A partire dal prossimo 28 marzo 2023 sarà possibile richiedere e ottenere i nuovi bonus per l’assunzione di giornalisti: contributi dal Fondo straordinario per il sostegno all’editoria che renderanno più conveniente reclutare professionisti del settore all’interno delle proprie organizzazioni.

Cerchiamo dunque di riassumere quale sia il funzionamento del Fondo Editoria per il 2023, a quanto ammonta il bonus giornalisti e come lo si può richiedere.

Bonus giornalisti: gli importi per il 2023

Stando a quanto precisa il Decreto attuativo del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, dal 28 marzo 2023 sarà possibile domandare i contributi previsti dal provvedimento a sostegno delle imprese che intendono reclutare nuovi giornalisti o trasformare la tipologia contrattuale, stabilizzando le relative posizioni professionali.

In particolare, si tratta di un principale contributo forfettario fino a 8.000 euro destinato a chi assume a tempo indeterminato giornalisti e professionisti under 35, con qualifiche professionali e competenze digitali accertate.

A tale contributo se ne aggiunge però un secondo, evidentemente non cumulativo per lo stesso professionista assunto, e rappresentato da un bonus fino a 12.000 euro volto a supportare la trasformazione dei contratti a tempo determinato e di collaborazione in contratti a tempo indeterminato.

Come richiedere i bonus giornalisti del Fondo Editoria

Richiedere i bonus giornalisti del Fondo Editoria è abbastanza semplice e sono le indicazioni del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria a illustrare le relative modalità.

In particolare, è previsto che la domanda sia necessariamente presentata mediante la procedura telematica disponibile nell’area riservata del sito internet impresainungiorno.gov.it, a cui si accede mediante SPID, CIE o CNS.

Le domande potranno essere presentate tra il 28 marzo e il 28 aprile 2023, fornendo contestualmente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, compilata e firmata all’interno della stessa procedura telematica, e in grado di attestare non solamente il possesso dei requisiti di cui si dirà nelle prossime righe, quanto anche:

  • gli estremi dei contratti di assunzione perfezionati nel 2022 o gli estremi dei contratti a tempo determinato e dei co.co.co. già in essere e quelli dei contratti a tempo indeterminato perfezionati per gli stessi giornalisti nel 2022;
  • le informazioni relative agli aiuti de minimis ricevuti nei due esercizi finanziari precedenti e in quello in corso;
  • gli estremi del conto corrente intestato all’impresa richiedente.

Non è invece richiesto il caricamento dei contratti di lavoro e i documenti sulle qualifiche professionali dei giornalisti e dei professionisti assunti: il datore di lavoro dovrà comunque conservare tutti i documenti e renderli disponibili in caso di controlli.

Chi può richiedere l’accesso ai Fondi dell’editoria

Stando a quanto sancisce il provvedimento, i contributi di cui al Fondo Editoria sono rivolti ai datori di imprese editoriali di quotidiani e periodici, agenzie di stampa ed emittenti televisive e radiofoniche che assumono giovani giornalisti e professionisti di età non superiore ai 35 anni, e che trasformano un contratto giornalistico a tempo determinato o co.co.co. in uno a tempo indeterminato.

In queste ipotesi, per le assunzioni spetteranno contributi forfettari fino a 8.000 euro, mentre per le trasformazioni verranno attribuiti contributi, sempre forfettari, fino a 12.000 euro.

È inoltre necessario che i giornalisti siano in possesso di apposita qualifica professionale, idoneamente attestata, nel campo della digitalizzazione editoriale, dell’informazione e documenti informatici, della comunicazione e sicurezza informatica e del servizio on line e trasformazione digitale.

Per quanto infine riguarda i requisiti dei datori di lavoro, il provvedimento prevede l’indicazione, nel Registro delle imprese, di uno dei codici ATECO indicati:

  • per le imprese editoriali di quotidiani, 58.13 (edizione di quotidiani)
  • per le imprese editoriali di periodici: 58.14 (edizione di riviste e periodici)
  • per le agenzie di stampa: 63.91 (attività delle agenzie di stampa)
  • per le emittenti radiofoniche locali: 60.10 (trasmissioni radiofoniche)
  • per le emittenti televisive locali: 60.20 (attività di programmazione e trasmissioni televisive).

È prevista anche l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Le eccezioni

Stando alle indicazioni fornite in sede al provvedimento, sono comunque escluse dal bonus le imprese che effettuano assunzioni per compensare i trattamenti di vecchiaia anticipata di giornalisti dipendenti ex art. 2, comma 2, del DL n. 69/2017.

Cosa succede dopo la presentazione della domanda

Una volta che l’impresa interessata all’ottenimento dei bonus giornalisti del Fondo Editoria avrà portata a compimento la procedura di acquisizione delle domande, il Dipartimento stilerà l’elenco dei beneficiari e l’importo spettante.

Nel caso di attribuzione del contributo forfettario al datore di lavoro, l’impresa riceverà opportuna comunicazione e il contributo verrà erogato sul conto corrente indicato in sede di domanda.

Come ottenere maggiori informazioni

Per disporre di maggiori informazioni consigliamo tutti i nostri lettori interessati a prendere visione del sito internet del Dipartimento per l’informazione e l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sarà così possibile prendere visione del testo integrale del decreto e di tutte le indicazioni utili per fruire dei bonus.

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