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Come ottenere un finanziamento per aprire un’attività?

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Per aprire un’attività spesso si rende necessario chiedere un prestito, o un finanziamento ad una banca, a un ente o allo stato, soprattutto per sostenere i costi iniziali. Per un imprenditore alle prime armi, ottenere un finanziamento è un passaggio importante nel caso di sviluppo di una nuova attività, tuttavia come si procede per chiederlo?

Va tenuto in considerazione che chiedere un finanziamento ad una banca può comportare la necessità di rispondere ad alcuni requisiti, per cui un prestito di questo tipo non può essere erogato a tutti, e per un imprenditore è piuttosto importante prepararsi in anticipo per poter essere preparati al momento della richiesta. I prestiti possono essere a fondo perduto, a tasso zero, per startup ecc..

Avere un business plan chiaro è altrettanto importante per accedere ad un finanziamento, e per sapere con esattezza qual è la cifra necessaria per avviare l’attività, per sapere dove investire e a chi rivolgersi. Va tenuto anche in considerazione che per una nuova impresa può essere utile richiedere l’accesso a determinati sgravi fiscali, o contributi a fondo perduto, garantiti dallo stato.

Aprire un’attività commerciale comporta il dover sostenere numerosi costi, oltre alla possibilità di poter realizzare il proprio sogno, pertanto può essere necessario richiedere un prestito. Per poterlo richiedere è necessario avere determinati requisiti. Ricordiamo che per i giovani under 35 e le donne hanno la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati pubblici sia privati. 

Aprire un’attività: il business plan

Il primo consiglio per poter chiedere un finanziamento ad un istituto bancario, o ad un altro ente, è quello di avere ben chiaro qual è il budget iniziale necessario per partire, e per farlo, lo strumento più utile è il business plan. Si tratta di un documento che può essere redatto dall’imprenditore, anche con il consulto di esperti, per avere una chiara idea di come si svilupperà l’attività.

Il budget economico è molto importante per sapere quale finanziamento richiedere, a chi richiederlo, e come procedere. Vanno valutate quindi tutte le esigenze per l’attività per poter iniziare, e si può rispondere a queste domande:

  • Servirà un locale da acquistare o affittare per svolgere l’attività?
  • Quali sono i costi preventivati per il personale che lavora per l’attività?
  • Quali saranno le spese da sostenere per strumentazioni e macchinari?
  • Quali sono le spese ipotizzate per software e componenti informatiche?
  • Quali tasse dovrà pagare l’azienda? Quali contributi previdenziali?

Queste sono solamente alcune delle domande da porsi prima di avviare un’attività, e per richiedere un finanziamento per questo scopo. Avere una panoramica chiara di quali saranno i costi è utile anche per sapere quale prestito chiedere.

Un ulteriore passaggio può essere quello di chiedere la consulenza di un intermediario finanziario in grado di conoscere gli istituti che erogano i prestiti, con relativi requisiti per l’accesso e costi eventuali.

Tipologie di prestiti

Una volta compreso qual è il budget necessario per avviare l’attività, si può procedere alla richiesta del prestito. A questo proposito, va tenuto in considerazione che ci sono diverse tipologie di prestiti, anche in base al progetto imprenditoriale specifico. Troviamo ad esempio:

  • Prestiti bancari per aprire una attività commerciale: le banche possono proporre prestiti su misura per chi desidera aprire un’attività commerciale, in particolar modo in alcune zone d’Italia è possibile ricevere diverse agevolazioni per avviare un’impresa, sia da parte dello stato che delle banche;
  • Finanziamenti bancari per i giovani: sono disponibili diversi finanziamenti, agevolati da parte delle banche, per i giovani che avviano un’impresa, ad esempio per i giovani under 35;
  • Finanziamenti statali: in questo caso è possibile per le nuove imprese chiedere l’accesso a diversi finanziamenti di tipo statale, ovvero erogati a livello nazionale, tramite l’impiego di fondi messi a disposizione in modo specifico per incentivare determinati tipi di progetti, oppure per sostenere giovani e donne ad avviare un’attività. Si tratta di contributi a fondo perduto, oppure di sostegni economici mirati di tipo fiscale.

Ricapitolando, un imprenditore che vuole avviare un’attività, può cominciare chiedendo un prestito, ma deve scegliere di che tipo di prestito ha bisogno. Può scegliere se chiedere un finanziamento ad un istituto bancario, oppure se richiederlo seguendo un bando messo a disposizione da enti, istituti o dallo stato. In alternativa può richiedere l’accesso, se sono rispettati determinati requisiti, ai contributi a fondo perduto oppure agli sgravi fiscali messi a disposizione dallo stato.

Incentivi statali disponibili

Nel 2022 le nuove imprese possono richiedere l’accesso ad alcuni interessanti incentivi di tipo statale. Come nel caso in cui si richiede un prestito ad una banca, anche in questa situazione è necessario avere a disposizione un business plan dettagliato, e richiedere ciò di cui l’attività ha bisogno per iniziare.

Per poter chiedere questi incentivi, nella maggior parte dei casi è necessario inviare un documento, come il business plan, aggiornato in tutte le sue parti, indicando tutte le caratteristiche del progetto che si intende avviare. Ecco un elenco degli incentivi statali disponibili per avviare un’impresa nel 2022:

  • Nuove Imprese a Tasso Zero è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. Gli incentivi sono rivolti alle imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne;
  • Resto al Sud: l’incentivo sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.  È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri;
  • Smart e Start è un incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Possono chiedere i finanziamenti le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese;
  • Fondo Impresa Femminile è un incentivo nazionale che sostiene la nascita e il consolidamento delle imprese guidate da donne, promosso dal Ministero dello sviluppo economico. Vengono finanziati programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Il Fondo mette a disposizione delle imprese femminili, nuove o già avviate, 200 milioni di euro. Gli incentivi finanziano programmi di investimento per l’avvio o lo sviluppo delle imprese femminili da realizzare in 24 mesi. Tuttavia, a seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili, a partire dall’ 8 giugno 2022, il MISE ha disposto la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.
  • Cultura Crea: L’incentivo sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale. I finanziamenti sono attivi nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda si presenta solo online a partire dal 26 aprile 2021;
  • Smart Money FASE 2 è un incentivo pensato per le startup innovative in fase pre-seed o seed che vogliono avvalersi dei servizi specialistici e del know-how degli attori dell’ecosistema dell’innovazione per realizzare un progetto di sviluppo e prepararsi al lancio sul mercato. La Fase 2 è riservata solo alle startup che hanno completato l’intervento precedente. Queste imprese possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se ricevono capitali di rischio da parte di enti abilitati, oltre ad investitori qualificati o business angels, per finanziare i loro piani di sviluppo. 
  • Fondo imprese creative è un incentivo nazionale che finanzia i progetti nel settore culturale e creativo proposti da micro, piccole e medie imprese, nuove o già avviate. Il Fondo è promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, insieme al Ministero della Cultura. La gestione è affidata a Invitalia. Sono finanziabili progetti fino a 500.000 euro, considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante.

In tutti i casi si tratta di incentivi messi a disposizione dallo stato le cui linee guida per l’accesso possono essere consultate sul sito ufficiale Invitalia, l’agenzia per lo sviluppo. Si tratta di un portale dedicato a tutti gli incentivi che le nuove imprese possono richiedere per accedere a diversi sostegni economici.

Per poter presentare richiesta di accesso ad uno di questi incentivi, è necessario rispettare le linee guida di ciascun bando, e presentare un documento che riporta tutte le informazioni sul progetto. Per farlo, è consigliato comunque il supporto di un consulente esperto in questo ambito.

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Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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