Il governo Meloni ha scelto di riformulare i Bonus famiglie 2023, destinato ai nuclei familiari – e principalmente a quelli più numerosi – alcune misure di intervento che dovrebbero rendere più agevole fronteggiare le spese legate ai propri figli, incentivando la natalità.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza, illustrando sinteticamente quali sono le novità con decorrenza dal 1 gennaio 2023 in materia di assegno unico universale, congedo parentale, bonus bollette, bonus spesa, rottamazione Tv e altro ancora.

Assegno unico universale: aumento del 50%

Buona parte delle nuove misure in favore della famiglia si trovano nel Titolo IV – Capo II della manovra. All’art. 65 si trovano, per esempio, le novità in materia di assegno unico familiare, che dispongono che dal 1 gennaio 2023 per ogni figlio di età inferiore a un anno, si aumentino del 50% gli importi precedentemente erogati. L’incremento è riconosciuto anche per i nuclei con tre o più figli, per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per i livelli di ISEE fino a 40.000 euro.

In termini più diretti, da un importo di 100 euro si passa a 200 euro, mentre il nuovo bonus per i genitori dei gemelli permetterà di contare su 100 euro in più per i primi tre anni di vita dei bambini.

Congedo parentale e centri estivi dei ragazzi

All’art. 66 troviamo invece il riferimento ai cambiamenti del congedo parentale. Intervenendo sull’art. 34 del d.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, si allunga la durata del congedo, per la madre lavoratrice, per un ulteriore mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80% della retribuzione (invece che del 30%).

Viene inoltre confermato il congedo parentale per i padri per 10 giorni e con retribuzione piena. Per i dipendenti il periodo di assenza dall’ufficio è cresciuto da 6 a 9 mesi.

Sempre a sostegno delle famiglie è previsto anche un Fondo per finanziare le spese per i centri estivi dei ragazzi, pari a 68 milioni di euro.

Bonus bollette

La manovra incrementa la soglia ISEE per ottenere il bonus bollette in favore delle famiglie in maggiore difficoltà economica. Il nuovo livello per avere accesso al beneficio fiscale è ora pari a 15.000 euro, contro i 12.000 euro precedenti.

Bonus spesa famiglie

A proposito di bonus per le famiglie, trova spazio anche la Carta Risparmio Spesa: si tratta di uno strumento che viene rivolto alle famiglie con un reddito fino a 15.000 euro, utile per acquistare beni di prima necessità nei negozi che sceglieranno di aderire all’iniziativa. La misura sarà veicolata e gestita dai Comuni, grazie a un fondo di 500 milioni di euro.

La scelta di attribuire ai Comuni la responsabilità della gestione del provvedimento sembra essere legata all’evidenza che gli enti territoriali conoscono meglio le situazioni di necessità sul proprio territorio rispetto all’autorità centrale.

Bonus rottamazione Tv

Per il 2023 è stato confermato il Bonus rottamazione Tv, destinato alle famiglie con ISEE fino a 20.000 euro. l’ammontare del bonus può arrivare fino a 100 euro, e può essere cumulato con il Bonus decoder, il cui importo ammonta a 30 euro.

Bonus acquisto prima casa under 36

Trova spazio all’interno della manovra il beneficio fiscale per i giovani che intendono acquistare casa. viene così prorogato fino a tutto il 2023 il bonus acquisto prima casa per gli under 36, garantendo loro l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Viene cancellata anche l’imposta sostitutiva per i finanziamenti che sono finalizzati ad acquistare, costruire e ristrutturare un immobile a uso abitativo.

Riduzione IVA su prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile

Possono essere considerati come parte dei benefici per le famiglie anche gli interventi di riduzione dell’imposta sul valore aggiunto sui prodotti come assorbenti e tamponi, così come latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, pannolini per bambini, seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli. In queste ipotesi l’IVA è ridotta al 5%.

Fondo per le periferie inclusive

Per promuovere e favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, contrastando i fenomeni di marginalizzazione nelle aree periferiche urbane delle grandi città, è stato istituito il Fondo per le periferie inclusive con dotazione iniziale di 10 milioni di euro per il 2023.

Il fondo è destinato ai comuni che hanno una popolazione superiore a 300.000 euro ed è finalizzato al finanziamento di progetti che favoriscano l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e il miglioramento del livello di autonomia possibile.

Lascia una Risposta