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Pensione di invalidità 2024: come funziona e come chiederla

La pensione di invalidità INPS è una prestazione economica erogata dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. È destinata a fornire supporto finanziario alle persone che hanno subito una riduzione della loro capacità lavorativa a causa di un'invalidità.

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L’assegno di invalidità civile è una prestazione di tipo economico che viene erogata dall’ente previdenziale INPS, come sostegno mensile per chi si trova in una condizione di invalidità che comporta come prima conseguenza l’impossibilità al lavoro o a parziale impossibilità. L’assegno mensile è erogato in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%) e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge.

L’assegno di invalidità civile è uno dei sostegni garantiti dall’INPS come erogazione economica mensile per chi si trova in una condizione di disabilità tale da compromettere il normale svolgimento di un lavoro. Per poter ricevere l’assegno di invalidità civile, è necessario che l’invalidità sia calcolata sulla base di una certa quota percentuale, ovvero da 74% a 99%.

I beneficiari di questo sostegno sono i soggetti la cui età può variare da 18 a 67 anni, con invalidità civile che ne comporta l’impossibilità di svolgere un lavoro, e con un reddito entro una soglia stabilita ogni anno. L’assegno comporta l’erogazione di 13 mensilità, previa presentazione di una domanda di accesso al sostegno.

Per quanto riguarda gli importi, nel 2024 è stata applicata una rivalutazione complessiva delle cifre da destinare ai sostegni economici e alle erogazioni dell’INPS, incluso l’assegno di invalidità civile. Vediamo nell’articolo come funziona l’assegno di invalidità civile, chi sono i destinatari e come cambiano gli importi per il 2024. Infatti, con la Circolare n. 1 del 2 gennaio 2024 l’INPS ha comunicato gli importi relativi alle pensioni d’invalidità per l’anno 2024.

Pensione di invalidità civile

La pensione di invalidità civile è un sostegno economico che viene garantito ai cittadini che presentano una certa percentuale di invalidità, che ne compromette il normale svolgimento delle attività quotidiane, incluso il lavoro. In Italia, in base alla percentuale di invalidità, è possibile richiedere diverse tipologie di sostegno, economico e non. Nel dettaglio, si tratta di erogazioni e misure specifiche come:

  • Invalidità fino al 33%: non sono previsti sostegni;
  • Invalidità a partire dal 46%: iscrizione al centro per l’impiego in liste agevolate;
  • Invalidità dal 33% al 73%: assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali;
  • Invalidità dal 66%: esenzione del pagamento del ticket sanitario;
  • Invalidità dal 74% al 100%: prestazioni economiche, assegno di invalidità civile.

La percentuale di invalidità in ogni caso deve essere confermata da un certificato medico, per poter procedere alla richiesta dei sostegni garantiti dallo stato e dall’INPS. Inoltre, in base al tipo di disabilità, vengono corrisposti diversi tipi di assegno o sostegno economico. I sostegni che si possono richiedere sono i seguenti:

  • Sostegni per gli invalidi civili: pensione di inabilità per gli invalidi totali, indennità di frequenza per minori invalidi, assegno mensile per invalidi parziali, indennità di accompagnamento;
  • Sostegni per i ciechi civili: pensione ai ciechi assoluti, pensione ai ciechi parziali, indennità speciale, indennità di accompagnamento;
  • Sostegni per i sordi: pensione e invalidità di comunicazione.

Per quanto riguarda l’assegno di invalidità civile, destinato agli invalidi con percentuale dal 74%, ci sono tuttavia alcuni requisiti aggiuntivi per l’accesso.

Chi può fare domanda per la pensione di invalidità civile?

L’assegno di invalidità civile è destinato a chi presenta un certificato medico che attesta che l’invalidità si trova tra il 74% e il 100% di percentuale, per cui è impossibile svolgere attivamente un lavoro. Per poter accedere al sostegno tuttavia vanno rispettati anche altri requisiti:

  • Mancato svolgimento di un lavoro;
  • Invalidità tra il 74% e il 99%;
  • Età anagrafica da 18 a 67 anni;
  • Cittadinanza italiana;
  • Iscrizione all’anagrafe comunale del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari;
  • Permesso di soggiorno di almeno un anno per i cittadini stranieri extracomunitari;
  • Requisito di residenza stabile in Italia;
  • Reddito che non supera la soglia stabilita ogni anno.

L’assegno di invalidità civile è previsto anche se il soggetto che può beneficiarne si trova in un istituto che provvede al suo sostentamento. Come visto dai requisiti, ogni anno esistono particolari soglie di limite di reddito, e cifre specifiche per quanto riguarda le erogazioni mensili per i beneficiari dell’assegno di invalidità civile.

Inoltre vanno anche considerati gli aiuti aggiuntivi che queste persone possono ricevere in base alle misure disponibili viste sopra, per cui oltre all’assegno mensile è possibile ricevere in contemporanea anche altri tipi di supporto, come l’esonero al pagamento dei ticket sanitari.

Invalidità civile 2024: importi

Per quanto riguarda gli importi mensili erogabili, e i limiti di reddito per poter accedere alla misura, bisogna fare una premessa: nel 2024 sono stati revisionati gli importi di molte misure garantite dall’ente previdenziale INPS, come ad esempio le pensioni. Le cifre revisionate fanno riferimento all’ultimo aggiornamento ISTAT che prende in considerazione diverse variabili e fattori economici, come ad esempio il costo della vita, la speranza di vita e fattori collegati alla spesa media delle famiglie italiane.

Al momento molti di questi importi sono stati aumentati proprio come conseguenza della maggiore spesa delle famiglie italiane, per cui anche l’assegno di invalidità civile è stato modificato per l’anno in corso in base alle rivalutazioni.

Incompatibilità con l’assegno di invalidità civile

Bisogna tenere presente che chi riceve l’assegno di invalidità civile, non può in contemporanea ricevere alcuni degli altri sostegni economici garantiti dall’ente previdenziale. Questo è il caso ad esempio delle prestazioni dirette, erogate a seguito di invalidità derivate a motivi di guerra, lavoro o servizio, o le pensioni di invalidità di qualsiasi tipo, di vecchiaia e per i superstiti, di lavoratori dipendenti e autonomi.

In ogni caso il soggetto interessato può richiedere il trattamento più vantaggioso tra quelli spettanti. Nell’ultimo periodo sono sorti alcuni dubbi in merito alla possibilità di ricevere l’assegno di invalidità anche quando il soggetto svolge attivamente un lavoro.

Questa possibilità era stata messa in dubbio dal messaggio 3495 del 14-10-2021, in cui si affermava che il mancato svolgimento di un lavoro garantisce l’accesso alla misura, per cui lo svolgimento di una attività lavorativa precludeva l’accesso alla misura. Tuttavia successivamente, con il messaggio 4689 del 28-12-2022 l’INPS ha chiarito che è comunque possibile svolgere una attività lavorativa e ricevere il sostegno purché non venga superato il limite di reddito personale previsto per l’anno in corso.

Come presentare la domanda

Per richiedere il sostegno dell’assegno di invalidità civile, è necessario rivolgersi all’INPS. Tuttavia prima di tutto bisogna richiedere una certificazione del medico curante che attesta l’invalidità effettiva del soggetto, oltre alla documentazione che attesta la sussistenza dei requisiti economici per l’accesso.

Presentando domanda di accesso infatti vanno riportate tutte le informazioni salienti come: i dati del soggetto coinvolto, eventuali ricoveri, la condizione di inabilità, l’eventuale lavoro svolto, le modalità di pagamento, che può avvenire anche tramite delega o tramite associazioni specifiche.

Per presentare la domanda si può procedere online alla piattaforma ufficiale INPS. Occorre accedere con una delle credenziali digitali, come lo SPID, e generalmente la lavorazione della richiesta avviene entro 30 giorni. L’assegno mensile viene garantito per 13 mensilità dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Prestazioni di invalidità civile soggette a revisione sanitaria

Richiamando l’Art. 25, comma 6-bis, del Decreto Legge n. 90 del 24 giugno 2014, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 114 dell’11 agosto 2014, la Circolare ricorda anche che:

nelle more (ndr. “in attesa di”) dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap, in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità, conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura”.

Pertanto, i pagamenti sono stati confermati dall’Istituto anche per chi è in attesa di eventuale visita di revisione.

Trasformazione pensione civile in assegno sociale

La sopra richiamata Circolare INPS si esprime anche sul criterio anagrafico di assegnazione dell’assegno sociale. Questo, dopo una certa età, viene erogato dall’INPS in sostituzione dell’assegno o della pensione d’invalidità. Il requisito anagrafico per il diritto all’assegno sociale per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024 è 67 anni.

In assenza di informazioni aggiornate, a partire dal mese successivo al compimento di sessantasette anni è stato attribuito l’importo dell’assegno sociale senza gli aumenti di cui all’articolo 67 della Legge n. 448/1998 (già 100.000 lire), e all’articolo 52 della legge 23 dicembre 1999, n. 488 (già 18.000 lire).

Conclusioni

In conclusione, la pensione di invalidità INPS rappresenta un elemento vitale del sistema di sicurezza sociale in Italia. Esso è mirato a sostenere coloro che si trovano in una condizione di vulnerabilità a causa di un’invalidità. La pensione di invalidità non solo offre un sostegno economico essenziale, ma è anche un riconoscimento dell’importanza di garantire dignità e autonomia finanziaria a tutti i cittadini. Questo, indipendentemente dalle loro capacità lavorative.

Con l’evolversi delle politiche sociali e delle esigenze della popolazione, la pensione di invalidità continua ad adattarsi per meglio rispondere alle necessità di chi ne ha più bisogno. È fondamentale che i potenziali beneficiari siano consapevoli dei loro diritti e delle procedure per accedere a questa forma di assistenza. Il tutto,assicurando che chiunque ne abbia bisogno possa ricevere il sostegno adeguato.

Infine, l’INPS svolge un ruolo cruciale non solo nell’erogazione di queste prestazioni, ma anche nell’assicurare che il processo sia trasparente, equo e accessibile. L’impegno verso un sistema di previdenza sociale inclusivo e responsivo è essenziale per costruire una società che valorizzi e sostenga tutti i suoi membri. Specialmente quelli in condizioni di maggiore difficoltà.

Domande frequenti

Cos’è la pensione di invalidità?

La pensione di invalidità è una prestazione economica erogata a coloro che hanno una ridotta capacità lavorativa a causa di una condizione di invalidità. È intesa a fornire un sostegno finanziario a persone che non sono più in grado di lavorare come prima.

Chi ha diritto alla pensione di invalidità?

Hanno diritto alla pensione di invalidità le persone che soddisfano requisiti di: età, contributi previdenziali e di invalidità.

Come si stabilisce il grado di invalidità?

Il grado di invalidità è determinato da una commissione medica. Questa valuta la riduzione della capacità lavorativa dell’individuo a seguito di una condizione di salute.

Qual è la differenza tra pensione di invalidità e indennità di accompagnamento?

La pensione di invalidità è un sostegno economico per chi ha ridotte capacità lavorative. L’indennità di accompagnamento, invece, è destinata a chi necessita di assistenza continua a causa di una grave invalidità.

È possibile lavorare pur percependo la pensione di invalidità?

Dipende dalle normative specifiche dell’ente erogatore. Generalmente, è possibile svolgere attività lavorative limitate o compatibili con il proprio stato di salute, rispettando determinati limiti di reddito.

Come si fa domanda per la pensione di invalidità?

La domanda per la pensione di invalidità deve essere presentata all’ente previdenziale competente. Spesso tramite la compilazione di moduli specifici e la presentazione di documentazione medica.

Quanto tempo ci vuole per ottenere la pensione di invalidità dopo aver fatto domanda?

I tempi variano a seconda dell’ente erogatore e della complessità del caso. È consigliabile informarsi presso l’ente specifico per avere stime più precise.

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