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Bonus 150 euro in arrivo a novembre: quando arriva e chi deve fare domanda?

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Il Consiglio dei Ministri, il 16 novembre, ha approvato un Decreto che introduce misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (decreto Aiuti-ter), stanziando 14 miliardi. Le categorie dei beneficiari sono le stesse, cambiano però i requisiti di reddito che danno diritto al beneficio. Il tetto del reddito che dà diritto all’aiuto scende da 35.000 a 20.000 euro. E’ previsto uno stanziamento di 1,24 miliardi per il 2022 per una platea di 8,3 milioni di persone. Potranno beneficiarne i lavoratori dipendenti, i pensionati, i co.co.co, colf e badanti. Resta ancora da chiarire se il nuovo sussidio sia previsto anche per lavoratori autonomi e professionisti ancora in attesa del bonus 200 euro. Occorre comunque attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Non tutti riceveranno il bonus in automatico, c’è chi deve presentare domanda online all’INPS oppure presentare un’autodichiarazione al proprio datore di lavoro. 

Quindi secondo la bozza del decreto, sarà prevista un’ulteriore indennità una tantum di 150 euro per il mese di novembre 2022 in favore delle medesime categorie di soggetti beneficiarie delle indennità di cui agli artt. 31, 32 e 33 del DL 50/202, tuttavia i requisiti di accesso saranno parzialmente diversi. Diminuiscono i potenziali beneficiari rispetto al precedente bonus 200 euro che invece era previsto per redditi fino a 35.000 euro e nel tempo era stato esteso anche ai disoccupati, a colf e badanti e ad altre categorie di lavoratori come ad esempio quelli stagionali.

Chi potrà beneficiare del bonus 150 euro?

Il nuovo bonus una tantum di 150 euro è previsto in favore di lavoratori dipendenti, per il mese di novembre, sarà erogato dal datore di lavoro con una dichiarazione del lavoratore. Per poterne beneficiare il lavoratore dipendente dovrebbe avere una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre non eccedente l’importo di 1.538 euro.

Il datore di lavoro recupera il credito maturato mediante denuncia UniEmens, secondo le istruzioni che fornirà l’INPSe.

Il bonus è previsto anche per i titolari di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022. Occorre essere residenti in Italia e avere un reddito personale assoggettabile a IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro. Tale indennità verrebbe riconosciuta d’ufficio dall’INPS nel mese di novembre 2022, o da altro ente previdenziale qualora i suddetti soggetti risultino titolari esclusivamente di trattamenti non gestiti dall’INPS.

Diminuiscono quindi i potenziali beneficiari rispetto al precedente bonus 200 euro che invece era previsto per redditi fino a 35.000 euro e nel tempo era stato esteso anche ai disoccupati, a colf e badanti e ad altre categorie di lavoratori come ad esempio quelli stagionali.

L’indennità una tantum di 150 euro dovrebbe essere riconosciuta anche in favore di:

  • lavoratori domestici già beneficiari dell’indennità di cui all’art. 32 comma 8 del DL 50/2022, che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto in trattazione;
  • percettori di NASpI DIS-COLL nel mese di novembre 2022;
  • percettori, nel corso del 2022, dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza dell’anno 2021;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e dottorandi e assegnisti di ricerca, al ricorrere di specifiche condizioni relative ai contratti, all’iscrizione alla Gestione separata e non ad altre forme previdenziali obbligatorie, alla non titolarità dei trattamenti ex art. 32 comma 1 del DL 50/2022 e avere un reddito non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021;
  • lavoratori che nel 2021 siano stati beneficiari di una delle indennità previste dall’art. 10 commi da 1 a 9 del DL 41/2021 e dall’art. 42 del DL 73/2021 (indennità COVID-19);
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate e avere un reddito non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati e avere un reddito non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021;
  • lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio;
  • nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.

Chi deve presentare domanda?

  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • dottorandi/e e assegnisti/e di ricerca;
  • lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
  • lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Le partite IVA, i lavoratori autonomi e i professionisti potranno presentare richiesta per il bonus 150 euro insieme alla domanda per il bonus 2000 euro, mediante un’unica domanda. Per maggiori informazioni leggi: “Bonus 200 euro e integrazione 150 euro autonomi: come funziona”.

Chi riceve il bonus in automatico?

  • titolari di trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione;
  • Chi percepisce l’indennità di disoccupazione NASPI e DISCOLL e la disoccupazione agricola;
  • beneficiari dei bonus Covid previsti dai Decreti Sostegni e Sostegni bis;
  • collaboratori sportivi;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali;
  • incaricati alle vendite a domicilio;
  • nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.

I lavoratori dipendenti dovranno presentare un’autodichiarazione al proprio datore di lavoro, dichiarando di:

  • non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
  • non essere componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza;
  • non essere destinatario/a della stessa indennità pagata da un altro datore di lavoro;
  • avere una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro.

Quando sarà erogato?

Il bonus sarà accreditato direttamente nella busta paga di novembre a tutti coloro che hanno una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro.

I pensionati saranno i primi a ricevere il bonus con la pensione di novembre. Colf, badanti e lavoratori domestici che hanno già presentato domanda per il bonus 200 euro entro la scadenza del 30 settembre avranno automaticamente il bonus entro la fine di novembre. Potranno riceverlo automaticamente a novembre anche i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.

Inoltre, arriverà automaticamente a novembre ai disoccupati con indennità NASPI e DISCOLL o disoccupazione agricola, i beneficiari dei bonus Covid previsti dai Decreti Sostegni e Sostegni bis, i lavoratori autonomi privi di partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali e gli incaricati alle vendite a domicilio.

I titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca, lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti, lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, dovranno attendere le istruzioni dell’INPS per la presentazione della domanda.

Per i lavoratori autonomi che richiedono entrambi i bonus di 200 e 150 euro, con un’unica domanda entro il 30 novembre, non sappiamo ancora quando saranno erogati.

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