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Legge Delega di Riforma Fiscale ora al Senato: cosa aspettarsi?

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La legge delega di Riforma Fiscale è ora in fase di esame presso la commissione Finanze del Senato, dove sono stati presentati ben 482 emendamenti, che coprono una vasta gamma di proposte di modifica. Una considerevole attenzione è rivolta ai beneficiari della riduzione del carico fiscale, con un focus particolare sui disabili e gli under 30.


Le proposte spaziano dalla possibilità di introdurre una tassa di immatricolazione ecologica per le auto, alla riduzione dell’Iva sul pet food, fino all’esonero fiscale per gli interventi di chirurgia estetica a fini terapeutici. Uno dei temi più caldi rimane la proposta avanzata dalla maggioranza di ampliare le possibilità di ricorso a sanatorie fiscali anche in futuro. L’atteso dibattito sul disegno di legge in Senato è stato programmato per la prima settimana di agosto ed esiste il concreto rischio che i tempi si allunghino e la discussione venga posticipata dopo la pausa estiva.

Facciamo insieme il punto della situazione per comprendere appieno i nuovi emendamenti alla legge delega di riforma fiscale, su cui il Senato sta attualmente lavorando. In questa fase, è cruciale considerare le diverse posizioni espresse e valutare le possibili conseguenze finanziarie e sociali delle proposte in discussione.

Senato sovraccarico di emendamenti: una sfida contro il tempo

Dopo il primo via libera da parte della Camera, la commissione Finanze del Senato si appresta a votare su oltre 482 emendamenti proposti per il disegno di legge di Riforma Fiscale. Al momento il Senato si concentrerà sullo studio della seconda parte del provvedimento, dall’articolo 13 al 20, relativa ai tributi locali, riscossione e sanzioni.

Nonostante l’impegno del Governo di completare il processo legislativo con la terza lettura alla Camera entro la pausa estiva, il passaggio in Senato sta comportando un allungamento dei tempi e l’approvazione entro agosto sembra sempre più incerta.

Alcuni dubbi riguardano anche il calendario tecnico. Il disegno di legge è collegato alla manovra finanziaria e i pareri della commissione Bilancio sono necessari prima di procedere con i voti sugli emendamenti, come spiega il presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia. Pertanto, sembra particolarmente difficile completare il lavoro in commissione entro la prossima settimana.

Legge delega di riforma fiscale: gli emendamenti

I principi generali su cui si basa la Legge Delega di Riforma Fiscale sono i criteri di progressività e di equità del sistema tributario. Ecco alcuni emendamenti che giocano un ruolo strategico nel panorama fiscale e politico:

  • i soggetti beneficiari della riduzione del carico fiscale saranno in modo particolare: i disabili e i giovani under 30;
  • misure per promuovere il miglioramento dell’efficienza energetica e la riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio;
  • previsione di tavoli tecnici con le parti sociali come associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e associazioni familiari;
  • modifiche alle regole di residenza fiscale per le persone fisiche, le società e gli enti, allo scopo di valutare i criteri dello smart working e migliorare la competitività fiscale, rendendo l’Italia più interessante per gli investitori stranieri;
  • definizione di un livello minimo di imposizione fiscale globale per le grandi imprese multinazionali e i gruppi nazionali all’interno dell’Unione Europea;
  • semplificazione del regime fiscale per le società estere controllate, specialmente per quanto riguarda la determinazione dell’imponibile fiscale in Italia;
  • modifica dello Statuto dei diritti del contribuente, con il rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli atti impositivi e la valorizzazione del legittimo affidamento;
  • istituzione del Garante nazionale del contribuente allo scopo di migliorare ulteriormente le tutele a beneficio dei contribuenti;
  • sviluppo della disciplina dell’istituto della consulenza giuridica come alternativa agli interpelli fiscali, al fine di ridurne il numero e semplificare il processo;
  • estensione del regime di cedolare secca anche agli immobili commerciali, cioè a quelli utilizzati per scopi diversi da quelli abitativi. Questa misura mira a incentivare la locazione di immobili non residenziali e a semplificare gli adempimenti fiscali per i proprietari, garantendo loro una maggiore certezza riguardo alle imposte da pagare;
  • applicazione del regime forfettario anche alle associazioni professionali Under 35, il limite massimo di ricavi previsto rimane invariato a 85.000 €. Lo scopo è quello di incentivare l’imprenditorialità giovanile e favorire lo sviluppo di nuove attività professionali;
  • introduzione della rateizzazione degli acconti delle imposte di novembre a favore delle partite IVA che rientrano tra i soggetti indicati.

Ma gli emendamenti non terminano certo qui.

Legge Delega di Riforma Fiscale, il nodo IRPEF e Flat Tax

La proposta di flat tax per i dipendenti è attualmente in sospeso, e al suo posto si sta considerando l’introduzione di un’alternativa: l’applicazione di un’imposta sostitutiva agevolata sui premi di produttività, straordinari e tredicesime mensilità.

È difatti una delega per una riforma dell’IRPEF con l’obiettivo principale di semplificare le attuali modalità di determinazione del reddito mediante la riduzione del numero di scaglioni e le relative aliquote di imposta, allo scopo di rendere il sistema fiscale più chiaro e coerente. Inoltre, si prevede una revisione del sistema di deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta lorda, per rendere più equo e agevole il calcolo delle tasse per i contribuenti.

Tuttavia, è importante ricordare che questa ipotesi è ancora in fase di discussione e può subire ulteriori modifiche durante il processo legislativo. Nonostante gli sforzi del governo, l’intervento sull’IRPEF per il 2024 sembra allontanarsi.

Politica fiscale più sostenibile: accise in primo piano

Nel contesto della riforma, sono previste diverse modifiche riguardanti le accise e le altre imposte sulla produzione e sui consumi:

  • rimodulazione delle aliquote di accisa sui prodotti energetici, sull’energia elettrica e sul teleriscaldamento, prendendo in considerazione l’impatto ambientale di ciascun prodotto. L’obiettivo è quello dii raggiungere a una riduzione progressiva delle emissioni di gas climalteranti, favorendo una maggiore sostenibilità ambientale nel settore energetico;
  • promozione della produzione di energia elettrica, gas metano e altri gas ottenuti da biomasse o altre risorse rinnovabili, nel rispetto delle normative europee riguardanti esenzioni o riduzioni di accise, al fine di incentivare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e sostenibili;
  • revisione della tassazione sui prodotti energetici utilizzati per la produzione di energia elettrica, allo scopo di favorire l’impiego di quelli più ecologicamente compatibili. Questa azione intende spingere verso un sistema energetico sempre più green e a bassa emissione di carbonio;
  • riordino delle agevolazioni fiscali riguardanti le accise sui prodotti energetici, con particolare attenzione ai sussidi che potrebbero avere impatti negativi sull’ambiente per assicurare un uso più efficiente e responsabile delle agevolazioni fiscali;
  • semplificazione delle procedure amministrative relative alla detenzione, vendita e circolazione dei prodotti alcolici, così da ridurre gli oneri burocratici e facilitare le attività economiche legate a questo settore.

L’obiettivo complessivo di queste misure è quello di promuovere una politica fiscale più sostenibile ed ecologicamente responsabile, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e favorendo una gestione più efficiente delle risorse energetiche.

Apertura a nuove sanatorie e prelievo forzoso

La maggioranza ha presentato emendamenti alla legge delega fiscale che contemplano la possibilità di ampliare ulteriormente le sanatorie fiscali, includendo tutti i debiti, anche quelli non ancora trasformati in cartelle esattoriali. La volontà di ampliare le maglie del Fisco sembra chiara. Un altro aspetto portato avanti dalla maggioranza è quello del progressivo superamento del ruolo, ovvero dell’elenco nominativo dei soggetti debitori, e delle relative somme da pagare. Si parla sempre più della controversa possibilità di un prelievo forzoso direttamente nei conti correnti dei contribuenti.

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha dichiarato che non è non è previsto alcun prelievo forzoso contro i contribuenti che abbiano pendenze col Fisco. Le misure proposte riguardano invece la possibilità di ampliare le sanatorie fiscali, con l’obiettivo di fornire una definizione agevolata per tutti i debiti, sia fiscali che contributivi, per semplificare il processo di recupero delle somme dovute.

La riforma fiscale è attualmente in fase di discussione e potrebbe essere soggetta a ulteriori cambiamenti e negoziati prima di essere definitivamente approvata. Questo significa che ci potrebbero essere nuove sorprese all’orizzonte riguardo alle misure e alle proposte che verranno inserite o modificate nel testo. Data la complessità e la delicatezza del tema fiscale, insieme alle diverse posizioni delle forze politiche coinvolte, il processo di approvazione potrebbe richiedere più tempo del previsto. L’evoluzione della riforma fiscale suggerisce che è possibile che tutto slitti dopo l’estate.

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