Abbuoni – attivi e passivi

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    Che cosa sono gli abbuoni?

    Gli abbuoni rappresentano una riduzione del prezzo dei beni ceduti concordata dal fornitore con il cliente concessa in relazione alla qualità (scadente o di fine stagione) della merce, dei presumibili ritardi nella consegna e di altre cause analoghe.

    Un abbuono è uno sconto, ovvero una riduzione dell’ammontare dovuto rispetto a quello riportato in fattura. Classico caso di abbuono è quello legato al riconoscimento di un pagamento di importo inferiore rispetto a quello riportato in fattura, in caso di problemi con merce difettosa o rovinata. Esistono due tipologie di abbuono:

    • Attivo: l’azienda effettua un pagamento di importo inferiore rispetto a quello riportato nella fattura ricevuta dal fornitore, a seguito di accordo con esso (merce difettosa, rovinata, etc);
    • Passivo: l’azienda riceve un pagamento di importo inferiore rispetto a quello indicato nella fattura emessa la proprio cliente. Anche in questo caso a seguito di difetti nella merce venduta.

    Aspetti contabili degli abbuoni commerciali

    Sotto l’aspetto contabile l’art. 2425-bis c.c. prevede che i ricavi ed i proventi, ma anche i costi debbano essere iscritti al netto degli sconti, abbuoni e premi. Questo significa, di fatto, che attraverso il bilancio non è possibile conoscere le politiche di sconti, premi o abbuoni attuate dall’impresa.

    Il conto “Sconti e abbuoni passivi” deve essere classificato al rigo A.1 del Conto economico in rettifica del valore dei ricavi della produzione in quanto i ricavi da indicare alla voce A.1 devono essere depurati di tutti gli elementi rettificativi, anche se questi sono determinati in base a stime.

    Il conto “Sconti e abbuoni attivi” deve essere classificato al rigo B.6 del Conto economico in rettifica del valore dei costi di acquisto, in quanto tali voci devono essere depurate da tutti gli eventuali oneri rettificativi, anche se questi sono determinati in base a stime.

    Abbuoni o sconti in denaro

    Gli abbuoni o sconti in denaro hanno la funzione di ridurre il prezzo della merce o del servizio scambiato (vedasi la Risoluzione n. 36/E/2008). Questi non concorrono alla formazione della base imponibile IVA, in quanto non possono essere considerati corrispettivi. Si differenziano dai premi di fine anno che rappresentano contributi autonomi riconosciuti indistintamente, a fine esercizio, al cliente al raggiungimento di un determinato fatturato o per incentivarlo a futuri acquisti. Si deve effettuare una distinzione tra:

    • Abbuoni o sconti contrattuali previsti nell’ambito delle pattuizioni originarie, anche verbali, fra le parti;
    • Abbuoni o sconti per sopravvenuto accordo fra le parti.

    Gli abbuoni o sconti contrattuali devono essere suddivisi a seconda che siano:

    • Incondizionati, ossia riconosciuti senza che si verifichi alcuna condizione;
    • Condizionati, se è incerto il loro riconoscimento o l’ammontare, essendo legati al verificarsi di una data condizione.

    Gli abbuoni o sconti concessi per sopravvenuto accordo fra le parti sono quelli non previsti contrattualmente che scaturiscono dalla successiva convergenza della volontà delle stesse. Il cedente o prestatore ha facoltà di emettere una nota di variazione IVA in diminuzione entro un anno dall’effettuazione dell’operazione (art. 26 co. 3 del DPR n. 633/72).

    La rilevazione contabile degli abbuoni attivi e passivi?

    La scrittura contabile legata alla contabilizzazione di abbuoni passivi (concessi con rivalsa IVA) è la seguente:

    CONTO DARE AVERE
    ABBUONI PASSIVI XXX
    IVA A CREDITO XXX
    CREDITO VS CLIENTE XXX

    Sotto il profilo contabile abbiamo:

    • Una variazione finanziaria passiva da registrare in AVERE del conto Crediti v/clienti per l’importo dell’abbuono concesso e della relativa IVA;
    • Una rettifica della variazione economica positiva pari all’importo dell’abbuono da rilevare in DARE del conto Abbuoni passivi;
    • Una variazione finanziaria attiva da registrare in DARE del conto IVA ns/credito per l’importo dell’IVA relativa all’abbuono accordato.

    La rilevazione contabile di abbuoni attivi (con variazione IVA) è la seguente:

    CONTO DARE AVERE
    DEBITI VS FORNITORI XXX
    ABBUONI ATTIVI XXX
    IVA A DEBITO XXX

    Sotto il profilo contabile abbiamo:

    • Una variazione finanziaria attiva da registrare in DARE del conto Debiti v/fornitori per l’importo dell’abbuono e della relativa IVA;
    • Una rettifica della variazione economica negativa pari all’importo dell’abbuono da rilevare in AVERE del conto Abbuoni attivi;
    • Una variazione finanziaria passiva da registrare in AVERE del conto IVA ns/debito o IVA su vendite per l’importo dell’IVA relativa all’abbuono accordato.

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