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Decreto indennizzi: tutto quello che c’è da sapere

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Il Decreto ristori cambia nome e viene denominato “Decreto indennizzi” e amplierà il numero di beneficiari. In che modo? Connettendo il calcolo delle perdite delle varie regioni a un periodo di tempo maggiore.

Le modifiche dovrebbero riguardare innanzitutto la base di calcolo per l’identificazione dei beneficiari. Inoltre, i nuovi criteri in base a cui misurare gli indennizzi necessitano di una nuova piattaforma, per consentire l’invio delle domande in forma telematica.

Decreto Indennizzi
Decreto Indennizzi

I benefici per le imprese

Il sostegno fornirà una boccata di ossigeno a circa 2,7 milioni di imprese e professionisti danneggiati dalla pandemia. Secondo quanto previsto dallo schema di provvedimento, su cui sta lavorando il Ministero dell’Economia e delle finanze, ci saranno molteplici novità non solo per le partite IVA e le imprese, in base al fatturato.

I contributi andranno ad aiutare anche le tante famiglie nella gestione delle loro esigenze.
Al fine di consentire un’equa distribuzione delle risorse.

L’intervento prevede quattro fasce di indennizzo: 

  • 30% della perdita per chi ha un fatturato 100 mila euro; 
  • 25% fino 400 mila euro; 
  • 20% fino a ricavi per 1 milione; e infine 
  • 15% della perdita per imprese e professionisti con un fatturato da 1 milione fino a 5 milioni.

Grazie a questi scaglioni, numerosi imprenditori potranno far fronte alla situazione critica con cui si stanno misurando da circa un anno. Per quanto riguarda i sostegni alle start-up, invece, la questione è ancora in fase valutativa da parte del Ministero.

Perché il decreto indennizzi?

Sul quinto atto in materia di erogazione di fondi per far fronte ai disagi economici causati dalla pandemia sta lavorando il Ministero dell’Economia. Esso darà il via ad almeno 30 interventi mirati e prioritari.

Tra le misure previste dovrebbe esserci un prolungamento della Cassa integrazione Covid e il conseguente finanziamento a favore delle categorie più colpite. Tra queste vi sono i ristoratori e gli operatori del turismo sciistico. L’importo su cui potrà contare il premier è di 32 miliardi di euro di extradecifit. Tale somma è stata sia approvata dal Parlamento sia autorizzata dall’Europa.

Decreto indennizzi: quando arriva?

Entro la seconda settimana di marzo il Governo Draghi dovrebbe procedere con l’approvazione del Decreto.

I lavori sono stati rallentati dalla crisi di governo. Al suo interno sono previsti diversi ristori nonché la proroga delle scadenze fiscali in programma. A beneficiare dei ristori saranno le attività maggiormente colpite.

A differenza dei decreti precedenti, non dovrebbe essere prevista una distinzione in base ai codici Ateco. Quindi, il ristoro sarà calcolato in base alle perdite, in termini di fatturato, che si sono verificate nel 2020 rispetto al 2019. Nello specifico, il disavanzo che dovrebbe giustificare il ristoro dovrebbe essere di almeno il 33%. Il criterio adottato è quello degli aiuti selettivi, prevedendo sia per i professionisti sia per le piccole imprese un forfait a fondo perduto.

Per le imprese di maggiori dimensioni invece il risarcimento dovrebbe avvenire tenendo conto del fatturato e del numero di dipendenti.

Come ottenere gli indennizzi?

Autocertificando quanto richiesto per la loro erogazione sarà possibile ottenere i ristori previsti dal decreto indennizzi.

Nello specifico, la perdita del fatturato insieme al possesso dei requisiti è attestabile mediante un’autocertificazione.

Quest’ultima va presentata all’Agenzia delle Entrate e l’importo massimo erogabile è di 150.000 euro. Inoltre, sono previsti anche dei contributi a fondo perduto destinati alle imprese che autodichiarano un fatturato non inferiore a 5 milioni di euro. Nel decreto saranno presenti dei bonus inediti, concessi una tantum, a determinate categorie: dai lavoratori stagionali a quelli dello spettacolo.

Decreto indennizzi e turismo

Il divieto di spostamenti tra le regioni e le altre misure restrittive adottate hanno penalizzato molto gli operatori del turismo, soprattutto sciistico. Per tale motivo, il Decreto Indennizzi dovrebbe prevedere uno schema di aiuti a favore del comparto del turismo invernale. I mancati incassi sono stimati intorno ai 10 miliardi di euro e l’arrivo di fondi andrebbe a sanare, seppur in parte, l’ingente perdita.

Il congedo Covid

All’interno del decreto Indennizzi è previsto anche il reinserimento un congedo parentale Covid. Esso assicura ai genitori la metà dello stipendio percepito, in caso di congedo.

Per ottenerlo è necessario che i figli siano minori di 14 anni, che seguono le lezioni scolastiche con didattica a distanza. Tale misura è scaduta il 31 dicembre 2020 e attualmente non è in vigore.

Quindi, la sua reintroduzione andrebbe ad agevolare migliaia di genitori che sono in difficoltà nella gestione degli impegni familiari, dovuti alla chiusura di molte scuole.

Sempre a favore dei genitori con figli studenti, con didattica a distanza, potrebbero arrivare anche i bonus baby sitter. In modo tale da conciliare al meglio i tempi di lavoro e i tempi dedicati alla cura dei figli.

Le novità fiscali del Decreto indennizzi

Tra le principali novità vi è sicuramente la proroga delle scadenze fiscali in programma.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è al lavoro per prorogare i versamenti delle rate di rottamazione ter, del saldo dello stralcio che dovevano essere pagati entro il primo marzo.

Un’altra misura interessante riguarda l’eliminazione delle cartelle di pagamento ineseguibili pre-2015.

In termini economici, il loro valore è di circa 400 miliardi di euro di crediti, che non possono essere riscossi perché i creditori, allo stato attuale, sono falliti o morti.

Per ridurre gli arretrati dovuti si sta valutando anche l’idea di un nuovo saldo e stralcio per le cartelle di pagamento di importo inferiore a 5.000 euro.  

Inoltre, rimane in sospeso la possibilità di congelare le cartelle esattoriali, procedendo poi a più riprese. Ciò potrebbe avvenire nel giro di due anni fermando, al tempo stesso, il termine di prescrizione.

La proroga del Reddito di emergenza

La pandemia ha colpito, sotto il profilo economico e sociale, svariate fasce della popolazione. Intere famiglie si sono trovate a dover fare i conti con una serie di problematiche, a cominciare dalla perdita del lavoro.

Per venire incontro alle crescenti richieste di migliaia di italiani, il Decreto indennizzi avrà l’effetto di prorogare il Reddito di Emergenza per due mensilità. Esse verranno accreditate, in automatico, a favore di chi è già beneficiario della misura.

Chi fa richiesta per la prima volta, invece, dovrà aspettare il tempo necessario, successivamente all’invio dell’apposita domanda all’ente erogatore cioè l’INPS.

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Giornalista pubblicista e laureato in Scienze della Comunicazione nel 2011, ho avuto la fortuna (e la caparbietà) di fare il lavoro che mi piace. Curioso di ciò che mi circonda. 'Dubito ergo sum', parafrasando Cartesio. Faccio parte, forse, dell'ultima generazione analogica essendo del 1988. Senza dati, non riesco a dare opinioni. Non a caso, odio la fuffa e contesto ciò che non è dimostrabile. L'ho scritto anche sul mio profilo LinkedIn: "Un'opinione senza fatti, resta un'opinione".

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