Home News Congedo parentale 2024: come cambia

Congedo parentale 2024: come cambia

Il congedo parentale, noto anche come congedo di maternità o paternità, è un periodo di assenza dal lavoro concesso ai genitori per la nascita, l'adozione o l'affidamento di un bambino. Durante questo periodo, i genitori hanno il diritto di astenersi dal lavoro per occuparsi del bambino, mantenendo il posto di lavoro e, in molti casi, ricevendo un'indennità o una percentuale del loro stipendio.

0

Nel 2024, i genitori possono godere dell’incremento dell’indennità di congedo parentale all’80% per uno dei 9 mesi indennizzabili. Solo per quest’anno, è inoltre possibile usufruire di un secondo mese di congedo, con un’indennità mantenuta all’80% anziché al 60%. Tuttavia, a partire dal 2025, la percentuale dell’indennità per il secondo mese si ridurrà al 60%, mentre i mesi successivi manterranno la solita percentuale del 30%. Inoltre, è ora permesso accedere al congedo parentale fino all’età di 12 anni del bambino.

Il congedo parentale

Il congedo parentale, noto anche come congedo di maternità o paternità, è un periodo di assenza dal lavoro concesso ai genitori per la nascita, l’adozione o l’affidamento di un bambino. Durante questo periodo, i genitori hanno il diritto di astenersi dal lavoro per occuparsi del bambino, mantenendo il posto di lavoro e, in molti casi, ricevendo un’indennità o una percentuale del loro stipendio.

È una misura pensata per sostenere i genitori nella cura dei figli, sia a livello affettivo che relazionale.

Il congedo parentale spetta ai genitori lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, escludendo alcune categorie come i lavoratori domestici e a domicilio. Il limite massimo complessivo è di 10 mesi, che possono essere elevati a 11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi. I periodi di congedo possono essere fruiti anche contemporaneamente dai genitori, purché non superino il limite complessivo.

Per richiedere il congedo parentale, è necessario inviare una domanda all’INPS prima dell’inizio del periodo richiesto. La domanda va inviata online tramite il servizio dedicato dell’INPS, a cui si accede con credenziali SPID, CIE o CNS, oppure tramite enti di patronato e intermediari abilitati o il contact center dell’INPS.

Novità 2024 del congedo parentale

Il panorama del congedo parentale 2024 si presenta con nuove e significative evoluzioni. Secondo quanto indicato dal sito dell’INPS, il congedo parentale rappresenta un periodo di astensione facoltativa dal lavoro, concesso ai genitori per dedicarsi alla cura del bambino durante i suoi primi anni di vita, al fine di soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazionali.

La Manovra conferma anche per il 2024 la maggiorazione dell’indennità al 80% per uno solo dei 9 mesi indennizzabili tra i genitori, seguendo le disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. A questa novità, si aggiunge un secondo mese di congedo retribuito sempre all’80%, anziché al 60%, esclusivamente per l’anno in corso. Ciò significa che nel corso del 2024, i genitori possono usufruire di un considerevole aumento dell’indennità di congedo parentale.

Ritroviamo questa novità specificata allarticolo 1, comma 179, della Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/23):

“elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima complessiva di due mesi fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 per cento della retribuzione nel limite massimo di un mese e alla misura del 60 per cento della retribuzione nel limite massimo di un ulteriore mese, elevata all’80 per cento per il solo anno 2024

Tuttavia, a partire dal 2025, è essenziale notare che la percentuale dell’indennità per il secondo mese si ridurrà al 60%, senza ulteriori maggiorazioni. Nei mesi successivi, la percentuale rimarrà invariata al 30%, come stabilito in precedenza.

Congedo parentale fino ai 12 anni del bambino

Un’altra rilevante novità è l’estensione dell’accesso all’indennità di congedo parentale fino ai 12 anni di età del bambino, introducendo un significativo cambiamento nelle opportunità a disposizione dei genitori.

Le dinamiche del congedo parentale si adeguano, inoltre, alle specifiche situazioni familiari. Questa flessibilità mira a fornire soluzioni più adatte alle esigenze individuali, garantendo una maggiore personalizzazione delle modalità di utilizzo del congedo in base alle peculiarità di ciascuna famiglia.

Congedo parentale 2024: 2 mensilità all’80 per cento

La Legge di Bilancio 2024 conferma e amplia le modifiche introdotte nel 2023 riguardo all’indennità del congedo parentale. In particolare, l’incremento dell’indennità al 80%, applicato a uno solo dei 9 mesi indennizzabili tra i genitori, è stato ulteriormente potenziato con la conferma della Manovra del 2024. Un passo significativo è rappresentato dall’introduzione di un’altra sostanziale maggiorazione dell’indennità, portata al 60% per un ulteriore mese.

È cruciale notare che, in via eccezionale e esclusivamente per l’anno in corso, l’indennità del mese aggiuntivo è stata elevata dal suo valore originario del 60% all’80%, rappresentando un beneficio maggiore per i genitori.

In altre parole, nel 2024, i genitori hanno diritto a due mesi di congedo parentale, entrambi retribuiti all’80%. A partire dal prossimo anno, il primo mese manterrà l’indennità all’80%, mentre il secondo sarà ridotto al 60%, seguito dai mesi successivi con l’usuale indennità al 30%.

Queste misure intendono fornire un sostegno più ampio e adeguato alle esigenze delle famiglie durante i primi anni di vita del bambino. Importante precisare che questa disposizione si applica ai lavoratori che concludono il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità dopo il 31 dicembre 2023.

Congedo parentale 2024: beneficiari e durata

La Legge di Bilancio 2024 apporta significativi cambiamenti e ampliamenti al congedo parentale, presentando un quadro dettagliato delle nuove opportunità destinate ai genitori.

Il congedo parentale prevede un periodo complessivo tra entrambi i genitori non superiore a nove mesi, con la possibilità di estenderlo a 10 o 11 mesi qualora il padre, lavoratore, decida di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Questo beneficio è rivolto ai lavoratori dipendenti, inclusi i lavoratori naviganti, marittimi e dell’aviazione civile, ex IPSEMA. È importante notare che l’indennità di congedo non è prevista per i genitori con il rapporto di lavoro cessato o sospeso, i genitori lavoratori domestici e i genitori lavoratori a domicilio.

La possibilità di usufruire contemporaneamente dei periodi di congedo parentale deve avvenire entro i primi 12 anni di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento). L’estensione a 12 anni rappresenta un importante cambiamento ed è stata introdotta in risposta alla Direttiva UE 2019/1158, superando il precedente limite di 6 anni di vita (o ingresso in famiglia).

Queste disposizioni mirano a garantire un adeguato sostegno ai genitori durante i primi anni di vita del bambino, promuovendo al contempo una maggiore flessibilità nell’utilizzo del congedo.

Indennità di congedo parentale al 30%: quando scatta

Per i lavoratori dipendenti che si avvalgono del congedo parentale, è prevista un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera a partire dal terzo mese di astensione, calcolata in base al salario del mese precedente all’inizio del periodo di congedo.

Questa indennità è valida nei primi 12 anni di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) e per un periodo massimo complessivo, condiviso tra madre e/o padre, di 9 mesi. Per i periodi di congedo successivi ai 9 mesi indennizzati (ovvero il 10° e l’11° mese), l’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera viene concessa solo se il reddito individuale del genitore richiedente è inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione.

Queste disposizioni sono pensate per fornire un adeguato sostegno ai genitori durante i primi anni di vita del bambino, e al contempo promuovono una maggiore flessibilità nell’utilizzo del congedo, garantendo un supporto finanziario proporzionato alle esigenze individuali dei genitori.

Conclusioni

Nel corso dell’anno, si delineano vantaggi significativi per le famiglie grazie a un regime di congedo parentale 2024 rinnovato. Durante questo periodo, i genitori potranno usufruire di due mensilità con un’indennità all’80%, che fornisce un importante sostegno finanziario durante le fasi cruciali della crescita del bambino. È fondamentale notare che questa maggiorazione all’80% per due mesi è un beneficio esclusivo del 2024.

È importante, inoltre, non dimenticare l’estensione a 12 anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia) per poter accedere a tali vantaggi. Questo ampliamento rappresenta un passo avanti importante, che garantisce ai genitori una finestra temporale più ampia per beneficiare di questi sostegni finanziari e conciliare al meglio le esigenze lavorative e familiari.

A partire dal 2025, le dinamiche dell’indennità subiranno una modifica. Nello specifico, si prevede una mensilità retribuita all’80%, una al 60%, e le rimanenti al 30%. Questa evoluzione nella struttura delle indennità mira a fornire alle famiglie una maggiore scelta e adattabilità nel gestire il congedo parentale, garantendo al contempo un sostegno economico coerente.

Domande frequenti

Cosa è il congedo parentale nel 2024?

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura dei propri figli fino ai 12 anni di età, con una indennità calcolata in base allo stipendio percepito. Dal 2024, ci sono stati importanti cambiamenti nella normativa, inclusa l’introduzione di due mesi di congedo indennizzati all’80% della retribuzione.

A chi spetta il congedo parentale?

Il congedo parentale spetta ai genitori lavoratori dipendenti, inclusi quelli naviganti, marittimi e dell’aviazione civile, ma non è disponibile per i genitori con rapporto di lavoro cessato o sospeso, lavoratori domestici e a domicilio.

Quanto dura il congedo parentale?

Il congedo parentale può essere usufruito fino a un massimo di 10 mesi, estendibili a 11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi. La madre può beneficiare fino a 6 mesi di congedo, mentre il padre fino a 7 mesi se si astiene per un periodo non inferiore a 3 mesi. In caso di genitore unico, il periodo può arrivare fino a 11 mesi.

Come funziona l’indennità di congedo parentale?

Ai genitori lavoratori dipendenti spetta un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata sulla base della retribuzione del mese precedente l’inizio del congedo. Per il 2024, due mesi di congedo possono essere retribuiti all’80% della retribuzione, a condizione che il congedo di maternità o paternità sia terminato dopo il 31 dicembre 2023.

Come si fa domanda per il congedo parentale?

La domanda per il congedo parentale deve essere presentata all’INPS prima dell’inizio del periodo richiesto. È possibile presentare la domanda online tramite il portale dell’INPS, utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS.

Nessun Commento

Lascia una Risposta

Exit mobile version