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Gestione delle IP property tramite holding

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La gestione accentrata nella holding capogruppo della proprietà intellettuale di cui può beneficiare tutto il gruppo di imprese.

La gestione della proprietà intellettuale (IP roperty o intellectual property) è un aspetto che ogni imprenditore, prima o poi, si trova ad affrontare. Si tratta, sicuramente di un elemento fondamentale per il successo di ogni progetto imprenditoriale. Tuttavia, non si deve sottovalutare il fatto che in molti casi, vi sono degli importanti vantaggi, legati a specifici regimi fiscali connessi al percepimento di proventi legati a royalties per lo sfruttamento di proprietà immateriali.

Anche senza andare a scomodare business ubicati a livello internazionale la mia esperienza di consulenza verso le imprese mi ha portato a ritenere che una corretta struttura della IP property sia una necessità. Questo sia per motivi legati alla tutela del patrimonio di impresa, sia per, eventualmente, sfruttare eventuali vantaggi di natura fiscale. Vediamo, quindi, di seguito, perché può essere importante utilizzare una holding per strutturare la proprietà intellettuale in un gruppo di imprese.

Cos’è la proprietà intellettuale e perché deve essere gestita dall’imprenditore?

La proprietà intellettuale è uno dei beni più preziosi per molte aziende e imprenditori, poiché rappresenta un valore immateriale che può essere sfruttato per creare un vantaggio competitivo duraturo. Tuttavia, gestire e proteggere la proprietà intellettuale può essere complesso e costoso. Per questo motivo, molte imprese decidono di utilizzare una holding come strumento per la gestione e lo sfruttamento dei loro brevetti, marchi e altri diritti di proprietà intellettuale. Ho già avuto modo di affrontare gli aspetti legati alla costituzione di una holding, pertanto, ti rimando agli specifici approfondimenti sul tema (che trovi al termine del paragrafo).

Una holding è una società che detiene quote di partecipazione in altre società, fornendo un meccanismo per la gestione centralizzata e il controllo delle attività delle società sussidiarie. In questo modo, l’imprenditore può concentrarsi sulla creazione e lo sviluppo della proprietà intellettuale, delegando la sua gestione quotidiana alla holding. La disciplina legale consente a creatori e inventori un vero e proprio monopolio nello sfruttamento delle loro creazioni/invenzioni e consente la possibilità di sfruttare alcuni strumenti legali per tutelarsi da eventuali abusi da parte di soggetti terzi. Di seguito andremo ad analizzare i vantaggi dell’utilizzo di una holding per la gestione della proprietà intellettuale.

Per approfondire: “Holding Societaria per la Pianificazione Fiscale“.

Per approfondire: “Società Semplice Holding: finalità e vantaggi“.

La holding per la gestione della proprietà intellettuale

Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo di una holding per la gestione della proprietà intellettuale è che essa consente all’imprenditore di proteggere il valore dei suoi diritti di proprietà intellettuale. La proprietà intellettuale può essere vulnerabile alla violazione da parte di terzi, come imitatori o contraffattori. Inoltre, i diritti di proprietà intellettuale richiedono una costante sorveglianza e vigilanza per evitare che cadano in disuso o decadano. Utilizzando una holding per gestire la proprietà intellettuale, l’imprenditore può proteggere la sua proprietà intellettuale attraverso una maggiore centralizzazione della sua gestione.

La holding può essere utilizzata per monitorare e far rispettare i diritti di proprietà intellettuale in modo più efficiente, senza duplicazione di costi e con una attività di ricerca, sviluppo, amministrazione e legale di tipo accentrato. Inoltre, l’utilizzo di questo tipo di struttura può aiutare a ridurre i rischi di contenziosi legali legati alla proprietà intellettuale, poiché la holding stessa può costituire una barriera protettiva tra la proprietà intellettuale e le attività dell’imprenditore. L’utilizzo della holding può essere utile soprattutto per tutte quelle attività che operano su più livelli, con più società operative che sfruttano la proprietà intellettuale gestita in modo centralizzato.

Ad esempio, è possibile prendere a riferimento la struttura di grandi gruppi multinazionali per capire come funziona la gestione della proprietà intellettuale. Tempo fa avevamo approfondito la struttura di IKEA, ripresa in questo articolo: “IKEA un case study di international tax planning“, ma anche altre società globali come Amazon, Google, Facebook, adottano soluzioni simili. Lo stesso modello viene utilizzato anche dai più grandi marchi del lusso legato all’abbigliamento, ai gioielli, etc. Il comune denominatore di questi gruppi è il fatto di possedere marchi il cui valore economico è davvero importante. Tuttavia, questo non vuol dire che anche tu non possa seguire, in piccolo, una struttura simile.

Per questo strutturare la propria attività con una holding anche per custodire la IP property è un aspetto da valutare con attenzione. Indipendentemente dal valore dei beni immateriali posseduti, predisporsi in modo corretto, da subito anche quando il valore degli stessi è limitato può essere rilevante nel momento in cui, in futuro, il valore degli stessi cresca rapidamente.

Una holding è una società che detiene partecipazioni in altre società, e può essere utilizzata per gestire la proprietà intellettuale in modo efficiente. Ad esempio, una holding può acquistare i diritti di proprietà intellettuale di un’azienda e concederli in licenza ad altre società, permettendo all’azienda di ottenere un reddito costante dai diritti di proprietà intellettuale senza dover gestirli direttamente. Inoltre, una holding può permettere all’azienda di sfruttare i diritti di proprietà intellettuale in mercati diversi.

Come funziona questo schema holding / società operative?

Di seguito uno schema che evidenzia il rapporto tra una holding e una società operativa controllata che paga royalties per lo sfruttamento di un marchio:

SCHEMA HOLDING/TRADING PER UTILIZZO MARCHIO
Proprietario del marchio (holding company) — > Concede la licenza d’uso del marchio in cambio dell’incasso di royalties
Società operativa controllata (che utilizza il marchio) –> Sfrutta il marchio per la vendita di beni o servizi e paga le royalties

In questa tabella, la holding company è elencata come proprietario del marchio, mentre la società operativa controllata è indicata come l’entità che utilizza il marchio attraverso una licenza d’uso. la holding company detiene la proprietà del marchio e concede alla società operativa controllata una licenza d’uso del marchio, in cambio di un pagamento di royalties. La società operativa controllata utilizza il marchio per la produzione e la commercializzazione dei propri prodotti o servizi, mentre la holding company agisce come titolare del marchio e ne gestisce la protezione e la valorizzazione. In questo modo, la società operativa controllata può usufruire dei vantaggi del marchio senza doverne acquisire la proprietà, mentre la holding company può proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale e godere di un flusso di entrate costante e prevedibile sotto forma di royalties.

Protezione della proprietà intellettuale

La protezione della proprietà intellettuale è un aspetto importante per molte aziende, soprattutto per quelle che si basano su prodotti o servizi innovativi. Una holding può essere un’arma vincente nella difesa della proprietà intellettuale perché consente di proteggere i diritti dell’imprenditore in modo efficace e di evitare problemi legali.

In particolare, l’utilizzo di una holding può consentire di separare la proprietà intellettuale dalla gestione operativa dell’azienda. Questo significa che i diritti di proprietà intellettuale, come i brevetti, i marchi o i diritti d’autore, possono essere detenuti e gestiti da una società separata, la quale agisce come titolare di tali diritti. In questo modo, l’azienda che si occupa della produzione e della commercializzazione dei prodotti o servizi può usufruire della proprietà intellettuale senza incorrere in problemi legali o di conflitto d’interessi.

Inoltre, la holding può essere utilizzata per creare una struttura di proprietà più complessa, in cui diversi titolari detengono i diritti di proprietà intellettuale. Ciò può essere utile, ad esempio, quando si tratta di proteggere i diritti di proprietà intellettuale su scala internazionale, dove le normative e le leggi possono essere diverse a seconda del Paese.

In generale, l’utilizzo di una holding per la protezione della proprietà intellettuale consente di avere un controllo più stretto sui diritti di proprietà intellettuale, di evitare conflitti d’interesse e di proteggere tali diritti in modo più efficace. Tuttavia, è importante considerare che la creazione di una holding comporta costi e formalità specifiche, che possono variare a seconda del Paese in cui si intende costituirla.

Aspetti di pianificazione fiscale

L’utilizzo di una holding per la protezione della proprietà intellettuale può anche avere importanti implicazioni in termini di pianificazione fiscale nazionale. In molti Paesi, infatti, le società holding possono beneficiare di agevolazioni fiscali specifiche, che le rendono un’opzione interessante per le aziende che vogliono proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale.

Ad esempio, in alcuni Paesi la holding può beneficiare di un trattamento fiscale agevolato sui profitti derivanti dalla gestione della proprietà intellettuale. In altri casi, la holding può godere di un trattamento fiscale favorevole sui redditi da partecipazione, ovvero i profitti derivanti dalle partecipazioni in altre società. Queste agevolazioni fiscali possono permettere alle aziende di ridurre la loro tassazione complessiva e di ottimizzare la loro pianificazione fiscale. Tuttavia, è importante notare che le agevolazioni fiscali legate alle società holding possono variare a seconda del Paese in cui la holding è costituita. Inoltre, in alcuni casi le agevolazioni fiscali possono essere soggette a limitazioni o a requisiti specifici, come ad esempio la necessità di avere una sostanziale presenza economica nel Paese.

In Italia, ad esempio, è in vigore il regime del patent box, il quale consente di ottenere una super deduzione dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti su alcune tipologie di beni immateriali concessi poi in utilizzo a società terze. Per approfondire: “Patent box: deduzione costi di ricerca e sviluppo“.

In ogni caso, la pianificazione fiscale nazionale legata all’utilizzo di una holding per la proprietà intellettuale richiede una valutazione attenta e accurata delle normative fiscali e delle agevolazioni disponibili. Inoltre, è consigliabile ricorrere all’assistenza di professionisti esperti in materia di pianificazione fiscale e di costituzione di società holding, al fine di ottimizzare la strategia di protezione della proprietà intellettuale e di minimizzare l’impatto fiscale complessivo.

Per approfondire: “Marchi e royalty per la pianificazione fiscale“.

Per approfondire: “Regimi di IP box nel contesto internazionale“.

Conclusioni e consulenza fiscale online

In conclusione, l’utilizzo di una holding per la protezione della proprietà intellettuale può offrire numerosi vantaggi alle aziende che desiderano proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale e minimizzare l’impatto fiscale complessivo. Tuttavia, la pianificazione fiscale nazionale legata all’utilizzo di una holding richiede una valutazione attenta e accurata delle normative fiscali e delle agevolazioni disponibili.

Per questo motivo, se stai valutando l’opzione di costituire una holding per proteggere la tua proprietà intellettuale, è importante rivolgersi a professionisti esperti in materia di pianificazione fiscale e di costituzione di società holding. Il nostro servizio di consulenza fiscale online offre supporto professionale in quest’area e ti aiuta a fare le scelte migliori per la tua attività.

Contattaci per avere maggiori informazioni e per discutere della tua situazione specifica. Siamo a tua disposizione per fornirti una consulenza personalizzata e professionale.

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