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Decreto Adempimenti: semplificazione pagamento dei tributi

Attraverso la circolare n. 9, l'Agenzia delle Entrate delinea le istruzioni riguardanti le nuove misure di semplificazione e razionalizzazione introdotte dal Decreto Adempimenti. Tra le novità più significative, si evidenzia l'interruzione dell'invio di comunicazioni e inviti da parte dell'Agenzia durante i mesi di agosto e dicembre, l'adozione di nuovi termini per i pagamenti rateali e il potenziamento dei servizi digitali.

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Il panorama fiscale italiano ha subito una trasformazione importante con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 11 del 8 gennaio 2024, meglio noto come “decreto Adempimenti“. Questa legislazione, derivante dalla Legge n. 111 del 9 agosto 2023, rappresenta un passaggio cruciale verso la semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti tributari, seguendo le direttive della Delega al Governo per la riforma fiscale.

Il decreto Adempimenti mira a ridurre il carico amministrativo sui contribuenti attraverso una revisione degli adempimenti fiscali, escludendo quelli già disciplinati dalla normativa doganale e da altre leggi sulle imposte indirette. Tra i punti chiave del decreto, vi sono:

  • Sospensione dell’invio di comunicazioni e inviti (art. 10);
  • Semplificazioni nel pagamento dei tributi (artt. 8, 9, 17 e 18):
  • Razionalizzazione delle comunicazioni obbligatorie, comprendente la notifica di cessazione dell’incarico di depositario delle scritture contabili e la semestralizzazione dei termini per l’invio dei dati delle spese sanitarie e veterinarie al Sistema Tessera Sanitaria (art. 4 e 12);
  • Rafforzamento dei servizi digitali e incentivi all’utilizzo di strumenti elettronici, come l’implementazione di nuovi servizi digitali e il potenziamento del cassetto fiscale (art. 21, 22, 23 e 24).

Per chiarire ulteriormente le novità introdotte, la recente circolare n. 9 dell’Agenzia delle Entrate, del 2 maggio 2024, fornisce istruzioni dettagliate, escludendo le disposizioni sulle dichiarazioni fiscali già trattate nella precedente circolare n. 8. In questo articolo, esamineremo i punti salienti per comprendere appieno le innovazioni proposte per ottimizzare gli adempimenti fiscali e migliorare l’esperienza dei contribuenti.

Decreto Adempimenti: sospensione delle comunicazioni fiscali ad agosto e dicembre

L’articolo 10 del decreto Adempimenti, senza dubbio, è una delle disposizioni più rilevanti. Qui si stabilisce la sospensione temporanea dell’invio di comunicazioni fiscali ad agosto e dicembre. Questa pausa nei flussi comunicativi offre ai contribuenti un momento di respiro, riducendo l’onere burocratico e semplificando la gestione delle proprie responsabilità fiscali.

In particolare, durante due periodi specifici dell’anno, ossia dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre, l’Agenzia delle Entrate non potrà trasmettere alcune tipologie di atti ai contribuenti, anche se già elaborati o emessi. Sono incluse le seguenti comunicazioni relativi a:

  • Esiti dei controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni;
  • Esiti della liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata;
  • Lettere di invito per l’adempimento spontaneo, le cosiddette “lettere di compliance”.

Sospensione delle comunicazioni fiscali: eccezioni

Il decreto Adempimenti, tramite il suo articolo 10, introduce una significativa interruzione nei flussi comunicativi dell’Agenzia delle Entrate durante agosto e dicembre, specificamente dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre. Tuttavia, vanno considerate delle eccezioni a questa regola.

Situazioni di urgenza o indifferibilità possono richiedere una deroga a questa sospensione. A titolo esemplificativo, si considerano situazioni di indifferibilità e urgenza le seguenti:

  • Circostanze in cui c’è rischio per la riscossione, incluso il caso in cui la mancata spedizione di una comunicazione o notifica possa compromettere i termini di prescrizione e decadenza, con conseguente rischio di perdita delle somme dovute;
  • Invio di comunicazioni o atti che implicano la segnalazione di un reato secondo l’articolo 331 del codice di procedura penale;
  • Invio di comunicazioni o atti destinati a soggetti coinvolti in procedure concorsuali, per garantire l’insinuazione tempestiva nel passivo.

Il successivo comma 2 dell’articolo 10 del decreto Adempimenti conferma l’applicazione delle disposizioni relative al periodo dal 1° agosto al 4 settembre, durante il quale i termini di pagamento delle somme dovute per controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni, così come per la liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata, sono sospesi.

Questo significa che, se durante il periodo di sospensione, ad esempio dal 1° al 31 agosto, l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione di irregolarità derivante da un controllo automatizzato, ricevuta dal contribuente il 26 agosto, il termine di 30 giorni per il pagamento delle somme dovute inizia a decorrere dal 5 settembre, a causa della sospensione stabilita dal comma 17 dell’articolo 7-quater del decreto-legge n. 193 del 2016.

Decreto Adempimenti: semplificazioni nei pagamenti dei tributi

L’articolo 8 del decreto Adempimenti introduce nuove regole per la rateizzazione dei pagamenti dell’acconto e del saldo delle imposte e dei contributi dovuti dai contribuenti. Ecco un riassunto delle principali modifiche:

Cambiamento  Descrizione
Differimento del termineIl termine per rateizzare i pagamenti è spostato dal mese di novembre al 16 dicembre
Scadenza unicaOgni contribuente deve versare le rate mensili entro il giorno 16 di ogni mese
Modalità di rateizzazioneIl contribuente può decidere il numero di rate, dividere l’importo totale di conseguenza e versare la prima rata senza interessi secondo le scadenze previste. Le rate successive, maggiorate degli interessi, devono essere versate entro il giorno 16 di ciascun mese successivo

L’articolo 9 semplifica poi gli adempimenti per i soggetti passivi IVA e i sostituti d’imposta, riducendo la frequenza dei versamenti periodici per importi minimi. Nello specifico, l’importo minimo dell’IVA periodica da versare aumenta a 100 euro, anziché 25,82 euro.

Ulteriori semplificazioni: rafforzamento dei servizi digitali

Il decreto Adempimenti promuove l’adozione dei servizi digitali e degli strumenti elettronici da parte dei contribuenti attraverso diverse misure. In prima battuta, il decreto semplifica il processo di delega degli intermediari per l’accesso ai servizi online dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, mediante l’introduzione di un modello unico di delega che consente ai contribuenti di conferire agli intermediari l’accesso a tutti i servizi in un’unica procedura.

Il decreto mira anche a migliorare i contenuti del cassetto fiscale dei contribuenti, rendendo disponibili servizi digitali per la consultazione e l’acquisizione di atti e comunicazioni gestiti dall’Agenzia delle Entrate. Ma non è tutto qui. Saranno introdotte nuove procedure di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti che effettuano attività di commercio al minuto, attraverso software che consentono l’integrazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico. La regolamentazione tecnica per l’utilizzo di queste soluzioni sarà definita dal Direttore dell’Agenzia delle entrate.

Conclusioni

Il Decreto Adempimenti, con la sua sospensione delle comunicazioni fiscali ad agosto e dicembre, rappresenta un importante passo avanti verso la semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti tributari.

Le innovazioni hanno, infatti, impatti più ampi. Attraverso una serie di disposizioni, vengono introdotte nuove regole per la rateizzazione dei pagamenti e semplificazioni nei versamenti periodici dell’IVA. Queste misure, unite all’adozione di strumenti digitali, puntano a rendere più agevoli gli adempimenti fiscali.

Con l’emanazione della recente circolare n. 9 dell’Agenzia delle Entrate, che fornisce istruzioni dettagliate sulle novità introdotte dal decreto Adempimenti, è possibile comprendere appieno l’impatto e le opportunità offerte da queste innovazioni, a favore della semplificazione e trasparenza nel rapporto tra Stato e contribuenti.

8 COMMENTI

  1. Un azienda Sana srls senza mutui, prestiti o fidi presso le banche, che richiede il prestito garantito dallo stato per l emergenza pandemica, anche dovuta al fatto che è lo stato stesso a non permettere lo svolgimento del suo normale lavoro, nel caso non riuscisse ad onorarlo l amministratore può essere perseguito?

  2. quali potrebbere essere le conseguenze??io ho chiesto il credito, ma probabilmente chiuderò..che mi può succedere?

  3. Buongiorno, chi posso contattare x un consulto informativo? la mia azienda ha avuto il prestito con cui ha saldato i fornitori ma nn ha fatto in tempo a restituirli la settimana successiva e fallita

  4. Ho utilizzato il credito con garanzia dello stato a giugno 2020 ma a Dicembre sono comunques stato costretto a chiudere l’attività. La banca mi ha detto che decade la garanzia dello stato e che devo fare un finanziamento per colmare il debito. è vero?

  5. Buonasera Alessandro , vorrei sapere come è finita la sua storia con la banca e lo stato, perchè e una situazione che a breve potrei trovarmi anch’io se le cose non cambiano
    Andrea

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