La repubblica presidenziale (o presidenzialismo) è una forma di governo in cui il potere esecutivo si concentra nella figura del Presidente che è sia il capo dello Stato sia il capo del governo. Generalmente questo è democraticamente eletto direttamente dai cittadini e forma il suo governo. Il Presidente, essendo capo di Stato non ha bisogno di voto di fiducia parlamentare. È una forma di governo monocratica, governa un organo costituito da una sola persona.

La forma di governo presidenziale è caratterizzata da un potere esecutivo affidato a un presidente della Repubblica, eletto dal corpo elettorale, e dura in carica per un periodo di tempo predeterminato, non è soggetto a un rapporto di fiducia con il Parlamento, il quale, non ha il potere di scioglierlo ed è a capo dell’apparato burocratico e militare.

Il Modello di riferimento di questa forma di governo sono gli Stati Uniti d’America, seguono questo modello anche l’Argentina, il Cile, il Brasile, il Messico, l’Uruguay, il Costa Rica e la Corea del Sud. La Francia è caratterizzata da un sistema semi-presidenzialistico in cui il potere esecutivo è condiviso dal presidente della Repubblica e dal primo ministro.

Si è tornati a parlare di presidenzialismo anche in Italia, con la proposta elettorale del centrodestra.

Presidenzialismo: caratteristiche principali

La forma di governo presidenziale è caratterizzata da un potere esecutivo che si concentra nella figura del Presidente che è contemporaneamente, sia il capo dello Stato sia il capo del governo, esso viene eletto direttamente dai cittadini e avrebbe il compito di formare il governo. Il presidente non ha bisogno di un voto di fiducia parlamentare in quanto godrebbe già del voto della maggioranza dei cittadini.

 Il Presidente, in questa forma di governo, può:

  • porre il veto alle decisioni delle Camere e svolgere alcuni compiti legislativi;
  • dirige la politica estera dello Stato;
  • è a capo dell’apparato burocratico e militare.

La sua rimozione può avvenire solo con un impeachment, ovvero la messa in stato d’accusa in caso di reato ed esecuzione di un processo.

Il Parlamento, eletto indipendentemente dal Presidente, è il titolare del potere legislativo. Per bilanciare il grande potere politico attribuito al Presidente, ai deputati viene affidata l’esclusiva potestà di iniziativa legislativa. Il Presidente, al contempo, non può modificare le leggi se non affidandosi a deputati a lui vicini.

Il Parlamento non può approvare una mozione di sfiducia che imponga le dimissioni dell’esecutivo ed il Presidente a sua volta non può sciogliere le Camere. Il parlamento approva il bilancio e gli interventi comportanti nuove spese, mentre il presidente è titolare del potere di veto sulle decisioni delle Camere. Questo sistema permette una sorta di controllo reciproco tra i due organi (checks and balances, pesi e contrappesi).

Per quanto riguarda il potere giudiziario gode di indipendenza, esso è diretto da una Corte Suprema nominata dal Presidente ma da quest’ultimo totalmente autonoma, non revocabile e vitalizia.

E’ importante sapere che il Presidente ha il monopolio della forza statale, in quanto il potere esecutivo è a capo delle forze dell’ordine, delle forze armate e dei servizi segreti.

Ricapitolando, le caratteristiche principali del Presidenzialismo sono:

  • Presenza di un Capo dello Stato (Presidente) eletto direttamente dal popolo, che riveste il doppio ruolo di Capo dello Stato e di Capo del Governo;
  • l’impossibilità per il Parlamento di approvare una mozione di sfiducia che imponga le dimissioni dell’esecutivo.

Attualmente, la Repubblica italiana è parlamentare e prevede la centralità delle due Camere (Senato e Camera dei Deputati) elette dai cittadini. I senatori e i deputati eleggono il Presidente della Repubblica, che dà il compito di formare il governo a un Presidente del Consiglio incaricato. Una volta formato il governo, il Presidente del Consiglio deve ottenere la fiducia delle Camere.

Il nostro sistema attuale è basato da un rapporto di fiducia tra Governo e il Parlamento. Il governo esercita il potere esecutivo, e in determinate casistiche esercita anche quello legislativo, il Parlamento, invece, detiene il potere legislativo, ossia di fare le leggi. Se viene meno la fiducia fra questi due organi, il governo cade e il Presidente del Consiglio deve dare le dimissione dal Presidente della Repubblica.

Nella Repubblica parlamentare, troviamo:

  • Neutralità del Capo dello Stato, organo Super partes. Il Presidente della Repubblica è un potere neutro, al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante;
  • Parlamento detiene il potere legislativo con Camera e Senato con identiche funzioni (bicameralismo perfetto);
  • Pluralità dei partiti politici.

Quali sono i poteri del Presidente in una Repubblica presidenziale?

Nella forma di governo presidenziale il Presidente rappresenta la massima autorità, esso è legittimato dal voto dei cittadini e su di sè si concentra il doppio ruolo di Capo di stato e Capo di governo.

Il presidente può porre il veto alle decisioni espresse dalle Camere e può anche svolgere alcuni compiti legislativi, dirige la politica estera dello Stato e nomina gli alti funzionari.

Il Parlamento non può rimuovere dalla sua carica il Presidente e allo stesso modo il Presidente non può sciogliere il Parlamento.

Il Presidente può essere rimosso dal suo incarico solo con l’impeachment, ovvero la messa in stato d’accusa.

Semi-presidenzialismo

Il semipresidenzialismo ha caratteristiche del governo parlamentare, come la fiducia del Parlamento nei confronti del governo e il potere del presidente della Repubblica di scioglimento delle Camere, con caratteristiche del governo presidenziale, quali l’elezione popolare del presidente della Repubblica.

 Il governo dipende dalla fiducia del Presidente della repubblica e il Parlamento. Il Primo Ministro viene perciò nominato dal Presidente, ma necessita, insieme al resto del suo esecutivo, della fiducia parlamentare.

Nel sistema semi-presidenziale:

  • il Presidente della repubblica è eletto direttamente dal popolo;
  • il Primo Ministro e il Governo sono responsabili davanti al Parlamento, in quanto espressione della maggioranza di esso a seguito delle elezioni.

Vantaggi e svantaggi della repubblica presidenziale

Ecco alcuni vantaggi e svantaggi della repubblica presidenziale:

Vantaggi:

  • Il presidente ha un forte potere esecutivo e può prendere decisioni rapidamente senza dover passare attraverso il parlamento o il governo;
  • Il presidente è eletto direttamente dal popolo, il che può aumentare la legittimità del governo;
  • Il presidente può essere unificatore e rappresentare l’intera nazione, piuttosto che solo un partito politico;
  • Il presidente può essere un leader forte e carismatico che ispira la fiducia del popolo.

Svantaggi:

  • Il sistema presidenziale può essere meno stabile di un sistema parlamentare, poiché il presidente e il parlamento possono essere di diversi partiti politici e non sempre cooperare;
  • Il sistema presidenziale può portare a una mancanza di pluralismo e ad una accentuata tendenza al bipartitismo;
  • Il presidente può diventare troppo potente e abusare del suo potere, portando squilibri nel sistema.

Come cambia l’Italia con il presidenzialismo?

Con il sistema presidenziale, il potere esecutivo e di controllo, sorveglianza e garanzia della Costituzione è nelle mani della stessa persona (il Presidente). Il Presidente diviene la massima autorità, dirige attivamente la politica estera dello Stato, ha il potere di porre il veto nelle decisioni delle Camere e può svolgere anche funzioni legislative.

Il suo ruolo dispone di una grande libertà e al contempo, se ad oggi il Parlamento ha la facoltà di far cadere un governo in caso di mancanza della fiducia della maggioranza assoluta dei deputati o dei senatori, con il presidenzialismo, non sarebbe più possibile. Ugualmente neanche il Presidente può sciogliere le camere. Tale potere, ad oggi, spetta al Presidente della Repubblica.

Tra i punti di forza di questo sistema c’è la “massima legittimità” del Presidente in quanto eletto a suffragio universale, oltre ad una separazione dei poteri e l’indipendenza del Parlamento, dato che anche le Camere sarebbero scelti in elezioni dirette e distinte (senza interferenze). Inoltre, potrebbe portare ad una maggiore stabilità politica. Tuttavia, tale situazione, potrebbe provocare un eccesso di autoritarismo, rischiando di dare troppi poteri ad un’unica persona (il Presidente) con il rischio di creare una frattura politica, venendo a crearsi tensioni tra governo e parlamento.

La probabilità che l’Italia adotti un sistema di governo presidenziale è incerta e oggetto di dibattito in corso. Mentre alcuni politici e commentatori hanno sostenuto la transizione verso un sistema presidenziale, sostenendo che migliorerebbe il processo decisionale e la governance, altri hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi e svantaggi di un tale sistema. Ad esempio, un recente articolo suggerisce che il nuovo primo ministro italiano, Giorgia Meloni, abbia proposto una transizione verso una democrazia decisionale sulle riforme, che potrebbe includere un sistema presidenziale. Tuttavia, altre fonti suggeriscono che l’attuale sistema politico italiano sia una repubblica parlamentare con un sistema multipartitico e che qualsiasi modifica al sistema richiederebbe una significativa riforma costituzionale. Vale anche la pena notare che l’Italia ha una storia di instabilità politica e frequenti cambi di governo, che potrebbero complicare gli sforzi per adottare un nuovo sistema di governo.

Quali sono le differenze tra una repubblica presidenziale e una parlamentare

La principale differenza tra una repubblica presidenziale e parlamentare è la distribuzione del potere tra i rami esecutivo e legislativo. In una repubblica presidenziale, il presidente è sia il capo dello stato che il capo del governo, ed è eletto direttamente dal popolo. Il presidente ha poteri significativi e non è responsabile nei confronti del legislatore come in una repubblica parlamentare. Al contrario, in una repubblica parlamentare, il capo dello stato è separato dal capo del governo e il ramo esecutivo è responsabile nei confronti del legislatore. Il primo ministro è il capo del governo ed è nominato dal legislatore, mentre il capo dello stato è un monarca o un presidente con poteri limitati. Il ramo esecutivo dipende dal sostegno del legislatore per rimanere al potere

Le principali differenze tra una repubblica presidenziale e una parlamentare riguardano la distribuzione del potere esecutivo e la figura del capo di Stato. Nella repubblica presidenziale, il potere esecutivo è concentrato nella figura del presidente, che è sia il capo di Stato che il capo del governo. Invece, nella repubblica parlamentare, il potere esecutivo è esercitato dal governo, che è responsabile di fronte al parlamento. Inoltre, nella repubblica presidenziale, il presidente è eletto direttamente dal popolo, mentre nella repubblica parlamentare, il capo di Stato è eletto dal parlamento o da un collegio elettorale. Infine, nella repubblica presidenziale, il presidente ha un ruolo molto forte e può prendere decisioni senza dover passare attraverso il parlamento o il governo.

Principali paesi che adottano la repubblica presidenziale

PAESEFORMA DI GOVERNO
Stati UnitiRepubblica presidenziale federale
BrasileRepubblica presidenziale federale
MessicoRepubblica presidenziale federale
FranciaRepubblica semipresidenziale
RussiaRepubblica presidenziale federale
ArgentinaRepubblica presidenziale federale
CileRepubblica presidenziale
ColombiaRepubblica presidenziale
FilippineRepubblica presidenziale
IndonesiaRepubblica presidenziale

Questa lista non è esaustiva e ci sono molti altri paesi che hanno una forma di governo presidenziale. È importante notare che la classificazione della forma di governo di un paese può essere complessa e può dipendere da vari fattori, come la distribuzione del potere tra i diversi rami del governo e il ruolo del capo dello Stato e del capo del governo.

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