La disciplina corrente della no tax area Irpef evidenzia che la soglia di reddito per l’esenzione dalle tasse sui redditi da pensione è superiore a quella stabilita per i lavoratori dipendenti. Tuttavia, si prospetta un significativo cambio di rotta per il 2024. La riforma prevede la reintroduzione dell’equiparazione tra lavoratori dipendenti e pensionati attraverso l’istituzione di una no tax area unificata dell’Irpef, fissata a 8.500 euro.


La no tax area Irpef rappresenta la soglia di reddito entro la quale non si è tenuti a pagare l’imposta. Il funzionamento della no tax area è strettamente legato alle detrazioni fiscali e ai meccanismi di calcolo dell’imposta sul reddito. Contano anche altri elementi come lo stato civile e la presenza di persone a carico.

L’introduzione della no tax area Irpef è motivata da considerazioni di giustizia sociale, equità fiscale e sostenibilità economica, con l’obiettivo di alleviare il peso fiscale per i contribuenti con redditi più bassi e contribuire al benessere generale della società.

Per chi non ha una familiarità approfondita con le questioni fiscali, il concetto di no tax area potrebbe risultare complesso. Questo concetto si riferisce a una porzione di reddito derivante da lavoro o pensione su cui l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche non è applicata. Esaminiamo insieme come avviene questo calcolo.

Il primo passo consiste nel calcolare il reddito lordo del contribuente. Ciò include tutte le entrate da lavoro dipendente, autonomo, da pensione e altre fonti di reddito. Su questo reddito lordo si applicheranno le detrazioni fiscali, che includono quelle per lavoro dipendente, lavoro autonomo, spese mediche, contributi previdenziali, ecc. Dopo l’applicazione delle detrazioni, si procede con il calcolo dell’Irpef sulla base del reddito netto ottenuto.

Per il prossimo anno si prospetta un significativo cambio di rotta che porterà a una rinnovata equiparazione tra lavoratori dipendenti e pensionati. Si prevede, infatti, l’introduzione di una no tax area Irpef per i lavoratori dipendenti, che sarà elevata a 8.500 euro, in linea con la soglia di reddito precedentemente riservato solo ai pensionati.

Questo rappresenta un’inversione di tendenza rispetto alla situazione attuale e riflette un importante aggiornamento nelle dinamiche della no tax area Irpef.

No tax area Irpef: come funziona nel 2023

Le attuali disposizioni evidenziano che la soglia di reddito prevista per l’esenzione dalle tasse sui redditi da pensione è ora superiore a quella stabilita per i lavoratori dipendenti. Questo nuovo scenario è stato introdotto a partire dal 2022 e ha ridefinito la no tax area Irpef ttualmente in vigore, delineando un quadro fiscale in costante evoluzione.

Ecco le soglie di reddito entro le quali le tasse non sono dovute dal 2022:

  • 8.500 euro per i redditi da pensione;
  • 8.174 euro per i redditi da lavoro dipendente;
  • 5.500 euro per i redditi da impresa o da lavoro autonomo.

Ciò implica che la soglia di reddito prevista per l’esenzione dalle tasse sui redditi da pensione è ora superiore a quella stabilita per i lavoratori dipendenti. I pensionati e dipendenti che non condividono più lo stesso limite di esenzione. Ma si prevedono novità in vista del nuovo anno

La disciplina della no tax area Irpef prima del 2022

A partire dal 2022 si è verificato un effettivo cambio di rotta rispetto alla normativa precedente. La situazione era ben diversa. Si pensi che la Legge di Stabilità nel 2016 ha portato a un significativo allineamento delle regole fiscali. La no tax area dell’IRPEF è stata equiparata per i pensionati di età superiore a 75 anni a quella dei lavoratori dipendenti, fissata a 7.750 euro all’anno. Contestualmente, per i pensionati di età inferiore ai 75 anni, la soglia di esenzione è rimasta stabile a 7.500 euro.

Dal 2017, un’ulteriore modifica ha esteso l’equiparazione anche ai pensionati di età inferiore ai 75 anni. Da allora, sia i pensionati che i dipendenti hanno beneficiato della medesima soglia di esenzione.

Tuttavia, a partire dal 2022, la situazione è notevolmente diversa: non c’è più allineamento tra pensionati e dipendenti.

Il ruolo cruciale delle detrazioni fiscali: chi è l’incapiente?

La no tax area Irpef  rappresenta una soglia di reddito al di sotto della quale non sono dovute tasse, ma è cruciale comprendere che ciò non implica una totale esenzione fiscale. Le detrazioni fiscali giocano un ruolo fondamentale e abbassano progressivamente l’imposta dovuta fino ad annullarla completamente all’interno di specifici limiti di reddito.

Quando l’imposta viene azzerata grazie alle detrazioni, va notato che questo scenario non apre la possibilità di richiedere un rimborso fiscale, poiché nessuna imposta è stata effettivamente versata. In questo caso, si parla di contribuente incapiente per descrivere coloro che, pur trovandosi al di sotto della soglia di reddito entro la quale non sono dovute tasse, non hanno diritto a ottenere un rimborso fiscale.

In sostanza, l’incapiente si trova in una situazione in cui non paga l’Irpef grazie alla no tax area, ma non è idoneo a ricevere rimborsi poiché non ha versato alcuna imposta e, di fatto, non ha usufruito delle detrazioni per compensare spese sostenute.

No tax area Irpef: si ritorna nel 2024 all’equiparazione tra dipendenti e pensionati

Le Legge di Bilancio 2024 delinea un rilevante cambio di direzione che prevede la reintroduzione dell’equiparazione tra lavoratori dipendenti e pensionati nel corso del 2024 e riflette un sostanziale aggiornamento nelle dinamiche della no tax area dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF).

Il prossimo anno ci troveremo così di fronte a una no tax area Irpef unificata  di 8.500 euro, grazie all’allineamento delle detrazioni applicabili ai redditi da pensione e da lavoro dipendente. Dal 2024 sarà implementato l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, con l’introduzione di un’aliquota del 23% fino alla soglia di 28.000 euro, ma anche un aumento della detrazione di 1.955 euro per i redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro, in modo da allinearsi a quanto già previsto per i pensionati.

Questa convergenza verso una no tax area unificata per dipendenti e pensionati rappresenta un passo significativo verso la semplificazione delle normative fiscali, promuovendo una maggiore uniformità tra diverse categorie di contribuenti.

Conclusione

La Legge di Bilancio 2024, in discussione attualmente in Parlamento, prevede la reintroduzione dell’equiparazione tra lavoratori dipendenti e pensionati mediante l’istituzione di una no tax area unificata dell’Irpef, fissata a 8.500 euro.

Questa novità, che riporta alla precedente disciplina, suggerisce una volontà di armonizzare le regole fiscali, creando un panorama più uniforme ed equo. Questo sviluppo rappresenta un elemento rilevante da considerare nella pianificazione fiscale e nell’analisi delle prospettive finanziarie per il prossimo anno per coloro che rientrano nelle categorie di lavoratori dipendenti e pensionati.

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