La Riforma Fiscale è finalmente Legge. Il Governo ha a disposizione 24 mesi per convertire i principi guida della Riforma Fiscale in decreti attuativi: dalla riduzione delle aliquote Irpef al superamento dell’Irap.


La Delega al Governo per la riforma fiscale è stata approvata in via definitiva alla Camera il 4 agosto, con 184 voti favorevoli e 85 contrari. La Riforma fiscale diventa Legge a tutti gli effetti. Il Governo assume così il mandato di riorganizzare il sistema tributario entro 24 mesi attraverso decreti attuativi specifici.

Si prospettano aggiornamenti importanti del Fisco: dal cambiamento dell’Irpef all’apertura della strada alla Flat Tax, dal superamento di Ires e Irap alla lotta all’evasione. L’esecutivo intende iniziare a lavorare sui primi decreti attuativi già a partire da settembre. Come confermato dallo stesso viceministro Leo, che ha già istituito un comitato tecnico di coordinamento allo scopo di elaborare schemi di decreti attuativi che dovranno essere trasmessi entro il 20 settembre.

Ora diventa fondamentale focalizzarsi sull’elaborazione dei decreti attuativi affinché la riforma possa concretamente prendere forma. Esploriamo in dettaglio le disposizioni contenute nella Delega al Governo per la riforma fiscale.

Delega al Governo per la riforma fiscale, com’è composta

La Delega al Governo per la riforma fiscale è inclusa nell’Atto Camera 1038-B ed è costituita da 23 articoli, organizzati nei seguenti 5 titoli:

  • principi generali: questa sezione si ispira alla semplificazione delle imposte e alla razionalizzare delle procedure dichiarative;
  • imposte dirette e indirette: si annuncia una completa rivisitazione di diverse tasse, che spazia dalle imposte sui redditi all’IVA, includendo l’IRAP e altre tasse minori, comprese quelle a livello locale e regionale;
  • procedimenti e sanzioni: questa parte prevede l’introduzione di nuove procedure per le dichiarazioni, l’accertamento, la riscossione e il contenzioso;
  • Testi Unici e codici: questo titolo è dedicato alla razionalizzazione e alla codificazione, con l’obiettivo di creare Testi Unici che unifichino le leggi attualmente in vigore;
  • disposizioni finanziarie: mira a promuovere la certezza del diritto e a incrementare la trasparenza del sistema tributario.

Un punto di particolare rilevanza è dato allo Statuto del Contribuente, che assume un ruolo sempre più importante specialmente in relazione al principio del legittimo affidamento dei contribuenti.

Delega al Governo per la riforma fiscale, le novità

La Delega al Governo per la riforma fiscale rappresenta un passo cruciale nell’ambito delle politiche economiche e finanziarie. Questo processo mira a ristrutturare e ottimizzare la raccolta delle entrate statali attraverso una serie di cambiamenti ad hoc, che spaziano dall’adeguamento delle aliquote fiscali alla riorganizzazione delle norme e degli incentivi. Scopriamo nel dettaglio le novità introdotte.

Riforma fiscale: tredicesima e straordinari detassati

Il primo passo della riforma fiscale riguarda l’introduzione di una tassazione agevolata per gli straordinari, la tredicesima e i premi di produttività, al fine di promuovere una maggiore equità e incentivare l’aumento della produttività economica.

IRFEF: riduzione delle aliquote verso una flat-tax “morbida”

La Riforma Fiscale prevede la graduale diminuzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), mediante una prima riduzione da 4 a 3 aliquote. L’obiettivo a lungo termine è quello di arrivare gradualmente a un’unica aliquota impositiva, ovvero la cosiddetta flat tax.

IRES: doppio regime agevolato

La delega introduce un regime agevolato in aggiunta all’aliquota ordinaria del 24%. Viene quindi applicata un’aliquota agevolata nel caso di utilizzo degli utili aziendali nei seguenti casi:

  • investimenti;
  • nuove assunzioni;
  • partecipazione dei dipendenti agli utili.

Per beneficiare di queste agevolazioni fiscali, le somme ottenute dai rispettivi incentivi dovranno essere utilizzate nel biennio successivo a quello in cui si è verificata la riduzione d’imposta. Inoltre, l’importo delle somme deve essere almeno parzialmente equivalente al reddito ottenuto nello stesso periodo.

IRAP: il graduale superamento

La Riforma Fiscale prevede un graduale superamento dell’Irap, ovvero dell’imposta regionale sulle attività produttive. In prima battuta, saranno coinvolte le società di persone e le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni. Si ipotizza poi la definizione di una sovraimposta, che sarà determinata sulla stessa linea dell’Ires.

Revisione operazioni esenti IVA

La Riforma Fiscale prevede una revisione della disciplina delle operazioni esenti dall’IVA e la razionalizzazione del numero e dimensioni delle aliquote IVA, allo scopo di allinearsi alla normativa dell’Unione Europea. Sono previsti cambiamenti nella disciplina della detrazione e alcuni interventi più settoriali, come il gruppo IVA, il terzo settore e l’importazione di opere d’arte.

Riforma fiscale: concordato biennale preventivo

Per le partite IVA e le piccole e medie imprese (PMI), è in programma l’implementazione di un concordato biennale preventivo. In virtù di questa iniziativa, l’Agenzia delle Entrate si occuperà di proporre questa soluzione ai contribuenti e di calcolare le somme dovute a titolo di imposta sui redditi per i due anni successivi. Coloro che accetteranno questa proposta non saranno soggetti a contestazioni relative all’Irpef e avranno certezza riguardo alle somme da versare. Tuttavia, sarà comunque necessario versare regolarmente l’Iva.

Non sono mancate perplessità da parte dell’opposizione, che interpreta il concordato preventivo biennale come una sorta di allentamento nella lotta all’evasione fiscale. Tuttavia, Leo ha affermato in Aula quanto segue:

Il concordato preventivo biennale non è un regalo agli evasori, tutt’altro. Si basa sulla tecnologia, sull’intelligenza artificiale, sull’interoperabilità delle banche dati, sull’analisi predittiva

Scudo penale per chi collabora

La Riforma Fiscale inserisce sanzioni ridotte per chi collabora. Non sono più previste sanzioni penali tributarie per i contribuenti, aderenti al regime dell’adempimento collaborativo, che hanno avuto comportamenti non dolosi, e hanno comunicato preventivamente, in modo tempestivo ed esauriente, l’esistenza dei relativi rischi fiscali. L’obiettivo è quello di rafforzare la cosiddetta cooperative compliance.

È inoltre prevista la possibilità di ridurre i tempi di rimborso dei crediti fiscali per coloro che presentano un alto livello di affidabilità fiscale, sulla base degli ISA e non solo.

Infine, non è stato introdotto il prelievo forzoso dai conti correnti. Si è deciso di optare per una informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari.

Riforma fiscale: ulteriori cambiamenti

Le novità previste dalla Delega al Governo per la riforma fiscale non finiscono qui. Questo processo di riforma coinvolge varie sfaccettature dell’economia e delle finanze pubbliche, apportando modifiche che spaziano dall’imposizione fiscale alle agevolazioni per le imprese e i cittadini. Ecco una panoramica degli ultimi cambiamenti:

  • acconto tasse a rate: possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e di ridurre la ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi;
  • superamento del superbollo in modo progressivo per le auto con potenza superiore a 185 Kw;
  • e-cig online con ritiro dal tabaccaio: è possibile acquistare la e-cig online anche da Paesi Ue, ma solo con consegna in tabaccheria o in un negozio di e-cig, che andrà indicata al momento dell’acquisto online;
  • agevolazioni fiscali per spazi commerciali: l’ambito della cedolare secca includerà anche le locazioni di immobili non residenziali, destinati a usi diversi dall’abitativo, qualora l’affittuario sia un operatore commerciale, un’impresa, un’attività artistica o professionale;
  • nuove modalità di pagamento: le opzioni di pagamento delle imposte saranno ulteriormente diversificate, consentendo il pagamento tramite addebito diretto su conto bancario o altre forme di pagamento elettronico;
  • trattamento differenziato per i redditi agricoli: allo scopo di semplificare le attività agricole, saranno introdotti principi specifici per i redditi agricoli per agevolare l’aggiornamento delle classi e delle qualità delle colture.

Dal punto di vista del Governo, la Riforma Fiscale rappresenta un’opportunità per ridefinire il sistema fiscale del paese, con l’obiettivo di renderlo più moderno, equo ed efficiente. Non sono mancati giudizi negativi da parte dell’Opposizione. Tuttavia, la premier Giorgia Meloni si dichiara soddisfatta e conferma che ci troviamo di fronte a una

riforma strutturale e organica che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da 50 anni

Gli interventi analizzati sono solo alcune delle molte modifiche che la riforma apporterà, e il panorama completo dei cambiamenti si sta sviluppando per adattarsi alle mutevoli esigenze economiche e fiscali del paese.

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