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Consiglio di sorveglianza

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Il consiglio di sorveglianza è insieme al consiglio di gestione, uno degli organi collegiali presenti nelle società per azioni che adottano un sistema dualistico. Il compito principale del consiglio è quello di vigilare sull’operato del consiglio di gestione e sugli amministratori della società.

In particolare, questo consiglio porta alla luce eventuali atti illeciti, ha il compito di nominare o revocare gli amministratori, e approva il bilancio annuale della società. La responsabilità è piuttosto importante per le società quotate in borsa, verso soggetti terzi e investitori. L’omessa vigilanza può essere condannata per legge, nel momento in cui viene arrecato un danno ad altri soggetti a seguito di un illecito compiuto dall’organo di gestione.

Deve essere costituito da almeno tre membri e dura solitamente in carica per tre anni. Tra i suoi compiti più importanti troviamo:

  • approvare il bilancio di esercizio;
  • nominare o revocare i membri del consiglio di gestione;
  • vigilare sulla corretta amministrazione della società;
  • denunciare eventuali irregolarità amministrative.

Cos’è il consiglio di sorveglianza?

Il consiglio di sorveglianza è un organo sociale che fa riferimento alle società con modello dualistico di amministrazione. Il sistema dualistico è caratterizzato dall’esistenza di un consiglio di gestione, organo di amministrazione e direzione e di un consiglio di sorveglianza, organo di vigilanza sulla gestione. Il consiglio di sorveglianza viene stabilito in base all’atto costitutivo iniziale della società, che viene redatto nel momento della sua creazione.

Secondo quanto disposto dall’art. 2409 duodecies c.c. è composto da un numero di componenti non inferiore a tre, nominati dall’assemblea ordinaria, tuttavia i primi componenti sono nominati nell’atto costitutivo anche tra non soci. Almeno uno dei componenti deve essere scelto tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero della giustizia. Sono rieleggibili. Restano in carica per non più di tre esercizi.

Il consiglio di sorveglianza ha sia i compiti di vigilanza e le responsabilità del collegio sindacale, sia funzioni che nel sistema tradizionale spettano all’assemblea ordinaria.

Di cosa si occupa?

Il consiglio di sorveglianza è un organo di controllo che viene eletto dell’assemblea, e ha una durata di 3 anni. Questo significa che successivamente a questo periodo i componenti del consiglio devono essere rieletti, ed è possibile anche assistere ad un ritorno dei soggetti precedenti.

Per quanto riguarda le responsabilità è i compiti dell’organo di sorveglianza, si ricordano le seguenti funzioni:

  • Nominare o revocare gli amministratori, ovvero i componenti del consiglio di gestione;
  • Approvare il bilancio annuale della società;
  • Promuovere azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori;
  • Denunciare l’esistenza di gravi irregolarità al tribunale.

In pratica il consiglio di sorveglianza si occupa di vigilare sulle azioni compiute del consiglio di gestione, ovvero dai suoi componenti che conducono la gestione dell’impresa. Le responsabilità di questo organo sono piuttosto importanti, in quanto verificano che tutte le procedure vengano svolte in modo lecito, e approvando il bilancio annuale, questo organo comunica all’esterno l’affidabilità dell’azienda.

Il documento di bilancio in particolare è importante anche per chi investe e fornisce credito all’azienda dall’esterno, perché contiene le informazioni salienti sull’andamento della società per azioni, sull’economia generale e sullo stato patrimoniale dell’azienda.

Il consiglio inoltre riferisce all’assemblea, una volta all’anno, quali sono le azioni di controllo messe in pratica, per garantire la liceità delle operazioni.

Compiti e responsabilità specifiche

Un consiglio di sorveglianza deve adempiere alcuni compiti e doveri specifici in base alle funzioni richieste dell’azienda, in particolare come abbiamo visto sopra è necessario che il consiglio di sorveglianza nomini o revochi gli amministratori, ovvero i componenti del consiglio di gestione. Ma non solo, perché questo consiglio di controllo si occupa di diversi aspetti che influenzano tutta la società:

  • Nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione;
  • Stabilisce qual è il compenso dei membri del consiglio di gestione;
  • Approva il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato;
  • Esercita le funzioni dei sindaci, ovvero sulla vigilanza dell’osservanza della legge e dello Statuto. Nonostante questo, il consiglio di gestione non può esercitare il controllo contabile;
  • Promuove un’azione di responsabilità verso i componenti del consiglio di gestione;
  • Può provvedere alla denuncia in tribunale in caso di sospetto di violazione dei doveri degli amministratori e di gravi irregolarità;
  • Si occupa di comunicare annualmente le azioni di vigilanza svolte;
  • Delibera, se è previsto dallo statuto della società, le operazioni strategiche i piani industriali finanziari della società.

I componenti del consiglio di sorveglianza devono adempiere i loro doveri con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico. Sono responsabili solidalmente con i componenti del consiglio di gestione per i fatti o le omissioni di questi quando il danno non si sarebbe prodotto se avessero vigilato in conformità degli obblighi della loro carica.

Può assistere alle adunanze del consiglio di gestione e devono partecipare alle assemblee.

Il caso delle società quotate

Il consiglio di sorveglianza è particolarmente importante quando si parla di società quotate in borsa, poiché garantisce la migliore trasparenza delle informazioni all’esterno e a tutti gli investitori dell’azienda. Le norme presenti in materia di consiglio di sorveglianza in Italia sono le stesse che riguardano i collegi sindacali.

La CONSOB, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, si occupa di stabilire le regole di elezione dei componenti del consiglio di sorveglianza, da parte dei soci, e i limiti delle funzioni svolte da questi consigli di vigilanza. Inoltre a sua volta CONSOB può denunciare al tribunale l’esistenza di particolari scorrettezze da parte di un consiglio di sorveglianza.

La responsabilità di un consiglio di sorveglianza è molto elevata, perché i suoi componenti sono responsabili in solido, insieme ai componenti del consiglio di gestione, di fatti e omissioni in caso di danno evitabile tramite vigilanza secondo gli obblighi previsti. Per le società per azioni quotate in borsa il consiglio di vigilanza è particolarmente importante, ed è obbligatorio in Italia.

Omissione dell’esercizio di vigilanza

Il consiglio di sorveglianza è tenuto a vigilare sull’operato del consiglio di gestione, ovvero svolge un’operazione di controllo sulla corretta amministrazione della società, e porta la luce eventuali irregolarità o illeciti compiuti dai membri del consiglio di gestione.

Al pari dei sindaci, il consiglio ha la responsabilità di vigilare sugli amministratori, e l’omissione di esercizio della vigilanza può essere considerato come un atto illecito. La Corte di Cassazione ha affrontato diverse volte questa tematica, sottolineando la responsabilità di vigilanza di questi consigli, per cui è possibile anche arrivare alla condanna per violazione dei doveri di controllo e vigilanza con un risarcimento dei danni verso i soggetti che sono stati intaccati per l’omessa vigilanza.

Si può dire quindi che non solo i soggetti coinvolti nell’atto illecito, ma anche chi è obbligato ai controlli e alla vigilanza, ma li omette, viene condannato in base al illecito compiuto. Questo perché in particolare se la vigilanza è applicata in modo corretto, il danno in molti casi si potrebbe evitare, ovvero il consiglio di sorveglianza potrebbe agire per evitare l’atto illecito compiuto da un soggetto adibito alla gestione della società.

Va ricordato che secondo la legge italiana se un fatto che ha provocato un danno ad altri soggetti è imputabile a diverse persone, questi soggetti sono obbligati in solido a provvedere al risarcimento dei danni.

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