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Verifiche ammortizzatori sociali Covid-19

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Verifiche ammortizzatori sociali Covid-19. Con la finalità di contrastare eventuali fenomeni elusivi o fraudolenti, l’ispettorato nazionale del lavoro, ha avviato controlli sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate agli ammortizzatori sociali con causale COVID 19.

In particolare, verrà posta attenzione verso quelle aziende che non hanno subito interruzioni o hanno operato in deroga alle misure restrittive.

L’Ispettorato ha fornito indicazioni operative, evidenziando la necessità di attivare controlli sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate agli ammortizzatori sociali con causale COVID-19, finalizzati anche a contrastare eventuali fenomeni elusivi o fraudolenti.

Un intervento necessario a tutela degli interessi dei lavoratori e delle stesse aziende, che potrebbero vedere assottigliate le risorse per la cassa integrazione, se le stesse fossero destinate ad aziende che in realtà non ne avrebbero avuto diritto o a soggetti che hanno approfittato del momento emergenziale per lucrare, dando vita a realtà del tutto fittizie ed inesistenti al solo scopo di intercettare soldi pubblici, destinati ad aziende e lavoratori onesti.

Verifiche ammortizzatori sociali

Il Decreto Rilancio ha rafforzato la possibilità di utilizzo della Cassa Integrazione e dell’ assegno ordinario modificando l’art. 19 del Decreto Cura Italia.

In particolare, le aziende che hanno già completamente utilizzato le prime 9 settimane, possono richiedere ulteriori 5 settimane con la medesima causale, utilizzabili per riduzione o sospensione di attività lavorativa entro il termine del 31 agosto 2020.

Quindi per un totale di 14 settimane fruibili tra il 23 febbraio e il 31 agosto.

Il Decreto legge approvato il 15 giugno, ha previsto, la possibilità per i datori di lavoro di fruire delle 4 settimane di cassa integrazione già previste dal Decreto Rilancio, anche immediatamente, senza attendere settembre, a condizione che le prime 14 settimane siano state già fruite.

Verifiche ammortizzatori sociali COVID 19

Con la finalità di contrastare fenomeni elusivi o fraudolenti, l’ispettorato nazionale del lavoro con la Circolare del 12 giugno 2020 n. 532, ha sottolineato la necessità di attivare controlli sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate agli ammortizzatori sociali con causale COVID 19.

Per gli accertamenti non urgenti, le commissioni regionali assicureranno il necessario coordinamento delle azioni di vigilanza nei riguardi delle:

  • Le aziende che hanno fatto richiesta di trattamenti di Cassa Integrazione Ordinaria, Fondo di Integrazione Salariale e Cassa Integrazione in deroga;
  • Domande di indennità di sostegno al reddito presentate da lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, da lavoratori agricoli, da lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria (artigiani, commercianti, IAP, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).

Le liste delle aziende, saranno fornite dall’INPS e sarà posta particolare attenzione alle segnalazioni pervenute, nei seguenti casi:

  • Dalle aziende operanti nei settori che non hanno subito interruzioni delle attività;
  • Aziende operanti in deroga alle misure restrittive previste dalla normativa emanata in relazione all’emergenza;
  • Aziende che hanno presentato domande di iscrizione, ripresa dell’attività, modifiche dell’inquadramento con effetto retroattivo in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamento delle varie forme di Cassa Integrazione;
  • Assunzioni, trasformazioni e riqualificazioni di rapporti di lavoro in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamenti delle varie forme di Cassa Integrazione;
  • Numero dei lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali ed eventuali esternalizzazioni;
  • Aziende che hanno collocato in smart working il personale e richiesto l’erogazione di ammortizzatori sociali;
  • Aziende che non hanno comunicato all’INPS la ripresa, anche parziale, dell’attività lavorativa.

Gli Ispettorati Interregionali assicureranno il monitoraggio delle verifiche in questione e del numero dei beneficiari di prestazioni previdenziali e assistenziali coinvolti dalle irregolarità rilevate.

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