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Come aprire un’azienda in Portogallo

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Aprire un’azienda in Portogallo può essere un processo relativamente semplice e veloce, soprattutto se sei un cittadino dell’Unione Europea. Tuttavia, vi sono alcuni passaggi burocratici e regolamentari da seguire. Decidi il tipo di entità legale più adatto al tuo business. Le forme più comuni sono la “Sociedade por Quotas” (Lda) e la “Sociedade Anónima” (SA).


Se desideri aprire un’azienda in Portogallo ed avviare un’attività imprenditoriale devi seguire una serie di passaggi obbligatori che passano dal trasferimento di residenza nel Paese fino alla scelta della tipologia societaria ed alla sua ubicazione nel Paese.

Il Portogallo rappresenta sicuramente una meta da valutare attentamente per molti giovani imprenditori intenzionati ad avviare un’impresa all’estero. Tuttavia, è opportuno considerare sia gli elementi positivi che quelli negativi delle opportunità che è in grado di offrire il Portogallo. Come abbiamo avuto modo di approfondire questo Stato oltre ad offrire un famosissimo programma per i “residenti non domiciliati” ( “Nao residente Habitual”), offre anche un sistema burocratico che consente di avviare in modo semplice un’impresa. Di seguito puoi trovare moltissime informazioni che possono esserti utili per avviare la tua impresa in Portogallo.

Il trasferimento di residenza in Portogallo

Il primo passo che devi valutare è sicuramente il trasferimento di residenza in Portogallo. Il trasferimento della residenza fiscale, come abbiamo avuto modo di approfondire in altri contenuti, è una procedura complessa che ha come obiettivo il trasferimento dall’Italia al Portogallo dei propri interessi familiari, economici e patrimoniali (c.d. “centro degli interessi vitali“). Nel sito puoi trovare molti articoli che approfondiscono questi passaggi, a cui ti rimando per approfondimenti. In questa sede, l’elemento su cui intendo porre l’attenzione riguarda l’iscrizione AIRE che, è obbligatoria ogni qualvolta il soggetto espatriato ha intenzione di restare all’estero stabilmente per un periodo superiore ai 12 mesi. L’iscrizione AIRE, nonostante rappresenti un elemento formale del trasferimento di residenza all’estero deve essere attenzionata in quanto la mancata iscrizione determina l’applicazione di una presunzione assoluta di residenza fiscale in Italia del soggetto espatriato.

Se desideri approfondire la tua situazione in relazione ad un possibile trasferimento di residenza fiscale in Portogallo, al termina dell’articolo puoi trovare il link al nostro servizio di consulenza fiscale.

I passaggi per ottenere la residenza civilistica portoghese

La procedura legata al trasferimento di residenza fiscale è legata all’ottenimento dei diritti di residenza in Portogallo. In linea generale, i passi fondamentali da compiere una volta raggiunto il territorio portoghese possono essere così schematizzati:

  • Richiesta del NIF provvisorio – Si tratta di un numero d’identificazione fiscale che può essere richiesto presso gli uffici tributari e amministrativi portoghesi territorialmente competenti. Per i cittadini UE è sufficiente essere in possesso del carta di identità, mentre per gli extra-UE è necessario il passaporto;
  • Trovare un domicilio permanente – Ovviamente, è necessario individuare un abitazione permanente attraverso l’acquisto di un immobile oppure la stipulazione di un contratto di locazione a lungo termine;
  • Dimostrazione delle proprie risorse finanziarie – Occorre dimostrare che si è in possesso di risorse finanziarie sufficienti per vivere in Portogallo. Ad esempio, il deposito bancario sul conto corrente è un elemento che viene preso in considerazione;
  • Richiesta della residenza presso il Comune – Esattamente come in Italia è necessario chiedere la residenza presso il Comune portoghese ove si intende risiedere stabilmente;
  • Ottenimento del NIF definitivo – Una volta ottenuto il certificato di residenza nel Comune è possibile chiedere l’ottenimento del NIF definitivo.

Fare impresa in Portogallo

Tra i vantaggi di vivere in Portogallo c’è poi anche la possibilità di investire ed aprire una propria impresa o attività sfruttando i generosi incentivi. Alcuni di essi sono alimentati da fondi comunitari, che Lisbona utilizza al fine di attrarre sempre più imprenditori esteri. Infatti, tra fondi strutturali europei e incentivi fiscali, gli investimenti in Portogallo possono ottenere un sostegno che può raggiungere il 26% delle somme impegnate e può salire fino alla soglia del 50% qualora vi siano di progetti in ricerca e sviluppo. In ogni caso è necessario che l’investitore straniero porti qualcosa di innovativo, in termini di tecnologie utilizzate, mercato di riferimento, strumenti utilizzati, etc e non un semplice aumento a livello produttivo.

In Portogallo, inoltre, sono presenti due Zone Franche, a Madeira e nelle Azzorre, ma solo l’offshore di Madeira è stata autorizzata da Bruxelles a godere di benefici fiscali fino all’anno 2027. Questo territorio infatti è caratterizzato da una particolare perifericità rispetto al resto del territorio continentale ed è quindi più plausibile che esso goda di un regime a fiscalità agevolata finalizzato alla promozione dello sviluppo economico anche attraverso l’attrazione di investimenti internazionali.

La zona franca di Madeira: vantaggi per le imprese

La Zona Franca di Madeira, conosciuta anche come Madeira International Business Center (MIBC), è una regione specialmente designata in Portogallo che offre vari vantaggi fiscali per incoraggiare l’investimento e lo sviluppo economico. Questa zona è stata istituita con l’approvazione della Commissione Europea ed è regolamentata dall’Unione Europea stessa. Qui di seguito sono elencati alcuni dei principali vantaggi fiscali per le imprese che decidono di stabilirsi in questa zona:

Vantaggi fiscali

  1. Imposta sul Reddito delle Società (IRC) ridotta: Le imprese che si insediano nella Zona Franca di Madeira possono beneficiare di un’aliquota d’imposta sul reddito delle società significativamente ridotta, che può essere anche del 5%;
  2. Esenzione dall’IVA: Poiché Madeira è parte di Portogallo ma è situata al di fuori del territorio fiscale dell’Unione Europea, le transazioni effettuate con paesi terzi possono essere esenti da IVA;
  3. Nessuna doppia imposizione: Esistono accordi per evitare la doppia tassazione tra Portogallo e molti altri paesi, il che significa che le imposte pagate a Madeira possono essere accreditate nel paese di residenza dell’investitore;
  4. Esenzione o riduzione delle imposte sui dividendi: Le imposte sui dividendi, gli interessi e i canoni possono beneficiare di esenzioni o riduzioni significative;
  5. Esenzione dai dazi doganali: Essendo parte dell’Unione Europea, Madeira permette un libero scambio di merci con gli altri membri dell’UE, e spesso senza dazi doganali;
  6. Assenza di limitazioni sui movimenti di capitale: Non ci sono restrizioni sui movimenti di capitale da e verso Madeira;
  7. Facilità di registrazione e gestione: Le società nella Zona Franca di Madeira sono soggette a procedure di registrazione e gestione relativamente snelle.

È importante notare che per accedere a questi vantaggi, le imprese devono soddisfare certi requisiti, come la creazione di posti di lavoro locali e l’investimento in attività locali. Inoltre, la Commissione Europea può modificare le condizioni dell’accordo, quindi è sempre buona pratica consultare un dottore commercialista esperto per avere informazioni dettagliate e aggiornate.

Quale documentazione necessaria per aprire un’impresa?

Volendo schematizzare quanto più possibile per avviare un’impresa in Portogallo è necessario essere in possesso di alcuni documenti obbligatori che andiamo a riassumere:

  • Il NIF – numero d’identificazione fiscale dei residenti;
  • La registrazione aziendale;
  • L’iscrizione alla previdenza sociale;
  • La dichiarazione d’inizio attività;
  • Il versamento del capitale sociale;
  • L’atto costitutivo della società;
  • Il NIB – il numero di banca necessario per avviare l’impresa.

Tieni presente che al momento della costituzione della società è necessario indicare il proprio contabile o sceglierne uno da una liste disponibile. Questi dovrà validare la dichiarazione di inizio attività che si dovrà consegnare all’ufficio competente nei 15 giorni dalla costituzione. A quel punto dovrà essere depositato il capitale sociale nel conto bancario aperto a nome della società.

Le tipologie di impresa in Portogallo

La normativa societaria prevede che possano essere costituite diverse forme societarie di impresa. Le più comuni sono le seguenti:

  • Sociedade Anonima (SA), forma giuridica assimilabile alla nostra SPA;
  • Sociedade Por Quotas (LDA), forma giuridica assimilabile alla nostra SRL.

Deve essere evidenziato che la legislazione societaria ha eliminato l’obbligatorietà della forma notarile per tutti gli atti che riguardano le società commerciali, dalla loro costituzione, fino alle modifiche dell’atto costitutivo, delle trasformazioni, fino allo scioglimento e liquidazione. Pertanto gli imprenditori hanno la possibilità di scegliere se procedere con la forma del documento privato o rivolgersi al notaio.

La scelta tra queste due tipologie di società varia, sostanzialmente, in relazione alla compagine sociale ed alla struttura amministrativa e di governance da adottare, ma anche in relazione alla gestione societaria prevista e dall’ammontare del capitale sociale che i soci decidono di sottoscrivere e di versare.

Per avviare un’attività in Portogallo è necessario richiedere il visto per imprenditori immigrati (chiamato “D2”) e presentare un business plan dettagliato ad un Consolato del Portogallo presente in Italia. Esiste, inoltre, anche la possibilità di ottenere un visto per start-up.

La Sociedade por Quotas (LDA)

La caratteristica principale della LDA è che il capitale sociale – fatta eccezione per specifiche fattispecie previste dalla legge in cui è necessario rispettare l’obbligo di un capitale sociale minimo – può essere determinato dai soci nel contratto di società (atto costitutivo) in modo del tutto volontario non esistendo, in linea generale, nessun importo minimo legale previsto dalla legge. Il Capitale sociale è suddiviso in “quote” che rappresentano parti autonome del capitale e determinano, in termini percentuali, il potere amministrativo e decisionale dei soci in sede di assemblea.

È obbligatoria la presenza di almeno due soci. Per quanto riguarda la responsabilità, questa è attribuita in proporzione alla quota di capitale sottoscritta dal singolo socio (l’acronimo LDA o Limitada sta proprio ad indicare questo aspetto, ovvero la responsabilità limitata la solo capitale sottoscritto, senza comprendere anche il patrimonio personale del socio, che rimane separato). Di fatto, quindi, solo il capitale sociale risponde dei debiti della società.

L’amministrazione della società deve essere effettuata attraverso la nomina del c.d. “gerenti” (si tratta degli amministratori) che devono essere nominati individualmente al momento della costituzione. La legge non prevede alcun limite di numero massimo o minimo di nomina. Gli amministratori possono operare in modo monocratico, ma sempre in base a quanto previsto dai soci nell’atto costitutivo. In buona sostanza, l’amministrazione non funziona come un organo consiliare, ma piuttosto individualmente. Vi è, in ogni caso, la possibilità di delegare, attraverso il verbale degli delle adunanze dell’organo amministrativo o delle adunanze dei soci, determinate categorie di attività a dei singoli amministratori (creando i c.d. “gestori delegati“).

La Sociedade por Quotas (LDA) non prevede alcuna forma di organo di controllo obbligatoria. Tuttavia, la legge prevede l’obbligo di nominare la figura del ROC (un revisore contabile), ma solo nel caso in cui per 2 periodi di imposta consecutivi la società superi 2 dei limiti seguenti:

  • Totale bilancio di almeno un milione e mezzo di euro;
  • Totale vendite nette di 3 milioni di euro;
  • Il numero medio dei dipendenti registrato durante l’esercizio uguale o superiore al valore di 50.

Si tratta della tipologia societaria maggiormente vantaggiosa per le piccole e medie imprese.

La Sociedade Anonima (SA)

Nella Sociedade Anonima (SA), invece, il capitale sociale deve essere sottoscritto tenendo presente un valore minimo obbligatorio fissato alla soglia di 50 mila euro, per legge. Tuttavia, anche in questo caso bisogna evidenziare che, a seconda dell’oggetto sociale, il capitale può essere aumentato o può essere previsto un deposito di cauzione.

Il capitale sociale è suddiviso in azioni e ciascun socio risponde nei limiti delle azioni sottoscritte. Tutte le azioni hanno lo stesso valore nominale. Le azioni devono essere obbligatoriamente nominative. Esse non hanno un valore unico e possono essere emesse in vari tagli ma ogni azione deve avere un valore già fissato nel contratto sociale. Le azioni, così come le quote nella Sociedade Por Quotas, determinano il potere decisionale di ogni socio in sede di assemblea.

Circa il numero dei soci, la normativa portoghese fissa un numero minimo di cinque soci nell’atto costitutivo. A seconda del capitale sottoscritto dal singolo socio, la responsabilità di esso può ampliarsi o restringersi.

Il contratto sociale, infine, deve andare ad indentificare quali soci hanno il potere di esercitare l’attività di amministrazione della società. La gestione della società può avvenire, alternativamente, attraverso la costituzione di un Consiglio di Amministrazione (organo collegiale) oppure attraverso la figura dell’Amministratore Unico (organo monocratico). La possibilità di scelta dell’organo amministrativo monocratico, tuttavia è fruibile esclusivamente nel caso in cui il capitale sociale sottoscritto non superi la soglia di 200 mila euro.

Quale forma societaria scegliere?

Sicuramente non è possibile rispondere a questa domanda in modo generico. Occorre sempre andare ad analizzare i vari fattori che caratterizzano il tuo progetto imprenditoriale. In questo tipo di valutazione è fondamentale l’ausilio di un consulente fiscale portoghese in grado di aiutarti a comprendere la formula più conveniente e meno onerosa per la tua attività.

CaratteristicaSociedade Anónima (SA)Sociedade por Quotas (Lda)
Numero Minimo di Soci5 (1 nel caso di SA unipersonale)2 (1 nel caso di Lda unipersonale)
Capitale Sociale Minimo€50,000€1 o più, secondo accordo dei soci
ResponsabilitàLimitata al capitale investitoLimitata al capitale investito
Organi SocietariAssemblea dei soci, Consiglio di Amministrazione, Consiglio FiscaleGerente o Gerenti
Trasferibilità delle QuotePiù libera, con possibilità di negoziazione in borsa per le SA pubblicheSolitamente più restrittiva
Complessità AmministrativaPiù altaPiù bassa
Costi di GestioneGeneralmente più altiGeneralmente più bassi
Rendicontazione FinanziariaObbligo di audit per alcune societàAudit generalmente non richiesto, a meno che la società non superi certi limiti
Dividend DistributionPiù flessibileGeneralmente proporzionale alla quota di partecipazione
TassazioneIRC (Imposta sul Reddito delle Società), potenzialmente con agevolazioni fiscaliIRC, potenzialmente con agevolazioni fiscal

Il servizio Empresa na Hora

Per cercare di agevolare al massimo l’apertura di imprese in Portogallo il Governo ha deciso di avviare il progetto “Empresa na Hora“. Si tratta di un progetto gestito dall’Instituto de Registros e Notariado grazie al quale aprire un’impresa in Portogallo è rapido ed economico.

Se desideri aprire una società con il metodo di Empresa na Hora di seguito puoi trovare la lista completa degli uffici predisposti a cui puoi rivolgerti.

Quali sono i costi per aprire un’impresa?

I principali costi da evidenziare per aprire un’impresa in Portogallo sono connessi agli aspetti di seguito indicati, tenendo presente che si tratta di una indicazione che dovrà essere poi confermata da consulenti fiscali locali. In particolare, possiamo evidenziare i seguenti, costi o investimenti da effettuare:

  • La registrazione aziendale e la pubblicazione dell’atto costitutivo della società. Il costo può essere stimabile in media tra i 350 – 400 euro, variabile a seconda della tipologia di attività esercitata;
  • Il capitale sociale (anche se non è un vero e proprio costo) da versare in una banca portoghese al momento della costituzione della società;
  • Le consulenze e le prestazioni del contabile aziendale, di un legale anche per la redazione dei documenti societari, di un mediatore e di altri liberi professionisti che possono essere utili a seconda dell’attività svolta dalla società;
  • I tributi come l’imposta sul reddito, le addizionali, l’Iva e l’imposta sui salari dei dipendenti;
  • Il canone dell’affitto dei locali in cui stabilire l’azienda (tenendo presente che il settore immobiliare è in forte ascesa in questo momento);
  • Il rilascio del visto per imprenditori immigrati, D2.

Questi sono soltanto alcuni dei costi che l’imprenditore si può trovare a sostenere. Per poterli quantificare correttamente è necessario predisporre un business plan specifico.

Le imposte sul reddito delle imprese in Portogallo

La tassazione delle imprese in Portogallo prevede l’applicazione di un’aliquota fissa del 21% che si applica all’importo globale del reddito imponibile realizzato dalle società residenti ai fini fiscali nel Portogallo continentale (applicabile anche alle stabili organizzazioni portoghesi di entità straniere). L’aliquota di tassazione standard è ridotta al 14,7% nella Regione Autonoma di Madeira e nella Regione Autonoma delle Azzorre, compresi i PE di entità straniere ivi registrate.

Un’aliquota di tassazione ridotta del 17% (11,9% nella Regione Autonoma di Madeira e nella Regione Autonoma delle Azzorre) si applica alle PMI sui primi 25.000 EUR di reddito imponibile (l’aliquota standard si applica all’eccedenza). Inoltre, le PMI che si trovano nelle regioni interne portoghesi beneficiano di un’aliquota del 12,5% sui primi 25.000 EUR dell’imponibile, essendo inoltre soggette all’aliquota standard sulla franchigia. In entrambi i casi si fa riferimento al concetto di micro, piccola e media impresa così come previsto dalla Raccomandazione della Commissione UE 2003/361, relativa alla definizione di micro, piccola e media impresa.

Possono inoltre essere applicate le seguenti addizionali:

  • In alcuni comuni viene riscossa un’addizionale locale (Derrama) fino all’1,5% del reddito imponibile, prima della detrazione di eventuali perdite fiscali riportabili disponibili. L’addizionale locale viene valutata e pagata al momento della presentazione della dichiarazione CIT.
  • Si applica un’addizionale statale (Derrama Estadual) (prima della detrazione di eventuali perdite fiscali riportabili disponibili) alle seguenti aliquote:
    • 3% applicabile all’utile imponibile eccedente 1,5 milioni di euro e fino a 7,5 milioni di euro.
    • 5% applicabile all’utile imponibile superiore a 7,5 milioni di euro e fino a 35 milioni di euro.
    • 9% applicabile all’utile imponibile superiore a 35 milioni di euro.

L’addizionale statale è riscossa dai contribuenti residenti che svolgono attività commerciale, industriale o agricola e dai non residenti con un PE in Portogallo. L’addizionale statale viene pagata in tre rate.

Nella Regione Autonoma di Madeira e nella Regione Autonoma delle Azzorre si applica un’addizionale regionale (Derrama Regional) alle seguenti tariffe:

  • 2,1% applicabile all’utile imponibile eccedente 1,5 milioni di euro e fino a 7,5 milioni di euro.
  • 3,5% applicabile all’utile imponibile superiore a 7,5 milioni di euro fino a 35 milioni di euro.
  • 6,3% applicabile all’utile imponibile eccedente i 35 milioni di euro.

Imposta sul valore aggiunto

L’imposta sul valore aggiunto è generalmente prelevata sulla fornitura di beni e servizi e sulle importazioni. Per la terraferma si applicano le seguenti aliquote:

  • Aliquota standard (23%);
  • Aliquota del 13%(alcuni prodotti alimentari; ammissione a determinati eventi culturali; ristorante e bar; alcune forniture agricole; vino; acqua minerale; diesel per l’agricoltura);
  • Aliquota del 6%: alcuni prodotti alimentari; forniture d’acqua; alcuni prodotti farmaceutici; attrezzature mediche per disabili; seggiolini auto per bambini; pannolini per bambini; trasporto nazionale di passeggeri; alcuni libri (esclusi gli e-book); alcuni giornali e periodici; licenza TV; alloggi sociali; ristrutturazione e riparazione di abitazioni private; alcune forniture agricole; sistemazione in albergo; alcuni servizi sociali; alcune cure mediche e dentistiche; raccolta di rifiuti domestici, piccole riparazioni di biciclette; servizi di assistenza domestica; succhi di frutta; legna da ardere; fiori e piante per uso decorativo e produzione alimentare; lavori di costruzione di nuovi edifici; alcuni servizi legali.

Le aliquote sono invece del 22%, 12% e 5% a Madeira e del 18%, 9% e 4% nelle Azzorre.

Consulenza fiscale online

Per lasciare l’Italia in maniera stabile e duratura, non devi commettere l’errore di trascurare l’attenta valutazione degli aspetti fiscali legati a questa tua nuova scelta di vita. Anzi, programmare il trasferimento dal punto di vista fiscale è uno degli aspetti più impegnativi su cui dovrai concentrarti. Questo passaggio soltanto se fatto con i giusti accorgimenti ti permetterà di stare sereno in caso di eventuali successivi controlli dell’Amministrazione finanziaria. Vivere in Italia ed aprire un’azienda all’estero può comportare problematiche importanti, legate alla normativa sull’esterovestizione societaria (art. 73 del TUIR) oppure alla normativa CFC (legata all’art. 167 del TUIR). Si tratta di normative molto stringenti che vincolano l’apertura di aziende all’estero all’effettuazione di investimenti importanti da parte dell’imprenditore. È importante conoscere queste normative al fine di pianificare al meglio il tuo investimento all’estero.

Se vivi già all’estero ma non sei sicuro di aver seguito la giusta procedura, non indugiare. Preciso anche che noi non ci occupiamo di costituzione di società estere, ma possiamo aiutarti a valutare il tuo progetto imprenditoriale in relazione alla normativa fiscale nazionale e convenzionale con il Paese estero.

Richiedimi una consulenza personalizzata! Con l’apposito servizio di consulenza online potrai consultati direttamente con me. Ho pensato a questo servizio di consulenza dedicato in relazione a tutta l’esperienza maturata sino ad ora su questo argomento. Leggi come è strutturato il servizio di consulenza a questo link, e verifica se soddisfa le tue perplessità. Non aspettare, potrai evitare di commettere errori.

Domande frequenti

Quali sono i tipi di società più comuni in Portogallo?

I tipi di società più comuni sono la Sociedade por Quotas (Lda) e la Sociedade Anónima (SA). La prima è simile a una società a responsabilità limitata, mentre la seconda è più simile a una società per azioni.

Qual è il capitale minimo richiesto per aprire un’impresa?

Per una Sociedade por Quotas (Lda), il capitale minimo può essere di soli un euro. Per una Sociedade Anónima (SA), il capitale minimo è di 50.000 euro.

È necessario avere un indirizzo commerciale in Portogallo?

Sì, è obbligatorio avere un indirizzo commerciale registrato in Portogallo per aprire un’impresa nel paese.

Come si registra un’impresa in Portogallo?

La registrazione può essere fatta attraverso il servizio “Empresa na Hora”, che consente di aprire una società in un solo giorno, o attraverso la normale procedura che può richiedere diverse settimane.

È necessario un conto bancario portoghese?

Sì, è necessario aprire un conto bancario in Portogallo per gestire le finanze della società.

Quali sono gli obblighi contabili e fiscali?

Le imprese devono mantenere una contabilità aggiornata, presentare dichiarazioni fiscali annuali e, a seconda delle dimensioni e del tipo di società, possono essere richiesti bilanci auditati.


Ulteriori informazioni e fonti

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