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Ungheria: tassazione e vantaggi per privati e imprese

Scheda Fiscale dell'Ungheria: requisiti di ingresso, regime tributario per privati ed imprese. Agevolazioni fiscali per soggetti residenti in Ungheria.

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CAPITALEBudapest
LINGUA UFFICIALEUngherese
MONETAHUF
FORMA ISTITUZIONALERepubblica Parlamentare
CONVENZIONE CON ITALIASi
IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE15%
IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA’9%
TASSAZIONE INTERESSI, DIVIDENDI, ROYALTY E PLUSVALENZE20%

In questo report dedicato all’Ungheria ti spiego il regime fiscale di tassazione di soggetti residenti e non residenti. Scoprirai quali sono i vantaggi che un Paese come l’Ungheria è in grado di offrire a chi decide di trasferire la residenza nel Paese.

In generale, l’Ungheria è un Paese UE conosciuto per le sue agevolazioni fiscali. Questo, in quanto negli ultimi anno è stato in grado di sviluppare una serie di incentivi che hanno portato a trasferirsi nel Paese molte persone da tutta Europa. Questa normativa fiscale è stata in grado di portare ricchezza al Paese. Molte persone che non avrebbero mai pagato imposte nel Paese si sono trasferite in Ungheria spendendo nel Paese i propri soldi. Con un ritorno positivo per tutta l’economia. Di seguito voglio spiegarti il funzionamento del sistema tributario dell’Ungheria con tutte le sue potenzialità da sfruttare. Andiamo ad analizzare, quindi, il funzionamento di questo sistema tributario UE.


Il sistema tributario in Ungheria per persone fisiche ed imprese

In questa sezione del report voglio mostrarti il regime fiscale di tassazione presente in Ungheria per privati ed imprese. Il compito di svolgere le funzioni relative alla gestione, accertamento e riscossione dei tributi è stato affidato all’APEH (Hungarian Tax and Financial Control Administration). L’APEH è un’Agenzia fiscale che opera sotto l’egida del ministero delle Finanze. L’attività di questa Agenzia è disciplinata da una speciale convenzione (Act on the rules of Taxation) che stabilisce risorse, obiettivi e procedure da seguire nella gestione delle rispettive funzioni.

In Ungheria, la regola generale applicabile alla tassazione è il principio dell’autovalutazione. Le imprese e le persone fisiche sono tenute a valutare, dichiarare e pagare le proprie tasse da sole. L’Ungheria, in quanto membro dell’Unione Europea, ha un regime armonizzato di imposta sul valore aggiunto, dogane e accise. Nel funzionamento del suo sistema fiscale, il paese cerca di assicurarsi che la sua amministrazione fiscale nazionale soddisfi i requisiti dell’Unione Europea, dell’OCSE e del BEPS.

Nonostante il regime fiscale apparentemente complesso e la burocrazia a volte eccessiva, vale la pena investire in Ungheria anche dal punto di vista fiscale, in quanto la bassa base imponibile sul reddito delle società, l’ampia gamma di incentivi fiscali (in particolare incentivi fiscali per investimenti e sviluppo) e il carico fiscale in continua diminuzione sull’occupazione crea un ambiente fiscale accomodante. Andiamo ad analizzare il sistema tributario ungherese.

Imposte sul reddito delle persone fisiche in Ungheria

TASSAZIONEALIQUOTA
IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE15%

La tassazione delle persone fisiche avviene attraverso l’applicazione di una flat tax unica al 15%. La tassazione avviene per tutti i contribuenti residenti fiscalmente nel Paese. Questi soggetti sono obbligati al pagamento di questa imposta sul reddito delle persone fisiche (Személyi jövedelemadó). Questo è quanto prevede la Personal Income Tax (legge CXVII del 1995 e successive modifiche).

Le persone fisiche residenti in Ungheria sono soggette a tassazione su tutti i redditi di fonte worldwide. Mentre le persone fisiche non residenti soltanto sui redditi di fonte ungherese. Le persone fisiche sono considerate residenti, ai fini fiscali, in Ungheria se possiedono la dimora o il domicilio nel territorio. L’ubicazione dell’abitazione principale rileva ai fini dell’individuazione della dimora abituale. Ai fini del domicilio, la persona fisica deve essere presente, nel territorio ungherese, per almeno 183 giorni all’anno. Indipendentemente da quanto sopra, se un cittadino di un paese terzo stabilmente stabilito (se il permesso di soggiorno è rilasciato a una persona il cui ingresso e soggiorno in Ungheria era nell’interesse dell’economia nazionale per motivi legati agli investimenti effettuati da tale persona in Ungheria) in Ungheria trascorre meno di 183 giorni in Ungheria in un periodo di 12 mesi, uno si qualifica come residente fiscale non ungherese.

Il periodo di imposta in Ungheria, ai fini impositivi, coincide con l’anno solare (gennaio/dicembre).

In base a quanto indicato nell’articolo 7 allegato 1 della legge CXVII del 1995, relativa all’imposta sul reddito delle persone fisiche, sono considerati esenti da imposta:

  • Le borse di studio corrisposte agli studenti che studiano presso istituti stranieri di istruzione;
  • Le borse di studio per ricercatori che lavorano all’estero;
  • Alcune forme di sussidio e sostegno previste dallo Stato per i minori di età.

Altri redditi

Il reddito derivante dalla cessione di proprietà immobiliari, mobiliari, diritti e il reddito derivante dalla percezione di rendite vitalizie, assegni alimentari e patrimoni ereditari è assoggettato a imposizione con aliquota del 15%.

Per quanto riguarda i redditi di capitale, i dividendi percepiti sono assoggettati a imposizione con aliquota del 15%. Questo per la parte corrispondente al valore della quota di patrimonio attribuibile al socio, moltiplicata per due volte il tasso di sconto vigente all’inizio dell’esercizio in cui è deliberato la distribuzione di utili.

L’ammontare dei dividendi, eventualmente eccedente l’importo così determinato, è assoggettato a imposizione con aliquota del 15%.

Gli interessi percepiti non sono assoggettati a imposizione, mentre gli altri redditi di capitale (plusvalenze da alienazione e realizzo di investimenti in genere) sono assoggettati a imposizione con aliquota del 15%.

I redditi in natura sono tassati con aliquota del 44%. Mentre i redditi da locazione di immobili e dalla concessione del diritto di usufrutto di complessi abitativi sono tassati con aliquota del 15%.

Tassazione dei guadagni derivanti dalle valute virtuali

Dal 1° gennaio 2022 è stata introdotta una nuova regola per la determinazione del reddito da transazioni in criptovalute in Ungheria. Il reddito derivante da transazioni in valute virtuali include il profitto da plusvalenze o attività minerarie o qualsiasi altra transazione con asset crittografici. Il reddito deve essere determinato annualmente: l’individuo deve detrarre il costo annuale sostenuto dal reddito lordo annuo. Pertanto, secondo le regole, il reddito non è calcolato per transazione ma annualmente in base al flusso di cassa positivo e negativo. L’aliquota d’imposta è del 15% e non ci sono tasse aggiuntive o oneri di sicurezza sociale. Il reddito deve essere calcolato dal soggetto su base annuale e deve essere corrisposto fino al termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi annuale.

Imposta sul reddito delle società in Ungheria

Anche la tassazione sulle imprese in Ungheria (Társasági adó) è proporzionale e legata ad una flat tax del 9%. Questa aliquota si applica dal 2017 indipendentemente dal reddito annuo raggiunto.

TASSAZIONE SUL REDDITO DELLE IMPRESE IN HUFALIQUOTA
Nessuna limitazione9%

Questo è quanto prevede l’Act LXXXI of 1996 on Corporate Tax and Dividend Tax. L’utile ante imposte, rettificato in conformità alla legge, rappresenta la base imponibile per le società. Il reddito imponibile è, quindi, determinato apportando al reddito risultante dal conto economico le variazioni previste dalla normativa fiscale di riferimento.

Le società residenti sono soggette a imposta sul reddito ovunque prodotto in applicazione del world-wide principle. Sono considerate residenti le società costituite o che svolgono effettivamente l’attività in Ungheria. Le società non residenti sono soggette a imposte limitatamente al reddito prodotto in Ungheria.

Sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone giuridiche, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, gli enti giuridici costituiti ai sensi della legge sulle società, cioè le:

  • Società per azioni;
  • Società a responsabilità limitata;
  • Joint ventures;
  • Società in nome collettivo e le società in accomandita semplice;
  • Le cooperative e le società di proprietà statale;
  • I fondi di capitale di rischio e fondi di mutua assicurazione;
  • Studi legali, esecutori e procuratori.

Le società residenti sono tassate sui redditi ovunque prodotti. Nessuna tassazione di gruppo è consentita dalla legge ungherese. In generale, il periodo d’imposta coincide con l’anno solare. I contribuenti, tuttavia, possono, a determinate condizioni, optare per un esercizio diverso dall’anno solare. Gli aspetti principali della tassazione sulle società sono i seguenti:

  • Aliquota fiscale sulle società: 9%;
  • Esenzione totale da tassazione dei dividendi incassati (eccettuati dividendi da CFC);
  • Esenzione del 50% delle royalty da diritti d’autore incassate;
  • Nessuna ritenuta d’imposta sui dividendi erogati.
  • Convenzione contro le doppie imposizioni siglata con l’Italia.

Dividendi e plusvalenze

I dividendi percepiti da una società ungherese non concorrono, in generale, alla formazione del reddito imponibile. Questo a eccezione del caso in cui provengano da un soggetto residente in un paese a fiscalità privilegiata (Controlled Foreign Company rule). I dividendi distribuiti da una società ungherese e percepiti da altra società residente non sono soggetti ad alcuna ritenuta fiscale all’atto dell’erogazione. I dividendi distribuiti da una società ungherese e percepiti da una società non residente sono, invece, soggetti all’atto dell’erogazione, in applicazione della normativa interna, a una ritenuta alla fonte nella misura del 20%. Sono tuttavia fatte salve le disposizioni convenzionali che in molti casi prevedono una ritenuta alla fonte sui dividendi in uscita più favorevole (Francia, Regno Unito, Lussemburgo e Olanda 5%, Italia 10%).

Le plusvalenze patrimoniali realizzate da società ungheresi concorrono a formare il reddito imponibile ai fini dell’imposta sui redditi. Le plusvalenze patrimoniali realizzate da società non residenti, che non hanno in Ungheria una stabile organizzazione, non sono soggette a imposizione in Ungheria.

Regime fiscale di tassazione per le piccole imprese

Contribuenti minimi e piccole società possono applicare due regimi fiscali opzionali. Il primo, conosciuto con l’acronimo ungherese di KATA, e il secondo, conosciuto, invece, con l’acronimo di KIVA. Nel primo caso il passaggio al KATA, che può avvenire in ogni periodo dell’anno ed è previsto per le ditte individuali e le microimprese con un fatturato annuo fino a 12 milioni di HFU. Questo regime comporta due diverse imposte forfetarie mensili:

  • 50mila fiorini per i contribuenti che ritraggono dall’attività la principale fonte di reddito;
  • 25mila fiorini per quelli le cui entrate derivano da altre fonti.

Se il ricavo supera, invece, i 6 milioni di fiorini la tassazione è al 40%. La seconda, in acronimo KIVA, con una flat tax al 16%, previsto per le società con ricavi fino a 500 milioni di HFU e meno di 25 dipendenti. Il passaggio al sistema KIVA, a differenza del sistema KATA, può avvenire soltanto una volta all’anno.

Normativa sul transfer price

L’Ungheria per quanto riguarda la disciplina legata ai “prezzi di trasferimento” infragruppo (transfer price), si è resa conforme alle disposizioni OCSE. Sono in linea con gli orientamenti OCSE sui prezzi di trasferimento dal 2011 anche il guadagno netto da transazione e le modalità di destinazione degli utili è incluso tra i metodi utilizzati per determinare l’arm’s lenght price, il prezzo concordato da due parti in una transazione.

Le società in Ungheria

Esistono in Ungheria quattro tipologie societarie. Ovvero le seguenti:

  • Partnership illimitate (Kkt);
  • Società in accomandita (Bt);
  • Società a responsabilità limitata (Kft) o
  • Una società a responsabilità limitata (Rt, Zrt o Nyrt ).

Ogni struttura aziendale ha i propri requisiti per gli azionisti (o membri). Il numero di amministratori e funzionari richiesti dipende dal tipo di società. Per i direttori, i requisiti sono i seguenti:

  • In un Kft, la società deve avere uno o più amministratori delegati.
  • In un RT, deve essere formato un consiglio di amministrazione composto da 3 a 11 membri. Oppure la società può scegliere un direttore generale per gestirlo.

Su entrambe le tipologie di società, deve essere nominato almeno un amministratore di qualsiasi nazionalità. Per i funzionari, le società devono nominare almeno un ufficiale di qualsiasi nazionalità. Il capitale iniziale richiesto dipende dal tipo di società:

  • Kft: 3.000.000 HUF.
  • Private Rt: 5 milioni HUF (20.000 EUR); sia i Kfts che i R privati ​​possono essere stabiliti senza contributi in denaro.
  • Pubblico Rt: 20 milioni di HUF (80.000 EUR); la società non può essere costituita senza contributi in denaro .

Imposta sul valore aggiunto in Ungheria

L’Imposta sul Valore Aggiunto in Ungheria è conosciuta come Általános forgalmi adó. Sono considerati soggetti passivi di questa imposta le persone fisiche e giuridiche che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi a titolo oneroso, importazioni da Paesi non Ue e acquisti intracomunitari. La base imponibile è rappresentata dal totale dei corrispettivi pattuiti per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate.

L’aliquota di imposta standard è del 27%. Si tratta dell’aliquota IVA più alta rispetto a tutti i Paesi dell’Unione Europea.Le aliquote IVA ridotte sono due, rispettivamente del 5% e del 18%. In particolare:

  • Aliquota del 5%. Applicabile esclusivamente alle cessioni di medicinali, di apparecchiature mediche, di strumenti per non vedenti e di prodotti editoriali. Latte, uova e pollame;
  • Aliquota del 18%. Applicabile a beni alimentari di prima necessità, ai servizi di ristorazione e alla fornitura di gas naturale e di energia. Aliquota applicabile anche anche sui servizi Internet e di catering.

Imposte locali

Le tasse locali sono applicate dai Comuni a loro totale discrezione. Le tasse locali possono includere:

  • Tassa di soggiorno per le imprese. La tassa è dovuta da tutti gli imprenditori la cui sede o filiale registrata si trova nella giurisdizione del Comune. L’aliquota massima è del 2%;
  • Tassa di costruzione. La tassa è dovuta dal proprietario dell’edificio a prescindere dal fatto che l’edificio sia utilizzato per scopi residenziali. L’aliquota massima dell’imposta è di HUF 1.722/mq, o 3,6% del valore di mercato rettificato;
  • La Tassa fondiaria. Imposta a carico del proprietario registrato del lotto e l’aliquota massima dell’imposta è di HUF 313/mq, pari al 3% del valore di mercato rettificato;
  • Tassa di soggiorno per turisti. Si applica a tutti i turisti che trascorrono almeno una notte sul territorio e non sono residenti. L’importo massimo della tassa è di HUF 469 a persona per notte o 4% della quota pagata per l’affitto dell’alloggio.

Dichiarazione dei redditi in Ungheria e versamento delle imposte

Le persone fisiche residenti devono presentare la dichiarazione annuale dei redditi annuale entro il 20 maggio dell’anno successivo all’anno d’imposta. mentre i privati, tenuti a pagare l’IVA e gli imprenditori individuali, entro il 25 febbraio dell’anno successivo.

Le imprese il cui esercizio fiscale coincide con l’anno solare devono presentare la dichiarazione fiscale entro e non oltre il 31 maggio dell’anno immediatamente successivo al periodo d’imposta cui si riferisce la dichiarazione. Invece i contribuenti il cui esercizio fiscale è diverso dall’anno civile devono presentare la dichiarazione dei redditi entro il quinto mese successivo al periodo d’imposta a cui si riferisce la dichiarazione. Tutti coloro che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi a titolo oneroso nel territorio ungherese hanno l’obbligo di emettere fattura e sono tenuti a presentare dichiarazioni Iva mensili, trimestrali o annuali.

Le imprese sono tenute a presentare le dichiarazioni, a fini fiscali e assicurativi nazionali, per via telematica. Ogni contribuente ha la possibilità di gestire per via telematica le questioni tributarie personali. In particolare adempiere agli obblighi fiscali e notificare eventuali cambiamenti relativamente alla propria posizione tributaria e scaricare i dati registrati. Tale possibilità è offerta dal gateway client che è un punto di accesso elettronico attraverso il quale i contribuenti possono connettersi agli organi della Pubblica Amministrazione e delle istituzioni pubbliche tramite identificazione personale. Per poter accedere al gateway client è necessario essere registrati. La registrazione può essere effettuata personalmente dal contribuente o, in caso di società, dal suo rappresentante legale. 

Per ulteriori informazioni: 

Il sistema dei controlli fiscali

Dal 2014, l’Ungheria ha accompagnato la sua politica fiscale con l’implementazione di un meccanismo di tracciabilità dei conti. Si tratta di un meccanismo che rende la vita dura agli evasori fiscali. In particolare, grazie a due sistemi:

  • Controllo immediato delle fatture emesse al momento del pagamento, da parte del Fisco.
  • Un meccanismo, denominato Ekaer, che obbliga i trasportatori alla tenuta di un registro e ad un monitoraggio continuo dei trasporti effettuati.

Questi due sistemi funzionano secondo lo schema seguente:

  • Il regolamento ungherese sulla fatturazione istantanea impone ai fornitori di servizi (ad es. taxi, riparazione veicoli, catering, immobiliare) e ai venditori di prodotti (ad es. negozi al dettaglio) di utilizzare “contante online“. Questo avviene registrando la transazione al momento dell’emissione delle fatture (cioè, ogni volta che si vendono servizi e prodotti). Il registratore di cassa ha una connessione dati continua con i sistemi dell’Autorità fiscale ungherese (Hta, ndr). Di conseguenza, l’Hta può monitorare costantemente l’esecuzione delle transazioni;
  • Il sistema Ekaer. Sistema anch’esso gestito dall’Autorità fiscale ungherese, scheda le movimentazioni commerciali prima dell’inizio dell’attività di trasporto, attraverso la registrazione del volume dei prodotti trasportati, del mittente, del destinatario, del numero di targa del veicolo usato per i trasporti.

Entrambi i meccanismi di sorveglianza sono accompagnati da un corredo di sanzioni, che non lascia scampo all’evasore. Dopo un paio di avvertimenti scatta il blocco immediato dei conti aziendali e per chi non si redime c’è la chiusura dell’attività.

Convenzioni contro le doppie imposizioni

La Convenzione in vigore tra Italia e Ungheria evita la doppia imposizione. I soggetti italiani possono chiedere il rimborso della parte dell’imposta eccedente la percentuale di aliquota italiana pagata sui dividendi. La richiesta deve essere accompagnata da un certificato dello Stato italiano, dal quale risulti l’esistenza delle condizioni necessarie per avere diritto all’applicazione delle esenzioni o riduzioni previste dalla convenzione.

Criteri di collegamento per i redditi da pensione (privata)

I pensionati italiani che si trasferiscono la propria residenza fiscale in Ungheria possono beneficiare dell’art. 18 della Convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Ungheria e l’Italia (Legge n. 509/80) secondo la quale i redditi da pensione corrisposti da uno Stato contraente ad un residente di un altro Stato contraente sono imponibili soltanto in quest’ultimo Stato.

Questo significa che, un pensionato che si trasferisce in Ungheria può chiedere all’INPS l’erogazione della pensione al lordo delle ritenute fiscali per assoggettare ad imposizione il reddito in Ungheria, secondo le disposizioni fiscali di questo Stato. E’ opportuno evidenziare che l’INPS è tenuto a verificare, anche attraverso l’ausilio dell’Agenzia delle Entrate la residenza fiscale dei pensionati espatriati, e che la Convenzione è utilizzabile solo nel caso in cui lo Stato di residenza fiscale (in questo caso l’Ungheria) assoggetti a tassazione il reddito da pensione. Le convenzioni contro le doppie imposizioni, infatti, non contemplano situazioni di doppia non imposizione fiscale.


Perché scegliere il regime fiscale Ungherese?

Il sistema fiscale ungherese, con la doppia flat tax su privati ed imprese, ha un fascino davvero forte. Se si considera che la maggior parte dei redditi delle persone fisiche sconta un’aliquota proporzionale del 15%, e che le imprese pagano il 9% di imposte, le differenze con l’Italia sono notevoli. Oltre a questo la ritenuta in uscita applicata al dividendo i fonte italiano può essere ridotta grazie alla convenzione contro le doppie imposizioni siglata con l’Italia. Oltre a questo deve essere tenuto presente che gli investitori non residenti hanno inoltre la possibilità di beneficiare della procedura di ruling.

Si tratta di una domanda che consente di delineare preventivamente con l’amministrazione fiscale ungherese l’impatto fiscale dei propri progetti d’investimento e – vi è più – di un sistema tributario che non prevede l’applicazione di ritenute alla fonte su dividendi, interessi e royalties in uscita. L’unico aspetto negativo è dato dall’aliquota IVA più alta d’Europa, ovvero il 27%.

Conclusioni

Se stai valutando di trasferirti personalmente in Ungheria ti consiglio di non sottovalutare gli aspetti fiscali connessi ad una corretta procedura di trasferimento di residenza all’estero. Mi riferisco allo spostamento del tuo “centro degli interessi vitali” dall’Italia all’Ungheria. Questo aspetto, spesso sottovalutato e ridotto al semplice “trascorrere meno di 183 giorni all’anno in Italia”, può portare a conseguenze importanti in caso di accertamento sulla residenza fiscale. Spostare il proprio centro degli interessi vitali all’estero, non è semplice, e soprattutto richiede il rispetto di una procedura e varia in relazione alla specifica situazione soggettiva del soggetto che intende trasferirsi all’estero in modo duraturo e stabile.

Allo stesso modo, se sei un imprenditore e credi che faccia al caso tuo l’avvio di un processo di internazionalizzazione in Ungheria, consiglio di prestare attenzione alle normative fiscali che disciplinano questo processo. Prima di tutto devi valutare la valida ragione economica che giustifica l’operazione e poi occorre pianificare in anticipo gli aspetti legati ad evitare problematiche fiscali importanti come l’esterovestizione o la stabile organizzazione occulta, ma anche la disciplina CFC e quella sul transfer price. Per questi motivi è importante non affidarsi a società che ti promettono l’immediata l’apertura di una società in Ungheria, ma piuttosto pianificare preventivamente con un dottore Commercialista esperto, la situazione della tua società per individuare le modalità con cui è possibile avviare un processo di internazionalizzazione. Solo in questo modo potrai avere chiari aspetti positivi e negati di questa procedura e gli impatti reddituali e fiscali degli scambi transfrontalieri di utili.


Consulenza fiscale online

Sono sicuro che se hai letto questo report fino alla fine sei concretamente interessato al regime fiscale ungherese. Come detto vi possono essere delle agevolazioni da sfruttare che possono rendere interessante questo Paese per trasferirsi o per investimenti economici. Tuttavia, è sempre opportuno pianificare in anticipo un trasferimento, un investimento, o un processo di internazionalizzazione societaria nel Paese.

Per questo motivo se desideri avere una consulenza per capire i vantaggi di questo regime fiscale in relazione alla tua situazione personale, contattami!


Informazioni utili

Magyar Nemzeti Bank (Banca centrale)

Sito Internet: english.mnb.hu/

Budapest Kereskedelmi es Iparkamara (Camera di Commercio e dell’Industria di Budapest)

Krisztina Krt 99, H-1016 Budapest Tel: (+36 1) 488 2000 – Numero verde: (+36 80) 98 98 98

Fax: (+36 1) 488 2108 – Email: ugyfelszolgalat@bkik.hu – Sito Internet: www.bkik.hu

Ministry of National Development

Indirizzo postale: 1011 Budapest, Fo˝ utca 44-50 /: 1440 Budapest, P.O.B.. 1 – Tel: (+36 1) 795-1700 – Fax: (+36 1) 795-0697 – Email: ugyfelszolgalat@nfm.gov.hu – Sito Internet: www.kormany.hu/en/ministry-of-national-development

Agenzia Ungherese per gli Investimenti e il Commercio

1055, Honvéd utca 20. Budapest 1055 – Tel: (+36 1) 872-6520 – Fax : (+36 1) 872-6699

E-mail: info@hita.hu / Sito Internet: hipa.hu/it/Default.aspx (in italiano)

Magyar Kereskedelmi Engedélyezési Hivatal (Hungarian Trade Licensing Office)

1124 Budapest, Németvölgyi út 37-39 – Telefon:(1) 4585-800 – Fax: (1) 4585-865 – Email: mkeh@mkeh.gov.hu – Sito Internet: mkeh.gov.hu

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