Il bonus 200 euro è un sostegno che viene versato una tantum ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e successivamente anche alle Partite Iva in base alle ultime disposizioni a contrasto della crisi economica e dell’inflazione. Tuttavia questo sostegno potrebbe non rimanere un versamento sporadico.

Infatti secondo le ultime novità, potrebbe presto arrivare anche un bonus 200 euro bis e tris, nei mesi di agosto e settembre. Al momento si parla ancora di una ipotesi, perché un sostegno di questo tipo riproposto su larga scala ha la necessità di reperimento di risorse e fondi appositi per la misura.

Al momento molti lavoratori e pensionati stanno ricevendo il sostegno, nel mese di luglio 2022, direttamente in busta paga o con la pensione del mese, mentre altri lavoratori ancora attendono l’erogazione. Vediamo in questo articolo in cosa consiste il bonus 200 euro bis e tris, quando potrebbe arrivare e tutte le ipotesi al momento prese in considerazione.

Per saperne di più sul bonus 200 euro: “Bonus 200 euro: calendario pagamenti e domande”

A chi sta arrivando il sostegno

Il bonus da 200 euro sta arrivando a diversi beneficiari, in base alle disposizioni del governo in contrasto all’inflazione, che ad oggi continua a salire. Questo sostegno in molti casi arriva in modo automatico, mentre in altri casi è necessario che il lavoratore proceda con una richiesta apposita di accesso al proprio datore di lavoro, con l’obiettivo di certificare la sussistenza dei requisiti per poterlo ricevere.

Va tenuto in considerazione che questo sostegno è stato introdotto appositamente a contrasto dell’inflazione, ovvero del rincaro dei prezzi che molti prodotti e materie prime hanno subito. In particolare in questi mesi è aumentato il prezzo delle bollette dell’energia elettrica ad uso domestico, ma anche il prezzo dei carburanti e di alcuni prodotti, influenzando anche la spesa alimentare delle famiglie.

Molti soggetti stanno ricevendo questo sostegno in modo del tutto automatico, come:

  • Pensionati: ricevono il sostegno a luglio con la pensione;
  • Lavoratori dipendenti del settore pubblico;
  • Lavoratori dipendenti del settore privato, presentando un’autocertificazione;
  • Chi sta ricevendo il reddito di cittadinanza, con la mensilità di luglio 2022;
  • Chi si trova in disoccupazione, ovvero sta ricevendo trattamenti integrativi come la Naspi;
  • Lavoratori stagionali con ex indennità Covid-19.

In alcuni casi invece, deve essere presentata dai soggetti interessati una domanda apposita per accedere al sostegno: è il caso di lavoratori domestici, autonomi senza Partita Iva, venditori a domicilio, lavoratori con contratto di collaborazione continuativa, iscritti al fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo. Per le Partite Iva si attendono ancora le modalità operative per ricevere il sostegno, che potrà essere richiesto fino a ottobre 2022.

Bonus ad agosto e settembre 2022

Una novità recente riguarda l’ipotesi di introdurre, in modo esteso per tutti i soggetti visti sopra, un bonus di 200 euro anche per i mesi di agosto e settembre 2022. Il motivo per cui è sorta questa ipotesi è il prolungarsi dell’inflazione, che ancora una volta sta innalzando i prezzi di molti prodotti in Italia.

Si prevede che una famiglia italiana mediamente andrà a spendere all’anno, a causa dell’inflazione, almeno 1.950 euro in più, cifra che non viene coperta dal bonus una tantum di 200 euro introdotto per il mese di luglio. Questo sostegno secondo le prime ipotesi dovrebbe essere esteso ulteriormente per assicurare una copertura maggiore di fronte al caro prezzi, tuttavia al momento non c’è nulla di certo.

Va tenuto presente che nel momento attuale è possibile ricevere il bonus con un reddito annuo inferiore di 35.000 euro, quindi anche il bonus bis e tris dovrebbero tenere in considerazione questo parametro. Il governo attualmente starebbe ipotizzando di estendere il sostegno anche ai mesi di agosto e settembre.

Sembra che infatti il pericolo inflazione non stia allentando la presa, e che questa problematica sarà presente ancora per almeno i prossimi mesi. C’è chi ipotizza che il fenomeno economico proseguirà almeno fino al 2024. Al governo quindi si discute per una misura più strutturale per i cittadini italiani, mentre si fa strada l’ipotesi dell’espansione del sostegno.

Il problema delle risorse

Uno dei problemi principali per cui il sostegno da 200 euro per i mesi di agosto e settembre è ancora solamente un’ipotesi è la reperibilità delle risorse. Attualmente questo sostegno viene erogato grazie ai fondi ricavati dalla tassa sugli extraprofitti: si tratta di una imposta che è stata decisa per le grandi aziende produttrici e venditrici di energia elettrica.

La tassa sugli extraprofitti è stata imposta su queste aziende proprio a causa del profitto aggiuntivo che hanno ricavato dall’inflazione e soprattutto dall’aumento del costo delle bollette dell’energia elettrica. Il governo ha quindi deciso di prelevare le somme in più, ovvero gli extraprofitti, guadagnati da queste aziende per ridistribuirle ai cittadini, sotto forma di bonus 200 euro.

Tuttavia se si desidera replicare il sostegno aggiungendo nuovamente un bonus di questo tipo per i mesi di agosto e settembre, sarà necessario reperire nuove risorse, che attualmente non bastano per prolungare la misura. Al momento ci sono diverse ipotesi sulla reperibilità dei fondi.

Da un lato alcune parti politiche propongono un nuovo aumento delle tasse sugli extraprofitti, in modo da ricavare risorse necessarie per prolungare il sostegno. Dall’altro lato invece c’è chi pensa che con l’aumento dell’inflazione dei prossimi mesi, di conseguenza aumenterà l’Iva sull’energia elettrica.

Proprio le somme ricavate dallo stato sull’Iva aggiuntiva potrebbero essere indirizzate a nuovi fondi per il bonus 200 euro bis e tris, garantendolo sia per agosto che per settembre. Al momento non c’è ancora una risposta univoca sul futuro del sostegno, che per il momento rimane erogato una tantum nel mese di luglio 2022, o nei prossimi mesi per alcuni soggetti specifici.

Quando arriva il bonus per gli autonomi?

Un altro problema che riguarda da vicino il bonus è quello dell’erogazione ai lavoratori autonomi: per il momento è stato deciso che il sostegno erogato una tantum venga garantito anche ai lavoratori autonomi, con e senza Partita Iva.

Tuttavia ancora non sono state pubblicate le modalità, secondo un decreto attuativo, per poter richiedere l’accesso a tale sostegno. Commercianti e lavoratori autonomi rimangono in attesa, con non poche perplessità sui ritardi nell’erogazione.

Al momento si presume che potranno accedere a questo sostegno tutte le Partite Iva con iscrizione a una gestione previdenziale INPS, e le ipotesi attuali sostengono anche che il bonus potrebbe arrivare per questi lavoratori in misura diversa, e potrebbe anche essere inferiore a 200 euro.

Al momento ancora si attendono indicazioni sulle modalità di richiesta e ricezione di questi sostegni, tuttavia ancora non si conosce il futuro di questo bonus per gli autonomi, e sorge spontaneo il quesito che riguarda anche il bonus bis e tris: arriveranno prima dell’erogazione del primo sostegno, per le Partite Iva?

Al momento ancora non si possono dare risposte definitive sul futuro del sostegno, anche se si ipotizza l’introduzione di erogazioni di 200 euro aggiuntive per tutti i beneficiari del primo aiuto economico. Non rimane che attendere di conoscere le prossime evoluzioni.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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