A partire da ottobre i prezzi delle bollette di energia e gas potrebbero nuovamente cambiare, per famiglie e imprese. A dare l’allarme è l’ARERA, che comunica che in base alle nuove disposizioni per il calcolo dei prezzi di energia e gas, e ai recenti aumenti per l’approvvigionamento di gas, ancora una volta le bollette potrebbero raddoppiare.

Lo stato con il Decreto Aiuti bis è intervenuto a estendere il bonus sociale e i crediti di imposta per le imprese, tuttavia per le famiglie si consiglia di mettere in pratica alcune azioni volte al risparmio. In particolare, è ancora possibile chiedere il bonus pellet, e fino ad aprile 2023 i prezzi saranno bloccati per alcune tipologie di contratti.

Caro bollette: cosa cambierà da ottobre

Il caro bollette ha messo alle strette imprese e famiglie, provocando non pochi problemi soprattutto alle aziende energivore. Per ciò che riguarda le famiglie, lo stato ha prorogato diverse misure di sostegno contro i rincari, come ad esempio il bonus sociale, accessibile ancora per tutto l’anno dalle famiglie con ISEE inferiore a 12.000 euro.

I rincari del prezzo del gas e dell’elettricità continuano a destare preoccupazioni, tuttavia da ottobre si potrebbe incorrere a nuovi aumenti. Si parla al momento di prospettive di raddoppio delle tariffe di luce e gas per il consumo in autunno, per cui dal 1 ottobre l’ARERA andrà ad aggiornare le tariffe.

Il nuovo aumento sarà causato prevalentemente da un nuovo sistema di calcolo, che permetterà di cambiare le tariffe non più ogni tre mesi, ma ogni mese. Di fatto dal 1 ottobre il calcolo del costo del gas verrà effettuato sulla base del mercato Psv (punto di scambio virtuale) italiano e non più europeo.

Sulla base del cambiamento, si stima un rincaro esteso soprattutto a chi non ha sottoscritto un contratto sul mercato libero a prezzo fisso, che di fatto è bloccato dai rincari fino a maggio 2023, secondo le ultime disposizioni del Decreto Aiuti bis. Per qualcuno quindi, questi rincari non avranno effetto, per altri invece potrebbero portare ad un raddoppio del costo delle bollette.

Raddoppio del prezzo di gas e luce

Secondo le stime, il prezzo del gas e dell’energia elettrica potrebbe ulteriormente raddoppiare, a causa degli ultimi prezzi che ha raggiunto principalmente il gas. Si parla di un nuovo allarme bollette, a partire da ottobre.

La stessa ARERA avverte dell’eventualità di un nuovo raddoppio del prezzo, chiedendo al governo di intervenire nuovamente per calmierare i prezzi. Al momento, con le prospettive delle elezioni del 25 settembre, si attende una risposta ulteriore da parte del governo.

Attualmente le risorse a vantaggio del risparmio sono messe in campo principalmente dal Decreto Aiuti bis, tuttavia non è ancora chiaro se questi fondi saranno sufficienti a coprire le nuove necessità, tenendo conto che gli aumenti sono in generale causati dal prezzo del gas.

Si parla, per l’autunno, di un +178% di spesa, e secondo i dati Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente e formazione) le famiglie italiane si troverebbero a pagare fino a 3.454 euro all’anno. Riassumendo, i fattori ad incidere sull’aumento delle bollette sono:

  • Le attuali dinamiche geopolitiche e l’aumento del prezzo per il rifornimento del gas;
  • ARERA non utilizzerà più il mercato europeo, ma quello italiano Psv, per la ridefinizione dei prezzi;
  • Il ricalcolo dei prezzi non avverrà più ogni tre mesi, ma una volta al mese.

Quali sono le prospettive dei partiti politici

Attualmente, le misure principali messe in campo contro il caro bollette riguardano il Decreto Aiuti bis, con estensione dei bonus sociali per le famiglie e i crediti di imposta per le aziende, e con un intervento che fino a maggio 2023 blocca gli aumenti in bolletta per alcuni tipi di contratti.

Tuttavia, i diversi partiti politici propongono diverse soluzioni, a contrasto dell’aumento ulteriore di prezzi, e in vista delle elezioni. Citiamo qui le principali:

  • Il centrosinistra punta ad estendere una misura sociale tramite contratto per le famiglie con un reddito basso, con accordo stipulato per almeno 10 anni, con l’acquisto di energia da fonti rinnovabili;
  • Il centrodestra vuole estendere l’IVA ridotta su diversi prodotti, inclusi i beni energetici, e punta al nucleare, pulito e sicuro, e sul diversificare le fonti di approvvigionamento di energia;
  • Azione-Italia Viva punta a diversificare l’approvvigionamento energetico, e a completare la costruzione di due rigassificatori;
  • Il Movimento 5 Stelle desidera rivedere il metodo di formazione delle tariffe e limitare le speculazioni.

Queste sono solo alcune delle proposte dei diversi partiti, tuttavia per il momento sale l’attesa di conoscere l’esito delle elezioni del 25 settembre.

Consigli per risparmiare

Di fronte all’aumento del prezzo delle bollette di energia e gas, ci sono comunque alcuni accorgimenti che si possono prendere, utili a risparmiare. Si consiglia prima di tutto di procedere con l’autolettura dei contatori, in modo da avere i dati sui reali ed effettivi consumi.

Un altro suggerimento è quello di valutare le diverse offerte presenti sul mercato a tema energia. I diversi operatori dispongono periodicamente di offerte valide per risparmiare, e si possono conoscere con un rapido confronto, anche online, oppure rivolgendosi al portale di ARERA.

Per ciò che riguarda il risparmio, nella pratica, è consigliato di utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico, preferibilmente nelle fasce in cui è previsto un minore costo, e spegnere gli elettrodomestici quando non si utilizzano.

Per ciò che riguarda l’utilizzo delle lampadine, sono consigliate quelle più economiche, a Led. Occorre poi adottare diverse misure per risparmiare anche a livello strutturale, se possibile. Ad esempio è disponibile un particolare bonus, il bonus pellet, con cui è possibile risparmiare sul riscaldamento a gas.

Bonus pellet: come funziona

L’utilizzo delle stufe a pellet per l’inverno è una scelta sostenibile e green, in quanto si vanno a utilizzare materie di scarto dalla lavorazione industriale del legno, la sua combustione è più sostenibile a livello ambientale, e la materia prima costa molto meno rispetto al gas.

Anche il pellet tuttavia ha subito i rincari dell’inflazione, ma è comunque ancora più conveniente di altri sistemi di riscaldamento domestico. Lo stato comunque garantisce dei bonus per chi sostituisce i vecchi sistemi di riscaldamento con nuovi sistemi, come la stufa a pellet.

In particolare è possibile chiedere una copertura del 65% del costo dei lavori nel caso in cui si sostituiscano vecchie caldaie con quelle che utilizzano fonti rinnovabili, grazie all’incentivo Conto Termico del GSE, Gestore di Servizi Energetici.

Un altro sostegno similare è l’ecobonus, che garantisce un sostegno del 65% per la riqualificazione energetica degli immobili, con interventi di ristrutturazione edilizia. Risulta inclusa in questa agevolazione anche la stufa a pellet.

Nuovi interventi del Decreto Aiuti bis

Va tenuto presente che con il Decreto Aiuti bis, interviene anche un particolare blocco dei prezzi per alcuni tipi di contratti, fino a aprile 2023. Il blocco delle tariffe coinvolge i clienti di fornitori di energia e gas che avevano già disposto degli aumenti, sui contratti in essere.

Di fatto vengono sospese le misure unilaterali di aumento dei prezzi sui contratti, fino al 30 aprile 2023, per cui chi riceve con contratti a tariffa fissa eventuali modifiche in aumento, non dovrà seguirle. In caso di violazione sarà anche possibile rivolgersi ad ARERA e chiedere alle aziende fornitrici di non aumentare di fatto i prezzi.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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