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Effetti del saldo negativo del conto di cassa

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La presenza di un saldo negativo del conto di cassa rappresenta una evidente anomalia contabile. Pertanto, in caso di accertamento fiscale, questa situazione determina la presunzione legata all’esistenza di ricavi non contabilizzati in misura almeno pari al disavanzo.


Un saldo negativo nel conto di cassa di una società può attirare l’attenzione delle autorità fiscali e dare luogo a un’indagine o accertamento fiscale. Un saldo negativo di cassa implica, di fatto, che le voci di spesa sono di importo superiore rispetto a quello degli incassi registrati. Questo elemento rappresenta un anomalia contabile che può far scatenare accertamenti fiscali in quanto vi è stata sicuramente una omessa contabilizzazione di attività (di importo almeno pari a quello del disavanzo). L’Amministrazione finanziaria, in caso di accertamento ha la possibilità di utilizzare la cassa negativa come presupposto per l’applicazione del metodoanalitico – induttivo” (ex art. 39, co. 1 del DPR n. 600/73), oppure l’accertamento extracontabile (o induttivo puro), ai sensi dell’art. 39, co.2 del DPR n. 600/73 e art. 54, co. 2 del DPR n. 633/72. In quest’ultimo caso l’Ufficio accertatore non ha bisogno di fornire prova ulteriore per dimostrare il rapporto tra la movimentazione del conto cassa e gli ulteriori ricavi accertati.

Quando il saldo del conto cassa è negativo?

Sotto il profilo economico aziendale il conto di cassa negativo è una fattispecie che non può verificarsi. In pratica, ci si troverebbe in una situazione dove dalla cassa sono usciti valori monetari maggiori rispetto a quanti ne sono entrati. Di fatto, quindi, il saldo del conto di cassa può assumere valore positivo, oppure, al massimo pari a zero. La casa non può mai assumere un valore negativo. Questo significa che il saldo negativo del conto di cassa (cassa negativo o cassa in rosso) si può verificare nei seguenti casi (di anomalia):

  • Una parte dei valori monetari entrati in cassa non è stata registrata in contabilità. Questa casistica si può presentare in caso di ricavi “in nero“, per assenza di emissione della ricevuta o del documento commerciale;
  • La rilevazione di un errore contabile nella registrazione delle movimentazioni del conto cassa. Potrebbe essere il caso di una registrazione dove viene invertito il valore in accredito rispetto a quello in addebito.

Come detto, l’Amministrazione finanziaria, in caso di accertamento ha la possibilità di utilizzare la cassa negativa come presupposto per l’applicazione del metodoanalitico / induttivo” (ex art. 39, co. 1 del DPR n. 600/73), oppure l’accertamento extracontabile (o induttivo puro), ai sensi dell’art. 39, co.2 del DPR n. 600/73 e art. 54, co. 2 del DPR n. 633/72. In quest’ultimo caso l’Ufficio accertatore non ha bisogno di fornire prova ulteriore per dimostrare il rapporto tra la movimentazione del conto cassa e gli ulteriori ricavi accertati.

La giurisprudenza sul saldo negativo del conto di cassa

Ordinanza n. 32812 del 13 dicembre 2019

La Corte di cassazione affronta il tema della legittimità dell’accertamento induttivo basato su un saldo negativo di cassa. Nel caso oggetto di analisi la CTR aveva ritenuto che il saldo negativo giornaliero del conto cassa di una società, non era un elemento che da solo poteva provare l’esistenza di somme non contabilizzate. La Cassazione, ha respinto la posizione della CTR. Al riguardo, la Corte ritiene che una chiusura di cassa con segno negativo oltre a rappresentare, sotto il profilo formale, un’anomalia contabile, denota in sostanza l’omessa contabilizzazione di attività e inoltre ricorda che “sulla base del riparto degli oneri probatori regolato dal regime di presunzioni dell’art. 54, co. 2, DPR n. 633/72, e dell’art. 39, co. 2, DPR n. 600/73, l’Ufficio non è tenuto a fornire prova ulteriore per dimostrare il rapporto tra la movimentazione del conto cassa e gli ulteriori ricavi accertati”. Nella fattispecie, secondo i giudici di legittimità, vige il principio dell’inversione dell’onere della prova. I soci avrebbero dovuto dimostrare ulteriori componenti positive del reddito, cioè da quali operazioni proveniva la liquidità versata, visto che il saldo di cassa era negativo (vedi anche sentenze n. 17004/2012 e n. 25289/2017).

Anche con un’altra pronuncia, la n. 17004/2012, la Cassazione aveva ribadito che la presenza di un conto cassa negativo fa presumere ricavi occultati all’Amministrazione finanziaria in misura almeno pari al disavanzo. In particolare, l’Ufficio aveva accertato maggiori redditi d’impresa in via induttiva sulla base dei continui e anomali saldi negativi di cassa, a fronte dei quali i soci effettuavano versamenti in contanti per ripianare l’elevata esposizione bancaria. Anche in questo caso, la persistente chiusura di cassa in rosso aveva indotto l’Ufficio a ritenere che le somme costituissero corrispettivi non contabilizzati.

Ordinanza Cassazione 7538 del 26 marzo 2020

Nel caso in oggetto il conto di cassa (partito in positivo) presentava in numerosi periodo, un saldo di fine giornata negativo. Nel caso la mancata fatturazione di operazioni imponibili di importo pari al saldo negativo, sulla base delle indagini dell’Amministrazione finanziaria, era avvalorata dall’analisi dei conti “titolare c/prelevamenti” e “titolare c/versamenti“.

Secondo i giudici in tema di accertamento induttivo del reddito d’impresa, la sussistenza di un ingiustificato saldo negativo di cassa, oltre a costituire un’anomalia contabile, fa presumere l’esistenza di ricavi non contabilizzati in misura almeno pari al disavanzo (vedi Cass. sez. 5, 25/10/2017, n. 25289; Cass. sez. 5, 31/05/2011, n. 11988; Cass. sez. 5, 20/11/2009, n. 24509; Cass. sez. 5, 20/11/2008, n. 2 7585). In presenza di un’anomalia di così rilevante entità deve peraltro ritenersi che sussistano gli elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, che consentono all’Amministrazione finanziaria di ricorrere all’accertamento induttivo, con conseguente inversione dell’onere della prova a carico del contribuente (Cass. Ord., n. 22698 del 11/09/2019).

Cassazione n. 29141 del 20 ottobre 2021

L’accertamento analitico-induttivo di cui all’art. 39 co. 1 lett. d) del DPR 600/73 si differenzia da quello induttivo puro per il fatto che l’incompletezza, la falsità o l’inesattezza degli elementi indicati non sono tali da consentire di prescindere dalle scritture contabili, in quanto l’ufficio può solo completare le lacune riscontrate utilizzando, ai fini della dimostrazione dell’esistenza di componenti positivi di reddito non dichiarati, anche presunzioni semplici aventi i requisiti di cui all’art. 2729 c.c. Il saldo negativo di cassa e l’irregolare annotazione sul libro giornale dei corrispettivi (che, nel caso specifico, non veniva eseguita giornalmente) costituiscono difformità contabili tali da legittimare il ricorso alla predetta tipologia di accertamento.

Conclusioni

Un saldo negativo nel conto di cassa è una situazione che richiede attenzione immediata e può portare a una serie di complicazioni fiscali e legali. Oltre agli errori contabili e alle incongruenze, un saldo negativo può attirare l’attenzione delle autorità fiscali, portando a un accertamento fiscale che può culminare in sanzioni, multe, e persino procedimenti giudiziari. È imperativo consultare professionisti in materia di diritto fiscale e contabilità per affrontare e correggere tempestivamente qualsiasi saldo negativo nel conto di cassa.

Domande frequenti

Cos’è il conto cassa?

Per conto cassa si intende ove avvengono le entrate e le uscite di denaro. Tipicamente si ha un conto cassa (per le movimentazioni in contanti) ed uno o più conto banca (per le movimentazioni con assegni, bonifici, ricevute bancarie, etc).

Cosa devo fare se noto un saldo di cassa negativo nella mia società?

Consulta immediatamente un contabile o un consulente fiscale per identificare la causa e correggere la situazione.

Un saldo di cassa negativo significa automaticamente che sto evadendo le tasse?

Un saldo negativo alla fine della giornata può rappresentare una prova di evasione fiscale, e potrebbe innescare un accertamento fiscale che potrebbe esaminare la conformità fiscale dell’azienda.

Come posso prevenire un saldo di cassa negativo?

Mantenere registri contabili accurati, effettuare riconciliazioni frequenti e monitorare attentamente le entrate e le uscite possono aiutare a prevenire un saldo negativo.

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