Nel contesto del PNRR sono stati stanziati 115 milioni di euro per la Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde: un plafond che ha come finalità quella di supportare l’uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena di valore e promuovere un approccio green nella filiera culturale, incoraggiandone l’approccio più sostenibile. La domanda potrà essere presentata dalle ore 12 del 3 novembre 2022 fino alle ore 18 del 1 febbraio 2023.

Del budget complessivamente stanziato, 115 milioni di euro sono destinati al primo avviso pubblico in fase di avvio, relativo al sub-investimento rubricato Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale. La dotazione in questione è riservata per il 40% ai soggetti che hanno unità locale nelle regioni del Centro-Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Chi può partecipare al bando?

Stando a quanto riportato nell’avviso, possono presentare domanda di contributo le micro e piccole imprese in forma di:

  • società di capitali o di persone
  • società cooperative
  • associazioni non riconosciute
  • fondazioni
  • organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit
  • enti del terzo settore

operanti nei settori previsti dal bando e che risultino costituiti al 31 dicembre 2020, nonché in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, di lavoro, previdenza, prevenzione degli infortuni e salvaguardia ambientale.

Più nel dettaglio, rileviamo come l’avviso riporti i seguenti requisiti di partecipazione:

  • essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
  • risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica,  del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
  • trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
  • avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (“Regolamento de minimis”);
  • avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;
  • non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007.

Quali interventi sono finanziati?

I progetti da finanziare devono avere un valore massimo di 100.000 euro al netto di IVA e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda. La durata massima prevista è di 18 mesi per ogni progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione.

Si rammenta inoltre come ogni soggetto può presentare solamente una domanda relativa a un unico progetto, realizzato in riferimento anche a più unità locali, purché ubicate sul territorio italian.

Gli interventi possono essere finalizzati a:

  • creare nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione online o dal vivo, che possano interagire più linguaggi espressivi e adottare narrazioni innovative
  • favorire la circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico o verso l’estero
  • realizzare attività per la fruizione del proprio patrimonio mediante modalità e strumenti innovativi di offerta (es. piattaforme digitali) che possano garantire un beneficio in termini di impatto economico, cultural e/o sociale, salvaguardando la tutela della proprietà intellettuale
  • digitalizzare il proprio patrimonio con l’obiettivo della conservazione, della maggiore diffusione, della condivisione mediante cooperazione e coproduzione internazionale
  • incrementare il crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per realizzare e condividere progetti community-based.

Quali sono gli ambiti di attività?

Le aree di interesse coperte dal bando per la digitalizzazione e la transizione digitale, come da bando, sono i seguenti:

  • musica;
  • audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • moda;
  • architettura e design;
  • arti visive (inclusa fotografia);
  • spettacolo dal vivo e festival;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
  • artigianato artistico;
  • editoria, libri e letteratura;
  • area interdisciplinare, di interesse per quei soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati.

Come partecipare?

La propria domanda di partecipazione all’assegnazione dei fondi potrà essere effettuata esclusivamente attraverso il sito internet di Invitalia, successivamente all’attivazione della piattaforma.

Maggiori informazioni possono invece essere ottenute tramite il sito internet del Ministero della Cultura.

Le scadenze da segnare sul calendario

La domanda potrà essere presentata dalle ore 12 del 3 novembre 2022 fino alle ore 18 del 1 febbraio 2023.

Tutte le istanze pervenute e giudicate in regola con i requisiti di ammissibilità previsti dall’avviso pubblico saranno valutate e ammesse a finanziamento secondo la graduatoria di merito.

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