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Bonus restauro 2022: di cosa si tratta e come funziona

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Quest’anno sono stati introdotti diversi bonus di natura fiscale, sia in ambito immobiliare che per i sostegni alle famiglie. Tuttavia si attende con impazienza di conoscere quali saranno le agevolazioni confermate per il prossimo anno, e nel frattempo si parla di un particolare bonus, destinato al restauro di edifici storici, disponibile da febbraio 2022.

Questo bonus consiste in una agevolazione del 50% sulle spese che sono state effettuate nel 2021 e nel 2022 per la manutenzione e il restauro oppure per la protezione di determinati immobili, con particolari caratteristiche storiche o artistiche.

Si tratta di un bonus rivolto a tutti i cittadini che provvedono a restaurare o a conservare immobili storici o con particolari caratteristiche artistiche, secondo il diritto che tutela i beni culturali del paese.

Per questo bonus è stato stanziato un fondo da un milione di euro, ed è utilizzabile a partire dal 2022 anche sulle spese effettuate in precedenza. Vediamo in questo articolo nel dettaglio come funziona il bonus restauro, quando si applica e chi sono i destinatari.


Bonus restauro: di cosa si tratta

Il bonus restauro arriva con la conferma del nuovo decreto, che introduce un credito di imposta 50% per i lavori effettuati su immobili che hanno un particolare pregio storico oppure artistico. Si tratta di tutti quei lavori svolti per garantire una protezione a questi importanti edifici, per le spese sostenute sia nel 2022 che nel 2021 con un limite massimo di 100.000 euro per ogni abitazione o immobile.

Il bonus restauro garantisce che l’agevolazione può essere applicata anche nel caso di lavori collegati direttamente a quelli di restauro, come ad esempio l’eliminazione di eventuali barriere architettoniche presenti.

Si tratta di un nuovo bonus che arriverà probabilmente insieme ad altre agevolazioni sempre sul i lavori di ristrutturazione, in linea con quelli che sono stati i diversi bonus presenti già quest’anno come il Super Bonus 110%.

Bonus e agevolazioni che hanno ottenuto un enorme consenso da parte dei cittadini italiani, e hanno incentivato una ripresa economica consistente del settore edile.

Il nuovo bonus restauro è direttamente connesso agli edifici storici, di cui comunque l’Italia è molto ricca. Come spiega il più recente decreto su questo bonus, è stato istituito il fondo per il restauro appositamente per la tutela dei beni culturali:

“Istituito il Fondo per il restauro e per altri interventi conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico soggetti alla tutela prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.”

Chi sono i beneficiari del bonus restauro

Analizzando i beneficiari del nuovo bonus restauro, il recente decreto conferma che è possibile accedere a questo bonus da parte di tutte le persone fisiche che svolgono interventi di conservazione restauro negli anni 2021 e 2022, nella misura della credito di imposta per il 50% dei costi complessivi.

In ogni caso il limite massimo dei costi è di 100.000 per ogni immobile, e complessivamente il limite di spesa è di un milione di euro totale massimo per entrambi gli anni. Rimane comunque necessario anche tenere conto che i fondi possono essere soggetti ad esaurimento, e non verranno più garantiti superata la soglia massima di fondo previsto.

Tuttavia si specifica anche che il credito d’imposta è spettante solamente nel momento in cui l’immobile su cui si svolgono i lavori non viene utilizzato nell’esercizio di impresa. Per poter chiedere l’accesso al credito di imposta è necessario procedere da febbraio 2022, relativamente ai lavori effettuati nel 2021.

Come già accade per altri tipi di bonus, è necessario tenere tutti i documenti che attestano l’inizio dei lavori, il costo dell’intervento, e l’elenco di tutti i lavori che vengono effettuati. Infine sono consentiti lavori di questo tipo solamente per quegli edifici che sono considerati di particolare carattere storico o artistico.

Sono inclusi tra le spese agevolabili anche lavori di restauro e installazione di impianti per migliorare la sicurezza e la conservazione dell’immobile, oppure l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Come accedere al bonus restauro

Per accedere bonus restauro quindi, come indica il documento ufficiale del decreto, è necessario presentare domanda tramite web, in modo telematico, nel mese di febbraio:

 “Le istanze per il riconoscimento del credito d’imposta sono presentate in via telematica, dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa per la realizzazione dell’intervento conservativo, al Ministero della cultura – Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio del Ministero della cultura, di seguito “DG ABAP”. “

Ad occuparsi direttamente di questo bonus è il Ministero della Cultura, e verrà predisposto un apposito modulo per chiedere l’accesso al bonus in questione, con eventuale domanda relativa alla documentazione da aggiungere.

Bisognerà quindi puoi provvedere a dimostrare la tipologia dell’immobile, il provvedimento di autorizzazione di lavori, la data di inizio di fine dei lavori, il costo dell’intervento, l’elenco di tutti i lavori applicati effettivamente, per cui si chiede l’accesso al bonus. Inoltre verrà richiesta la documentazione che riporta l’effettivo pagamento delle spese a carico del soggetto richiedente.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione, tramite modello F24, presentato presso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Il credito in questo caso non è cumulabile con altri contributi, ed è possibile scegliere per una cessione del credito a soggetti terzi, anche che si tratti di intermediari finanziari o istituti di credito.

Sanzioni previste

Va ricordato infine che i soggetti che chiedono un credito di imposta senza avere il pieno diritto di fruizione, potranno essere soggetti anche a sanzioni. Questo perché verranno effettuati i controlli casuali sulle domande e sulla fruizione del credito d’imposta, direttamente dall’Agenzia delle Entrate o dagli enti preposti alla tutela degli immobili e dei paesaggi.

Entro un mese, partire da marzo 2022, l’Agenzia delle Entrate comunicherà al Ministero della Cultura quali sono i beneficiari del bonus. Verranno poi avviate le disposizioni di accertamento o riscossione nel caso di situazioni illecite.

Molti si chiedono cosa accadrà agli altri bonus attualmente presenti che riguardano da vicino i lavori effettuati sugli immobili. Alcuni ipotizzano un ritorno del Super Bonus 110%, altri confermano invece che il bonus facciate, uno dei più richiesti, al momento non sarà disponibile per il nuovo anno. Bisognerà ancora attendere per una conferma definitiva.

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Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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