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Mutui agevolati famiglie numerose e rata extra IMU 2024

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Alla Manovra sono stati presentati emendamenti importanti sul fronte degli immobili. Spuntano infatti previsioni che riguardano la possibilità di concedere mutui agevolati per le famiglie numerose e la possibilità per i comuni di prorogare l’aggiornamento delle aliquote ai fini IMU, col rischio che i contribuenti possano pagare una rata extra a febbraio 2024.


La legge di bilancio 2024 sembrerebbe essere in dirittura di arrivo. Si parla del 22 dicembre come data papabile. Nel frattempo spuntano alcune novità sul fronte casa. Dopo le discusse previsioni per quanto riguarda gli affitti brevi, in un emendamento alla manovra è contenuta anche una disposizione sui mutui, con un occhio di riguardo per le famiglie numerose.

Ma non solo. Un altro emendamento sempre alla legge di bilancio potrebbe portare ad una rata extra dell’IMU a seguito della concessione della proroga nella fissazione delle aliquote 2023. Al riguardo va anche precisato che al posto di una rata aggiuntiva dell’imposta potrebbe anche essere previsto un rimborso, che però potrebbe non scattare in automatico. Spetterà infatti al singolo contribuente farne richiesta.

Vediamo dunque nel dettaglio le ultime novità che potranno approdare con l’approvazione della legge di bilancio 2024.

Manovra 2024: mutui agevolati delle famiglie numerose

Uno degli emendamenti principali alla Manovra prevede, per l’anno 2024, di inserire le famiglie numerose nelle categorie alle quali viene data la priorità per l’accesso al credito al Fondo di garanzia per la prima casa. A chi è rivolta la misura? In maniera principale si tratta delle famiglie con tre figli di età inferiore a 21 anni e un Isee sotto i 40 mila euro; quelle con quattro figli e Isee sotto i 45 mila e quelle con 5 figli e Isee oltre i 50 mila euro annui. Questa misura sostenuta dalle forze di maggioranza aiuterebbe i nuclei familiari numerosi.

In base al citato emendamento per le domande di mutuo oltre l’80% del prezzo della casa presentate fino al 31 dicembre 2024 dalle famiglie numerose, la garanzia del fondo sarà rilasciata, rispettivamente, nella misura massima dell’80% della quota capitale per i nuclei con tre figli, dell’85% per quelli con quattro figli e del 90% per quelli con cinque o più figli.

Per le garanzie rilasciate alle famiglie numerose viene accantonato a coefficiente di rischio un importo non inferiore, rispettivamente, all’8,5% dell’importo garantito dei mutui per le famiglie con 3 figli, del 9% per quelli garantiti alle famiglie con 4 figli e del 10% per i mutui garantiti per le famiglie con 5 o più figli. E’ inoltre prevista una riserva complessiva di importo massimo pari a 100 milioni di euro.

Confermati nel 2024 anche i mutui agevolati per gli under 36

Restano anche i mutui agevolati sull’acquisto della prima casa per gli under 36, giovani coppie, genitori soli o conduttori di alloggi Iacp. È quanto prevede sempre il testo provvisorio della legge di bilancio 2024 in risposta all’impennata dei tassi interesse dei mutui dei primi 10 mesi del 2023 innescata dalla situazione internazionale e dalla crisi energetica che ha reso proibitivo l’accesso ai mutui per le c.d. “categorie prioritarie”. L’agevolazione consiste nell‘intervento del Fondo di garanzia per la prima casa che interviene a prima richiesta e che consente anche di calmierare i tassi di interesse sui prestiti (rifinanziamento previsto dalla Manovra 2024 di 282 milioni di euro). Per contrastare il caro bollette si prevede inoltre la proroga fino a marzo 2024 del contributo straordinario a favore dei titolari del bonus sociale elettrico.

Il Fondo di garanzia prima casa è gestito da Consap ed è rivolto a tutti i cittadini che non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero). L’immobile per il quale si chiede il finanziamento (che non può essere superiore a 250.000 euro) deve essere adibito ad abitazione principale e non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi).

Acquisto con ristrutturazione

Agevolato anche l’acquisto accompagnato da lavori di ristrutturazione purché migliorino l’efficienza energetica dell’immobile. Fino al 31 dicembre 2023 la garanzia pubblica è del 50%, innalzabile all’80% come previsto dal decreto Sostegni bis n. 73/2021, a favore delle seguenti categorie (c.d. prioritarie) a cui è riconosciuta la precedenza nell’accesso al beneficio del Fondo e l’applicazione di un tasso effettivo globale (Teg) non superiore al tasso effettivo globale medio (Tegm):

  • Giovani coppie coniugate o conviventi da almeno due anni;
  • Nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
  • Conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari;
  • Giovani di età inferiore a 36.

Tali soggetti devono avere un Isee non superiore a 40 mila euro annui. Per fronteggiare l’impennata dei tassi anche dal prossimo 1° gennaio i mutui agevolati prima casa potranno essere concessi anche se il tasso effettivo globale (Teg) sarà superiore al Tegm (in presenza di determinate condizioni).

Allo stato attuale la normativa che consente il ricorso ai mutui agevolati per l’acquisto della prima casa si applica, per adesso, alle domande presentate fino al 31 dicembre 2023. Dopo l’approvazione della legge di bilancio si potranno richiedere mutui agevolati anche nel corso del 2024. La garanzia all’80% con le “vecchie” regole su Teg e Tegm è concessa anche alle domande di mutuo presentate tra il 26 maggio 2021 ed il 31 dicembre 2022, come stabilito dalla Legge n. 106/2021 di conversione del decreto Sostegni bis.

IMU: rischio rata extra a febbraio 2024

Giungono brutte notizie sul fronte dellIMU per i contribuenti tenuti al suo pagamento. Potrebbe infatti essere prevista una rata extra a febbraio 2024. Solo per il 2023 infatti in deroga alla normativa vigente, “le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe sono tempestive se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023“. Di conseguenza, il termine per la pubblicazione delle delibere è fissato al 15 gennaio 2024. Se le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva tra le nuove aliquote e l’imposta versata al 18 dicembre i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024, senza sanzioni e interessi.

Dunque la rata extra riguarderà solo gli immobili ubicati in quei comuni che fisseranno in ritardo (ma entro il 15 gennaio 2024) le nuove aliquote. Il rischio per i contribuenti sarà quello di versare poi la differenza oppure incassare un rimborso se le aliquote saranno inferiori a quelle in vigore.

Eventuale rimborso IMU: i dettagli

Occorre fare attenzione al caso in cui spetti il rimborso. In questa eventualità infatti il rimborso Imu non è previsto in “modo automatico” dai Comuni ma occorre fare domanda. Quindi saranno i contribuenti a dover fare attenzione se i Comuni, che non le hanno ancora fissate, abbasseranno (improbabile ma non impossibile) le aliquote e a questo punto provvedere a fare domanda per il rimborso. Non è escluso comunque che i “Comuni ritardatari” adottino meccanismi automatici di restituzione (il che sarebbe auspicabile visto che la differenza del versamento non sarebbe attribuibile a un errore o a un svista del contribuente).

Per approfondire: “Rimborso IMU sul conto corrente: procedura“.

Conclusioni

Tra gli ultimi emendamenti emersi dal testo della legge di bilancio 2024 spuntano anche alcune previsioni che riguarderanno i proprietari o futuri proprietari di immobili. Nel primo caso si parla della possibilità per i Comuni ‘ritardatari’ di prorogare i termini per l’adeguamento delle aliquote, e di conseguenza i contribuenti tenuti al pagamento all’IMU potrebbero ritrovarsi a pagare una rata extra entro il 29 febbraio 2024.

L’altra novità riguarda invece le famiglie numerose che intendono acquistare casa: saranno previsti mutui agevolati sulla linea di quanto già previsto (e confermato anche per tutto il 2024) per le coppie under 36.

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