previsti requisiti legati alla situazione reddituale che non sono stati cambiati dall’attuale governo.

Bonus conto corrente: di cosa si tratta?

Il bonus conto corrente è un’agevolazione introdotta col decreto MEF n.70 del 3 maggio 2018 e rivolta alle fasce socialmente svantaggiate e ai soggetti aventi diritto a trattamenti pensionistici entro un certo limite reddituale. Il citato decreto ha dato attuazione alle disposizione del Testo Unico bancario (D.lgs 385/1993), ed è stato introdotto per rispondere alla Direttiva europea 2014/92.

La misura è stata introdotta, in linea generale, per dare la possibilità di aprire un conto corrente senza che questo comporti spese per l’intestatario. Ogni istituto bancario italiano dà diritto a ottenere questa agevolazione, previa verifica delle condizioni del beneficiario. La banca in ogni caso non perde nulla perché ottiene in cambio il rimborso statale per il mancato introito.

Correlata a questa agevolazione è anche la disciplina degli obblighi di trasparenza a cui banche e istituti di credito in genere devono assoggettarsi.

Chi sono i beneficiari

Il bonus conto corrente è rivolto alla generalità dei contribuenti, a prescindere dal dato anagrafico, purchè in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità con un valore al di sotto di 11.600 euro. Inoltre i beneficiari interessati sono anche i pensionati, se hanno un trattamento pensionistico al lordo, minore o uguale di 18.000 euro annui lordi, anche se l’ISEE è superiore alla soglia indicata.

Per poter beneficiare dell’agevolazione i contribuenti in possesso dei requisiti richiesti possono:

  • Intestarsi un solo conto bancario a zero spese;
  • Inserire un cointestatario del nucleo familiare, in quanto all’interno della stessa attestazione ISEE;
  • Se già in possesso di un conto corrente, chiedere alla propria banca di passare al conto corrente a zero spese.

Qual è il conto corrente zero spese

Quando si parla di conto corrente zero spese si fa riferimento a un conto bancario (o anche postale) base, che permette di compiere delle operazioni minime in maniera gratuita. Questa tipologia di conto infatti da a tutti la possibilità di utilizzare i servizi di pagamento fondamentali, utili per chi ha esigenze semplici di gestione del denaro e per le fasce economicamente più fragili della popolazione. Ad esempio le operazioni basilari incluse contemplano bonifici, addebiti per bollette, accrediti di stipendi e/o pensione e possibilità di avere una carta di debito (il c.d bancomat).

Il conto corrente zero spese è esente da:

  • imposte di bollo;
  • canone annuo;
  • canone mensile di gestione.

Sono inoltre azzerate le spese variabili di solito ricollegate all’emissione di bonifici e al rilascio della carta di debito.

Come richiedere il bonus conto corrente

Per quanto riguarda la modalità di richiesta del bonus conto corrente la procedura è uguale a prescindere dall’istituto bancario (o postale) presso cui si è aperto il conto.

Gli interessati dovranno solo recarsi presso la propria banca esprimendo la richiesta di voler beneficiare del bonus in questione e fornendo tutta la documentazione attestante il rispetto dei requisiti indicati dal decreto Mef 70/2018, vale a dire l’attestazione ISEE, copia del documento d’identità e del codice fiscale, documento che attesta la residenza e i recapiti telefonici e di posta elettronica.

Affinchè l’agevolazione sia confermata ogni anno è necessario verificare di rientrare ancora nei requisiti richiesti. Per cui, entro il 31 maggio di ogni anno, i beneficiari dovranno aggiornare l’iSEE e ripresentare all’istituto bancario l’attestazione in corso di validità per quell’anno, pena la perdita del beneficio.

Va anche detto che per richiedere il bonus conto corrente non è obbligatorio aprire ex novo un conto. Se già correntista si può anche solo richiedere di passare al conto zero spese e presentare tutta la suindicata documentazione.

Stangata in arrivo?

La permanenza del bonus conto corrente rappresenta sicuramente una buona notizia se consideriamo di quanto i costi del conto corrente siano già aumentati e di quanto si prevede che cresceranno ulteriormente.

Il più recente rapporto di Banca d’Italia parla infatti di costi di gestione aumentati in maniera netta nell’ultimo anno, di 3.8 euro. Ciò ha portato ad aggiornare la media annua per singolo cittadino a quota 94,7 euro. Un incremento legato principalmente alle spese fisse, come nel caso dell’emissione o gestione delle carte di pagamento. Le motivazioni? Sempre lei, l’inflazione.

E i prossimi mesi vedranno ancora aumenti. Il processo dei conti in rialzo non è infatti ancora terminato. A preoccupare infatti è in particolare la tassa sugli extraprofitti che il governo Meloni intende introdurre per ricavare maggiori risorse per finanziare la Legge di Bilancio. Se da un lato però l’idea sembra buona dall’altro si teme che a questa possa seguire una reazione a catena, con i clienti che si ritroveranno a pagare questa tassa.

Nel giro di poco tempo, secondo le previsioni degli esperti, si potrebbe arrivare a una media di costo annuale di 105 euro per singolo utente. Un incremento a dir poco notevole, di ben 10.3 euro per ogni singolo conto.

Conclusioni

Il bonus conto corrente, di cui ci si potrà avvalere ancora per tutto il 2023, rappresenta un aiuto per coloro che versano in condizioni economiche medio-basse. Poter fare affidamento su un conto corrente praticamente gratuito non può che permettere di tirare un piccolo sospiro di sollievo.

Per poterlo richiedere basterà rivolgersi alla banca d’interesse e dimostrare di possedere tutti i requisiti richiesti, aggiornando ogni anno la propria situazione reddituale.

Resta però il timore dei continui rialzi nelle spese dei conti corrente, sia per coloro che non possono beneficiare del bonus in questione, sia per coloro che, seppur beneficiari, temono che l’agevolazione non sia rinnovata per il 2024.

Lascia una Risposta