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Bonus bancomat: cashback con pagamenti elettronici fino a 150 euro

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Bonus bancomat 2020, la bozza del decreto MEF, prevede una restituzione del 10% delle spese effettuate con mezzi di pagamento tracciabili. 1.500 euro dovrebbe essere il limite del rimborso semestrale. I primi rimborsi arriveranno entro il 28 febbraio 2021.

Il bonus cashback partirà dal 1° dicembre 2020, per quanto riguarda la soglia limite di pagamento, è fissata per un massimo di 150 euro per ogni operazione.

La soglia minima di operazioni da effettuare è riferita al periodo sperimentale di dicembre, ossia dal 1° dicembre fino al 31, mentre in seguito per partecipare al programma serviranno minimo 50 transazioni a semestre.

E’ previsto poi, un premio da 1.500 euro per i primi 100.000 partecipanti che effettueranno il maggior numero di pagamenti digitali. I primi rimborsi saranno effettuati entro il 28 febbraio 2021.

Tramite l’App IO sarà possibile consultare la propria posizione in classifica e tenere traccia dei pagamenti effettuati.

Bonus bancomat

Bonus cashback per il recupero dell’evasione

Il Governo punta sugli incentivi come il cashback per aumentare la tracciabilità dei pagamenti business to consumer al fine di ridurre l’evasione fiscale. La scommessa su cui sta puntando il Governo Conte è quella di puntare sugli incentivi sulla tracciabilità dei pagamenti per invogliare i consumatori a farsi rilasciare fattura o documento commerciale.

Come vedremo meglio di seguito ogni contribuente potrà ottenere un rimborso in denaro fino a 300 euro su un totale di spesa di tremila.

Accanto agli incentivi per i consumatori, il Governo accompagna anche incentivi per gli esercenti. Questi possono contare sul credito di imposta sulle commissioni bancarie dei Pos. Si tratta di un credito di imposta valido a partire dal 1° luglio 2020 per i contribuenti con ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente non superiori a 400mila euro.

I bonus per i consumatori ed il credito di imposta per i commercianti saranno finanziati con il recupero al “sommerso“. L’incentivo all’utilizzo di mezzi di pagamento tracciati, infatti, favorisce l’emersione di redditi, e quindi indirettamente di imposte:

  • Dirette, sul reddito dei commercianti;
  • Indirette, attraverso l’applicazione dell’Iva.

Le maggiori entrate tributarie che il Governo conta di arrivare ad ottenere dovrebbero essere superiori rispetto ai costi dell’operazione portando benefici per le finanze statali.

Bonus bancomat: cashback con pagamenti elettronici fino a 150 euro

Il bonus cashback è una delle misure allo studio del Governo con lo scopo di incentivare i pagamenti tracciabili. Nella bozza di decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, aggiornata al 18 ottobre 2020, vengono indicati gli importi. Tuttavia, queste previsioni dovranno trovare conferma nel provvedimento ufficiale.

Per partecipare, occorre registrarsi all’APP “IO, la stessa utilizzata per il bonus vacanze.

La prima misura riguarda la restituzione del 10% delle spese di ogni acquisto sull’importo massimo di 150 euro. Gli acquisti con un valore superiore verranno rimborsati solo fino a tale importo.

La seconda misura consiste invece in un premio di 1.500 euro per i 100.000 partecipanti che effettuano il maggior numero di acquisti.

Periodi di riferimento

periodi di riferimento, ai fini del Bonus bancomat, sono:

  • 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021;
  • 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021;
  • 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022.

Il rimborso verrà erogato al termine di ogni periodo, quindi nei mesi di luglio 2021gennaio 2022 e luglio 2022.

Quando avverrà il primo rimborso?

Secondo quanto previsto dall’ultima bozza del decreto attuativo del bonus cashback, il primo rimborso del bonus cashback è atteso per il mese di febbraio 2021.

Gli acquisti online non saranno validi ai fini del bonus.

Il super bonus per il maggior numero di pagamento digitali

E’ previsto poi, un premio da 1.500 euro per i primi 100.000 partecipanti che effettueranno il maggior numero di pagamenti digitali. I primi rimborsi saranno effettuati entro il 28 febbraio 2021.

Bonus cashback: considerazioni conclusive

Sul punto, tuttavia, occorre tenere in considerazione che la misura relativa all’incentivo dei pagamenti tracciati è legata all’ammontare speso dai consumatori. Infatti, la misura ordinaria, al contrario di quanto previsto per il premo legati ai maggiori utilizzatori è legato all’ammontare speso e non al numero di transazioni.

Da un punto di vista sociale la norma potrebbe sfavorire, come sostengono alcuni, le classi di consumatori con reddito meno elevato. Si tratta di fasce di popolazione che, molto probabilmente, non riescono ad arrivare al limite di spesa utilizzabile per l’ottenimento del bonus.

Per questo motivo, sicuramente, si tratta di una disposizione apprezzabile, ma è da auspicarsi un suo adattamento nel tempo, per permettere una applicazione omogenea dell’incentivo su tutto il territorio nazionale.

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