La legge di Bilancio 2023 interviene nei confronti dei titolari di un mutuo prima casa in difficoltà con il pagamento delle rate, spostando al 31 dicembre 2023 la data ultima per beneficiare del fondo Gasparrini.

Come già stabilito con il decreto Cura Italia (d.l. 18/2020) a beneficiare di questa opportunità saranno anche i titolari di partita IVA, trovando pertanto conferma anche con la manovra di bilancio l’ampiamento dei soggetti ammessi al fondo, stabilito per la prima volta con il provvedimento varato per fronteggiare gli effetti dell’emergenza Covid.

Ma che cos’è il fondo Gasparrini? Chi può accedere a questo strumento? Come fare domanda?

Cos’è il fondo Gasparrini

Il fondo Gasparrini o, meglio, il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa è uno strumento istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge n. 244/2017. In tale intervento è stata prevista la possibilità, per i titolari di un mutuo fino a 250.000 euro contratto per l’acquisto della prima casa, di beneficiare della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate al verificarsi di una situazione di temporanea difficoltà.

Il Fondo interviene sostenendo il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione (l’altro 50% rimane a carico del mutuatario).

La sospensione delle rate durante il Covid-19

Partendo da questa base normativa, il fondo è stato rifinanziato con il decreto Cura Italia con ulteriori 400 milioni di euro, allargando altresì – come già accennato – la platea dei potenziali beneficiari e i requisiti sufficienti per l’accesso: a titolo di esempio, sono ora ammessi alla sospensione i mutui di importo fino a 400 mila euro, invece che 250 mila euro.

Attualmente, sono 8 le diverse ipotesi che consentono l’accesso al fondo:

  • sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni
  • riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni
  • cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
  • cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato
  • cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia
  • morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%
  • calo del fatturato per le categorie dei lavoratori autonomi/liberi professionisti
  • eventi previsti dall’art.2, comma 479, della legge 24 dicembre 2007 n. 244 riferibili ad almeno il 10% dei soci delle cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Come fare domanda di accesso al fondo

Per ottenere la sospensione delle rate del mutuo, il mutuatario che è in possesso dei requisiti previsti deve presentare la domanda direttamente all’istituto di credito che ha concesso il mutuo e che è tenuta a sospenderlo.

Una volta effettuata la richiesta alla banca, si potrà ottenere una moratoria per complessivi 18 mesi. Le rate posticipate e non pagate vanno in coda all’originario piano di ammortamento, che pertanto si allungherà del relativo periodo di sospensione.

Le rate saranno alleggerite del 50% degli interessi, per i quali la Consap – che gestisce il fondo – versa alla banca il proprio contributo (per un capitale residuo medio di 100.000 euro l’intervento complessivo del fondo è pari a circa 850 euro).

Le previsioni

Nella relazione tecnica al disegno di legge si scorge come il Ministero non si attenda un ampio flusso di domande durante il 2023, manifestando in questo modo una discreta controtendenza rispetto al significativo flusso di richieste che invece era stato registrato nel periodo più difficile della crisi pandemica, quando le domande di assistenza del fondo arrivarono a toccare quota 200 mila unità.

In termini sintetici, questo potrebbe significare che la platea delle famiglie in difficoltà economica e, dunque, necessitanti di un supporto da parte del fondo Gasparrini è in riduzione. Tuttavia, le cose potrebbero cambiare se le condizioni economiche applicate ai mutui (i tassi di interesse indicizzati all’Euroibor) dovessero inasprirsi: in questo caso l’importo delle rate di mutuo potrebbe subire un rilevante incremento, tanto da condurre alcune famiglie in condizioni di criticità dinanzi al loro pagamento.

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