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Rivoluzione per le Partite Iva: tasse a rate con la Riforma Fiscale

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La Legge Delega di Riforma Fiscale, attualmente in esame al Senato, introduce importanti novità a favore della Partite Iva, che potranno pagare a rate le tasse. Si stanno effettivamente ipotizzando modifiche relative al pagamento a rate anche per il secondo acconto dell’Irpef.

La Riforma Fiscale prevede di superare la scadenza attuale del 30 novembre per il secondo acconto dell’Irpef, allo scopo di dare avvio a un processo di semplificazione anche per le Partite Iva e diminuire il carico fiscale concentrato in alcune scadenze specifiche.

La rateizzazione delle tasse rappresenta un significativo cambiamento nella modalità di pagamento delle tasse a favore delle Partite Iva, allo scopo di favorire una gestione più efficiente del proprio carico fiscale e contare su una migliore pianificazione dei pagamenti. Il governo intende portare a termine il processo legislativo della legge delega entro la pausa estiva. Non ci resta che attendere ancora un paio di settimane per ottenere maggiori dettagli in relazione all’introduzione del pagamento a rate delle tasse per le Partite Iva. Continua a seguirci per non perderti nessuna novità.

Tasse a rate per le Partite Iva, i beneficiari

Le categorie che potrebbero beneficiare del pagamento delle tasse a rate includono i lavoratori autonomi, gli imprenditori individuali e tutti i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale. Le novità proposte dalla Legge Delega di Riforma Fiscale, attualmente in fase di studio al Senato, non prevedono nessuna penalizzazione per coloro che scelgono di rateizzare il pagamento del secondo acconto dell’Irpef.

Il governo Meloni sta adottando una serie di misure volte a semplificare il sistema fiscale attuale, anche per i lavoratori autonomi. Oltre alla possibilità di rateizzazione, è in corso uno studio per ridurre l’importo della ritenuta d’acconto, attualmente fissata al 20% sull’IRPEF, anche se non sono ancora chiari i dettagli di questa possibile modifica.

Il secondo acconto IRPEF, come funziona attualmente

La possibile rateizzazione delle tasse per le Partite Iva si focalizza sul pagamento del secondo acconto dell’IRPEF. Se l’emendamento attualmente in discussione al Senato verrà approvato, ci saranno significativi cambiamenti riguardo al calendario dei pagamenti rateali per le Partite Iva. In particolare, la cadenza annuale prevista per il 30 novembre, entro la quale solitamente si effettua il versamento, sarà modificata.

Per comprendere quali potrebbero essere i vantaggi di una rateizzazione delle tasse per le Partite Iva, è importante rinfrescare le modalità attuali di pagamento della seconda rata Irpef. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente versa l’IRPEF attraverso un acconto, che può essere suddiviso in una o due rate, e un saldo. In particolare, ogni anno versa il saldo relativo all’anno precedente e un acconto relativo all’anno in corso, se l’imposta dichiarata nell’anno in corso è superiore a 51,65 € una volta sottratte le detrazioni, i crediti d’imposta, le ritenute e le eccedenze.

Il pagamento dell’acconto IRPEF per l’anno in corso può essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo, secondo le seguenti modalità:

  • il saldo e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 €;
  • la scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre dell’anno di imposta se l’acconto è inferiore a 257,52 €.

L’attuale scadenza del pagamento del secondo acconto è fissata per il 30 novembre, ma questa data potrebbe essere modificata grazie alla proposta di riforma fiscale, che potrebbe inserire il pagamento a rate. Al momento, non è stato ancora specificato l’eventuale funzionamento delle rate. Tuttavia, questa novità potrebbe essere attuata concretamente con la riforma fiscale, se sarà approvata in modo definitivo.

Tasse a rate per le Partita Iva, i vantaggi

L’obiettivo che si pone la Riforma Fiscale è quello di dare avvio a un processo di semplificazione del sistema fiscale anche per le Partite Iva, che vedrebbero diminuire il carico fiscale concentrato in alcune date specifiche. In particolare, si prevede il superamento della scadenza fiscale attuale del 30 novembre per il secondo acconto dell’Irpef.

In merito alla rateizzazione delle tasse per le Partite Iva, si è espresso Alberto Gusmeroli, Responsabile Fisco della Lega e Relatore alla delega per la riforma fiscale, che ha spiegato a Il Tempo:

Si tratta di una svolta epocale. Per la prima volta in cinquant’anni si potranno pagare le imposte, per metà, ad anno trascorso e reddito guadagnato. È stata una battaglia iniziata nell’agosto 2020, quando lanciai l’idea e la Lega ha fatto di tutto per sostenerla, con emendamenti in tutte le leggi di bilancio, tre ordini del giorno approvati, e un progetto di legge.

Questa misura mira a favorire una gestione più efficiente del carico fiscale grazie alla possibilità di distribuire i pagamenti nel corso dell’anno. In questo modo, le Partite Iva potranno pianificare meglio le proprie risorse finanziarie ed evitare oneri finanziari eccessivi legati a scadenze concentrate in determinati periodi dell’anno, fornendo una maggiore certezza riguardo all’ammontare delle imposte da pagare. Questo sistema di pagamento rateizzato permetterebbe alle Partite Iva di avere una visione chiara e prevedibile delle proprie spese fiscali.

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