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Detrazioni fiscali: quali sono e come ottenerle

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Per detrazioni fiscali sono gli importi che è possibile sottrarre dal totale delle tasse sui redditi dovute allo Stato, la cosiddetta imposta lorda, che può essere IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) o IRES (Imposta su Reddito delle Società). Se dall’imposta lorda togliamo le detrazioni fiscali si ottiene l’imposta netta, ovvero il totale di tasse da pagare. Le detrazioni si conteggiano e durante la dichiarazione dei redditi e si ottengono in base al regime fiscale.

Le detrazioni possono quindi essere richieste esclusivamente da parte di chi presenta la dichiarazione dei redditi, che di fatto comporta un obbligo di legge. Nella pratica, quindi, si tratta di importi che si possono detrarre dalle tasse, ovvero permettono al lavoratore di pagare meno imposte per l’anno precedente. Effettuando la dichiarazione nel 2022, è possibile portare in detrazione fiscale le spese del 2021 sostenute, anche per i familiari a carico.

La legge di bilancio 2022 ha stabilito che quasi tutte le detrazioni fiscali del 19% di cui all’articolo 15 del TUIR, il Testo unico delle Imposte sui Redditi, debbano essere tracciabili. Tuttavia, resta l’obbligo di conservare le copie cartacee dei documenti da spesa da presentare al momento della dichiarazione e da conservare in caso di controlli per almeno 5 anni.

Tra le detrazioni fiscali che è possibile richiedere ci sono molte agevolazioni legate alla ristrutturazione edilizia, in base a bonus e Superbonus messi a disposizione dallo stato. Vediamo in questo articolo nel dettaglio cosa sono le detrazioni fiscali, quali sono per il 2022 e come si possono ottenere.

La dichiarazione dei redditi

Il primo tassello importante per ottenere le detrazioni fiscali per le spese sostenute durante il corso dell’anno è la dichiarazione dei redditi: è necessario presentarla, come obbligo di legge, sia se si lavora come dipendente che come autonomo. In molti casi, per presentare accuratamente tutte le informazioni al fisco, è necessario prima di tutto disporre della Certificazione Unica erogata dal datore di lavoro, che si occupa di pagare normalmente le tasse per conto dei lavoratori dipendenti.

La dichiarazione dei redditi è il documento contabile attraverso il quale il contribuente comunica al fisco le proprie entrate, ovvero il proprio reddito, ed effettua i versamenti delle imposte. La dichiarazione dei redditi si effettua attraverso la compilazione del modello 730 o del modello redditi.

A questo punto, vanno presentate tutte le informazioni relative a eventuali altri redditi cumulati, e si può procedere tramite CAF oppure tramite commercialista, o ancora, in autonomia sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per i dipendenti si utilizza il Modello 730 per presentare correttamente questi dati, ed è disponibile anche la precompilata online.

Per i lavoratori autonomi invece, le cose cambiano leggermente, perché non è presente un datore di lavoro che può occuparsi di presentare la dichiarazione. Ad occuparsene sono direttamente i lavoratori, che possono procedere con il supporto di un commercialista.

In questo caso si utilizza spesso il Modello Redditi PF, tuttavia anche qui va tenuto presente che vanno dichiarati anche ulteriori redditi come quelli derivati da rendite finanziarie o immobiliari. Chi può ottenere, tra i soggetti visti fino adesso, le detrazioni fiscali?

Differenza tra detrazione fiscale e deduzione fiscale

La deduzione viene sottratta direttamente dal reddito complessivo per ottenere il reddito imponibile, cioè il valore effettivo sul quale vengono calcolate le tasse e le detrazioni fiscali. Ad esempio sono deduzioni le donazioni ad enti no profit, gli assegni di mantenimento in caso di separazione o divorzio ecc..

Le detrazioni si applicano in una fase successiva incidendo sul calcolo delle imposte. Le detrazioni fiscali si utilizzano per ridurre la somma da pagare di imposte, diminuendo il carico fiscale sottraendo da tale somma alcune spese detraibili. Esse vanno a diminuire l’aliquota IRPEF corrispondente al valore complessivo dei tributi da pagare, importo ottenuto appunto calcolando l’aliquota sul reddito imponibile del contribuente.

Chi può richiedere le detrazioni fiscali

Le detrazioni fiscali possono essere richieste per diverse spese da parte di diversi soggetti. Si tratta di detrazioni che si possono ricevere tramite dichiarazione dei redditi, ovvero con il Modello 730 oppure il Modello Redditi PF.

A poter chiedere queste detrazioni, rispettando i requisiti per l’accesso di ciascuna di esse, sono sia i lavoratori autonomi che i lavoratori dipendenti, anche se ci sono alcune eccezioni. Per esempio chi lavora con una Partita Iva a regime fiscale agevolato, ovvero forfettario, non può richiedere l’accesso a queste agevolazioni.

Va tenuto in considerazione che le agevolazioni sono calcolate sull’IRPEF, ovvero l’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche, e che nel caso del regime forfettario, si applicano tasse diverse. Per poter chiedere queste detrazioni, è indispensabile rispettare alcuni requisiti specifici.

In particolare, per ottenerle, è necessario presentare, al centro CAF o al commercialista, documentazione che attesti che il pagamento è stato effettuato in modo tracciabile, ovvero sono esclusi, tranne in alcuni casi, i pagamenti in contanti.

Quali detrazioni fiscali si possono richiedere nel 2022?

Tramite dichiarazione dei redditi è possibile richiedere e ottenere diverse agevolazioni fiscali, in particolare sulle spese sostenute l’anno precedente. Ecco un elenco di quali detrazioni fiscali si possono ricevere:

  • Detrazioni sulle spese mediche: è possibile richiederle, con percentuale del 19% sull’IRPEF, avendo sostenuto una spesa minima di 129,11 euro nel corso dell’anno. In questo caso, presentando scontrini e ricevute, è ancora possibile effettuare il pagamento in contanti. Sono incluse le spese per l’acquisto di farmaci e quelle per il pagamento di visite mediche di diverso tipo;
  • Spese veterinarie: anche in questo caso è possibile accedere ad una detrazione fiscale, per le spese sostenute per gli animali domestici, al 19% sull’IRPEF, per un importo massimo di 550 euro, e con importo minimo di spesa di 129,11 euro;
  • Spese funebri: sono detraibili al 19%, con un limite massimo di spesa di 1.550 euro;
  • Interessi passivi mutui prima casa: in questo caso è possibile accedere ad una detrazione specifica per chi acquista una abitazione da adibire a prima casa, del 19%. La stessa detrazione è prevista per gli interessi passivi, con limite di 4.000 euro, e inoltre è possibile portare in detrazione anche le spese di intermediazione immobiliare eventualmente sostenute, del 19% con un limite massimo di 1.000 euro. Anche in questo caso è indispensabile che le spese siano state sostenute per la prima abitazione;
  • Spese per l’affitto: anche chi vive in affitto può decidere di detrarre fiscalmente alcune spese, in base al reddito effettivo. Viene previsto anche un bonus specifico per i giovani under 31, con reddito inferiore a 15.493 euro annui, con sconto mensile del 20% sul canone di affitto, per 4 anni di contratto, con limite massimo di 2.000 euro;
  • Spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici: anche in questo caso è possibile ottenere alcune detrazioni fiscali, acquistando un abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico e locale, regionale e interregionale. La detrazione è del 19% sull’IRPEF con limite massimo di 250 euro;
  • Spese per la scuola: è possibile portare in detrazione anche le spese sostenute per la scuola dei figli, di diverso grado. Oltre ai sostegni presenti per l’asilo nido, è anche possibile ottenere una detrazione del 19% per la frequenza scolastica, con soglia massima di rimborso di 152 euro;
  • Spese per l’università queste soglie possono variare, e bisogna tenere presente che è possibile accedere a diversi scaglioni di tassazione in base all’ISEE del nucleo famigliare. Anche le attività sportive sono detraibili al 19%, con soglia massima a 210 euro;
  • Spese per scuole musicali: una detrazione specifica riguarda le spese per frequentare corsi di musica, per cui l’iscrizione è detraibile al 19%, fino a 1.000 euro di soglia massima. Tuttavia va tenuto in considerazione che in questo caso c’è una soglia ISEE specifica di 36.000 euro;
  • Spese per assistenza: in questo caso sono previste diverse detrazioni per le spese sostenute per persone con disabilità, generalmente al 19%, per l’acquisto di cani guida, per assistere anziani e disabili;
  • Erogazioni liberali: è possibile ottenere anche una detrazione fiscale per le donazioni alle onlus, in base a diverse percentuali stabilite dal singolo ente;
  • Mutui per la costruzione unità immobiliare da adibire a prima casa, chi ha stipulato un mutuo per costruire una unità immobiliare che diventi abitazione principale ha diritto a una detrazione fiscale del 19%.
  • Spese sostenute per servizi interpretariato ai sordomuti: è possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 19% senza massimale. L’agevolazione non riguarda le persone affette da sordità psichica o dipendente da guerra, lavoro, servizio. Per beneficiare della detrazione, oltre a tracciare la spesa, occorre essere in possesso delle certificazioni fiscali rilasciate dai fornitori dei servizi;
  • Spese per le attività sportive dei figli tra i 5 e i 18 anni possono essere detratte del 19%, con un importo massimo detraibile di 210 euro cadauno da ripartire tra i genitori;
  • Premi per assicurazioni per rischio non autosufficienza e eventi calamitosi sono detraibili per il 19% su un limite massimo di 530 euro o 1.291 euro in base alla polizza.
  • Riscatto degli anni di laurea, le spese per il riscatto degli anni di laurea possono essere detratte per il riscatto agevolato, da calcolare con sistema contributivo, il genitore ha diritto alla detrazione del 19% se il figlio è ancora fiscalmente a carico; se il genitore fa domanda per il riscatto dei periodi non coperti dai contributi, la detrazione è del 50% della spesa da ripartire in 5 anni sulla base della rata corrisposta nell’anno di riferimento.

Ristrutturazioni e interventi edilizi

Un’attenzione a parte è rivolta alle detrazioni fiscali disponibili per chi ristruttura la propria abitazione, o applica determinati tipi di lavori, sulla base dei diversi bonus predisposti dallo stato. Nel 2022 è possibile richiedere tramite la dichiarazione dei redditi, le diverse detrazioni per le spese sostenute nel 2021.

Tuttavia per potervi accedere è necessario rispettare tutti i diversi requisiti delle misure, in particolare rispettare gli obblighi che riguardano le diverse autorizzazioni, come quelle ENEA, e il visto di conformità, dove necessario. Elenchiamo qui le principali detrazioni fiscali disponibili in ambito edilizia:

  • Superbonus 110%: interventi di riqualificazione energetica nell’immobile, lavori antisismici, installazione di un impianto fotovoltaico, rimozione delle barriere architettoniche, con interventi trainanti;
  • Bonus ristrutturazione;
  • Bonus facciate: disponibile per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici, inclusi cornicioni, balconi e ornamenti, con detrazione al 90% per il 2021;
  • Bonus mobili ed elettrodomestici: è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50%, nel caso di immobile ristrutturato in cui si introducono mobili o elettrodomestici;
  • Bonus verde: la detrazione è del 36% sulle spese per giardini e balconi, con limite di spesa di 5.000 euro ad unità immobiliare.

Tutti i documenti che le spese detraibili vanno allegati alla dichiarazione dei redditi, inoltre devono essere conservati per legge per almeno 5 anni. Devono essere conservati fino a 7 anni in caso di omessa dichiarazione, tuttavia in alcune circostanze possono diventare 10 anni, soprattutto in casi di bonus detraibili in tempi più lunghi come l’Ecobonus che prevede un rimborso fiscale in 10 quote annuali.

Detrazioni fiscali: come richiederle?

lavoratori dipendenti non pagano direttamente le tasse, ma lo fa invece il datore di lavoro detraendole dalla busta paga. Il lavoratore consegna infatti un modulo di richiesta. Esso è suddiviso in diverse sezioni, ciascuna riferita a determinati dati o detrazioni che è possibile richiedere, barrandole rispettivamente con una crocetta:

  • sezione A: dati anagrafici richiedente (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, stato civile e codice fiscale);
  • sezione B: detrazioni per lavoro dipendente in funzione del rapporto lavorativo in corso;
  • sezione B: detrazioni per coniuge a carico, comprensivo di dati anagrafici, quando quest’ultimo ha un reddito complessivo anno inferiore a 2.840,51€;
  • sezione B: detrazioni per figli o altri familiari a carico;
  • sezione B: detrazioni per mancanza dell’altro genitore;
  • sezione C: posizione contributiva. Da selezionare se si versano contributi da prima del 1996.
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Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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