L’articolo che seguirà esplorerà in dettaglio il concetto di whistleblowing, una pratica di crescente rilevanza nella società odierna. Il whistleblowing consente a individui di segnalare violazioni di legge o comportamenti non etici all’interno delle organizzazioni, garantendo loro protezione e confidenzialità. Questo articolo affronterà i fondamenti del whistleblowing, il suo ruolo nella denuncia e prevenzione di frodi e abusi, nonché le normative e sfide legate a questa pratica.
Il whistleblowing, o segnalazione di illeciti, è un tema di crescente rilevanza nella società odierna. Si tratta di un meccanismo che permette a individui di denunciare violazioni di legge o comportamenti non etici all’interno delle organizzazioni in cui lavorano o con cui sono in contatto, in modo confidenziale e protetto dalla legge. Questo articolo esplorerà il concetto di whistleblowing, il suo ruolo nell’esporre e prevenire frodi e abusi, nonché i dibattiti e le sfide associate a questa pratica.
Indice degli Argomenti
I Fondamenti del Whistleblowing
Il whistleblowing è un atto coraggioso e responsabile attraverso il quale individui, noti come “whistleblower”, mettono in luce informazioni su attività illegali, non etiche o controverse all’interno di organizzazioni. Questi atti di segnalazione possono coinvolgere una vasta gamma di questioni, tra cui frodi finanziarie, discriminazioni, abusi ambientali, pericoli per la salute pubblica e molti altri. Il D.lgs. n.24/2023 amplia le tutele in merito alle segnalazioni di illeciti, la garanzia di tutela e privacy attraverso delle piattaforme informatiche. Inoltre viene previsto un piano sanzionatorio che si aggira fino ai 50.000 euro di sanzioni.
La ragione principale che spinge le persone a diventare whistleblower è il senso di responsabilità verso il bene comune. Spesso, queste persone sono testimoni di comportamenti scorretti che minacciano l’integrità, la trasparenza e la legalità di un’organizzazione o di un settore. Denunciare tali attività può contribuire a preservare la fiducia del pubblico, a prevenire danni e a punire i responsabili.
Gli strumenti del Whistleblowing
Per agevolare il processo di segnalazione e proteggere i whistleblower, molte nazioni hanno messo a disposizione meccanismi specifici. Questi possono includere linee dirette per segnalazioni anonime, la possibilità di rivolgersi a organizzazioni esterne o addirittura la creazione di agenzie statali preposte alla tutela dei whistleblower.
Un esempio notevole è la legge Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act negli Stati Uniti, che ha istituito il programma SEC Whistleblower. Questo programma offre incentivi finanziari ai whistleblower che forniscono informazioni sulle violazioni delle leggi federali sui valori mobiliari. In molti paesi europei, è stata approvata la Direttiva UE sulla protezione dei whistleblower, che impone agli Stati membri di creare meccanismi di segnalazione sicuri e garantisce la protezione dei whistleblower.
Il D.Lgs. n. 24/2023, ci indica che per poter attivare una segnalazione i canali da utilizzare possono essere sia interni che esterni.
I canali possono essere utilizzati sia per denunciare illeciti nel settore pubblico che nel settore privato, sentite le rappresentanze o le organizzazioni sindacali di cui all’art. 51 del D.lgs. n. 81 del 2015.
I canali di segnalazione garantiscono, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.
I canali di segnalazione esterna sono previsti dall’art. 6 del decreto attuativo della Direttiva 2019/1937 e vengono previste in determinate occasioni specifiche, dando modo al segnalante di poter usufruire anche dello strumento di diffusione pubblica, in tal modo si potrà riscontrare l’utilizzo qualora ci sia l’inefficacia o l’impossibilità dell’utilizzo del canale interno per le seguenti motivazioni:
- qualora ci fosse già una segnalazione interna previgente senza alcuna prosieguo;
- qualora ci siano fondati motivi di ritenere che la segnalazione dia l’inizio ad una ritorsione al segnalante.
Oltre ai lavoratori del settore privato, ricordiamo che anche i soggetti del settore pubblico sono tenuti a istituire i mezzi per la segnalazione interna nello specifico:
- Le istituzioni pubbliche elencate nell’articolo 1, paragrafo 2, del decreto legislativo del 30 marzo 2001, numero 165;
- Le istituzioni indipendenti con compiti di garanzia, vigilanza o regolamentazione;
- Gli enti economici pubblici e gli enti di diritto pubblico menzionati nell’articolo 3, paragrafo 1, lettera d), del decreto legislativo dell’18 aprile 2016, numero 50;
- Gli operatori che gestiscono servizi pubblici concessi, le società di proprietà pubblica e le società “in house”, come definite rispettivamente dall’articolo 2, paragrafo 1, lettere m) e o), del decreto legislativo del 19 agosto 2016, numero 175, anche se quotati in borsa.
Cosa si può Segnalare
Secondo l’Autorità Nazionale Anticorruzione, possono essere segnalati i fatti rientranti nelle suddette categorie:
- Violazioni di natura amministrativa, contabile, civile o penale;
- Comportamenti illeciti rilevanti secondo il decreto legislativo 231/2001 o violazioni dei modelli di organizzazione e gestione previsti da esso;
- Illeciti che ricadono nell’ambito di leggi e regolamenti dell’Unione europea o nazionali relativi ai seguenti settori: contratti pubblici, servizi, prodotti e mercati finanziari, prevenzione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo, sicurezza e conformità dei prodotti, sicurezza dei trasporti, tutela ambientale, radioprotezione e sicurezza nucleare, sicurezza degli alimenti e dei mangimi, salute e benessere degli animali, salute pubblica, protezione dei consumatori, privacy e protezione dei dati personali, sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;
- Azioni o negligenze che pregiudicano gli interessi finanziari dell’Unione europea;
- Azioni o negligenze relative al mercato interno;
- Azioni o comportamenti che annullano lo scopo o la finalità delle disposizioni previste dagli atti dell’Unione europea.
Riassumendo quindi la possibilità di segnalare i comportamenti illeciti può avvenire attraverso i suddetti canali:
- interno (nell’ambito del contesto lavorativo);
- esterno (ANAC);
- divulgazione pubblica (tramite la stampa, mezzi elettronici o mezzi di diffusione in grado di raggiungere un numero elevato di persone);
- denuncia all’Autorità giudiziaria o contabile.
I compiti dell’ANAC a seguito di una segnalazione
Come prima cosa l’ANAC deve notificare alla persona segnalante il ricevimento della segnalazione entro 7 giorni dalla sua ricezione, a meno che la persona segnalante non richieda esplicitamente diversamente o a meno che l’ANAC ritenga che tale notifica possa compromettere la riservatezza dell’identità della persona segnalante.
Sarà opportuno mantenere un dialogo con la persona segnalante in modo da ottenere eventuali informazioni aggiuntive se necessario.
L’autorità nazionale anticorruzione ha come obbligo principale quello di dare seguito alle segnalazioni ricevute, per cui dovrà condurre le indagini necessarie per esaminare le segnalazioni compresa la possibilità di audizioni e raccolta di documenti.
Inoltre l’autorità dovrà fornire una risposta alla persona segnalante entro 3 mesi o, se vi sono ragioni valide e motivate, entro 6 mesi dalla data di notifica del ricevimento della segnalazione esterna o, in mancanza di tale notifica, entro 7 giorni dalla ricezione, comunicando l’esito della segnalazione.
L’importanza del Whistleblowing
Il whistleblowing è cruciale per il mantenimento dell’integrità e della responsabilità all’interno delle organizzazioni. Senza meccanismi di segnalazione adeguati, gli illeciti e gli abusi possono rimanere nascosti, causando danni significativi alle parti interessate e minando la fiducia del pubblico. Le segnalazioni di whistleblower possono anche contribuire a prevenire situazioni potenzialmente dannose, offrendo alle organizzazioni l’opportunità di correggere le proprie pratiche prima che si verifichino gravi conseguenze. Quindi una funzione di prevenzione che è possibile mettere in atto attraverso il sistema del whistleblower
Le controversie e le sfide del Whistleblowing
Nonostante il suo ruolo vitale nella società, il whistleblowing è spesso soggetto a controversie e sfide. Alcune delle principali questioni riguardano la protezione del whistleblower, la sua privacy e l’eventuale ricaduta legale. Molti whistleblower rischiano rappresaglie, licenziamenti ingiustificati o difficoltà a trovare lavoro dopo una segnalazione. La questione della protezione legale e della riservatezza è quindi cruciale per garantire che chi segnala illeciti non subisca conseguenze negative.
La Protezione Legale per i Whistleblower
Molte nazioni hanno promulgato leggi per proteggere i whistleblower. Queste leggi vietano il licenziamento ingiustificato di chi denuncia violazioni e talvolta offrono ricompense o indennità per incentivare le segnalazioni. Inoltre, alcune leggi consentono al whistleblower di rimanere anonimo durante il processo di segnalazione.
Il Futuro del Whistleblowing
Il whistleblowing è destinato a rimanere un elemento chiave nella lotta contro la corruzione, le frodi e altre violazioni. Le organizzazioni e i governi stanno attualmente lavorando per migliorare ulteriormente la protezione dei whistleblower e semplificare il processo di segnalazione. Ciò include l’uso della tecnologia per rendere più sicure le segnalazioni anonime e l’implementazione di normative più chiare e uniformi a livello internazionale.
In conclusione, il whistleblowing è un elemento essenziale per la responsabilità, la trasparenza e la legalità nelle organizzazioni e nei settori. Promuovere il whistleblowing e garantire la protezione dei whistleblower è fondamentale per una società in cui l’etica e l’integrità sono valori centrali.
Domande frequenti
Il whistleblowing è un atto coraggioso attraverso il quale individui, noti come “whistleblower”, denunciano attività illegali o comportamenti non etici all’interno delle organizzazioni con cui sono in contatto, in modo confidenziale e protetto dalla legge.
Gli strumenti includono linee dirette per segnalazioni anonime, la possibilità di rivolgersi a organizzazioni esterne e la creazione di agenzie statali per la tutela dei whistleblower. La Direttiva UE sulla protezione dei whistleblower è un esempio di tale normativa.
Il D.Lgs. n. 24/2023 amplia le tutele per le segnalazioni di illeciti e garantisce la riservatezza delle segnalazioni attraverso piattaforme informatiche. Inoltre, prevede un piano sanzionatorio con multe che possono arrivare fino a 50.000 euro.
Le categorie includono violazioni di natura amministrativa, contabile, civile o penale, comportamenti illeciti rilevanti secondo il decreto legislativo 231/2001, illeciti previsti da leggi e regolamenti dell’Unione europea o nazionali in vari settori, azioni che pregiudicano gli interessi finanziari dell’Unione europea e azioni che annullano il fine delle disposizioni dell’Unione europea.