Comprendere le conseguenze legali e fiscali dell’omissione della dichiarazione dei redditi: un’analisi dettagliata delle sanzioni applicabili e dei termini di prescrizione.


La presentazione della dichiarazione dei redditi è un adempimento a cui sono chiamati i contribuenti ogni anno. L’obiettivo è quello di indicare volontariamente i redditi percepiti nel periodo di imposta e determinare la relativa tassazione.

Se la dichiarazione dei redditi non viene presentata nei termini, si incorre nella fattispecie di omessa dichiarazione dei redditi. Questo in generale vale sia se dovevi presentare il modello Redditi Persone Fisiche che il modello 730.

Nella mia attività professionale capitano con molta frequenza situazioni in cui il contribuente (sia esso persona fisica o impresa) incorra nella fattispecie di omessa dichiarazione. Questo avviene anche perché commettere degli errori, con il sistema tributario italiano, è cosa assai probabile. Se ti sei accorto di aver omesso di prestare la tua dichiarazione, in questo articolo potrai capire quali sono le sanzioni e come potrai agire per (eventualmente) rimediare alla violazione commessa. Ti indicherò come operare e come intervenire, quali sono i termini di accertamento e di prescrizione ed infine vedrai quando l’omessa dichiarazione ha rilevanza penale.

La fattispecie di omessa dichiarazione può riguardare le imposte dirette (IRPEF, IRES, IRAP), ma anche le imposte indirette come l’IVA. Di seguito la guida per affrontare preparati queste evenienze, seguendo le indicazioni fornite dalla Circolare n. 42/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate.

Quando si considera omessa la dichiarazione dei redditi?

Il primo aspetto che devi considerare riguarda capire quando si incorre nella fattispecie di dichiarazione omessa. La dichiarazione dei redditi si considera omessa quando la stessa non è stata presentata dopo 90 giorni dalla scadenza (ex art. 2 co. 7 DPR n. 322/98). Più concretamente, si verifica la fattispecie di dichiarazione omessa, nelle seguenti casistiche:

  • Modello Redditi Persone Fisiche, Società di capitali e modello IRAP: se la presentazione avviene dopo il 28/02 dell’anno successivo a quello di scadenza;
  • Modello 730: se la presentazione avviene dopo il 21 ottobre dell’anno di scadenza se la dichiarazione doveva essere presentata tramite intermediario;
  • Dichiarazione Iva: se la presentazione avviene oltre il 29 luglio dell’anno di scadenza.

Su questo punto occorre precisare quanto riportato dalla Sentenza n. 13322/14 della Cassazione, secondo la quale quando la presentazione di una dichiarazione reddituale o Iva ha più scadenze si deve prendere a riferimento si deve prendere a riferimento l’ultima scadenza prevista dalla legge per il computo dei giorni. In pratica, per il modello 730 che prevede diverse scadenze di presentazione, l’omessa presentazione si manifesta se il modello è presentato successivamente al 29 dicembre. Questo in quanto l’ultima scadenza ordinaria utile è il 30 settembre.

Ulteriori ipotesi di dichiarazione omessa

Oltre al ritardo nella presentazione del modello dichiarativo, la fattispecie di omessa presentazione della dichiarazione si realizza anche in altre fattispecie. In particolare nelle seguenti:

  1. Dichiarazione dei redditi presentata con ritardo superiore a 90 giorni – In tal caso la dichiarazione è considerata omessa, ma costituisce titolo per la riscossione dell’imposta in base agli imponibili in essa indicati;
  2. Dichiarazione dei redditi redatta su stampati non conformi ai modelli ministeriali – In tal caso la dichiarazione è nulla e non costituisce titolo per la riscossione delle imposte relative agli imponibili in essa indicati;
  3. Infine, Dichiarazione dei redditi non sottoscritta – In tal caso la dichiarazione è nulla e non costituisce titolo per la riscossione delle imposte relative agli imponibili in essa indicati. La nullità può essere sanata se il soggetto tenuto a sottoscrivere la dichiarazione vi provvede entro 30 giorni dal ricevimento dell’invito da parte dell’ufficio territorialmente competente.

Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi: le sanzioni

Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione il D.Lgs. n. 471/97 prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa. Si tratta di una sanzione pecuniaria molto pesante, in quanto la fattispecie di omessa dichiarazione è relativamente grave. Il contribuente, infatti, omette alla conoscenza dell’Amministrazione finanziaria tutti i redditi percepiti durante quell’annualità. Facendo questo il contribuente non permette di esercitare le normali funzioni di controllo e accertamento tributario. L’importo della sanzione è determinato in percentuale sulla base della differenza tra importo dovuto ed accertato dall’Agenzia delle Entrate e l’importo dichiarato. Questo secondo quanto previsto dalla Circolare n. 5/E/2002 dell’Agenzia delle Entrate.

Fattispecie sanzionatorie aliquote e maggiorazioni

Omessa dichiarazione: sanzioni amministrative
In caso di omessa dichiarazione dei redditi la sanzione amministrativa pecuniaria va da un minimo del 120% ad un massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute.

L’imposta minima applicabile è di 250,00 euro. In caso di redditi prodotti all’estero è previsto un aumento di 1/3 della sanzione minima applicabile. Nel caso in cui non siano dovute imposte è prevista, invece, una sanzione da 250,00 euro a 1.000,00 euro, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. La base di commisurazione della sanzione è costituita “dall’ammontare delle imposte relative agli imponibili accertati, al netto delle ritenute alla fonte operate sui redditi accertati e delle detrazioni spettanti” (C.M. 25.1.99 n. 23).

Paradisi fiscali

Gli investimenti e le attività di natura finanziaria negli Stati o territori a fiscalità privilegiata in violazione della normativa in tema di monitoraggio fiscale si presumono costituiti, salvo prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione (art. 12 del D.L. n. 78/2009). In questo caso, le sanzioni sono raddoppiate. Questo significa, in buona sostanza, che se vengono riscontrate attività finanziarie detenute in Stati o territori non collaborativi, tali attività vengono considerate come costituite (per presunzione) attraverso redditi sottratti a tassazione.

Per approfondire: “Raddoppio dei termini di accertamento per attività non dichiarate in paradisi fiscali“.

Omessa dichiarazione dei canoni di locazione

In caso di opzione per la cedolare secca, in presenza di canone di locazione immobiliare ad uso abitativo non dichiarato o dichiarato in misura inferiore, le sanzioni sono raddoppiate. Questo è quanto prevede l’art. 1, comma 7, del D.Lgs. n. 471/97. La sanzione va dal 240% al 480% dell’imposta in caso di omessa dichiarazione del canone locatizio con un minimo di 500 euro. Oppure, dal 180% al 360% in caso di infedele dichiarazione.

Omessa dichiarazione reiterata per più anni

In caso di plurime violazioni, spetta la continuazione, e, secondo un’opinione, opera il solo aumento dalla metà al triplo ex art. 12 co. 5 del D.Lgs. n. 472/97. (Cass. 16.9.2016 n. 18230, Cass. 8.2.2017 n. 3364).

Dichiarazione IVA e IRAP

Nell’omessa dichiarazione IVA, può essere irrogata la sanzione dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro. Se sono effettuate solo operazioni per le quali non c’è imposta la sanzione è da 250 euro a 2.000 euro. Per la dichiarazione IRAP, la disciplina è contenuta nell’art. 1 del DLgs. n. 471/97, e la sanzione è uguale alle imposte sui redditi (dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro).

FattispecieSanzioneNorma
Omessa dichiarazione dei redditi, IRAP e IVADal 120% al 240% delle imposte dovute (minimo 250 euro)Art. 1 co. 1 e 5 co. 1 del D.Lgs. n. 471/97
Omessa dichiarazione dei redditi e IRAP (se non sono dovute imposte)Da 250 euro a 1.000 euroArt. 1 co. 1 del D.Lgs. n. 471/97
Infine, omessa dichiarazione IVA (se non sono dovute imposte)Da 250 euro a 2.000 euroArt. 5 co. 3 del D.Lgs. n. 471/97

Omessa dichiarazione dei redditi ed invio entro un anno

Nel caso in cui il contribuente decida comunque di inviare la dichiarazione successivamente ai 90 giorni dalla scadenza è prevista una piccola agevolazione. Infatti, se la dichiarazione dei redditi viene comunque presentata entro il termine per l’invio di quella per l’anno successivo. Oppure comunque prima dell’inizio di un accertamento, la sanzione è dimezzata, e varia quindi dal 60% al 120% delle imposte, con un minimo di 200 euro, oppure da 150,00 euro a 500,00 euro se non sono dovute imposte.

Questo significa che se ti trovi in una situazione in cui l’omessa dichiarazione è chiara e conclamata presentare comunque la dichiarazione dei redditi, ti permette di avere comunque uno sconto sulla sanzione applicabile. Se, invece, decidi di aspettare i termini di accertamento, e la possibilità di incorrere in un accertamento fiscale, le eventuali sanzioni a cui andrai incontro sono quelle ordinarie. Vedasi, per questa fattispecie, i chiarimenti forniti dalla Circolare n. 42/E/2016.

Ravvedimento operoso della dichiarazione omessa con agevolazioni

Per l’omessa dichiarazione, come detto, la sanzione applicabile è quella che va dal 120% al 240% delle imposte dovute. La base di commisurazione della sanzione è data dall’ammontare delle imposte relative agli imponibili accertati, al netto delle ritenute alla fonte operate sui redditi accertati e delle detrazioni spettanti.

Tuttavia, se il contribuente omette la dichiarazione ma comunque paga le imposte (anche se del caso tramite ravvedimento operoso dei tardivi versamenti, con sanzione al 30%), sarà destinatario di un atto di contestazione delle sanzioni in misura fissa, e non proporzionale.

Deve essere evidenziato che, secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, se il contribuente omette la dichiarazione e, nel ravvedimento, sana solo il mancato versamento delle imposte risultanti dalla medesima “qualora l’imposta accertata sia stata completamente versata dal contribuente” la sanzione per l’omessa dichiarazione dei redditi è quella da 250 euro a 1.000 euro. Questo, in quanto per imposta dovuta si ritiene che debba intendersi la differenza tra l’imposta accertata e quella versata a qualsiasi titolo. Questo è quanto indicato dalla Circolare n. 54/E/2002 (§ 17.1). Tale documento non sembra essere stato superato dalla più recente Circolare n. 42/E/2016.

Pertanto, sulla base di queste considerazioni è possibile affermare che:

  • Se la dichiarazione è omessa e le imposte non sono versate la sanzione va dal 120% al 240% del tributo dovuto;
  • Se la dichiarazione è omessa ma le imposte sono versate, anche a seguito del ravvedimento operoso, la sanzione va da 250 a 1.000 euro (si applica la sanzione fissa al posto di quella variabile). Tale sanzione fissa si riduce tra i 150 ed i 500 euro per la dichiarazione dei redditi/IRAP se la dichiarazione e il pagamento delle imposte avvengono entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo e in assenza di controlli tributari.
Questo significa che il contribuente ha la possibilità di avere beneficio dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, anche se ormai qualificata come “omessa“, con contestuale versamento delle imposte con ravvedimento operoso per sanzione da ritardato versamento. Il beneficio riguarda sia l’applicazione di sanzioni fisse al posto di quelle variabili, sicuramente più onerose, che per l’esenzione da possibili fattispecie penalmente rilevanti.

Versamento delle imposte in caso di dichiarazione omessa

Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente che trasmette la dichiarazione decorsi i 90 giorni dalla scadenza, quindi in un momento in cui il ravvedimento non sarebbe possibile, può beneficiare comunque di sanzioni fisse. Infatti, secondo la Circolare n. 54/E/2002, se le imposte risultano totalmente versate fruendo del ravvedimento operoso per i tardivi pagamenti, la sanzione da omessa dichiarazione viene irrogata nella misura fissa.

Prendiamo il caso di un contribuente che omette di inviare il modello Redditi entro la scadenza di invio, e che, per qualsiasi ragione, non regolarizza l’invio nei 90 giorni. Entro la scadenza della dichiarazione per l’anno successivo, ma anche in un momento successivo, potrebbe presentare la dichiarazione omessa, corrispondere le imposte che ne derivano, versare gli interessi legali e le sanzioni da tardivo versamento ridotte. A questo punto potrebbe confidare nel fatto che gli venga notificato, come conseguenza dell’omessa dichiarazione (violazione non sanabile) un atto di irrogazione della sanzione “fissa“. Inoltre, la presentazione della dichiarazione anche oltre i 90 giorni può essere opportuna per il contribuente anche in relazione:

  • Al dimezzamento delle sanzioni previsto per la regolarizzazione entro la scadenza di presentazione della dichiarazione dell’annualità successiva (da 150 euro a 500 euro);
  • Alla non punibilità per il reato di omessa dichiarazione ex art. 5 del D.Lgs. n. 74/2000.

Dichiarazione unificata

La possibilità di presentare la dichiarazione unificata (modello UNICO, che ha rilievo sia per le imposte sui redditi che per l’IVA) è venuta meno dal 2017 (periodo d’imposta 2016). Essa era una modalità di adempimento dell’obbligo, ma rimaneva ferma l’autonomia delle dichiarazioni (circ. Agenzia delle Entrate 19.6.2002 n. 54).

Somme detenute in paradisi fiscali senza indicazione nel quadro RW

Gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenuti in Stati o territori a fiscalità privilegiata in violazione della normativa in tema di monitoraggio fiscale si presumono costituiti, salvo prova contraria, mediante redditi soggetti a tassazione. Si tratta della presunzione legale relativa di cui all’art. 12 del D.L. n. 78/2009. In questo caso le sanzioni, ex art. 1 del D.Lgs. n. 471/97 sono raddoppiate, così come quelle connesse all’omessa presentazione del quadro RW, che passano dal 6% al 30% degli importi non dichiarati.

La presunzione non qualifica i “redditi sottratti a tassazione” come “redditi prodotti all’estero“. Da questo ne consegue che il raddoppio delle sanzioni non si cumula l’aumento di 1/3 delle sanzioni previsto dall’art. 1 comma 8 del D.Lgs. n. 471/97.

Omessa dichiarazione dei redditi come reato

Il reato dell’omessa dichiarazione dei redditi è volto a tutelare l’interesse all’integrale e tempestiva percezione dei tributi, oltre a quello della trasparenza fiscale.

Dichiarazione omessa: fattispecie di reato
La norma punisce con la reclusione da 2 a 5 anni chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, ad euro cinquantamila.

È, inoltre, punito con la reclusione da 2 a 5 anni chiunque non presenta, essendovi obbligato, la dichiarazione di sostituto d’imposta, quando l’ammontare delle ritenute non versate è superiore ad euro 50.000. Non viene punita, dunque, l’omessa la dichiarazione presentata entro novanta giorni dalla scadenza del termine o non sottoscritta o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto.

Decreto fiscale

Nel tentativo di rendere più efficace il contrasto all’evasione fiscale, il DL n. 124/2019 convertito dalla L. 157/2019, ha aggravato la precedente previsione della reclusione che aveva come limiti edittali da 1 anno e 6 mesi a 4 anni. Tale intervento rende oggi possibile, l’applicazione della custodia cautelare in carcere laddove vengano integrati i presupposti richiesti dal codice di procedura penale (art. 280 c.p.p.).

Soggetti attivi

I soggetti attivi sono tutti i soggetti obbligati alla presentazione delle dichiarazioni sulle imposte dei redditi e sul valore aggiunto, oltre a quelli previsti dall’art. 1 lett. e) del D.Lgs. n. 74/2000 nell’ambito delle persone giuridiche. Riguardo a tale obbligo deve considerarsi soggetto passivo di imposta il cittadino italiano che, pur risiedendo all’estero, stabilisca in Italia, per la maggior parte del periodo di imposta, il suo domicilio, inteso come sede principale degli affari, degli interessi economici e delle relazioni personali. Non si può ritenere che sia un errore scusante ai sensi dell’art. 47 c.p., in quanto il medesimo obbligo si configura come elemento normativo la cui ignoranza non esclude il dolo di evasione.

Soglia di punibilità

Per l’omessa dichiarazione è comunque prevista una soglia di punibilità di 50.000 euro che delimita la rilevanza penale dell’omissione.

Elemento soggettivo

Il dolo richiesto è specifico, consistente nel “fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto”. Il soggetto deve essere stato consapevole che a tale inadempienza sia conseguita un’evasione di imposta superiore alla soglia di punibilità normativamente prevista. 

Modello 770

La fattispecie dell’omessa dichiarazione è stata, altresì, arricchita di un nuovo comma 1-bis che punisce, con la medesima pena, l’omessa dichiarazione del sostituto d’imposta. Ciò comporta che oggi l’omissione del modello 770 assume penale rilevanza quando l’ammontare delle ritenute non versate sia superiore a 50.000 euro. Quest’ultima fattispecie, non richiede il dolo specifico di evasione. Ai fini dell’integrazione del reato è sufficiente il dolo generico, ovvero la coscienza e volontà di commettere l’illecito.

Omessa dichiarazione ravveduta entro l’anno per la causa di non punibilità penale

Importante:
A livello penale, l’art. 13 comma 2 del D.Lgs. 74/2000 sancisce: “I reati di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 non sono punibili se i debiti tributari, comprese sanzioni e interessi, sono stati estinti mediante integrale pagamento degli importi dovuti, a seguito del ravvedimento operoso o della presentazione della dichiarazione omessa entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo”, sempre che non sia iniziato un controllo di natura penale o fiscale.

L’art. 13 co. 2 del D.Lgs. n. 74/2000 stabilisce che tale reato non sia punibile se i debiti tributari, comprese sanzioni e interessi, sono estinti mediante integrale pagamento degli importi dovuti. Ciò può avvenire a seguito del ravvedimento operoso o della presentazione della dichiarazione omessa entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo.

Il ravvedimento o la presentazione, tuttavia, devono essere intervenuti prima che l’autore del reato abbia avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell’inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali. La differente disciplina, rispetto a quanto previsto dall’art. 13 co. 1 in riferimento ai reati di omesso versamento e di indebita compensazione, viene ritenuta ragionevole sul presupposto del maggiore disvalore dei reati in materia di dichiarazione che può venir meno solo a seguito di un’iniziativa “spontanea” del contribuente. A conferma di quanto indicato anche la Circolare n. 11 del 12 maggio 2022 dell’Agenzia delle Entrate, secondo la quale il contribuente in autonomia, può pagare quanto dovuto a titolo di imposta, sanzioni e interessi per fruire, ai fini penali, della causa di non punibilità di cui all’art. 13 del D.Lgs. n. 74/2000 per il reato di omessa dichiarazione, reato che, come prevede l’art. 5 del D.Lgs. n. 74/2000, ha una soglia di punibilità pari a 50.000 euro. Inoltre, la circolare al § 2 espressamente afferma che se sono passati i 90 giorni “le sanzioni ad essa relative non possono essere oggetto di spontanea regolarizzazione mediante ravvedimento operoso e, pertanto, sono da versare in misura piena”.

Omessa dichiarazione dei redditi e conseguenze accertative

Il fatto di aver omesso la presentazione della tua dichiarazione dei redditi ha delle conseguenze ai fini accertativi. Quello che voglio dire è che omettere la presentazione della dichiarazione per il nostro legislatore è un fatto piuttosto grave. Per questo motivo ha subordinato alla mancata presentazione una conseguenza piuttosto pesante in sede accertativa. Infatti, chi ha omesso la presentazione della dichiarazione può subire accertamenti sintetici ed induttivi del reddito.

Cosa significa? 

Ricevere un accertamento induttivo del reddito significa che l’Agenzia delle Entrate può arrivare a ricostruire il tuo reddito anche soltanto attraverso documentazione e prove da chiunque fornite. Prove che possono non avere requisiti di gravità precisione e concordanza. In pratica, l’Agenzia ha una presunzione molto forte che le permette di ricostruire il reddito sulla base di notizie documentabili di cui è venuta a conoscenza. Questa modalità di accertamento non può venire meno in nessun caso quando si parla di dichiarazione omessa. Una volta verificatasi questa fattispecie, infatti, anche se il contribuente presenta la dichiarazione, la sua fattispecie resta quella di “dichiarazione omessa“. Per questo motivo devi cercare di evitare di incorrere nella fattispecie di omessa dichiarazione dei redditi.

Omessa dichiarazione dei redditi: cosa fare?

Se ti trovi in una situazione in cui hai omesso la presentazione della tua dichiarazione dei redditi, per prima cosa non preoccuparti. Ti consiglio di verificare sempre alcune cose prima di allarmarti.

La prima è quella di verificare se eri davvero tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi. Per verificarlo ti lascio questo link alla nostra guida sull’argomento: Casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi.

Il secondo aspetto che ti consiglio di considerare riguarda i termini di decadenza dalle azioni accertative. Per verificare se l’Agenzia delle Entrate ha facoltà di notificarti un accertamento leggi  questa guida sull’argomento. “Termini di accertamento di imposte sui redditi e Iva“.

Una volta effettuate queste verifiche puoi davvero renderti conto se ti trovi in una fattispecie di omessa dichiarazione. In caso affermativo la cosa migliore che posso consigliarti è quella di affidarti ad un dottore commercialista esperto. Quello che voglio dire è che in questi casi fare da soli, se non si ha esperienza, può portare a commettere errori ancora più grandi. Se non hai un consulente di riferimento di seguito troverai il form di contatto per metterti in contatto con noi.

Avere l’ausilio di un esperto ti sarà di fondamentale importanza per capire come muoverti e soprattutto per capire se e come presentare comunque la dichiarazione che hai omesso. Solo con un professionista potrai inviare in sicurezza la dichiarazione e potrai avere il modello F24 per il pagamento delle relative imposte e delle sanzioni dovute.  Oltre, naturalmente al pagamento degli interessi dovuti per il ritardato pagamento.

Presentare la dichiarazione con il solo versamento delle imposte

Secondo l’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 54/E/02, § 17.1) il contribuente che si accorge di trovarsi in una situazione di dichiarazione omessa ha la possibilità di presentare comunque la dichiarazione, versando con ravvedimento, il mancato versamento delle imposte risultanti dalla medesima (senza versare le sanzioni da dichiarazione omessa). In questo caso, “qualora l’imposta accertata sia stata completamente versata dal contribuente“, la sanzione per l’omessa dichiarazione dei redditi è quella che va da 250,00 a 1.000,00 euro, in quanto “per imposta dovuta si ritiene che debba intendersi la differenza tra l’imposta accertata e quella versata a qualsiasi titolo“.

Questo significa che se la dichiarazione è omessa e non sono state versate imposte, le sanzioni sono quelle proporzionali dal 120% al 240% dell’imposta dovuta. Tuttavia, se la dichiarazione è omessa ma le imposte sono versate, a seguito di ravvedimento operoso, la sanzione è fissa da 250 a 1.000 euro. Deve essere evidenziato, tuttavia, che la prassi amministrativa non sembra applicare questa disposizione in modo univoco. Infatti, non sono rari i casi dove l’Agenzia applica le sanzioni proporzionali anche in caso di versamenti eseguiti.

Consulenza fiscale online

Inutile dirti che se ti trovi in una situazione di dichiarazione dei redditi omessa hai bisogno di aiuto. Specialmente nel caso in cui tu abbia omesso la dichiarazione per redditi esteri non dichiarati, hai bisogno della consulenza di un dottore Commercialista esperto in fiscalità internazionale. Classico caso che riscontro nella pratica è quello di redditi da lavoro dipendente esteri non dichiarati. Oppure il caso di conti correnti esteri o immobili esteri non dichiarati, con il percepimento di canoni di locazione. Quello di cui hai bisogno è ricevere una panoramica chiara della situazione con tutte le opzioni che hai a disposizione per individuare la migliore alla tua situazione. Solo a quel punto, avendo individuato imposte, sanzioni e interessi da versare potrai prendere la tua decisione.

La decisione deve essere ponderata ed accompagnata dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Per questo un valido consulente ti sarà fondamentale. Non indugiare, contattami compilando il form seguente. Potrai contare sull’assistenza di un professionista preparato, in grado di soddisfare ogni tua esigenza.

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    384 COMMENTI

    1. Salve Valentina,
      credo che in questo caso il caf abbia presentato il modello 730 del tuo cliente, e che sulla base del modello 730/4 il sostituto d’imposta abbia effettuato normalmente le trattenute dovute. Il fatto che il tuo cliente abbia presentato anche una dichiarazione modello Unico non sospende le procedure avviate con il modello 730 e, quindi, non fa venir meno l’obbligo del sostituto d’imposta di effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute in base al Mod. 730.
      Questo significa che il sostituto d’imposta ha correttamente effettuato le trattenute secondo quando indicato nel modello 730 e che il contribuente, avendo presentato anche il modello Unico è chiamato ad effettuare i versamenti di saldo e acconto eventualmente derivanti da quella dichiarazione. In pratica si troverà a dover pagare due volte le imposte dovute.
      Naturalmente, nella dichiarazione del prossimo anno potrà godere dei maggiori acconti versati per l’anno 2013, e quasi sicuramente il prossimo anno finirà a credito.
      Comunque se le cose stanno esattamente come dici, il caf ha erroneamente presentato il modello 730, senza l’autorizzazione del tuo cliente. Parlane con loro perchè di solito prima dell’invio dovrebbero consegnarti copia della documentazione per far apporre le relative firme. Sicuramente deve esserci stato qualche disguido.

    2. Salve a tutti!! Volevo porvi una domanda., il caf a giugno preparando la dichiarazione dei redditi di un mio cliente (lavoratore dipendente) gli ha riferito che doveva pagare circa 2000 euro di tasse (poiche’ ha due appartamenti affittati). Il mio cliente ha chiesto al caf di bloccare l’invio della dichiarazione all’agenzia delle entrate poiché’ non avendo soldi x pagare tale somma voleva aspettare luglio per presentare il modello unico e farsi rateizzare i 2000 euro. Il caf ha detto di aver bloccato in tempo l’invio della dich. e a Luglio ha predisposto il modello unico con tanto di rateizzazione! Bene vi chiederete dove sta il problema! Il mio cliente si e’ accorto che sullo stipendio del mese di luglio l’ azienda dove lavora ha trattenuto una somma (circa 500 euro) relativa alle tasse da pagare! Cosa puo essere successo? Cosi il mio cliente si ritrova con due dichiarazioni presentate..come si puo’ risolvere tale problema? Il caf può fare qualcosa? Grazie per la pazienza e a chi mi risponderà…
      Cordiali saluti
      Valentina!

    3. Salve, nel 2012 ho guadagnato 14,000 non ho fatto 730 e ho due cud devo fare il modello unico?posso farlo ancora se si da chi mi devo recare e cosa devo fare sono straniera e non so nulla sul argomento

    4. Salve,
      Deve recarsi al più presto da un commercialista abilitato che le compilerà e invierà il modello unico per l’anno 2012.

    5. Buonasera,
      mi permetto di rilevare che Valentina, con riferimento alla domanda da lei formulata sopra, pagherebbe due volte il saldo irpef 2012 e, di conseguenza, verserebbe nelle casse erariali un importo che può recuperare solo a mezzo istanza di rimborso da presentare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
      Dovrebbe, ad avviso di chi scrive, pagare solo il modello F24 che scadrà il 30 nov. 2013 (seconda rata acconto irpef 2013), perchè l’importo trattenuto dal datore di lavoro (sostituto d’imposta), pari ad Euro 500 circa, comprende sia il saldo del 2012 che la prima rata dell’acconto per l’anno 2013. In sostanza perchè pagare due volte il saldo?
      Sempre che, ma ne dubito, non abbia già pagato la prima delega F24…

      Convenite con me con quanto detto sopra?
      Un saluto cordiale
      Alberto

    6. Salve Rodolfo,
      non avendo presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2007 l’Agenzia delle Entrate, le ha notificato un accertamento d’ufficio per quell’anno relativo alle imposte da lei dovute e non versate. Ove l’imposta evasa superi 77.000 circa, scatta, oltre alla sanzione amministrativa anche quelle penali.
      Il termine di accertamento per un soggetto che ha presentato la dichiarazione dei redditi è il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui deve essere presentata la dichiarazione per l’anno accertato (es: anno 2007, dichiarazione presentata nel 2008, termine di accertamento 2012). Se invece la dichiarazione non viene presentata il termine per l’accertamento aumenta di un anno, ed ecco che nel suo caso avevano tempo fino al 31/12/2013 per notificarle l’accertamento.

    7. non avendo presentata la denuncia dei redditi relativa al 2007 posso essere perseguito? premetto che solo in ottobre 2013 ricevo notifica dall’ufficio dell’entrate e richiesta del relativo importo evaso. la mia domanda: ma i termini di tale richiesta non ono prescritti inquanto trascorsi più di 4 anni?

    8. LA SANZIONE PER IL RAVVEDIMENTO DELLA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI NON è DI 1/12 DEL MINIMO MA DI 1/10

    9. Quello che dice è corretto, presenti adesso la dichiarazione per l’anno 2012 entro la fine dell’anno, pagando i 25 euro di sanzione con ravvedimento più l’imposta determinata più interessi e sanzioni del 3,75%.
      Per le annualità passate non c’è più niente da fare, occorre aspettare le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate.

    10. salve, nella mia ignoranza io non ho mai dichiarato l’ affitto di un appartamento(contratto registrato) essendo la somma di 4800 euro, scoprendo poi che non centra nulla, visto che dovevo dichiararlo lo stesso. Visto che il contratto aveva durata 3 anni io riesco a salvare 1 anno e 7 mesi facendo l’ unico in ritardo quest anno, e dichiarando l’anno prossimo i restanti, ma per 1 anno e 5 mesi passati come posso fare? aspettare la multa? è salata? o posso risparmiare richiedendo di pagarli io?

    11. Salve,
      mi è appena stata notificato da parte dell’Agenzia dell’Entrate che risulta omessa la mia dichiarazione dei redditi relativi al 2007 con relative sanzioni da pagare.
      Ho letto sopra una situazione analoga e,vorrei sapere, se è giusto che valga la prescrizione per tale situazione. Come procedere poi?

    12. Salve,
      in caso di dichiarazione omessa i termini per l’accertamento aumentano di un anno. I termini ordinari di accertamento prevedono che un soggetto che ha presentato la dichiarazione dei redditi per una annualità possa essere accertato fino al 31 dicembre del 4° anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione (esempio: dichiarazione per l’anno 2007, presentata nel 2008, ultimo anno in cui è possibile che ci venga notificato un accertamento è il 2012, cioè 2008+4). Nel caso in cui il soggetto, per quella annualità non abbia presentato la dichiarazione, il termine di accertamento sale fino al 31 dicembre del 5° anno successivo a quello in cui doveva essere presentata la dichiarazione (riprendendo l’esempio che corrisponde alla sua situazione per l’anno 2007 l’ultimo anno per vedersi notificato l’accertamento è il 2013, cioè 2008+5).
      Quindi, l’avviso notificatole è corretto. Verifichi comunque che le pretese richieste siano effettivamente dovute.
      saluti,

    13. Salve,
      la situazione non mi è molto chiara. Lei aveva partita IVA che ha chiuso nel corso del 2008, a febbraio. Per il resto dell’anno ha lavorato come dipendente.
      Comunque in ogni caso, per capire se l’importo è dovuto intanto deve recuperare la dichiarazione dei redditi per l’anno 2008 che ha presentato, e gli eventuali versamenti IRPEF che ha effettuato tramite modello F24 relativi al 2008. A questo punto porti tutto ad un dottore commercialista, senza queste informazioni diventa difficile poterle dare una risposta chiara, ma soprattutto precisa.

    14. Salve, vi spiego mia situazione:in questi giorni ho ricevuto da Equitalia una cartella per mancato versamento irpef per l’anno 2008..Il 7 Gennaio 2008 ho iniziato un lavoro da dipendente e il 25 gennaio ho chiuso la mia partita iva.Il mio vecchio datore di lavoro mi ha saldato con una fattura quanto ancora mi doveva (1200€ piu iva) ai primi di febbraio 2008.Ora mi ritrovo con una cartella da 6800€..è normale tutto ciò? l’azienda dove attualmente lavoro dal 2008 ha versato tutto l’irpef ed ho con me il CUD.Come posso uscire da questo disastro?
      Saluti

    15. E’ giusta l’analisi, ma su una cosa non concordo: il versamento delle tasse (acconto e saldo) che scaturiscono dall’Unico. Si può annullare il Modello Unico. E nel caso non fosse possibile si può fare un Unico Integrativo , in cui si riportano le somme a saldo già trattenute con il modello 730. Gli acconti, chiaramente, non li deve versare.

    16. Salve,
      la mia situazione: sono un lavoratore dipendente inquadrato a norma di legge ed in più percepisco una pensione di invalidità minima per essere stato un ex malato di cancro (Pensione IO).
      Sono obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi oppure sono esonerato?
      Vi ringrazio anticipatamente per la risposta

    17. Salve,
      è tenuto a presentare la dichiarazione in quanto i due CUD non sono conguagliati, quindi per stabilire il corretto pagamento dell’IRPEF è necessario indicare entrambi in redditi in dichiarazione dei redditi.

    18. Salve,
      è possibile avere qualche chiarimento in merito alla mia situazione in merito alla dichiarazione dei redditi:
      -mancata dichiarazione dei redditi per l’anno 1997
      -durante l’anno 1997 ho lavorato 6 mesi in forma di collaborazione producendo un reddito di euro 5.887,76 e un contributo all’Inps per euro 588,76
      -sempre durante l’anno 1997 ho lavorato come autonomo per tre mesi da ottobre a dicembre 1997 (reddito 1.862,64)
      -nell’estratto conto previdenziale mi vengono considerati 2 mesi con la postilla che l’utilizzo è subordinato al reddito fiscalmente accertato
      Come mi devo comportare per chiarire definitivamente questa questione
      distinti saluti e grazie

    19. Salve,
      la situazione merita attenzione, in quanto stiamo parlando di una dichiarazione omessa, l’INPS si adegua a quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate. Prima devi chiarire la situazione fiscale e poi quella previdenziale.

    20. Salve,
      io ero amministratore unico di s.r.l. dichiarata fallita novembre 2011,a dicembre 2013 mi è arrivata una cartella da equitalia per delle sanzioni in quanto sono state presentate in ritardo i modelli unici del 2003-2004-2005 e 2006 da parte del mio commercialista ,il tutto a mia insaputa.
      La mia domanda è se equitalia può rivalersi su di me visto che la società era una s.r.l. e sia già stata dichiarata fallita.

    21. Salve,
      in linea generale le società di capitali rispondono in proprio per le obbligazioni assunte, e quindi anche le notifiche fiscali avvengono in capo alla società. In questo caso, valutare con queste poche informazioni è difficile. Ad esempio, la società nel frattempo si è estinta? In quel caso di solito le comunicazioni vengono inviate al liquidatore o all’ultimo amministratore in quanto la società non è più in vita.

    22. Possono rivalersi su di lei, soltanto se nel frattempo la società si è estinta, cioè è stata dichiarata chiusa al registro delle imprese. Questo perché nelle società estinte il responsabile dei debiti, eventualmente residui, è l’amministratore o il liquidatore.

    23. Ho già specificato che la società nel frattempo è stata dichiarata fallita. La mia domanda, ripeto, è: per il pagamento della sanzione richiesta possono avvalersi su di me che ne ero l’amministratore unico oppure in quanto società a responsabilità limitata non esistendo più in quanto fallita non possono pretendere da me il pagamento di tale sanzione?

    24. salve, mi scusi per il disturbo, non sapendo di esserne obbligato, non ho presentato il 730 a fronte dei due CUD percepiti nel 2011, e quindi da presentare nel 2012, pur essendo, la somma dei due, inferiore a 7000 euro.
      E’ possibile presentare un’autodenuncia/ravvedimento e con quali sanzioni?
      grazie

    25. Salve,
      ho scordato di presentare l”unico per il 2012 di mia madre ottantenne. Ha solamente la pensione minima e la casa di abitazione in comproprietà. Le faccio l’unico perchè la proprietà è suddivisa in due appartamenti, uno dove abita e l’altro sempre parte dell’abitazione e non affittato.
      Non paga irperfsulla pensione in quanto pensione minima e le detrazioni annullato l’ imposta, quindi il suo unico è sempre a zero.
      Tenendo conto di questo, mi conviene ugualmente presentare la dichiarazione, giusto per dimostrare la buona fede, o è meglio aspettare l’accertamento dell’ufficio?
      Grazie

    26. Salve,
      trascorso 90 giorni dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, le dichiarazioni non presentate si considerano omesse. Quando la dichiarazione è omessa, non è possibile intervenire, ma si deve soltanto aspettare che arrivi l’accertamento da parte dell’Agenzia, che le invierà una comunicazione contenente l’IRPEF eventualmente a debito da versare, più sanzioni e interessi.

    27. Salve,
      a mio avviso sua madre non era obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno 2012, in quanto detiene soltanto abitazione principale e un immobile non affittato più redditi da lavoro dipendente. Per quanto riguarda gli immobili, non essendo affittati il pagamento dell’IMU sostituisce la tassazione IRPEF, e per il lavoro dipendente, come diceva anche lei, ha già ricevuto tutte le ritenute da parte del sostituto d’imposta.
      Comunque, anche se volesse comunque presentare la dichiarazione, ormai sono trascorsi più di 90 giorni dal termine di presentazione del modello Unico 2013 (il termine era il 30/09 e i 90 giorni scadevano a fine anno) e la dichiarazione è da considerarsi omessa. Quando una dichiarazione è omessa non è possibile presentarla, ma si deve soltanto aspettare l’arrivo dell’accertamento da parte dell’Agenzia, ma come le ripeto secondo me non le arriverà niente il quanto non ci sono gli estremi per cui sua madre fosse obbligata a presentare la dichiarazione. Faccia attenzione che per i redditi 2013 le cose cambiano, per cui sua madre potrebbe rientrare tra i soggetti tenuti a presentare la dichiarazione.

    28. Per la dichiarazione omessa le sanzioni vanno dal 120 al 240% dell’imposta non dichiarata. La sanzione la applica poi l’Agenzia.
      Se il pagamento avviene nei 60 giorni si può beneficiare dell’acquiescenza, ovvero il pagamento delle sanzioni ridotte ad 1/6 più tributo e interessi.

    29. grazie ancora, ha idea di quali siano le sanzioni o sono commisurate all’importo dell’eventuale conguaglio?

    30. Grazie per la precisazione …che mi fa sentire meno in colpa per la mia dimenticanza! Se comunque dovesse arrivarmi un accertamento dovrebbe essere per lo meno solo il minimo applicabile, quindi i €256….

    31. Mi dispiace ma per l’anno 2009 la sua dichiarazione dei redditi é considerapa omessa e non é più possibile ravvedersi. Si deve soltanto pagare le sanzioni dovute e le eventuali imposte evase.

    32. Salve.nel 2008 ho lavorato a tempo det part time in poste italiane per periodo genn – giugno.ma gia da giugno 2007 lavoravo anche part time a contratto in telecom. (Poste era a conoscenza del mio avere gia un contratto part time in telecom).dopodiche 21 luglio 08 vengo assunta a tempo indeterminato in poste italiane.. per “ignoranza” nel 2009 nn ho presentato 730 in quanto ero giovane e priva di educaziine in materia, e oggi 06 febbraio 2014 ag entrate mi chiede 2550 euro di irpef.. c e qualcosa che posso fare? Cordialmente

    33. salve ,io sono un artigiano e nell’anno 2012 non ho presentato dichiarazione dei redditi.cosa posso fare per rimettermi apposto?grazie saluti

    34. Salve, purtroppo i termini per rimediare sono scaduti. La dichiarazione é considerata omessa! Deve attendere l’arrivo dell’ accertamento d’ufficio.

    35. Salve. Sono un marittimo. Mi è arrivato ora una notifica di una mancata presentaxzione dei redditi del 2009 per il 2008. Sui fogli pervenutomi è presente 1)l’importo della società 2) l’importo della malattia effettuata 3) L’importo della disoccupazione ridotta avuta. Ora mi chiedo: é vero non ho dichiarato per mia disinformazione; Ma dico io: 1)La società i manda già gli statini tassati 2) La malattia mi paga già percependo le detrazioni irpeff 3) L adisoccupazione io già percepisco la paga lorda e non la netta. ALLA FINE credevo che non avevo bisogno di dichiarare perchè gia tutti hanno prelevato dalle mie entrate. Ora che mi è arrivata questa notifica; Come devo procedere in questo caso??? Cosa fare e a chi rivolgermi? Cosa dovrei pagare o non pgare??? Le sarei davvero molto grato a chi mi sa rispondere GRAZIE

    36. Salve,
      a quanto ho capito le è arrivata un’accertamento per la mancata dichiarazione dei redditi per l’anno 2008. Per capire se quello che chiedono è dovuto è necessario che presenti tutta la documentazione ad un dottore commercialista abilitato, che le dirà come stanno le cose. A quanto ho capito se lei ha soltanto quella fonte di reddito, quindi un cud per attività di lavoro dipendente poteva essere esonerato dal presentare la dichiarazione, ma se l’ufficio le ha notificato l’avviso significa che ha riscontrato qualcosa di diverso. Per questo motivo è bene, prima di esprimere un giudizio vedere la documentazione. In ogni caso, l’unico modo per evitare il pagamento, ove non fosse dovuto è cercare una soluzione con l’ufficio, presentando istanza di accertamento con adesione. Faccia attenzione però ai tempi, infatti, l’istanza può essere presentata entro 60 giorni dalla notifica dell’accertamento da parte dell’agenzia.

    37. Sera e grazie pe r l’interessamento. Cerco di chiarire un po la mia situazione.
      Nel 2008 ho 3 cud. 1 del datore di lavoro(società marittima) di circa 9300 euro. 1 dell ente di previdenza malattia e infortuni di circa 19500. 1 dell indennità di disoccupazioni requisiti ridotti dell inps di circa 4300. TOTALE 30080 euro. Non sono sposato, non ho figli a carico, non ho casa e vivo coi miei genitori mio padre pensionato.
      Sono stato da un caf e un patronato e mi hanno detto: che essendo che ho 3 cud e non ho detrazioni; Devo pagare l’importo segnatomi(senza capire con chiarezza quale sia) entro 60 gironi e ho la riduzione di 1/6. Comunqe (sempre loro mi hanno riferito)leggendo i fogli e i cud; Avrei pagato con la dichiarazione sui 1500 euro. Ora credo saranno sui 2000 più o meno con gli interessi. Lei cosa ne pensa? leggendo un po di questa situazione e i miei cud? Ora come sarebbe maglio andare avanti? Io voglio saldare (ovvio) ma vorrei essere sicuro di quale sia la cifra e se sia corretta. Poi i piacerebbe sapere ma se l’avessi fatta in regola la dichiarazione; Quanto avrei pagato? E quindi ora quando possono essere gli interessi? E se pagare dove e come si può pagare?
      Le sono molto grato e grazie ancora per essersi soffermato. Buonagiornata e buon proseguimento…..

    38. Salve,
      avendo percepito 2 cud nello stesso anno era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi. Non avendola presentata le è arrivato l’accertamento d’ufficio. Ovvero le sono state calcolate le imposte dovute sulla base dei redditi che ha percepito. L’importo che le viene richiesto lo trova scritto leggendo bene l’avviso che le è arrivato. Pagando nei 60 giorni, come le hanno già detto le sanzioni sono ridotte ad 1/6 del minimo. Per essere sicuri della cifra, se non si fida di quanto le hanno detto al caf deve portare l’incartamento ad un dottore commercialista. Senza vedere i cud, non è possibile calcolarle le imposte che avrebbe dovuto pagare se avesse presentato la dichiarazione. Per il pagamento può effettuarlo tramite F24,riportando i codici identificativi che ritrova nell’avviso.

    39. Buongiorno,
      Non ho fatto le dichiarazioni di reddito degli ultimi 3 anni perché sono straniera e non sapevo che avrei dovuto farla lavoro stagionale quindi ho due cud l’anno scorso il mio reddito è stato inferiore a 8000 euro inoltre la mia residenza è insieme a mio cognato che ha una ditta chiusa per fallimento ( senza tasse pagate ) io sono l’unica che percepisce reddito in una famiglia di 3 adulti e 1 bambino ovviamente se adesso mi arrivano migliaia di euro di multa non avrei la possibilità di pagarle dal mio lavoro stagionale ( il mio stipendio è di 1000 euro al mese per 7 mesi al’anno ) come mi devo comportare faccio comunque la dichiarazione quest’anno ? in questo modo si accorgeranno che non l’ho fatta negli anni precedenti ?come influisce sulla situazione di mio cognato? grazie,

    40. Salve,
      prima di tutto è bene chiarire che la dichiarazione dei redditi è personale. Per le dichiarazioni degli anni passati non è possibile intervenire, sono ormai considerate omesse. L’Agenzia le invierà un avviso bonario con le eventuali sanzioni per gli importi non versati.
      Per i redditi 2013 deve presentare la dichiarazione dei redditi, così almeno per quell’anno sarà a posto con il fisco.

    41. salve sono un ragazzo di 27 anni lavoratore dipendente commesso …
      vorrei da voi delle lucidazioni riguardo la dichiarazione dei redditi…
      ecco il mio percorso lavorativo ditemi se ho fatto tutto per il meglio grazie!!!

      3 giorni di cameriere nell’anno 2008… mi pare nessun cud ricevuto e non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi…

      4 mesi di stagista nell anno del 2009 un solo cud in quell anno guadagnavo sui 600 euro era solo un rimborso spese era anche questo unico lavoro in quellanno e non ho mai fatto la dichiarazione…

      poi sono stato assunto da unazienda da dicembre 2010 a contratto determinato che me lanno fatto scadere e licenziato verso settembre 2011 e poi per risparmiare la stessa azienda mi ha fatto stare 20 giorni a casa e poi mi ha riassunto per mettermi come apprendista fino poi a settembre 2012 dove poi lazienda ci licenzio’ tutti causa crisi… poi figuratevi facemmo una causa specialmente io perchè per il fatto che mi licenziarono e che mi cambiarono contratto da determinato normale ad apprendista… pero ripeto io in quell’anno non voglio ricordare male nel cambio ricevetti sempre un solo cud quindi non feci nel 2010 e nel 2011 la dichiarazione perchè in fondo era sempre la stessa azienda in cui ho lavorato … ho fatto bene???

      poi quando sono stato licenziato nel 2012 nello stesso anno cioè negli ultimi mesi novembre e dicembre cambiai azienda e feci la dichiarazione dei redditi perchè avevo 2 cud… e poi anche questanno lo fatta presentata proprio ieri al caf il 730 perchè niente di meno ho avuto 4 cud nel corso del 2013….

      ora la mia domanda è mi sono comportato bene???
      la mia titubanza è nel punto dove quell azienda mi ha licenziato non centra niente… non devo aver paura … perchè lazienda è la stessa …quindi nessuna dichiarazione da fare? anche perchè finora non mi è arrivato nessun avviso di pagamento… sono solo miei ragionamenti!!
      grazie rispondetemi in tanti!

      ragazzi ho trovato il cud di quellanno li si conferma è solo uno … sarebbe l’anno quando il datore di lavoro nello stesso anno mi ha fatto scadere il contratto e poi dopo 20 giorni mi ha riassunto… nel cud dietro stanno scritto esattamente queste parole…
      ai certif.redditii di lavoro dipendente una cifra e poi rapporto a tempo determinato
      dal 1 01 2011 al 2 09 2011
      e poi sotto di nuovo ai certif redditi di lavoro dipendere
      dal 23.09.2011 al 31 12 2011 e laltro importo
      poi sotto sta scsritta importo non assoggettato ad imposta sostitutiva su rich. del dipendente per valut. sost. dipmosta o altre cause spese sanitarie rimbarsate non deduc/detr in dichiarazione dei redditi
      gli importi saranno riliquidati dagli uffici finanziari in base allaliquota media di tassazione nei 5 anni preendit.. ex somme erogate nel 2011 a titolo di increm. prodt. lavoro…
      pero ripeto tutto questo scritto nel solo cud che mi mandarono nel 2012… quindi ho fatto bene a non fare nessuna dichiarazione?? grazie

    42. buongiorno, vorrei porrre un quesito.. sono stata licenziata l anno scorso, e ad oggi oltre ad attendere ancora spettanze arretrate, la mia ex titolare per ripicca, non mi sta facendo avere il cud per la presentazione del 730.
      cosa posso fare? è possibile fare un autodichiarazione allegata al 730 nel quale si dichiara che non mi è stato consegnato ilcudnei termini di legge??

      grazie

    43. Salve,
      se il suo ex datore di lavoro si rifiuta di consegnarle in CUD gli invii una lettera raccomandata nella quale riepiloga i precedenti tentativi di ottenerlo, intimandogli la consegna entro pochi giorni altrimenti effettuerà una denuncia all’Agenzia delle Entrate. Il datore di lavoro che non rilascia il CUD è punito con una sanzione amministrativa da 258 a 2.065 €.

    44. Le consiglio di andare alla GDf e all’Agenzia delle Entrate per denunciare la cosa. L’unica strada da percorrere è questa, sono sicuro che alla Gdf la sapranno aiutare.

    45. grazie della cortese e tempestiva risposta!
      ho già provveduto ad inviare raccomandata a lei e per conoscenza al commercialista, ma è stata indifferente, anzi non ha proprio ritirato la stessa lasciandola in giacenza in posta, è stata sollecitata telefonicamente e via email dal commercialista stesso, ma nulla si è negata completamente!
      Ho interpellato in data odierna i carabinieri ma non è possibile fare nulla,essendo una questione civile e non penale, l unica cosa che mi hanno consigliato è di fare esposto alla GdF ed inviare l’ ennesima raccomandata sia alla titolare che so’ già rimmarà in giacenza, che all’Agenzia delle Entrate, almeno per cautelarmi da future cartelle esattoriali.
      Cosa mi consiglia Lei…? non so piu’ davvero cosa fare…

    46. Salve,
      essendo scaduti i termini per ravvedersi per l’anno 2012 non è più possibile intervenire. Dovrà attendere l’arrivo di una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate dove le comunicheranno gli importi ancora dovuti.
      L’avviso che riceverà conterrà tutte le informazioni utili per effettuare anche il pagamento rateale. Se non trova queste informazioni si rivolga ad un commercialista abilitato che la aiuterà sicuramente.

    47. salve, io sono andata a fare la dichiarazione dei redditi del 2013 e ho scoperto che avendo 3 cud devo ancora pagare 730 €, io per il 2012 non ho fatto la dichiarazione dei redditi ignara di doverla fare, ho avevo 2 cud, perche’ l azienda per la quale lavoravo mi aveva assunta prima sotto agenzia cosi’ ho 2 cud lavorando sempre nello stesso posto, ho paura xk da quanto capito ora non ho piu’ modo di riparare e’ non sono ne ricca ne guadagno molto, quanto devo pagare cosa devo fare, posso pagare a rate, sono davvero avvilita aiutatemi a capire

    48. Salve,

      ho ricevuto un accertamento che mi contesta l’omessa presentazione dell’Unico 2011, cosa che in effetti e’ avvenuta per una dimenticanza. A suo tempo ero nel regime dei minimi. Nell’accertamento le Entrate, oltre all’Irpef etc., calcola anche l’IVA che sulla base del mio volume d’affari avrei dovuto versare ma che – essendo nei minimi – io non ho mai ricevuto e ne chiede ora il pagamento, oltre sanzioni.

      Riconosco l’omessa dichiarazione ma ritengo di aver assolto a tutti i miei obblighi fiscali attraverso la ritenuta d’acconto cosi come previsto dal regime dei minimi e pertanto non ritengo di dover pagare ora l’IVA che non ho mai incassato.

      Cosa ne pensate?

    49. salve, il mio sostituto di imposta nell’anno 2012 ha sbagliato a trasmettere all’agenzia delle entrate il flusso dei 730, quindi oggi tutti i dipendenti potrebbero essere accertati per omessa denuncia. Può il sostituto autodenunciarsi per salvare i dipendenti?

    50. Salve,
      sicuramente c’è stato un errore da parte del Caf, che doveva predisporle il 730 e non il Red. Bisogna vedere le carte che le ha fatto firmare il Caf quando si è presentata da loro per vedere di fargli assumere le proprie responsabilità. Faccia vedere le carte ad un Commercialista per vedere se quanto le chiede l’Agenzia è dovuto, e per vedere di fare assumere le responsabilità al Caf.

    51. Buona sera,il caf dove mi reco annualmente per la dichiarazione dei miei redditi,per l’anno 2009 mi ha trasmesso all’INPS solo il RED non facendomi compilare il 730.Percepivo una pensione di reversibilita’in quanto vedova e redditi da lavoro dipendente,ho due figli a carico ed ora ho ricevuto da parte dell’agenzia delle entrate un accertamento per omessa dichiarazione. Ma come?Io se vado ad un CAF e’ perche’ ho bisogno di essere indirizzata al meglio,io ho dichiarato i miei redditi presentandomi con i due CUD non ho omesso nulla,di chi e’ la responsabilita’? Sono avvilita cosa faccio ora? Grazie.

    52. Buon pomeriggio,
      Ho 28 anni e in questi anni ho sempre cercato lavoro adattandomi a tutto. da gennaio 2012 ho trovato lavoro stabile e adesso sono indeterminata.
      nel 2012 ho fatto un periodo prima con agenzia interinale, poi con la ditta, da qui sono scaturiti due cud e la titolare mi ha riferito che essendoci due cud dovevo obbligatoriamente fare la dichiarazione del 730.
      Questa informazione mi ha messo in allarme, fino a quel momento io non ho fatto dichiarazioni di reddito… ed è capitato che io abbiamo cambiato lavoro durante l’anno… Adesso vorrei capire come devo procedere… ormai è troppo tardi?
      Ho contattato l’acli e preso appuntamento per vedere se si può fare qualcosa, ma mi hanno fatto intendere che non c’è nulla per recuperare, entro quanto riceverò l’accertamento? Nessuno potrebbe darmi una indicazione di quanto potrebbe arrivarmi da pagare? anche qui c’è la possibilità di pagare entro un limite con una scontistica per aiutare il cittadino?

      Grazie intanto.

    53. Salve,
      per il 2012 ormai non c’è niente da fare per rimediare. La dichiarazione è omessa. Le arriverà direttamente un accertamento d’ufficio da parte dell’Agenzia che rifarà per lei la dichiarazione e le invierà gli importi da versare e le relative sanzioni. Senza informazioni più specifiche non si può sapere quanto le arriverà da pagare. Naturalmente potrà rateizzare l’importo da pagare, troverà tutte le info direttamente nell’accertamento.

    54. Salve a tutti,
      Per mia ignoranza, come sarà capitato a molti ragazzi che iniziano a lavorare senza informarsi su tutte le normative da seguire, non ho compilato la dichiarazione dei redditi nell’anno 2009 (unico anno dove ho avuto 2 contratti di lavoro, sucessivi).
      Oggi 28 Luglio 2014 arriva la notifica dall’Agenzia delle entrate con allegata sanzione (complessivamente circa 2000euro).

      Ora la domanda che sorge è la seguente:
      Noto scritto sulla prima pagina: “Premesso che questo ufficio ha esperito tutti i tentativi di notifica presso l’ultimo domicilio del contribuente con esito negativo….”
      Bene, in questi ultimi 6 anni non ho mai cambiato domicilio e documentazione dall’AE non è mai stata recapitata nella mia abitazione.

      Domani mi recherò in un ufficio dell’ACLI per chiarimenti, ad ogni modo se qualcuno esperto in materia potesse commentare questo spiacevole episodio spero possa essere d’aiuto a qualcun’altro in futuro.

      Saluti a tutti e grazie per il vostro tempo dedicato a tutti i lavoratori,
      Giuseppe

      “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”

    55. Salve,
      l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate è dovuto, in quanto come afferma anche lei, nel 2009 avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi.
      Per capire bene cosa sia accaduto nel suo caso, è necessario leggere bene l’avviso di accertamento per capire a quale indirizzo si stia riferendo l’Agenzia.

      Provi a rivolgersi ad un commercialista abilitato e porti a lui tutti i documenti che ha a disposizione, forse è possibile fare qualcosa.

    56. Salve ho fatto la dichiarazione dei redditi relativa all’ anno 2013, ed è uscito fuori che dovrei percepire 444€, ma come mai sulla busta paga di luglio ho preso solo 15€ e non mi hanno saldato il tutto? Io lavoro presso l’attuale azienda da maggio 2013 e la scadenza del contratto avverrà il 31 agosto 2014 come posso fare? La signora che mi ha seguita mi ha detto che ho l’irpef troppo basso e pensa che perderò questi soldi, ma io dico non doveva saperlo prima??? Insomma io avevo fatto fede su questi soldi e al giorno d’ oggi fanno comodo!
      Slave a tutti!

    57. Salve Martina,
      non so dirle esattamente cosa sia successo. Tuttavia, mi viene in mente una possibile spiegazione. Il suo datore di lavoro per concederle il rimborso, deve avere altri dipendenti ai quali trattenere somme. Ad esempio se un altro dipendente ha chiuso il 730 a debito per 200 € il datore di lavoro preleva quelle 200€ dal dipendente e può utilizzarle per rimborsare a lei i suoi 444 €. Tuttavia, se tra i dipendenti nessuno è finito a debito, probabilmente il suo datore di lavoro è incapiente per effettuare il rimborso della sua IRPEF.
      Come fare quindi? Una soluzione potrebbe essere provare a parlare con il consulente del lavoro della sua azienda per capire se le cose stanno davvero in questo modo. Inoltre se il suo contratto è prossimo alla scadenza le probabilità di ottenere il rimborso sono minime.
      Parli con chi ha predisposto per lei la dichiarazione dei redditi, perché a questo punto potrebbe essere utile presentare il modello Unico, e chiedere che il credito venga chiesto a rimborso (con tempi un po’ lunghi), oppure utilizzabile in compensazione, per il pagamento di altre imposte.
      Spero di esserle stato di aiuto.

    58. Salve,
      Volevo fare una domanda il 12/06/2014 ho fatto il cud e ho inserito soltanto 2 cud ma ho ancora un altro da inserire :/.
      Allora volevo sapere se a qualcuno gli è già successo e cosa gli hanno detto e se ha dovuto pagare una multa e quanto ha pagato.Comunque so che devo prendere appuntamento con il caf e andare. Grazie

    59. Salve,
      se ha dimenticato di inserire un cud nel suo 730 può presentare un modello Unico a rettifica del 730 inserendo correttamente tutti i redditi percepiti.
      Il termine per la presentazione del modello Unico è il prossimo 30/09.

    60. Grazie per la risposta molto gentile :).
      L’ultima domanda ho sentito dire che il modello unico costa di più del 730 è vero? quanto mi costerà?
      Per il 730 ho pagato 77€.
      Grazie ancora e scusate il disturbo.

    61. In generale il modello Unico “costa” di più perché è un modello dichiarativo più complicato rispetto al semplice 730. Per questo motivo il professionista richiede sempre qualcosa in più per predisporre il modello Unico.

    62. Buona sera,ero legale rappresentante di una snc(due soci),dal 31 marzo 2003 non era operativa,fino al 2008 che è stato fatto lo scioglimento,nei primi 4 mesi del 2009 e stato completato l’iter per l’assegnazione dei beni ai soci,al 30 aprile 2009 la società era estinta.Adesso l’agenzia delle entrate deve fare un accertamento per verificare l’esatto valore dell’immobile assegnato al 50% ai due soci e se è stato dichiarato nell’unico sp del 2010.modello che probabilmente ho dimenticato di fare perchè non lo trovo.Dovevo farlo anche per quei 4 mesi del 2009 anche se la società era cancellata? Se si in che sanzioni incorro? grazie.orazio

    63. salve volevo porvi il mio quesito .. attendevo nei mesi di luglio o al max agosto un credito dovuto alla dichiarazione 730 ma neanche ad agosto ho ricevuto niente.. mi sono allertato ( forse tardi) contattando il caf il quale dopo esserci confrontati siamo arrivati alla conclusione che hanno inviato i dati alla azienda per cui lavoravo l anno scorso e nn quest anno..
      ora come posso risolvere la situazione?
      grazie

    64. Salve,
      a quanto sembra il Caf ha commesso un errore nella sua dichiarazione dei redditi modello 730. A quanto dice il Caf sembra aver ammesso l’errore, e per questo potrebbe anche chiedere un risarcimento per il danno subito. A questo punto, deve essere lo stesso Caf a risolvere la situazione, presumibilmente presentando una dichiarazione integrativa, se l’errore riguarda il campo del sostituto d’imposta indicato.

    65. Salve,
      il Caf è responsabile per le dichiarazioni che compila e che trasmette. Infatti, chi predispone il modello 730 rilascia al contribuente un visto di conformità che certifica che i dati da lei documentati sono riportati effettivamente nel modello. Inoltre, i Caf sono tenuti, per poter esercitare la loro attività a stipulare una polizza di assicurazione contro questi rischi. Il fatto che il Caf abbia compilato non correttamente la dichiarazione fa si che quella certificazione rilasciata non sia corretta, e per questo può essere chiamato a risponderne. Provi a cercare aiuto magari a qualche associazione di consumatori. Li troverà sicuramente un avvocato per vedere se ci sono i presupposti per fare partire un’azione legale.

    66. salve volevo porvi il mio problema: nell’anno 2010 ho fatto la dechiarazione di rediti 730 per il redito dell’anno 2009, il CAF ha sbagliato inserire i dati esati nelle fature, allora nell settembre di questo anno 2014 l’agenzia delle entrate mi ha manda una lettera, poi mi sono ricato da loro, abbiamo fatto la retifica di conti e ho scoperto che il CAF ha sbagliato i conti e mi ha fatto pagare 1000 euro di imposta in più a quello dovuto, adesso l’agenzia delle entrate dice che sono passati 48 messe e non possono rimborsarmi, il CAF nega anche e dice che la sua assicurazione paga solo le sanzione, allora vi chiedo se ce qualche altra possibiltà per recuperare 1000 euro persi oppure no, e anche tramitte avvocato grazie

    67. gentilissimo federico
      ho un dubbio atroce. san marino non è più black list. ho emesso fattura servizi a soggetti passivi residenti a san marino.
      art 7 ter. non devo comunicare nulla vero? perchè non è black list ne intre. farò solo ad aprile la comunicazione polivalente ?
      grazie del confronto

    68. Salve Diego,
      confermo che dallo scorso 24 febbraio San Marino non rientra più nell’elenco paesi Black list.
      Le fatture di servizi verso San Marino ex art. 7-ter non sono quindi soggette ad alcuna comunicazione particolare, se non quella relativa allo Spesometro nella “Comunicazione polivalente”. Concordo quindi con il suo ragionamento.
      Saluti

    69. Salve Giulia,
      purtroppo la dichiarazione dei redditi di cui parla, è considerata omessa. Doveva essere presentata entro settembre 2010, ma c’era tempo per inviarla ugualmente entro 31/12/2010. Da quel momento in poi la dichiarazione è considerata omessa e non è possibile intervenire, se non aspettando la comunicazione delle sanzioni e della maggior imposta da versare da parte delle Entrate. Il ravvedimento operoso ormai non è più utilizzabile, almeno nella versione attualmente in vigore. Se nel 2015 entrerà in vigore la nuova versione del ravvedimento forse sarà possibile fare qualcosa, attualmente no. Il termine entro il quale l’Agenzia può contestarle questa violazione scade il 31/12/2015. Se entro questa data nulla le verrà richiesto, potrà considerare chiusa la questione. Spero di aver chiarito i suoi dubbi.

    70. Nell’anno 2009 ho percepito due cud, ma non ho presentato dichiarazione. Facendo una simulazione di dichiarazione uscirebbe che avrei dovuto pagare circa 160 euro.
      Ora se ho capito bene applicherebbero la sanzione da 120% a 240% su 160 (comunque non inferiore a 258 euro) e inoltre anche la sanzione sull’omesso versamento? Le sanzioni sono ridotte a 1/6 se pagate in 30 gg? Grazie
      Giulia81

    71. Salve,
      nei casi di omessa presentazione della dichiarazione il D.lgs 471/97 prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di 258 Euro.
      Dal 2015 la legge di Stabilità ha previsto un ravvedimento più lungo che potrebbe essere applicato anche al suo caso, con sanzione ridotta ad 1/6 del minimo. Ma questo ancora non è in vigore, lo diventerà con l’approvazione della legge di stabilità.

    72. Si questo mi era chiaro, ciò che non mi è chiaro è il calcolo delle sanzioni per omessa presentazione e per omesso versamento. Dal 2015 potrebbe esserci un ravvedimento “lunghissimo”?? Grazie

    73. salve,nell’anno 2011 mia figlia studentessa universitaria ha usufruito di un assegno di merito(3000 euro) da parte della regione Sardegna,la stessa le ha inviato un cud nel 2012 ;io pensavo che tale assegno fosse assimilabile alla borsa di studio e pertanto,dato che mia figlia non ha altri redditi,credevo di averla a carico;invece giusto oggi l’agenzia delle entrate mi ha inviato un nuovo conteggio dove lei non è più a mio carico chiedendomi di pagare la differenza di circa 600 euro più una sanzione ridotta(?) di circa 130 euro ed interessi per circa 50 euro..in totale più di 800 euro! io sono pensionato,è corretto tutto ciò?

    74. Salve,
      sua figlia ha superato il limite di 2.840,51€ di redditi percepiti nell’anno. Per questo motivo, superando la soglia per essere considerati a carico, lei ha perso la relativa detrazione fiscale. Per questo le è arrivata la comunicazione delle Entrate.

    75. grazie della risposta,io ero convinto che la borsa di studio fosse esente e la soglia del reddito fosse riferita a redditi propri di altra natura..è quindi corretta la sanzione del 20 per cento più gli interessi? approfitto della sua gentilezza per porle un altro quesito : il trattamento di fine rapporto(2008 o 2009 non ricordo bene) mi era stato tassato al 23 per cento,ora parlando con alcuni miei ex colleghi sono venuto a sapere che loro avevano fatto ricorso ed erano stati tassati al 10 per cento,posso recuperare quanto mi era stato tassato allora in più e magari compensare ora?
      grazie.

    76. scusami ancora,dimenticavo che anche l’anno successivo mia figlia aveva percepito tale assegno di merito(borsa di studio) e pertanto dovrò aspettarmi una successiva comunicazione e sanzione,posso fare qualcosa per sanare il tutto ed evitare almeno la sanzione?grazie di nuovo.

    77. Si la sanzione applicata è corretta, ai sensi dell’articolo 36-ter del DPR 600/73. Il TFR è soggetto a tassazione separata, calcolata in base ai redditi dei tre anni precedenti a quello ove viene percepito il TFR. Quindi non per tutti i soggetti la tassazione è identica. Bisognerebbe capire perché i suoi colleghi hanno fatto ricorso.

    78. Se l’anno in questione è il 2013 puoi presentare una dichiarazione integrativa e versare sanzioni ridotte con il ravvedimento operoso. Altrimenti le sanzioni restano quelle.

    79. l’anno della dichiarazione è il 2013 e riguarda i redditi relativi al 2012,posso fare il ravvedimento operoso?
      Per quanto riguarda la tassazione sul tfr,se mai dovessi aver diritto ad una tassazione ridotta posso ancora fare qualcosa a distanza di anni ?
      grazie di nuovo

    80. Ho chiuso la partita iva a fine giugno 2013. Le fatture del 2013 ammontano a circa 1500€. Il mio commercialista non mi ha compilato l’UNICO, posso ancora trovare una soluzione ?
      grazie

    81. Salve,
      prima che la dichiarazione dei redditi per l’anno 2013 diventi definitivamente omessa, ha tempo fino al 29 dicembre per presentarla versando una piccola sanzione. Dopo questa data la dichiarazione sarà considerata omessa.
      In ogni caso, il mio consiglio è quello presentare comunque la dichiarazione anche oltre i termini.

    82. Salve!sono appena uscita dalla mia nuova commercialista e sono sconvolta.ho avuto un sacco di problemi familiari in questi anni e ho lasciato perdere tutta la mia situazione fiscale.premetto che ho una sas in cui io sono l’amministratice.con la mia ex commercialista mi sono lasciata molto male perché mi ha combinatosolo guai.inizio 2013 sono andata a prendere la mia documentazione relativa agli anni passati ma lei mi aveva detto che si sarebbe occupata della dichiarazione del 2012 perché era a conoscenza di tutta la mia situazione invece ora scopro che nn me l’ha mai presentata.posso fare qualcosa contro questa donna?in che modo sono tutelata?grazie per una cortese risposta

    83. Salve,
      la questione è piuttosto delicata. Tra professionista e cliente fa fede il mandato che avete concordato e firmato. Se nel mandato non erano comprese queste prestazioni, relative a quell’anno di imposta. Inoltre, bisogna vedere se i compensi al professionista erano stati saldati e se lo stesso l’aveva avvertita dell’interruzione della prestazione per qualche motivo. Insomma, si tratta di una situazione delicata per cui non è possibile esprimere un giudizio corretto in merito senza informazioni precise.

    84. Salve, nel 2012,per ignoranza, non ho presentato la dichiarazione dei redditti del 2012(obbligatoria perchè avevo 2 Cud). Entro quando puó arrivarmi la multa (il caf mi disse che l’importo potrebbe aggirarsi attorno a 1700€ + quello che avrei dovuto pagare con relativi interessi), purtroppo non ho potuto presentare il ravvedimento operoso perché me ne sono accorta l’anno dopo. Le sanzioni si possono pagare in varie rate? Ho letto sul vostro sito che se la multa viene pagata entro 60 gg puó essere ridotta a 1/6? Ma in questo caso x godere della riduzione bisogna pagare tutto l’importo della pena entro 60 gg?

      Grazie mille

    85. Salve, 18
      i termini per ricevere un’accertamento per una dichiarazione relativa all’anno 2012 scadono al 31/12/18. L’Agenzia entro questa data potrebbe farle recapitare un accertamento per la mancata indicazione dei redditi derivanti dal secondo Cud nella dichiarazione dei redditi. Con l’arrivo dell’accertamento lei potrà scegliere se pagare in un unica soluzione oppure ratealmente, con rate trimestrali che le calcolerà direttamente l’Agenzia su sua richiesta. Se si decide di pagare (in unica soluzione o a rate), le sanzioni vengono ridotte ad 1/6. La cosa importante in caso di rateizzo è che la prima rata sia pagata nei 60 giorni dall’arrivo dell’accertamento.

    86. Buongiorno e grazie mille per la risposta!

      Ho letto che da gennaio 2015 sono cambiate le scadenze per il ravvedimento operoso (ho visto che è entrato in vigore quello lunghissimo), secondo lei posso provare a sanare la mia dichiarazione omessa in questo modo?
      Le ricordo che non ho ancora ricevuto cartelle d’accertamento da parte dell’agenzia dell’entrate?

      Grazie mille

    87. Salve,
      il nuovo ravvedimento operoso, rispetto alla versione precedentemente in vigore ha ampliato i termini per poter usufruire dello strumento, ma non ha ampliato i casi nei quali esso è utilizzabile. Infatti, soltanto al contribuente che procede alla presentazione della dichiarazione con un ritardo inferiore ai 90 giorni è riconosciuta la possibilità, ai sensi dell’art. 13, comma 1, lettera c), D.Lgs. n. 472/1997 di sanare autonomamente la propria posizione con il ravvedimento. Tale possibilità è però preclusa per i contribuenti che presentano la dichiarazione con ritardo superiore ai 90 gg. in questo caso non potrà che essere l’Agenzia con un accertamento ad applicare sanzioni e interessi, oltre a richiedere le eventuali imposte.

    88. Salve. La mia commercialista non ha presentato, a fine 2014, la mia dichiarazione dei redditi. Premesso che il mio reddito di libera professionista negli ultimi due anni è stato zero, in quanto sono stata impegnata ad accudire mio padre, vorrei sapere quali guai mi devo aspettare. Grazie mille.

    89. buonasera a tutti ,ieri mi e arrivata una raccomandata dal agenzia del entrate dicendomi che dovevo pagare quasi 300 euro per il 730 del anno scorso , io credo di aver dichiarato tutto ,anche perche non ho nulla di intestato a me soltanto cud del lavoro che erano 3 .
      la cosa che m e strana ch e la prima volta che mi capita sta cosa anche perche io l ho fatto fare ad un padronato ,ho provato a chiamare il padronato per capire ma nessuno mi ha saputo dire qualcosa ognuno mi fa chiamare un altro numero .
      io comunque ho gia pagato .
      ma vorrei sapere come faccio a capire s e uno sbaglio mio e del padronato ???
      grazie mille

    90. Salve,
      un soggetto dotato di partita Iva è sempre tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, a prescindere dai compensi percepiti e dalle spese sostenute nell’esercizio dell’attività. Non avendo presentato la dichiarazione dei redditi, e non essendo più possibile presentarne una, in quando la dichiarazione è ormai considerata omessa, non le resta che aspettare un’eventuale accertamento da parte del Fisco. L’accertamento riguarderà principalmente la sua attività per verificare se possono esserci compensi da lei percepiti ma non dichiarati. Il Fisco ha tempo fino al 31/12 del 2019 per notificarle l’eventuale accertamento, ma questo non è automatico che accada. In caso di dichiarazione omessa non è possibile fare niente, se non aspettare.

    91. Salve,
      le consiglio di fare vedere la comunicazione ad un dottore commercialista abilitato, se vuole capire l’errore. Solo un soggetto preparato può darle informazioni precise. Se crede possa esserle utile sono a disposizione. Nel caso mi contatti pure in privato attraverso l’apposita pagina.

    92. salve
      per mia inoranza non lo fato mai dichiarazione di rediti , lavorato solo stagioni 7 mesi all anno non superavo 8000e all anno,cosa devo fare per fare tutto aposto,alta multa?

    93. salve, io sono un lavoratore dipendente (spettacolo, a tempo determinato) non ho presentato il 730 negli anni 2012, 2013, 2014 (gli anni precedenti avevo un solo cud). è possibile fare il 730 adesso e quanto costerebbe la sanzione? e chi dovrà redigere i 730 passati, il caf?

    94. Salve,
      se il suo unico reddito è derivato da quel contratto di lavoro, e non vi sarebbero stati altri redditi da dichiarare allora non era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi.

    95. Salve,
      purtroppo le dichiarazioni dei redditi presentate oltre 90 giorni dalla loro scadenza sono considerate omesse. Una dichiarazione omessa non può comunque essere sanata. Anche se volesse presentare adesso quelle dichiarazioni dei redditi, per il Fisco non avrebbero alcun valore. Saranno gli accertamenti che effettuerà l’Amministrazione finanziaria a stabilire se lei avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi. Quello che rischia è una sanzione per la dichiarazione omessa che va dal 120% al 240% delle imposte eventualmente evase, con un minimo di 258 €. In pratica l’unica cosa da fare è aspettare eventuali comunicazioni da parte del Fisco.

    96. Salve, l’Agenzia delle entrata mi contesta la omessa dichiarazione dei redditi relativi all’anno di imposta 2009. L’atto mi è stato notificato 1 mese fa, marzo 2015. Sono ancora nei termini per farlo o è andato tutto in prescrizione? Grazie.

    97. Salve,
      per la dichiarazione omessa si ha la prescrizione allo spirare del 31/12 del quinto anno successivo a quello nel quale la dichiarazione dei redditi doveva essere presentata per quel periodo d’imposta. Nel suo caso l’anno di imposta è il 2009, la relativa dichiarazione doveva essere presentata nel 2010 e quindi l’ultimo anno nel quale possono contestarle l’omessa dichiarazione è il 2015.

    98. salve.volevo chiedere se ho avuto 2 cud nel anno 2013 e non ho fatti il 730 cosa succede? ho saputo solo adesso nell 2015 che era obbligatorio farlo..ho chiesto all sindacato e mi hanno detto che non posso fare piu nulla…nell anno 2013 ho avuto un reddito di 10000e ..come posso fare a sapere quanto dovevo pagare?

    99. Salve,
      lei avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno 2013 entro settembre 2014. Adesso, la dichiarazione è considerata definitivamente omessa e non è più possibile intervenire. Non resta che aspettare un possibile accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Quello che le chiederanno da pagare sono le imposte dovute dalla dichiarazione che ha omessa maggiorate da sanzioni e interessi. Il D.lgs 471/97 prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di 258 Euro in caso di dichiarazione omessa. Se il pagamento avviene nei 60 gg successivi alla notifica dell’accertamento le sanzioni si riducono ad 1/6.

    100. Salve con 2 cud è un redito totale di 17000 euro non si fa 730 quale possono essere sanzioni grazie

    101. Salve,
      con queste informazioni non è possibile calcolare le sanzioni, in ogni caso le sanzioni vanno dal 120 al 240% dell’imposta evasa.

    102. Buongiorno,
      mi sono accorto che per gli anni 2011-2012-2013 mio figlio ha avuto delle borse di studio universitarie (redditi art.13, c.1-2-3-4 TUIR) su cui sono state fatte trattenute, a fronte però di detrazioni per lav.dip ed assim. di 1840€, quindi maggiori delle trattenute.
      Ritengo quindi che tali trattenute dovrebbero essere chieste a rimborso.
      Purtroppo non sono state fatte dichiarazioni per tali anni.
      E’ possibile farle ora? In che maniera?
      E non ci sono sanzioni eventuali, anche considerando che non vi è alcuna evasione di imposta?
      Grazie poer la cortese risposta.
      Cordiali saluti

    103. Salve,
      il ragionamento fatto è corretto, la ritenuta in accesso in dichiarazione dei redditi diventa un credito. L’unica annualità su cui è ancora possibile intervenire è il 2013, presentando una dichiarazione integrativa a favore.

    104. salve, nell’anno 2014 ho iniziato a percepire la pensione, per l’esattezza nel mese di novembre, quindi 2 mesi, novembre e dicembre, ho solo la casa di proprietà in cui vivo quindi non avrei dovuto fare il 730 ma nei primi mesi del 2014 ho fatto piccoli lavoretti per un condominio, con regolare ritenuta d’acconto per prestazione occasionale, per un totale di euro 1380. Sono andato al caf e mi hanno detto che il 730 devo farlo (faccio notare che dovrei pagare 80 euro al caf) non sono così convinto della cosa, e vi chiedo: non vi è un minimo dentro cui il 730 non va presentato, intendo solo due mesi di pensione e 1380 euro di ritenuta e devo fare il 730? grazie

    105. Avendo per mia dimenticanza fatto presentare lo stesso mod. 730 a due operatori Caf diversi, cosa potrebbe succedermi? Incappare in sanzioni?
      Grazie.

    106. buona sera il caf da cui mi reco a fare il, 730
      a omesso per 2 anni di dichiarare oltre al reddito da lavoro il reddito derivante dalla mia pensione di invalidità .ora che si sono accorti mi hanno detto di portare a loro le dichiarazioni dei due precedenti anni per inoltrare la rettifica
      volevo chiedere cosa rischio visto che hanno omesso per due anni i redditi da pensione
      vi ringrazio

    107. Buongiorno,
      Nell’anno 2014 ho percepito 2 cud 1 per 422.66 euro e l’altro per 4489.28. Visto che il totale non raggiunge gli 8000 euro e visto che non ho spese mediche di riguardo devo obbligatoriamente presentare il 730? Se sì quale debbo fare?
      Grazie

    108. Salve,
      avendo lei percepito due diversi Cud nel 2014 a meno che non abbia chiesto al suo attuale datore di lavoro di conguagliare il Cud precedente, deve necessariamente presentare la dichiarazione dei redditi, in quanto le ritenute subite potrebbero non essere quelle corrette, in quanto non rapportate ai giorni effettivi di lavoro. Dovrà presentare il 730 nel caso in cui nel 2015 abbia un sostituto d’imposta, altrimenti il modello Unico.

    109. Salve,
      a mio avviso se si tratta di pensione di invalidità, la stessa dovrebbe rientrare tra i redditi esenti da tassazione, e quindi non dovrebbe essere dichiarata. Piuttosto dovrebbe predisporre il modello Red, per comunicare alcune informazioni all’Inps. A mio avviso non rischia niente, ma probabilmente il Caf sa bene cosa sia successo.

    110. Salve,
      se ha presentato due volte il modello 730 nei termini la seconda dichiarazione presentata sostituisce la prima. Se le due dichiarazioni erano identiche non succede niente.

    111. Salve,
      lei è tenuto a presentare il 730 in quanto ha percepito redditi da pensione per meno di 365 giorni nell’anno, quindi le ritenute che ha subito potrebbero non essere rapportate ai giorni nei quali ha percepito la pensione. Inoltre, dovrà indicare anche i redditi derivanti dal lavoro autonomo occasionale. Faccio presente che lei potrebbe teoricamente chiudere la dichiarazione con un credito d’imposta.

    112. Buongiorno, mi è stato recapitato un accertamento fiscale per la mancata presentazione di un CUD 2010 ( ex contratto a progetto)nella dichiarazione del 2011.
      Il cud 2010 giaceva beatamente sulla scrivania dell’amministrazione del datore di lavoro ma non mi è stato notificata nessun avviso per il ritiro. Ammetto la mia dimenticanza, ma vorrei sapere se il datore di lavoro ha l’obbligo di avvisare e se una parte della sanzione spetta a lui. Grazie per le eventuali risposte.
      Cordialmente!!

    113. E’ il datore di lavoro che è tenuto entro il 28 febbraio di ogni anno a recapitare presso il domicilio del lavoratore il suo CUD. Se il datore di lavoro non l’ha fatto è sicuramente sanzionabile. Non per altro aspetti legati alla sua dichiarazione dei redditi.

    114. Un cordiale saluto,
      mia moglie possiede un portafoglio titoli con azioni (con zainetto fiscale passivo) e dei fondi di investimento dai quali risulta un guadagno, a seguito di vendita e didinvestimento nel 2015, di circa 3000 euro.
      Al momento mia moglie risulta a mio carico ma vorrei cortesemente chiedere se il prossimo 730 dovrò dichiarare tale suo reddito ed eventualmente perdere le agevolazioni di moglie a carico.
      Grazie tante.

    115. Salve a tutti,
      Avrei un quesito da porVi riguardo un dubbio che ho ultimemnte…
      Sono un lavoratore dipendente ed ho un reddito (netto) che si aggira intorno ai 14-15mila euro annui, ed è così da circa 7 anni, senza variazioni e senza ulteriori redditi.
      Negli ultimi 2 anni non ho più presentato il 730, perchè mi era sempre stato detto (anche dal CAF dove andavo) che nel mio caso non era obbligatorio.
      Poi ho letto da qualche parte che invece la mancata presentazione del 730 prevede una multa, ma non sono riuscito a trovare informazioni precise sul mio caso…
      Se ora vado a fare il 730 precompilato, ci sono possibilità che l’agenzia delle entrate possa multarmi per non aver presentato il 730 negli ultimi 2 anni?
      A cosa posso andare incontro?
      Grazie, saluti

    116. Salve,
      se i suoi unici redditi nei due anni che non ha presentato il 730 sono rappresentati da redditi di lavoro dipendente esercitati verso un unico committente e per 365 gg l’anno, allora non vi obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. Se non si presenta la dichiarazione nei casi in cui non si è obbligati a farlo l’Agenzia delle Entrate non è autorizzata a fare niente nei suoi confronti. L’unico aspetto da ricordare quando non si presenta la dichiarazione dei redditi è che aumenta di un anno il termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate può effettuare un controllo nei suoi confronti.

    117. Salve,
      la gestione di questo portafoglio azionario e dei fondi di investimento in che regime è stato stipulato? Qualora, come credo, faccia parte del regime del risparmio gestito o amministrato allora eventuali tassazioni dovute vengono fatte direttamente dall’istituto bancario che li gestisce. In ogni caso non perde le agevolazioni per familiare a carico.

    118. Grazie per la risposta e per la conferma di quello che immaginavo, ora sono più tranquillo.
      Per il fatto che io non abbia presentato il 730 negli ultimi due anni però pare che io non possa usufruire del 730 pre-compilato in vigore da quest’anno… Mi potete confermare anche questa condizione?
      Nel caso volessi ricominciare a presentare il 730 quindi dovrei in ogni caso rivolgermi fisicamente ad un CAF, giusto?
      Grazie ancora

    119. Salve,
      si confermo, non avendo presentato il 730 lo scorso anno l’Agenzia non ha predisposto il suo 730 precompilato. Per fare il 730 dovrà recarsi presso un dottore commercialista abilitato o un Caf.

    120. Salve,vorrei porle il seguente quesito:facendo il 730 precompilato mi sono accorto che nel modello mancava un’immobile che ho ereditato nella quota del 16,67%(come mio fratello) e verificando i 730 degli anni precedenti compilati al caf, mi sono accorto che anche negli ultimi 2 anni era così mentre precedentemente era era stato inserito con codice 10 essendo un’immobile in cui vive mia madre e mio fratello e di cui paga la tasi al 100% mia madre in quanto coniuge superstite; io ho inviato il 730 precompilato e corretto con l’immobile in questione con codice 10….ho anche verificato che inserito o meno non cambiano gli oneri;cosa devo fare sul passato? sono soggetto a sanzioni anche se l’immobile non comporta oneri da pagare?
      grazie della gentile risposta

    121. Salve,
      se ho capito bene nelle ultime due dichiarazioni dei redditi (tranne quella del 2014), lei non ha riportato nel quadro dei fabbricati un immobile ricevuto in donazione anni precedenti, sul quale ha il diritto di abitazione sua madre e dove lei ha la “nuda proprietà”. In questo caso, il soggetto titolare della nuda proprietà non è tenuto a dichiarare l’immobile nella propria dichiarazione dei redditi. Sarà il soggetto che detiene il diritto di abitazione, in quanto titolare di un diritto reale sull’immobile, a doverlo inserire nella propria dichiarazione e a versare le relative imposte sia dirette (Ipref) che indirette (Imu/Tasi).

    122. Salve volevo chiedereuna cosa : mio zio lavora per uma ditta di muratori però questanno ancora la ditta deve rilasciargli il cud ne penso abbia intenzione di farlo , è una cosa che non gli era mai successo prima , e secondo me che non ne capisco molto c’è qualcosa di strano sotto che avrà fatto la ditta , come deve muoversi mio zio perche mi sembra disperato visto xhe ha figli che stanno frequentando università e tutto il resto , la ditta sta facendo perdere solo tempo e tea poco so che sxade il termine utile per la presentazione del cud xosa deve fare mio zio

    123. Salve,
      il Cud (da quest’anno modello CU) doveva essere già stato consegnato a suo zio entro il 28 febbraio scorso. In questo caso predisponga una raccomandata nei confronti della società intimandola di consegnare il Cud entro pochi giorni, indicando che in caso di inerzia effettuerà una denuncia all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza. Questo è quanto è possibile fare. Ci sono sanzioni molto alte per le società che si rifiutano di consegnare il Cud ai propri lavoratori, nel caso in cui venga fatta una denuncia, cosa che a questo punto le consiglio vivamente di fare.

    124. Salve a tutti,
      Avrei necessità della vs consulenza.

      Lo scorso anno ho cambiato lavoro e per un breve periodo ho avuto il sussidio inps.

      Pertanto sto portando 2 certificazioni uniche per il 730.

      Quest’ anno mi sto appoggiando ad un nuovo CAF, che mi sta informando che dovrò pagare un acconto irpef di una somma considerevole (primo importo rateizzabile) ed il secondo no.

      Attualmente lavoro in un’altra azienda (da circa 4mesi) e quindi potrebbero detrarmi l’importo dalla busta paga.

      Ciò di cui vorrei avere conferma è la necessità di versare l’acconto, in quanto attualmente sto già pagando l’irpef in busta paga e quindi si tratterebbe di un doppio pagamento….

      Ma quest’acconto va versato perchè ho 2 cud oppure è sempre così?

      Grazie tante del vs supporto.
      M

    125. Salve,
      il motivo per cui si trova a versare IRPEF è dovuto al fatto che i due CUD ricevuti non sono stati conguagliati, quindi non sono state effettuate le giuste ritenute da parte dei soggetti che le hanno erogato i compensi. Per questo in sede di dichiarazione dei redditi viene fatto il conguaglio tra quanto dovuto e quanto effettivamente trattenuto.
      L’acconto che lei dovrà versare nel 2015 (che le sarà detratto dalla sua busta paga a luglio e novembre) è parametrato ai redditi percepiti nel 2014. Quindi, se lei prevede nel corso del 2015 di percepire almeno lo stesso reddito avuto nel 2014, allora gli acconti sono dovuti. In caso contrario, se nel 2015 percepirà un reddito inferiore a quello del 2014 può chiedere al CAF di calcolarle gli acconti con il metodo previsionale.

    126. Grazie 1000 x la risposta.
      In effetti guadagnerò meno, quindi andremo con il previsionale.

      Ma quindi mi conferma che l’acconto IRPEF per l’anno successivo è sempre dovuto anche in assenza di 2 CUD?

      Ciò che non mi convince è dover pagare l’imposta sia in busta tutti i mesi, che con un acconto.

      Grazie.
      M

    127. L’IRPEF si versa con il meccanismo di saldo e acconto: ogni anno a giugno si versa il saldo dell’anno precedente e il primo acconto dell’anno in corso, mentre a novembre si versa il secondo acconto dell’anno in corso. Chi fa il 730 versa gli acconti tramite maggiori trattenute in busta paga, mentre con il modello Unico si versa con il modello F24. Se lei fa il 730 l’acconto lo tratterrà il suo datore di lavoro, non dovrà versare niente con F24.

    128. Salve sono sempre michelangelo volevo chiedere , se mi zio fa la denuncia all ufficio delle entrate a mio zio gli fanno il cud ?

    129. Salve, ho sempre vissuto all’estero per diversi anni pur mantenendo la residenza in Italia. Non ero a conoscenza del fatto che avrei dovuto fare la dichiarazione dei redditi in Italia perché le tasse le pagavo all’estero. In oltre i miei genitori erano entrambi invalidi e io figuravo nello stato di famiglia con loro. quali consequenze fiscali potrei affrontare?
      Grazie
      Morgana

    130. Salve,
      se il Fisco italiano si accorge che avrebbe dovuto dichiarare anche in Italia i suoi redditi, in quanto soggetto residente fiscalmente in Italia, rischia di vedersi contestare per le dichiarazioni degli ultimi cinque anni, le sanzioni per omessa dichiarazione che vanno dal 100% al 200% dell’imposta evasa che avrebbe dovuto versare in Italia oltre agli interessi di mora. Pagamento nei 60 giorni si ha diritto ad una riduzione delle sanzioni di 1/6. Tutto questo, naturalmente in caso in cui il Fisco effettuasse un accertamento nei suoi confronti.

    131. SALVE sono un piccolo imprenditore oggi ho ricevuto un avviso di accertamento dalle agenzie delle entrate dove mi indica che dall’incrocio dei dati presenti nella mia dichiarazione iva 2011 presentano delle squadrature con quelle dei miei clienti che alcuni miei clienti hanno comunicato acquisti di ammontare superiore alle vendite da me dichiarate come fornitore, una differenza di circa 30000 euro, in questo caso come di devo muovere ?

    132. Salve,
      prima di tutto verifichi di aver inserito nello spesometro tutte le fatture che ha emesso in quell’anno. Successivamente si rechi presso l’Agenzia delle Entrate che ha emesso la comunicazione, o contatti l’ufficio per avere maggiori chiarimenti, e per sapere quali documenti vogliono che lei porti a supporto. In questi casi è sempre bene farsi assistere da un dottore Commercialista.

    133. in caso di presentazione del modello Unico DIRETTAMENTE presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate qual è la ricevuta che attesta il corretto invio della dichiarazione? La ricevuta di accettazione del modello da parte dell’Ufficio o c’è bisogno comunque della ricevuta di avvenuta ricezione del file contenente la dichiarazione da parte del sistema?

    134. Salve,
      in questo caso per lei farà fede la ricevuta che le ha rilasciato l’Agenzia delle Entrate. Non avendo fatto l’invio telematico per lei non ci sarà questo tipo di ricevuta.

    135. Grazie per la celere e cortese risposta. il mio dubbio nasceva dal fatto che se per un motivo qualsiasi il funzionario dovesse dimenticare di trasmettere la dichiarazione come poter dimostrare di aver presentato la stessa ad uno sportello.
      La risposta datami mi chiarisce il tutto.
      Buona serata.

    136. Salve,
      forse sono fuori tema ma vorrei porVi un quesito sulla compilazione della dichiarazione dei redditi.
      il caso riguarda l’omessa compilazione (e invio) del quadro RS.
      l’ADE mi recupera le perdite dell’anno precedente appunto perché non compilato il quadro RS.
      Dichiarazione integrativa NON presentata ( non mi ero accorto di non aver allegato il quadro RS per cui mai avrei pensato ad una dichiarazione integrativa).
      in sede di correzione della dichiarazione (36-bis)l’Ufficio mi recupera le perdite dell’anno precedente scomputate dall’imponibile dell’anno successivo con sanzioni ed interessi.
      La domanda è la seguente: l’omessa compilazione di un quadro del modello Unico è un errore formale o sostanziale? L’Ufficio può disconoscere in sede di 36-bis una perdita non contestata nell’anno di insorgenza o deve procedere ad accertamento?
      il controllo ex art. 36-bis dovrebbe essere un controllo automatizzato o può anche entrare nel merito della spettanza delle perdite pregresse.
      Gradirei anche un riferimento normativo e/o giurisprudenziale.
      Grazie e buona serata

    137. Salve,
      credo di non aver compreso correttamente. Non ha presentato il quadro RS dell’Unico e l’Ufficio in sede di 36-bis le non le riconosce le perdite dell’anno precedente che lei aveva riportato correttamente nell’unico successivo. Se le cose stanno così le basta presentarsi all’Ufficio con un istanza presentando una copia del quadro RS compilato. Alcuni uffici sgravano direttamente così, per altri invece è necessario andare in contenzioso. In ogni caso il 36-bis non può entrare nel merito: in questo caso semplicemente disconosce la perdita perchè non era presente nell’unico precedente.

    138. Salve,
      il mio caso è proprio questo. non aver presentato il quadro RS nell’anno precedente e ver scomputato quella perdita dall’imponibile dell’anno successivo.
      L’ufficio recupera la perdita indicata e di conseguenza la dichiarazione chiude con un debito d’imposta. Ho chiesto in ufficio pensando fosse un errore “meramente formale” ed invece non c’è stato nulla da fare. Mi hanno detto di fare ricorso.
      Non so se è corretto oppure no.
      Grazie mille per la risposta

    139. A mia esperienza le posso dire che dipende dagli Uffici. Nel senso che alcuni Uffici accettano la correzione con istanza, andando a modificare loro la dichiarazione precedente sulla base dei prospetti che compila e firma il legale rappresentante della società. In altri Uffici, invece, dicono che non è possibile fare niente se non fare ricorso. Provi a cambiare Ufficio, sempre meglio che fare ricorso.

    140. Buongiorno,

      sono un dipendente a tempo indeterminato inquadrato a norma di legge, senza proprietà immobili o altre fonti di reddito.
      Non ho presentato la dichiarazione dei redditi per l’ultimo anno, e ora sarei intenzionato ad aprire una partita IVA da affiancare al lavoro dipendente (attività non concorrenziale).

      La mancata dichiarazione può rappresentare un problema? Sono tenuto a fare una dichiarazione tardiva, pagando le relative spese?

      Grazie.

    141. Salve,
      se il suo unico reddito era quello derivante dal lavoro dipendente, per 365 gg, senza altre fonti di reddito, allora non era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, in quanto tutte le trattenute sono già state effettuate dal datore di lavoro. Per quanto riguarda la partita Iva non ci sono preclusioni, può benissimo aprirla ed iniziare l’attività. Ha verificato la possibilità di aprirla usufruendo dei vantaggi del regime dei minimi?

    142. Grazie per la risposta.
      È mia intenzione usufruire del regime dei minimi, prevedendo di rimanere sotto la soglia dei 30000€ annui. Mi rivolgerò comunque ad un commercialista, che mi segua nelle varie fasi.

      Ho un’altra domanda.
      In caso di prestazioni di lavoro occasionali in ritenuta d’acconto (soglia annua inferiore a 5000€), a che tassazione sarei sottoposto? O è tenuto a pagare solo il sostituto d’imposta?
      In questo caso dovrei presentare la dichiarazione dei redditi, o sarei comunque esonerato?

    143. Lei intende iniziare un’attività di tipo abituale, quindi le prestazioni di lavoro autonomo occasionale non possono essere utilizzate. Il lavoro occasionale riguarda solo chi svolge attività per meno di 30 gg l’anno e per max €. 5.000 annue.

    144. Buongiorno,

      Nell’anno 2008 ho percepito redditi non dichiarati a San Marino (dichiarazione infedele nel 2009 con dichiarati solo 3 mesi da dipendente italia). La polizia tributaria nei suoi accertamenti ha evidenziato la mia posizione con la società estera, chiedendomi info su fatture, compensi e ogni altro elemento utile al calcolo dell’imposta.

      La prima domanda, sapendo che San Marino non è piu’ nella black list (ma nell’anno di imposta che mi viene contestato si) è se questi redditi non dichiarati siano o meno prescritti visto che al 31/12/14 risultano passati gia’ 7 anni. Nel caso siano prescritti posso negare alla polizia tributaria le informazioni richieste? La seconda questione, nel caso non siano prescritti, è che io no ho piu’ le fatture richieste e anche tutte le altre informazioni che dovrei compilare nel questionario non le ricordo piu’. Cosa mi consigliate di fare e soprattutto a chi rivolgermi?

      Gli importi sono molto al di sotto della punibilità penale, se ricordo bene il reddito lordo oscillava tra i 25000 e i 35000, pero’non avendo a disposizione le fatture come si arriverà a stabilire una somma? Grazie per la cortese attenzione,

    145. Salve,
      premetto che non è semplice dare risposte certe alla sua domanda: bisogna vedere cosa le contestano, quando è iniziato l’accertamento e se è già stato emesso un avviso di accertamento. In ogni caso i termini per l’accertamento non devono essere più considerati se il Fisco ha già emesso nei suoi confronti un avviso di accertamento. A quanto sembra per il momento hanno soltanto chiesto informazioni, quindi, il consiglio è quello di cercare di essere il più collaborativi possibile. Può certamente negare le informazioni richieste, ma questo non farebbe altro che peggiorare la situazione insospettendo ancora di più gli accertatori.
      Quello che posso dirle e di rivolgersi al suo commercialista di fiducia, consegnando a lui le carte e spiegando bene la situazione.

    146. Buongiorno,

      Non voglio negare nessuna informazione e se possibile risolvere la questione nel miglior modo possibile. Tuttavia chiedevo se la contestazione risulta prescritta, si parla comunque di 7 anni ma il fatto che fosse a San Marino (ex blacklist) non mi fà capire bene come stiano le cose. Al momento non c’è nessuna contestazione infatti, solo una semplice lettera, neppure raccomandata, in cui mi si invita entro il termine di 15 giorni a fornire tutte le fatture con l’estero e altre informazioni riguardo a questi mesi non dichiarati. Inoltre come dicevo non riesco a reperire la documentazione e in questo caso come possono stabilire l’ammontare delle imposte da versare? Grazie

    147. L’anno 2008 è ormai prescritto per quanto riguarda l’accertamento delle imposte sui redditi. Tuttavia, sarebbe opportuno capire con l’ufficio che ha emesso questa lettera il motivo per cui è stata emessa ed eventualmente contestare la prescrizione. Si faccia assistere da qualcuno, mi sembra la cosa migliore da fare.

    148. Scusate, forse non è la sede più adatta per discuterne, ma avrei una domanda da porVi. Nel 2008 o forse nel 2010 mia zia mi ha fatta iscrivere al centro per l’impiego della mia città, mi ha fatto firmare un contratto di lavoro (non so di che tipo ma in ogni caso a tempo determinato). Non mi ha mai rilasciato un CUD perché l a cifra erogata era irrisoria. Ora mi chiedo io ho o avevo qualche obbligo nei confronti del Centro? Comunicare loro qualcosa, consegnare una documentazione? In cosa vado in contro? Grazie mille

    149. Salve,
      se lei ha firmato un contratto di lavoro dipendente, sicuramente le dovevano rilasciare un CUD, ovvero la certificazione dei redditi percepiti e delle ritenute subite. Il CUD le serviva eventualmente per presentare la dichiarazione dei redditi, qualora ne fosse stata obbligata. In ogni caso, qualora lo fosse stata, per gli anni che mi indica l’Agenzia delle Entrate le avrebbe già notificato un accertamento, quindi non credo ci siano problemi da questo punto di vista.

    150. Egregio Dottore, La ringrazio. Quindi mi conferma che non ho nulla in sospeso con il centro per l’impiego?
      Inoltre, mi permette una seconda domanda?
      Io sono un figlio a carico perché non percepisco alcun reddito. Ora mi chiedo nella dichiarazione dei redditi è obbligatorio indicare se un figlio è disoccupato o inoccupato? Cioè si specifica questa condizione? Non vorrei fare commettere errori ai miei e al commercialista, visto che solo ora ho ricordato l’accaduto di cui Le ho accennato. Inoltre se l’accertamento non perviene entro i 4 anni dalla dichiarazione emessa per i redditi dell’anno precedente è quindi da considerarsi nullo?

    151. Con il centro per l’impiego non vi sono obblighi da un punto di vista fiscale. In dichiarazione dei redditi si indica solo il codice fiscale dei figli a carico, e i mesi per i quali sono stati a carico nell’anno. Nessun altro dato è richiesto nella dichiarazione dei redditi. Confermo quanto dice: il termine ultimo per l’accertamento di una dichiarazione dei redditi è il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione. Gli accertamenti notificati successivamente a questa data sono da considerarsi nulli.

    152. Salve,
      nel 2010 ero in CIG fino a marzo, poi da maggio sono stato assunto da un’altra azienda, quindi avevo 3 CUD relativi al 2010 (INPS, VECCHIA AZIENDA, NUOVA AZIENDA).
      La vecchia ditta tutt’ora non mi ha pagato diverse mensilità, ferie non godute e licenziamento.
      Nel 2011 al momento in cui dovevo presentare la dichiarazione dei redditi, non avendo ancora percepito stipendi della vecchia ditta non avevo risorse per pagare la dichiarazione dell’anno precedente di diverse centinaia di euri, ed ho deciso di non presentarla.
      Oggi, mi arriva dall’agenzia delle entrate una multa salata per non aver presentato la dichiarazione dei redditi relativa al 2010, sono a domandare se è possibile fare ricorso in quanto non ho ancora percepito stipendi relativi a quell’anno?
      Ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
      Cordiali Saluti
      Andrea

    153. Salve, nel suo caso prima dello scadere dei 60 gg dalla notifica della comunicazione prenda appuntamento con l’Agenzia delle Entrate portando con se tutti gli estratti conto che dimostrino che lei non ha mai ricevuto quelle somme, che invece l’azienda le ha certificato. In questo modo dovrebbe riuscire ad ottenere lo sgravio dell’accertamento, evitando il lungo e costoso contenzioso tributario.

    154. Salve, mia mamma possiede la nuda proprietà di una casa in Svizzera di cui mia nonna è l’usufruttuaria. Mia nonna, che risiede in italia, paga tutte le tasse sia in italia che in svizzera per tale casa. Mia madre non ha dichiarato la nuda proprietà sulla dichiarazione dei redditi (il suo commercialista che ha da 20 anni ha scoperto solo ora che andava fatto). E’ normale che pagi una sanzione elevata (la stessa che se fosse lei la proprietaria e non ci fosse la nonna che paga le tasse ?). Il commercialista non ha nessuna responsabilità ? Grazie

    155. Il nudo proprietario non è mai tenuto dichiarare l’immobile in dichiarazione dei redditi, in quanto imposte e tasse sono di competenza esclusivamente di chi ne ha l’usufrutto (in questo caso sua nonna). Questo perché l’usufruttuario ha un diritto reale che consente di utilizzare l’immobile. A quanto mi dice sua madre non doveva dichiarare niente, a meno che l’usufrutto e la nuda proprietà non si siano ricongiunti.

    156. Buonasera, sono una libera professionista nel ramo assicurativo con partita iva nel regime dei minimi. Ho omesso di presentare la dichiarazione dei redditi lo scorso anno (relativa ai redditi del 2013) e non ho nemmeno versato contributi INPS e IRPEF. Sono a conoscenza delle sanzioni, solamente non so come comportarmi:
      -Se presentassi ora il mod.unico omesso dopo quanto tempo devo aspettarmi la notifica dall’Agenzia delle Entrate?
      -E se invece non lo presentassi? Quanto ci mette l’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti?!
      Cosa mi consigliate di fare?! Qual’è la cosa migliore da fare?! Vi chiedo le tempistiche perché in questi ultimi mesi non sto lavorando per motivi familiari.
      Grazie mille.

    157. Salve,
      la dichiarazione per l’anno di imposta 2013 è ormai considerata omessa, e quindi non è più possibile intervenire. Sarà l’Agenzia delle Entrate a comunicarle un accertamento nei suoi confronti per quella annualità. L’Agenzia ha tempo fino al 31/12/2019 per contestarle la mancata presentazione della dichiarazione relativa al 2013. A mio avviso l’Agenzia arriverà a contestarle l’anno 2013, almeno tra un anno. L’unica cosa da fare è aspettare l’Agenzia. Non sono a conoscenza dei motivi che l’anno portata a non presentare l’Unico, ma è sempre bene presentarlo anche se non si è versato tasse e contributi.
      Per quanto riguarda la dichiarazione relativa al 2014 è ancora possibile intervenire, se non lo avesse fatto.

    158. Grazie si…quest’anno l’ho già presentata. La società di consulenza fiscale che mi assiste mi suggeriva di presentarlo anche se in ritardo… Quindi a questo punto meglio non fare niente ed aspettare l’Agenzia?

    159. Il fatto è che anche se lo presenta non cambia niente, la dichiarazione dei redditi resta omessa. Per l’Agenzia aver presentato comunque la dichiarazione rappresenta soltanto un titolo per riscuotere le somme che vi sono indicate, e che mi sembra di capire lei non ha versato. Non ci sono altri vantaggi, l’Agenzia la accerterà comunque sulla base di ogni elemento che riterrà utile a ricostituire il suo reddito, a prescindere da quanto inserito nella dichiarazione che presenta adesso. Se i suoi consulenti le dicono di inviarla si affidi a loro, evidentemente hanno maggiori elementi su cui basare questa decisione (conoscono i suoi redditi, i costi che ha detto, ecc).

    160. buongiorno nel 2014 ho lavorato come promoter presso due aziende,la prima con contratto di collaborazione per un totale di reddito di euro 544.24 e la seconda con contratto di lavoro a chiamata intermittente a tempo determinato per un totale di reddito di euro 413.83 . Da queste due aziende ho ricevuto la CU . Volevo sapere se nonostante l’importo minimo avevo l’obbligo di fare il 730. grazie
      cordiali saluti Chiara Trini

    161. Salve,
      se lei ha percepito soltanto questi redditi non è obbligata alla presentazione della dichiarazione. Probabilmente se ha ricevuto delle ritenute nelle CU, sarebbe finita a credito di Irpef.

    162. A seguito di verifica dell’Agenzia delle Entrate della dichiarazione mod. 730/2012 redditi 2011 mi viene contestata l’errato o omesso versamento IRPEF, specifico che sono dipendente di un Ente pubblico in liquidazione.
      Dopo aver presentato all’Agenzia delle Entrate l’Attestazione dell’Ente circa le trattenute IRPEF, nonché i relativi statini paga, l’Agenzia mi comunica che il mio Ente non ha presentato il 770 e che devo presentare istanza di mediazione.
      Ritenendo di non essere io il responsabile dell’omessa presentazione, come posso evitare di pagare quanto mi viene richiesto?
      Grazie

    163. Salve,
      sicuramente presentando l’istanza di mediazione le verrà sgravato il debito, dimostrando il reddito effettivamente percepito al netto delle ritenute Irpef. Il fatto che la società non abbia presentato il modello 770 determina una responsabilità per il legale rappresentante. Valuti con un legale la possibilità di citare in giudizio questa persona. Sicuramente nella sua situazione vi saranno anche gli altri dipendenti.

    164. Buonasera, mia madre ha ricevuto un avviso di mancata dichiarazione dei redditi (modello 730) del 2012, minacciando cosi la sospensione o addirittura la rimozione della pensione percepita . Volevo sapere se è possibile questa cosa e cosa c’entra la pensione con il 730?
      Ringraziandovi anticipatamente, porgo cordiali saluti.

    165. Salve,
      quello che ha ricevuto è un avviso di accertamento per non aver presentato la dichiarazione dei redditi. Evidentemente sua madre in quell’anno ha percepito anche altri redditi oltre a quelli da pensione, il che dovrebbe giustificare questo accertamento. Naturalmente senza vedere i documenti è un po’ difficile da capire cosa sia esattamente successo. In ogni caso le pensione è uno dei redditi che devono essere dichiarati nel 730, ma solo se si hanno o immobili oltre l’abitazione principale, o se si è percepito anche altri redditi nell’anno. Insomma, se sua madre ha percepito solo redditi da pensione non doveva fare il 730, altrimenti si. Per quanto riguarda la sospensione della pensione, non è possibile.

    166. Buongiorno, vorrei un chiarimento sulla mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
      Ho lavorato nel 2008/2009/2010 per la stessa azienda con contratti stagionali (quindi interruzioni di 1-2 mesi e poi ricominciavo).
      Nel 2009 ho lavorato fino al mese di ottobre, poi ho fatto richiesta di disoccupazione e ho ricevuto (anche se con un importo davvero minimo) quella denominata “indennità di rimpatrio”perche l’azienda aveva sede all’estero. Non ho il cud né dell’azienda né dell’inps. Da marzo 2010 ho ricominciato a lavorare (e ovivamente non ho più percepito la disoccupazione), ho il Cud dell’azienda ma non ho fatto la dichiarazione dei redditi.
      Avrei dovuto farla visto che ho avuto reddito da lavoro per l’anno 2010 + disoccupazione per circa 3 mesi (gennaio – metà marzo)?
      Stesso discorso per il 2013: sono stata licenziata a luglio e ho percepito la disoccupazione (ho il cud dell’azienda ma nessun documento riepilogativo dell’inps). Posso recuperare in qualche modo? Come si calcola l’importo di quanto dovrei pagare per le mie mancanze? Vi ringrazio.

    167. Salve,
      la risposta è affermativa, nel 2010 avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi. L’anno 2010 è ancora accertabile da parte dell’Agenzia delle Entrate fino al 31/12/2016. Entro tale termine potrebbe arrivarle un accertamento per l’accertamento dei suoi redditi e il pagamento dell’Irpef non versata. Naturalmente stessa cosa per il 2013, questa volta accertabile fino al 31/12/2019. Le dichiarazioni sono ormai considerate omesse, quindi non è possibile intervenire, l’accertamento dell’Agenzia partirà comunque. In ogni caso per dimostrare la buona fede è comunque possibile presentare adesso quelle dichiarazioni e pagare il debito Irpef, in modo che l’Agenzia le accerti solo sanzioni e interessi.

    168. Salve, avrei un problema con la dichiarazione dei redditi, in quanto mi è arrivato un avviso dall’ Agenzia delle Entrate, in cui si precisava che non avevo regolarizzato i redditi per l’ anno 2014, che ho recentemente sistemato.
      Purtroppo non sapevo di avere 2 CUD, a causa del Contratto di Solidarietà della mia azienda.
      Il fatto è che negli anni 2012 e 2013 la situazione era la medesima, in quanto la mia azienda era in Cassa Integrazione in Deroga. Essendo che non ho mai presentato il 730 in quanto ho sempre avuto un solo reddito, ero ignaro di questa cosa.
      La mia domanda è se posso in parte risolvere il problema già da subito, magari prendendo appuntamento con l’ Agenzia delle Entrate e spiegare la mia situazione, in quanto non era assolutamente mia intenzione non presentare tali dichiarazioni.
      Grazie infinite !!

    169. Salve, nell’anno 2011 ho percepito una borsa di studio dalla Regione Sardegna, nel dettaglio “assegnazione di assegni di merito-interventi anno 2009-finanziamento FSE”, per un totale di3000 euro. Mi è ora arrivata la cartella della agenzia delle entrate in cui mi chiedono 1500 euro circa di sanzione per omessa dichiarazione dei redditi relativamente a quell’importo.
      Ma le borse di studio sono intassabili o sbaglio?

    170. buongiorno, mi sono reso conto di aver dimenticato di presentare 3 unicopf2013, vorrei sanare la situazione (sono l’intermediario/consulente). mi conviene inviarle ora inserendo la data del impegno del 30.09.2013 pagando la sanzione sia come contribuente che come intermediario (invio unico file) oppure inserire la data del 05.11.2015 pagare la sanzione solo come contribuente (invii in più file).
      in entrambi i casi quanto è la sanzione (non c’è ancora nessun accertamento in atto).
      grazie per la collaborazione.

    171. Salve,
      se le cose stanno in questo modo, la comunicazione che le è arrivata è effettivamente corretta, lei avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730) per le annualità nelle quali ha ricevuto due Cud. Può sicuramente prendere un appuntamento con l’Agenzia per spiegare le sue ragioni, e la sua buona fede, ma sicuramente non vi sono altre soluzioni che prestare acquiescenza all’accertamento che risulta dovuto. L’Agenzia non le sgraverà alcun importo solo sulla buona fede. Potrà però chiedere la rateazione dell’importo che le chiedono. A mio avviso se le hanno mandato l’accertamento solo per il 2014, credo che gli anni precedenti non le saranno contestati, ma è solo una supposizione.

    172. Salve,
      non tutte le borse di studio sono esenti da imposizione, lo sono ad esempio quelle dei medici, ma al contrario quelle rilasciate da dalle Università sono quasi tutte imponibili Irpef. Insomma, ogni borsa di studio fa quasi storia a se stante, bisogna capire nel bando se è una borsa esente o imponibile Irpef. Se le è arrivata questa comunicazione dell’Agenzia delle Entrate significa che la Regione Sardegna ha comunicato al Fisco di averle erogato questo compenso, e quindi che lei lo avrebbe dovuto dichiarare. A quanto mi dice l’importo sembrerebbe dovuto. Provi a parlare con l’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite un Commercialista, in modo che le possano chiarire perché la borsa era imponibile, e poi verificare se quanto dicono è corretto.

    173. Salve,
      se lei presenta adesso dichiarazioni non inviate nei termini riguardanti l’Unico 2013, se inserisce come impegno il 30.09.2013 va incontro ad una sanzione da €. 516 a €. 5.164, con il rischio di vedersi revocare l’abilitazione per l’invio delle dichiarazioni dei redditi. Io metterei l’impegno con data odierna ed invierei così i modelli. In ogni caso se le dichiarazioni finiscono a debito devono essere versate le imposte dovute con sanzioni del 30% non più ravvedibili oltre agli interessi di mora.

    174. Salve,
      si, avevo pensato al fatto che non mi faranno alcun sconto sulla mia buona fede per quelle 2 annualità..quindi non so se mi conviene perdere tempo a prendere appuntamenti ed attendere a questo punto eventuali accertamenti, se ci saranno.
      Più che altro non sapevo se più tempo passa e più aumentano le sanzioni (per l’ anno 2013 sono meno di 2 anni) oppure ormai il termine è comunque passato per antrambe le annualità..
      Riguardo invece al pagamento, se pago in un unica soluzione entro 60 giorni non mi viene applicato il famoso 1/6 della sanzione ?
      Grazie ancora !

    175. Per l’anno 2013 già accertato le sanzioni le sono già state irrogate, e quindi non cambieranno. Per le altre annualità, le sanzioni non variano, va più passa il tempo più aumenteranno gli interessi sull’imposta evasa. Per quanto riguarda il pagamento se paga entro 60 giorni ha l’applicazione della riduzione delle sanzioni ad 1/6 (che sono quelle che trova nella comunicazione delle Entrate che le è arrivata). Se non paga entro 60 giorni l’importo delle sanzioni aumenta: pagherà le sanzioni piene, direttamente nella cartella esattoriale, oltre agli aggi della riscossione.

    176. Si, l’ anno 2014 è sistemato.
      Quindi se ho ben capito, se per assurdo domani decidessi di sistemare anche i 2 anni indietro (cioè 2013 e 2012), in caso di accertamento pagherei comunque gli interessi sulle imposte evase oppure solo le sanzioni ?
      Per non disturbarla oltre, lei cosa farebbe al mio posto ?
      Grazie !

    177. Gli interessi vanno dal tempo in cui è stata commessa la violazione e fino o al pagamento, si che questo avvenga per pagamento spontaneo o che per accertamento. Più passa il tempo maggiori sono gli interessi. Le sanzioni non variano perché sono comunque una percentuale rispetto all’imposta evasa.

    178. Quindi per bloccare gli interessi è meglio, nel mio caso, procedere subito alla sistemazione dei 2 anni mancanti ??

    179. Tenga però presente che non è affatto assicurato che le accerteranno quelle due annualità passate visto anche che le è arrivato l’avviso per una annualità successiva. E’ una valutazione da fare, sanare le annualità adesso, pagando meno interessi oppure aspettare e vedere se verranno accertate in futuro. Se non si tratta di cifre grandi di imposta evasa, forse è comunque meglio aspettare e vedere se le arriverà un accertamento in futuro.

    180. Guardi, per il 2014, compresa la sanzione di 25€, ho pagato 980€.
      Non ho la minima idea dei calcoli per gli anni 2012 e 2013…

    181. Per saperlo bisognerebbe rifare le sue dichiarazioni dei redditi per quegli anni. Deve valutare se preferisce aspettare e potrebbe anche non aver niente da pagare (gli accertamenti non arrivano), oppure pagare adesso riducendo ad occhio di circa €. 20/30 di interessi quello che potrebbero inviarle da pagare.

    182. …se sono 20/30 Euro di interessi (o anche il doppio) non è una preoccupazione, posso anche attendere.
      Lo diventa quando sono diverse centinaia di Euro…

    183. Per togliersi ogni dubbio porti tutti i documenti ad un Commercialista che le farà i calcoli di tutto quanto, in questo modo potrà valutare con più attenzione il da farsi.

    184. Buongiorno, nel ottobre 2014 ho stipulato un contratto di locazione transitoria a studenti con cedolare secca pagando il 10%(seguendo i parametri richiesti) convinta che bastasse indicare a canone concordato,nel 2015 alla registrazione di un nuovo contratto all’ufficio delle imposte dirette mi è stato detto che sia per il precedente che l’attuale devo pagare il 21% perché avrei dovuto stipularlo attraverso un’ associazione di inquilini.Cosa devo fare dal momento che ho versato il 10%?
      Grazie infinite

    185. Salve,
      per risolvere la situazione deve presentare una dichiarazione dei redditi integrativa a sfavore e versare le maggiori imposte dovute, ovvero l’applicazione della cedolare secca al 21% al posto di quella al 10%. Oltre al maggior tributo devono essere versate sanzioni pari al 100% dell’imposta evasa ridotte ad 1/9 se presenta la dichiarazione entro il 29 dicembre (altrimenti la riduzione è ad 1/8 se presenta il modello entro il prossimo 30/09/16).

    186. salve, avrei un paio di domande e spero tanto che riusciate ad aiutarmi a capire vista la mia ignoranza in materia…
      Non esiste nessun tipo di riduzione della sanzione (da 120% a 240%) su una omissione dichiarazione dei redditi? Ho letto da qualche parte che si può avere una riduzione della sanzione di 1/6 se si paga entro 60 giorni dalla notifica della cartella da pagare. E’ vero? Quindi se per esempio nel 2012 non ho fatto la dichiarazione dei redditi, quando arriverà la notifica con la cartella da pagare, facendo la rateizzazione e pagando la prima rata entro 60 giorni dalla notifica si può avere uno sconto di 1/6 della sanzione? Oppure devo chiedere io lo sconto? Come funzionerebbe?
      Usando un simulatore di “stipendio netto” l’imposta netta risulta 1300. La sanzione viene calcolata sull’imposta netta? Sempre nel simulatore bisogna inserire 360 “giorni da lavoratore dipendente” oppure 260?
      Anche se a spanne, ma su uno stipendio lordo da 13000 ed una dichiarazione omessa su di esso, imposta+sanzione+interessi a quanto ammonterebbe più o meno?
      Chiedo scusa per le troppe domande, mi salverebbe moltissimo mal di testa si riuscisse a rispondere ad alcune.
      grazie in anticipo

    187. Salve,
      le sanzioni per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi sono ordinariamente dal 120% al 240% dell’imposta evasa. Tali sanzioni vengono imputate al contribuente direttamente dall’Agenzia delle Entrate nel momento in cui accerta l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi con importi a debito. La sanzione piena applicata dall’Agenzia nella comunicazione è ridotta ad 1/6 se il contribuente effettua il pagamento (totale o della prima rata del rateizzo) entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione. La riduzione della sanzione è direttamente applicata dall’Agenzia. Se non si esegue il versamento la sanzione applicata diventa piena e sarà imputata nella cartella esattoriale. La sanzione viene applicata sull’importo a debito che scaturirebbe dalla dichiarazione dei redditi che risulta omessa. L’unico modo per sapere quando sarebbe l’importo a debito richiesto è simulare la dichiarazione dei redditi di quell’anno di imposta (non basta sapere lo stipendio per la simulazione serve almeno il Cud di quell’anno).

    188. Prima di tutto grazie mille per la tempestiva risposta. Quindi quando arriva entro 60 giorni devo andare e rateizzare e pagare subito per “beneficiare” della riduzione ad un 1/6 della sanzione.
      Chiedo scusa, mi sono espresso male, non è lo stipendio da 13000 ma il cud era di 13000 con 13 mensilità. Sempre a spanne, con un cud del genere senza nessuno a carico a quanto ammonterebbe l’imposta dovuta?
      In ogni caso grazie ancora

    189. Buonasera. Complimenti per il sito e per l’aiuto che date alla gente. Un mio amico ha fatto una cavolata… anzi, gran cavolata. Per 5 anni ha lavorato come dipendente con un cud (purtroppo lordo) maggiore di 8000 che si aggirava intorno ai 12000. Poi è stato licenziato e adesso lavora part time dove ci sono anche io. L’altro anno siccome ha avuto 2 cud è venuto a conoscenza che doveva fare la dichiarazione dei redditi anche per gli altri anni. Lui dice che non gli è ancora arrivata nessuna notifica di cartelle.
      Sempre l’altro anno ha ricevuto anche la liquidazione di più o meno 5000. Lui ha paura di andare da qualche parte a chiedere e non è molto pratico ad usare il pc. Lei cosa gli consiglia di fare? Aspettare che gli arrivi le cartelle? Oppure dichiarare, salvare il 2014 (che comprende i 2 cud e la liquidazione) ? Se fa il mod unico per il 2014 sarebbe come attirare l’attenzione su di se anche con gli altri anni?
      Non sa cosa fare, è proprio disperato, non sapeva di ricevere il cud lordo e tra un po’ sta finendo l’anno, ultima possibilità per salvare il 2014. La sua paura è che dichiarando il 2014 (dei 2 cud) attirerebbe l’attenzione e arriverebbero anche le altre cartelle per gli altri anni (visto che fin’ora non gli è arrivato niente). Lei cosa consiglierebbe di fare?
      La ringraziamo

    190. L’imposta trattenuta è indicata nel Cud che dovrebbe avere a disposizione. Consideri tra Irpef e addizionali, a spanne, circa €. 2.500 di imposte.

    191. Salve,
      il mio consiglio intanto è quello di affrettarsi per dichiarare almeno l’anno 2014, entro il 29 dicembre. In questo modo non si attira l’attenzione, ogni annualità è a se stante. I controlli potrebbero anche non arrivare mai, oppure potrebbero arrivare anche solo per qualche anno. Essendosi accorto dell’errore io farei predisporre tutte le dichiarazioni dei redditi degli anni passati in cui si è accorto dell’errore e verserei le imposte dovute. Per il Fisco quelle dichiarazioni dei redditi rimangono “omesse” in quanto presentate oltre i termini consentiti, ma in questo modo si dimostra la buona volontà e la collaborazione del contribuente. In questo modo è possibile che gli Uffici eroghino le sanzioni nella misura minima. Ricordo che le sanzioni vanno dal 120% al 240% dell’imposta dovuta. Aspettare sperando non accada niente è un rischio, se va bene tutto di guadagnato, ma in caso contrario si rischia molto. Tenta presente che i termini per essere accertati sono di 6 anni dall’anno di imposta non dichiarato.

    192. Salve, scusate se intervengo, ma ho sempre letto che ad oggi, per gli anni precedenti al 2014, non sia più possibile intervenire in quanto già classificati come omessi. Cioè è necessario attendere (se arriveranno) le segnalazioni dall’ Agenzia…è possibile invece intervenire comunque ?
      Chiedo questo perchè anch’io ho ricevuto una segnalazione per l’ anno 2014 (che ho già sistemato), ma ho il dubbio sui 2 precedenti…
      Grazie, saluti !

    193. Salve,
      chiariamo bene la questione: la dichiarazione dei redditi non presentata oltre 90 giorni dalla scadenza è considerata omessa. Non è possibile sanare una dichiarazione omessa. E’ possibile per il contribuente presentare comunque la dichiarazione anche dopo i 90 giorni, ma per il Fisco la dichiarazione rimane sempre omessa. Questo significa che le sanzioni dal 120% al 240% dell’imposta evasa sono comunque applicate. L’unico motivo per cui si può valutare di presentare una dichiarazione omessa, dopo i 90 giorni può essere solo per dimostrare al Fisco la propria buona fede, sperando che possa applicare, in caso di controllo sanzioni di entità minore (più vicine al 120% che al 240%).

    194. Buonasera, Chiedo scusa ma avrei urgente bisogno di avere delle delucidazioni in merito al fatto che attualmente non ho ancora presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2014, perche pur dilazionando le tasse da pagare (in totale circa 3700 euro), non ce la farei a vivere in quanto il mensile di questo anno si è abbassato notevolmente infatti l’anno scorso percepivo uno stipendio+un affitto regolarmente dichiarato, a fronte del pagamento di un mutuo e un prestito mentre da gennaio di quest’anno percepisco una piccola pensione ,essendo stato riformato +l’affitto detto prima ma sempre con lo stesso mutuo da pagare lo stesso prestito in piu anche una casa in affitto da pagare e una figlia nata ,conti alla mano vado a zero se dovessi presentare la dichiarazione entro questo dicembre, e pagare la rata delle tasse circa 750 euro! infatti paradossalmente, solo l’omissione della dichiarazione dei redditi, e quindi non pagando le 750 euro al mese, mi porterebbe un minimo di sostentamento per me e la mia famiglia! alla luce dei fatti esposti gradirei sapere se ci sono normative o leggi che proteggono una famiglia in queste condizioni e anche a quanto ammonterebbe la sanzione ipotizzando che venisse adottato il 120% e lo sconto del 1/6 se pagato entro i termini per la riduzione
      grazie saluti

    195. Salve,
      se lei non presenta la dichiarazione dei redditi entro il prossimo 29 dicembre la dichiarazione sarà considerata definitivamente omessa. Questo significa che sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate ed effettuare un accertamento nei suoi confronti per stabilire i suoi redditi non dichiarati quest’anno e le relative imposte omesse. Le sanzioni vanno dal 120% al 240% dell’imposta evasa, e in questo caso il Fisco ha tempo fino al 31 dicembre 2020 per accertarla. Non è possibile prevedere se nel suo caso sarà adottata la sanzione minima. In ogni caso, nell’accertamento che le invieranno sarà specificato che la sanzione applicatale è già ridotta a 1/6, prevedendo il pagamento nei 60 giorni. Altrimenti si troverà la sanzione piena nella cartella esattoriale che le arriverà in seguito. Purtroppo la situazione particolare di un contribuente non consente sconti da parte del Fisco, e non è possibile appellarsi a nessuna normativa particolare. Tutto quello che può fare, se non ha disponibilità per pagare immediatamente è aspettare l’arrivo della cartella esattoriale e poi dimostrare, attraverso la presentazione dell’ISEE la sua effettiva situazione familiare di difficoltà. In questo modo potrà ottenere un piano di rateazione straordinario fino a 120 rate mensili.

    196. Salve, grazie della precisazione, è sempre molto preciso !!

      Sanzione fino al 240% significa quindi che se ipoteticamente l’ imposta fosse di 1000€, la sanzione potrebbe anche essere di 2400, ridotta ad 1/6 (per immediato pagamento) quindi a 400€, per un totale di 1400€ (+ eventuali interessi) ?
      Il calcolo che ho fatto è esatto ?
      Grazie infinite !

    197. Buongiorno,
      l’agenzia delle entrate mi ha contestato il 730 relativo all’anno 2012 dove erroneamente ho percepito la detrazione per un figlio a carico pur non avendone diritto, aggiungendo alla somma dovuta una sanzione più relativi interessi. Da un controllo cartaceo mi sono accorto che anche gli anni successivi ho usufruito della detrazione figlio a carico di cui non ne ho diritto. La mia domanda è: se vado all’agenzia delle entrate e mi autodenuncio per i 730 degli anni 2013 e 2014 mi tolgono la sanzione e pago solo il dovuto?
      Vi saluto e Vi ringrazio.

    198. Salve,
      se va all’Agenzia delle Entrate non risolve niente perché le diranno di presentare le dichiarazioni integrative. Per risolvere il problema lei deve presentare il modello Unico ad integrazione dei modelli 730 erroneamente presentati negli anni precedenti. Naturalmente per ogni dichiarazione integrativa dovrà versare le maggiori imposte dovute, le sanzioni ridotte in base al tempo in base al ravvedimento operoso e gli interessi di mora. In questo modo eviterà di pagare le sanzioni piene che le invierebbe l’Agenzia delle Entrate, che vanno dal 100% al 200% dell’imposta dovuta, per infedele dichiarazione. Naturalmente dovrà sostenere il costo del Commercialista che invierà per lei le dichiarazioni, ma sicuramente per lei da un punto di vista finanziario sarà sicuramente più conveniente.

    199. Caterina
      buon giorno, ho un quesito da porre.
      A luglio 2015 credevo di aver inviato il 730 /2015 precompilato, ma quando ho visto che non mi veniva accreditato il rimborso irpef sullo stipendio mi è sorto un dubbio, alllora sono andata a ricercare la ricevuta dell’invio del 730, così ho potuto verificare che il 730 non è stato inviato. Ora siamo a dicembe 2015 come posso fare per risolvere il probblema e recuperare il mio credito irpef? Posso presentare un UNICO 2015 ? Entro quando ? Devo pagare qualche sanzione?
      Grazie

    200. Salve Caterina,
      per risolvere la situazione può presentare il modello Unico 2015, entro il prossimo 29 dicembre. Dopo questa data la sua dichiarazione dei redditi per il 2014 sarà definitivamente considerata omessa. Assieme alla presentazione del modello Unico 2014 “tardivo“, dovrà versare una sanzione il cui importo differisce a seconda del caso in cui la dichiarazione finisca o meno con una imposta da versare. Se non ci sono imposte la sanzione da versare è di €. 258, che con ravvedimento operoso si riducono ad 1/10, quindi €. 25. In caso di imposte a debito la oltre a questa sanzione dovranno essere ravveduti gli importi delle imposte non pagate nei termini.

    201. Grazie per la risposta immediata. Quindi se ho capito bene, visto che non ho imposta da pagare ma solo un rimborso irpef, posso pagare la sanzione di € 25 . Come devo compilare il modello F24, ovvero con quale codice tributo e anno? Il modello Unico lo posso presentare tramite CAF o posso inviarlo tramite ufficio postale? Grazie ancora

    202. Si, tramite modello F24, codice tributo 8911, anno di imposta 2014. Il modello Unico deve essere presentato telematicamente, tramite intermediario abilitato (Commercialisti, o Caf).

    203. buona sera, avrei una domanda da fare riguardante l’ISEE. Scrivo qua’ perchè ci sono tanti commenti e vedo che lei è molto gentile a rispondere a tutti che hanno problemi. Il mio è il seguente: essendo non cittadino italiano, dovrei fare l’ISEE parificato; però io e mia moglie produciamo qua’ reddito, lavoriamo in italia e paghiamo tutte le tasse. Il paese d’origine è la Bulgaria; avrei voluto evitarlo di dirlo perchè non siamo visti bene anche se pagiamo le tasse e viviamo da tantissimo tempo in italia, però devo spiegare meglio la situazione. Nel fare l’ISEE ho omesso di avere in bulgaria una porzione di terreno comprato a quasi 9000€. Altro patrimonio non abbiamo perchè non andiamo quasi mai, restiamo sempre qua’. In questo modo non ho dovuto fare l’ISEE parificato ma quello normale con redditi solo in italia e nessun patrimonio all’estero. E’ grave quello che ho fatto? Potrei essere punito con qualche cosa su un ommissione di così poco prezzo?
      dico grazie da adesso, spero mi aiuti un po’ a delucidarmi

    204. Salve,
      l’ISEE è la certificazione della situazione economica di un nucleo familiare. Nel suo caso, avendo lei anche redditi esteri avrebbe dovuto indicarli nella certificazione ISEE. L’obiettivo dell’ISEE è quello di permettere a nuclei familiari più “deboli” di poter beneficiare di servizi a costi ridotti, beneficiando di riduzioni non permesse a tutti gli altri contribuenti. Non aver indicato redditi percepiti nell’ISEE è rischioso in quanto il Fisco effettua controlli per verificare l’esattezza dei dati riportati nella certificazione. Sicuramente trattandosi di redditi esteri verificare l’effettiva percezione non sarà semplice, tuttavia, il consiglio è quello di rettificare l’ISEE che ha presentato inserendo questo reddito. Il rischio è quello di non vedersi più riconoscere l’agevolazione che stava chiedendo attraverso l’ISEE.

    205. Sono dipendente di una azienda che non ha retribuito ad oggi a me e ad altri colleghi il rimborso irpef del 730 di quest’anno. In pratica in busta paga risulta retribuito in due rate ma in realtà abbiamo ricevuto solo il 42% del rimborso dovuto.Dove posso denunciare questa situazione alla guardia di finanza ? E che azioni posso attuare nei confronti dell’azienda per farmi retribuire il restante in tempi brevi ? Grazie.

    206. Salve,
      prima di tutto bisogna essere sicuri che sia l’Azienda a non effettuato il rimborso di quanto spettante. In pratica si tratta di verificare se gli importi che l’Azienda le avrebbe dovuto rimborsare (che derivano dal modello 730/4) sono quelli che escono dal suo modello 730. Le aziende effettuano i rimborsi dell’Irpef, riducendo l’importo delle ritenute che trattengono ai lavoratori. Nel caso in cui vi siano più crediti da rimborsare che ritenute da trattenere, parte del rimborso viene spalmato nei mesi successivi, fino a totale capienza. Se l’azienda non sta facendo questo, e può dimostrarlo tramite le buste paga che riceve, provi prima di tutto a parlare con loro per capire cosa potrebbe essere accaduto. In casi estremi può fare una denuncia alla Guardia di finanza.

    207. L’azienda ha riportato in busta paga che ci ha retribuito ma in realtà abbiamo ricevuto solo il 42% del dovuto…la ringrazio denunceremo l’azienda alla guardia di finanza.Anche perchè non riesco a capire se anche ci fosse intenzione dell’azienda di retribuire il restante …come potrebbe giustificarne la retribuzione nell’anno 2016.

    208. Quello che potete verificare è se nelle vostre busta paga attuali vi sono ritenute applicate, oppure se stanno piano piano restituendovi il credito. Se così non fosse effettivamente c’è qualcosa che non va, ma dovete capire se effettivamente l’azienda ad avere sbagliato, o ad essere in colpa.

    209. SONO UNA CITTADINA BULGARA E ITALIANA. HO MANDATO MIO RED EST AL LINPS NON SAPENDO CHE SERVE CUD CON I CODICI DALLA PENSIONE DI RIVERSIBILITA . PERCHE E STATA SMARITA. QUESTO HO CAPITO QUESTO HO CAPITO OGGI 20.12. 2015. COME DEVO FARE . NON SO SE E UNA OMISSIONE E CHE RISCHI CORRO. VIVO IN BULGARIA E SBAGLIANO IL MIO INDIRIZO.QUINDI LA POSTA DAL INPS NON MI E RECAPITATA E PER QUESTO NON SONO INFORMATA.PREGO PER VOSTRO AUTO.CORDIALI SALUTI

    210. Non riesco bene a capire il suo problema, ma credo che la soluzione migliore sia rivolgersi direttamente all’Inps.

    211. buongiorno, sono a chiedere alcune delucidazioni. Mio padre , morto prematuramente il mese di settembre, era un commercialista, tramite un suo collega ho provveduto a far inviare le dichiarazioni all’agenzia delle entrate in data 30/09/2015 che aveva compilato. Purtroppo da alcuni controlli non risultano inviate alcune dichiarazioni a data odierna. in quanto erede a quali sanzioni vado incontro?? e i clienti a cui non sono state inviate le dichiarazioni cosa rischiano. cordiali saluti

    212. Salve,
      le sanzioni in caso in cui l’impegno alla trasmissione delle dichiarazioni sia stato preso prima della scadenza per l’invio, e la dichiarazione non sia stata inviata nei tempi, l’intermediario rischia l’applicazione di una sanzione da €. 258 a €. 5.164. La cosa migliore era utilizzare il ravvedimento operoso e inviare le dichiarazioni mancanti entro lo scorso 29 dicembre. Adesso il ravvedimento non è più possibile e quelle dichiarazioni sono considerate omesse. I clienti rischiano un accertamento d’ufficio per la dichiarazione omessa, e la richiesta di sanzioni e interessi, che possono andare dal 120% al 240% dell’imposta dovuta. Se il cliente è in grado di dimostrare che l’omessa dichiarazione è responsabilità dell’intermediario, allora la sanzione potrebbe essere attribuita a questi. Tuttavia, questa è una situazione particolare, e sarebbe opportuno parlare immediatamente con l’Agenzia delle Entrate per esporre e chiarire il tutto.

    213. Salve a tutti , nel 2013 ho ricevuto due cud, uno riferente alle mie dimissioni con relativo tfr restante + incentivo all’ esodo, che come vedo quest’ ultimi sono a tassazione separata, e quindi non da dichiarare nella dichiarazione dei redditi appunto, in piu’ nello stesso anno ho ricevuto il cud, per la liquidazione del fondo pensionistico cometa, premetto che nella mia ignoranza pensavo di essere gia’ apposto visto che sono stati tassati abbondantemente alla fonte, e non pensavo di dover fare nessuna dichiarazione dei redditi, anche perche’ il riscatto appunto del fondo pensionistico, ha una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta che da quello che ho letto, non deve essere di nuovo dichiarata in quanto gia’ tassata in modo definitivo.
      E’ davvero cosi’ ‘??? O dovevo compilare la dichiarazione dei redditi??? Cosa che mi sarebbe risultata difficile visto che nel 2014 ero anche all’ estero.???

    214. Salve,
      non avendo a disposizione i Cud non è possibile darle una risposta precisa, non potendo verificare esattamente quali redditi vi erano indicati. Comunque, il Cud relativo al Tfr, se vi era riportato solo quello, non deve essere tassato ad Irpef, e quindi non va in dichiarazione dei redditi. Se, invece, oltre al Tfr vi fossero stati indicati anche redditi di lavoro dipendente, quelli, invece, avrebbero dovuto essere riportati in dichiarazione. Il secondo Cud relativo alla liquidazione del Fondo pensione, è tassato con ritenuta alla fonte, quindi non deve essere riportato in dichiarazione dei redditi. Quindi, per il 2013, non era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi.

    215. Buongiorno, innanzitutto grazie di avermi risposto tempestivamente, e spero lo facciate di nuovo, allora nel C.U.D che mi ha inviato l’azienda oltre al tfr come ho gia’ detto vi era un incentivo al esodo , ma anche quello e’ segnato insieme con il tfr alla voce 401 come idennita’ e somme soggette a tassazione separata , e quindi da non dichiarare a quanto scritto nella dichiarazione dei redditti, poi si c’erano anche dei redditi da dipendente circa 9374 euro lordi, ma ho visto che anche quelli erano gia’ state applicate le dovute trattenute irpef, con le detrazione per moglie e figli a carico ovvio.
      Per il secondo C.U.D abbiamo detto che non era da presentare nella dichiarazione dei redditi, allora la domanda e’ questa, se io avendo omesso in buona fede la dichiarazione dei redditi per quell’ anno, che tra parentesi mi sarebbe stato impossibile perche’ nel periodo utile per la consegna del 730 mi trovavo all’ estero so che questo non interessa all’ agenzia delle entrate pero’ mi sembrava doveroso dirlo, pur non avendo avuto altri redditi in quell’ anno ( a parte come gia’ detto la liquidazione del fondo cometa), e avendo comunque pagato l’irpef su quei suddetti 9374 euro lordi di redditto da dipendente , se ci fosse un accertamento sarei a sanzione?????
      ps: ricordo che le dimissione sono state volontarie. Grazie

    216. Se in buona fede avesse omesso la dichiarazione dei redditi per quell’anno rischia l’applicazione di una sanzione che va dal 120% al 240% delle imposte dovute e non versate, oltre a interessi di mora. Oltre al versamento della maggiore imposta.

    217. Ok ma dopo quello che le ho scritto secondo lei avrei avuto altre imposte da pagare???? Cioè avrei dovuto dichiarare per forza i solo 9300 euro lordi da lavoro dipendente???? Tenendo conto appunto che gli altri due importi non erano da dichiarare???

    218. Buonasera, ho letto la mail riguardante le novità del 2016 riguardanti il ravvedimento operoso.
      Sapevo che fino allo scorso anno oltre i 90 giorni le dichiarazioni erano da considerarsi omesse, mentre se non ho letto male ora non c’è limite temporale per sistemare le cose. Quindi per ipotesi anche se il guaio è stato commesso più di 3 anni addietro ?
      Come si risana senza una comunicazione dall’ Agenzia ?
      Nel caso che invece si voglia attendere un’ accertamento dall’ Agenzia (in caso arrivi) cosa cambia effettivamente ?
      Grazie infinite !

    219. Salve,
      da questo punto di vista niente è cambiato. La dichiarazione dei redditi presentata oltre 90 giorni dalla scadenza è considerata omessa. Questo aspetto non è cambiato. Il ravvedimento riguarda le dichiarazioni presentata oltre la scadenza del 30 settembre, ma entro i 90 giorni successivi.

    220. salve vorrei un chiarimento per la badante di un famigliare. E’ in Italia da 12 anni, regolarmente assunta ed il suo reddito dal 2004 ad oggi è partito da 7.000€ per arrivare agli attuali quasi 13.000 € annui. Nonostante le sia stato detto più volte non ha mai presentato 730 ma ora che vuole chiedere la cittadinanza per la pensione ovviamente le hanno chiesto se è in regola con il fisco. Lei vorrebbe presentare ora la dichiarazione per i redditi 2014 per farne vedere almeno una nel momento in cui la chiameranno per la cittadinanza ma io non credo le convenga e soprattutto non so se si può fare. Tra l’altro lei dice che nei primi anni aveva un reddito basso quindi non era tenuta a pagare nulla. Ma avrebbe dovuto presentare comunque il modello 730??
      Io credo le convenga fare il 730 dai redditi 2015 poi vedrà se partono gli accertamenti. Cosa dite?
      grazie mille

    221. Salve,
      se l’unico reddito percepito è quello che deriva dal suo lavoro come badante, certificato dal Cud, allora non era obbligata a presentare la dichiarazione dei redditi negli anni precedenti. Tuttavia, qualora la stessa sia proprietaria di immobili, o abbia percepito altri redditi, la situazione cambia. In ogni caso la dichiarazione per l’anno 2014 è ormai considerata omessa.

    222. salve,sono una ragazza di 22 anni e sono venuta a conoscenza solo ora della compilazione del 730 se si possiedono più cud in un solo anno. Purtroppo nel 2014 ho lavorato in due aziende differenti ed ho preso la disoccupazione per un mese , ora che ho saputo che dovevo dichiararlo attraverso il 730 e che ancora non mi è arrivato nulla a casa posso fare qualcosa per prevenire la sanzione?

    223. Salve,
      se ha a disposizione entrambi i Cud relativi ai redditi di lavoro percepiti è possibile fare una simulazione della dichiarazione dei redditi per vedere se sarebbero scaturiti importi da versare, e nel caso, dell’entità di questi importi. In ogni caso, dallo scorso 29 dicembre, le dichiarazioni relative all’anno 2014 non presentate sono considerate omesse. Anche una dichiarazione omessa può essere presentata, versando contestualmente le imposte dovute, ma questo non esenta l’Agenzia (qualora la accertasse), ad applicare le sanzioni.

    224. Per fare la simulazione può rivolgersi ad un Commercialista, oppure se vuole possiamo farla noi.

    225. Buongiorno, vorrei porvi una domanda trasversale rispetto a quanto letto finora in vari forum su termini e sanzioni relativi alla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di più certificazioni reddituali nel corso dell’anno fiscale considerato.
      Nel 2015 ho avuto l’occasione di lavorare per 2 diverse agenzie interinali.
      A novembre ho provveduto ad inoltrare alla seconda agenzia la certificazione unica richiesta in anticipo alla prima, comunicando la mia intenzione di volermi avvalere della facoltà prevista dal D.P.R. 600/1973 art. 23 c. 4, ovvero del conguaglio fiscale di fine anno.
      Nonostante questo, al ricevimento della certificazione unica lo scorso febbraio 2016 mi sono accorto che tale congualgio non è stato effettuato. Tale mancanza mi è stata confermata anche via mail dalla referente dell’agenzia interinale.
      Mi chiedo se a questo punto può esistere un’operazione di rivalsa nei confronti di quest’ultima o quanto meno una denuncia e/o segnalazione che io possa fare, visto che la presentazione del 730, dai calcoli da me effettuati, determinerà un debito a mio carico verso l’erario.
      Spero di essere stato chiaro nell’esposizione e che la mia domanda possa risultare utile per sanare eventuali dubbi ad altri utenti.
      Grazie.
      Christian

    226. Salve,
      lei ha effettuato una richiesta di conguaglio che però non è stata effettuata. Può nel caso, citare l’azienda che non le ha fatto il conguaglio, ma non può chiedere risarcimenti, in quanto non ha subito un danno effettivo, in quanto è suo onere, nel caso in cui non vi siano Certificazioni non conguagliate, presentare la dichiarazione dei redditi e versare le relative imposte.

    227. Buongiorno.
      Mi sono reso conto solo da pochi giorni che nel 2015, pur avendolo preparato e salvato il modelo unico irpef sul sito dell’Agenzia delle Entrate, non l’ho mai concretamente inviato per via telematica… L’ho fatto oggi, ovviamente ben conscio di essere oltre i 90 giorni dalla scadenza, e di rientrare quindi nel caso di omessa dichiarazione.
      A oggi, tuttavia, non ho ancora ricevuto alcun avviso/sollecito/cartella da parte dell’Agenzia.
      Essendo praticamente da sempre in una situazione di credito d’imposta, quindi non dovendo versare alcuna imposta, da quanto ho capito “è prevista [solo] una sanzione da €. 258 a €. 1.032”.
      Ma in base a quali fattori è stabilita esattamente la cifra?
      Si può ed eventualmente è consigliabile “giocare d’anticipo”, versando cioè spontaneamente il minimo (un paio di anni fa ho pagato gli allora 25 euro di sanzione per il ritardo nella consegna, ma ero entro i 90 giorni), oppure occorre aspettare un accertamento o una qualche comunicazione dell’Agenzia?
      Vi ringrazio per l’attenzione e spero di leggere presto una vostra risposta.

    228. Salve,
      in questi casi è l’Agenzia delle Entrate che è chiamata ad agire d’ufficio per inviarle la sanzione per l’omessa dichiarazione. Come ha detto anche lei, essendo la dichiarazione chiusa con un credito l’unica sanzione applicabile è quella fissa, da €. 258 a €. 1.032. L’importo effettivo viene stabilito dall’Agenzia, non è possibile conoscere preventivamente la sanzione che sarà applicata, quindi versare una sanzione adesso non servirebbe a niente. Tenga presente che l’Agenzia ha tempo fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di invio, per notificarle la sanzione. In pratica la sanzione arriverà tra qualche anno.

    229. Buonasera,
      per il periodo di imposta 2014 mia sorella (lavoratr.dipendente) ha presentato il 730 entro i termini previsti ed entro il 31.12.2015 Unico integrativo. Ora però si è anche accorta di non aver a suo tempo scaricato ed inserito nella dichiarazione il CU dell’Inps relativo al contratto di solidarietà. Cosa è possibile fare a questo punto?
      Ringrazio per la risposta.

    230. Salve,
      in questo caso deve presentare una dichiarazione integrativa a sfavore, presentando nuovamente il modello Unico, con le correzioni da apportare, entro il prossimo 30.09.2016. Naturalmente contestualmente dovranno essere versate le eventuali imposte evase, derivanti dall’inserimento dei redditi non inseriti, con il pagamento di sanzioni (ridotte con ravvedimento operoso), e interessi.

    231. Considerato che era a credito per un importo rilevante (detrazioni per ristrutturazioni) e quindi il risultato del nuovo Unico sarà un minor credito, come ci si regola in questi casi? Versa la differenza tra i due crediti, ovviamente con sanzioni ed interessi? Di nuovo grazie e per la consulenza e per la rapidità nella risposta.

    232. In caso di minor credito, come ha detto giustamente anche lei, è necessario versare le sanzioni sul minor credito generato.

    233. Gentile Sig. Buonasera.
      Mi scuso per il disturbo ma ho bisogno di un aiuto visto la sua gentilezza nel rispondere. Mi sono messo in una situazione nella quelle non so più cosa fare; non ho presentato il modello Unico 2015 riferito a 2014 (ero una Partita Iva), e da l’anno scorso lavoro come Dipendente e dobbiamo fare l’ISEE adesso 2016, non so se è ancora possibile fare quella Dichiarazione (Modello Unico 2015) adesso o utilizzare prima il CUD 2016 in mia possezione aspertando gli accertamenti dell’AGENZIA DELLE ENTRATE. non so ne anche se questo CUD è quello justo per lìISEE. Grazie

    234. Salve, il mio consiglio è quello di presentare comunque adesso la dichiarazione relativa al 2014. Non sanerà la situazione, le sanzioni le saranno comunque applicate dall’Agenzia delle Entrate, ma se presenterà il modello e verserà le imposte dovute, l’Agenzia potrà tenerne conto nell’accertamento che le faranno. Per fare l’ISEE ha bisogno dei redditi 2014 per i quali l’Agenzia è in possesso solo in parte attraverso le CU2015 che hanno inviato i suoi committenti. Come le dicevo presenti l’Unico 2015 adesso e poi faccia l’ISEE.

    235. Salve, ho presentato lo scorso anno 730 tramite CAF. Premetto che avevo due CUD relativi al 2014. Il CAF non ha inserito il CUD riguardante un corso di formazione(indennità di circa 500euro totali). Facendo una simulazione di 730 inserendo i due CUD mi spetta un rimborso da parte dell’agenzia delle entrate. Cosa posso fare? Mi arriverà comunque la sanzione relativa al CUD non presentato? A quanto potrebbe ammontare?
      La ringrazio in anticipo

    236. Salve, se quanto afferma è corretto e la dichiarazione comprensiva dei due CUD sarebbe finita a credito, l’Agenzia potrebbe inviarle una sanzione per il mancato inserimento del secondo CUD. Se ha fatto il 730 precompilato la sanzione arriverà al CAF, altrimenti a lei. Quello che le consiglio è di presentare adesso un modello Unico integrativo del 730 per indicare i dati del secondo CUD omesso. In questo modo eviterà la sanzione e in più potrà chiedere a rimborso il credito spettante.

    237. Grazie per la risposta. L ‘UNICO integrativo al 730 posso consegnarlo direttamente io all’agenzia delle entrate?sinceramente non vorrei rivolgermi al caf. La richesta di rimborso la richiedo quando consegno l unico ai sensi dell art.38 del dpr 600/73?

    238. Salve, deve rivolgersi ad un Commercialista o ad un altro intermediario perché l’invio deve essere telematico. Non importa fare richiesta di rimborso ex art. 38, in quanto basta indicare in Unico che si chiede il credito a rimborso.

    239. Buongiorno

      Sono titolare di una pensione di invalidita’ per cui l’INPS mi rilascia regolarmente il modello UNICO.
      Nel 2014 e nel 2015 ho lavorato in cat.protetta per circa 3 mesi nel periodo estivo per una ditta che mi ha rilasciato a sua volta un modello UNICO.

      Nella mia ignoranza ero convinto di essere in ordine in quanto all’INPS sicuramente risultava essendo un lavoro in regola,ma imparo in questi gg che sia nel 2014 che quest’anno avrei dovuto presentare il 730,e’ corretto?

      Come posso rimediare?

      Grazie.

    240. Salve, se quella che percepisce è una pensione di invalidità riconosciuta ai lavoratori dipendenti o autonomi invalidi che hanno maturato i requisiti necessari in base a un determinato rapporto assicurativo, essendo corrisposte in sostituzione di mancati guadagni, è reddito imponibile Irpef. Quindi se lei oltre a questo, ha maturato altri redditi di lavoro dipendente era obbligato a prestare la dichiarazione dei redditi (modello 730). Per l’anno 2014 la dichiarazione è considerata omessa, quindi le arriveranno le sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma può comunque presentare un modello Unico, attraverso un Commercialista. In questo modo potrà versare intanto le maggiori imposte dovute e poi aspettare che l’Agenzia delle Entrate le notifichi le sanzioni, che andranno dal 120% al 240% delle maggiori imposte dovute, riducibili ad 1/6 in caso di pagamento entro 60 giorni.

    241. Grazie per la risposta,ovviamente dove ho scritto UNICO intendevo CU,sbagliando la definizione.

      Mi sono recato stamattina ad un patronato dove ho fatto intanto quella per i redditi 2015 per regolarizzare ques’tanno.

      In loco,spiegata la situazione e portato i CU del 2015 (per reddito 2014) mi hanno consigliato a questo punto di aspettare l’accertamento dell’ADE e pagare imposte e sanzioni in quel momento.

      Sbaglio?

    242. Sono opinioni differenti. Le ho spiegato il punto vi vista che le permetterebbe quanto meno di evitare di continuare a fare correre interessi sulle maggiori imposte da versare.

    243. Grazie di cuore per le risposte,odio essere in difetto e mi mette ansia la burocrazia italiana.
      Io vorrei semplicemente essere in regola con tutto.

      Buon fine settimana e grazie di nuovo 🙂

    244. Buongiorno,
      una piccola consulenza.

      Mi è arrivato un accertamento dell’Agenzia dell’Entrate relativo al 2011 secondo il quale risultano a mio carico redditi da lavoro dipendente o assimilati per Euro 6.000 €, aggiuntivi rispetto a quelli percepiti per il mio regolare lavoro da dipendente.

      Questi soldi però, in realtà, fanno parte di una borsa di studio vinta nel 2009, anni in cui ero studente ed evidentemente senza reddito.
      L’erogazione di tale borsa di studio/assegno di merito è però avvenuta con ritardo nel 2011 da parte della Regione Sardegna quando ovviamente avevo iniziato a lavorare.

      Per di più non è mai arrivato un CUD ed in buona fede, essendo relativa ad anni precedenti non ha pensato che dovessero essere dichiarati e quindi soggetti a tassazione.

      E’ corretto che per un ritardo nell’erogazione, concomitante con l’inizio della mia attività lavorativa, debba pagare delle tasse?

      Grazie
      Diego

    245. Salve, quello che conta è l’anno in cui le hanno erogato il reddito. Se il reddito della borsa di studio è stato erogato nel 2011 lei doveva tassarlo nel 2011 e inserirlo nella sua dichiarazione dei redditi. Non avendolo fatto le è arrivato l’accertamento da parte dell’Agenzia. Se le cose stanno così, gli importi richiesti sono dovuti. Le persone fisiche vengono tassate secondo il criterio di cassa, quindi nell’anno in cui hanno percepito il reddito, anche se relativo ad annualità precedenti. Se lei avesse dichiarato questi redditi nel 2009, le cose sarebbero diverse, ma non avendo dichiarato il reddito nemmeno in precedenza, quello che le chiedono è dovuto.

    246. salve, nell’anno 2014 ho presentato modello unico relativo ai redditi 2013, dai quali scaturiva un credito di € 350 portato in compensazione. Lo scorso anno non ho presentato il modello unico, scaturiva tra l’altro un credito pari a € 800,00. Quest’anno farò ancora il mod. unico. Posso portare in detrazione il credito risultante dal mod. unico 2014 di € 350? La dichiarazione omessa dello scorso anno vorrei presentarla adesso. C’è qualche possibilità che l’AdE oltre alle sanzioni per omessa dichiarazione mi riconosca il credito degli 800 euro? Nella dichiarazione 2016 vorrei infatti indicare il credito di € 350 + € 800 come credito anni precedenti.
      Grazie mille
      Rita

    247. Salve, prima dovrebbe presentare la dichiarazione omessa e poi nella dichiarazione 2016 portare i crediti precedenti. In ogni caso l’Agenzia le invierà una comunicazione con la quale la inviterà a spiegare come è si è formato quel credito.

    248. Buongiorno, a Novembre 2015 (quindi entro il 29 dicembre) ho presentato, tramite CAF, il modello Unico per ritardata denuncia dei reddidi per l’ anno 2014 (non sapevo di avere un 2° CUD per Cassa Integrazione).
      Oggi mi è arrivata una raccomandata dall’ Agenzia delle Entrate in cui mi si chiede di pagare una sanzione di 73€ circa a causa di errori nella dichiarazione. Il prospetto indica il codice tributo 4001 (scadenza 16-07-2015) con importo omesso pari a 0€, un codice tributo 9012 pari a 65,86 e un codice tributo 9011 pari a 7,33.
      A cosa corrispondono questi tributi ? Le mie pendenze non sono già state risolte con la dichiarazione ? Sono errori del CAF e quindi posso rivalermi oppure la sanzione è a carico mio ?
      Grazie infinite per la sua consulenza !

    249. Salve, si tratta delle sanzioni per aver presentato il ritardo il modello Unico, la cui scadenza era il 30 settembre. Lei lo ha presentato a novembre e queste sono le sanzioni per la tardività.

    250. Grazie infinite !
      Ero convinto di avere già risanato la dichiarazione pagando i famosi 28€.
      Non pensavo di dovere altro all’ Agenzia..

    251. Buonasera.
      Volevo chiedervi un chiarimento per quanto riguarda un errore commesso dal CAF nel 730 di mia madre.
      Premesso che mia madre non ha esperienza di 730 e che è stata costretta a farlo causa pensione minima di reversibilità dell’ex marito defunto, l’errore è avvenuto proprio nel primo 730 che doveva considerare anche la pensione, cioè anno 2014 (ma compilato l’anno scorso).
      L’errore dell’impiegata del CAF è stato quello di non aver inserito la pensione nel 730, bensì solo il reddito da lavoro dipendente e qualche altra spesa detraibile.
      Tutto ciò nonostante le domande a mia madre sulla pensione come, se è netta o lorda e altro.
      L’errore è venuto fuori l’altro giorno con un altra impiegata del CAF durante la compilazione del 730 2015.
      Della responsabile dell’errore non c’era traccia, e non sapevano dirci dove fosse (spostata, licenziata, non si sa).
      Il problema è che il rimborso è già stato versato a Luglio 2015 e non si sa quanto sarà la cifra da restituire o la sanzione esatta.
      Da quello che ho letto in giro, come la circolare dell’AdE che chiarisce che l’errore ricade comunque sul contribuente, al fattore 730 esclusivamente compilato dal CAF, con il nuovo precompilato e timbrato dal compilatore, con conseguente ricaduta dell’errore sul CAF stesso, non è chiaro se la sanzione arriverà a mia madre o direttamente a loro.
      Inoltre, è mai possibile non sapere o calcolare esattamente l’eventuale sanzione?
      Di 819 Euro di rimborso derivato dal 730 con la mancanza, quanto bisognerà restituire?
      Oppure, ci sarà solo una multa da pagare.
      Chiarisco che, da quel che ho capito, il CAF i dati di reddito da lavoratore dipendente e pensione, gli acquisisce direttamente da terminale.
      Forse ho capito male io, ma essendo il caf in questione collegato al sindacato a cui aderisce mia madre, è probabile che per alcuni dati abbiano un particolare accesso.
      Scusatemi per il dilungamento, ma è una situazione nuova anche per me.
      In attesa di risposta, vi ringrazio anticipatamente.

    252. Salve, se il Caf ha trasmesso la dichiarazione la sanzione arriverà direttamente al Caf, queste sono le regole che riguardano il 730 precompilato. Se sua madre tramite il Caf ha presentato il 730 nella forma “precompilato”, allora il responsabile per eventuali errori è direttamente il Caf. A lui arriverà il pagamento della sanzione. Se, invece, il Caf ha presentato un normale 730 la responsabilità dovrebbe ricadere sempre sul Caf. Dico dovrebbe perché spesso capita che i Caf facciano firmare ai contribuenti delle dichiarazioni dove declinano ogni responsabilità in caso di errore. In ogni caso la sanzione va dal 30% al 60% dell’imposta dovuta e non versata, in quanto dovrebbe essere considerata una condotta fraudolenta di scarso profilo.

    253. Buongiorno.
      Vi ringrazio molto per la risposta.
      Guardando il modello, sembrerebbe il precompilato, sebbene all’interno il Caf abbia scritto in un riquadro “in attesa del precompilato dalla AdE come da lei richiesto”.
      Ho dimenticato di dire che, dei due CU che dovevano consegnare a mia madre, c’è ne solo uno, quello che riguarda il lavoro dipendente, così come segnato nell’elenco documenti del 730 incriminato.
      Abbiamo saputo che l’impiegata dell’errore non ha ricevuto il rinnovo del contratto, quindi, come fosse stata licenziata (chissà come mai…).
      Mia madre non ha firmato nulla dove si cita la declinazione di responsabilità, almeno che questa non sia nel modulo di richiesta perl’anno prossimo.
      Una cosa non mi è chiara, del rimborso effettuato nella busta paga del 2015 (il risultato del 730 con mancanza), quanti soldi bisognerà restituire?
      O meglio, ci sarà una cifra che mia madre dovrà restituire, oppure solo una sanzione, che essendo un errore del CAF che ha fatto il tutto, pagheranno loro?
      Vi ringrazio anticipatamente.

    254. Come detto, sua madre riceverà il rimborso indicato nel 730, e successivamente arriverà presumo al Caf l’importo con imposta e sanzioni da pagare. Niente dovrebbe essere dovuto a sua madre. Se però il Caf non ha usato il precompilato la responsabilità è del contribuente, che potrà poi rivalersi per le sanzioni su chi ha predisposto la dichiarazione.

    255. Ok.
      Vi terrò sicuramente in considerazione in futuro.
      Vi ringrazio per il lavoro che svolgete.

    256. Buongiorno a Voi.Ma se quest’anno non dovessi pagare il 730 di quest’anno( sono 530€, non ce la faccio a pagarle) 2016 per il l 2015 precompilato che l’agenzia delle entrate mi ha mandato via web,assodato che le sanzioni mi arriverebbero tra circa quattro anni, Le chiedo: il prossimo anno l’agenzia delle entrate mi manda regolarmente il 730 anno 2017(per il 2016), o ci sono già’ delle sanzioni ivi presenti, o non me lo manda proprio?Saluti,massimo

    257. Salve, se lei presenta il 730 avrà direttamente le ritenute in busta paga. L’importo le sarà trattenuto dallo stipendio, quindi, non riesco a capire la sua domanda.

    258. Salve e premetto un grazie per questo vostro utile servizio. Spiego rapidamente i fatti: il Caf non ha dichiarato la mia pensione estera erogata dalla Germania che percepisco dal 2012 (sono titolare di pensione italiana di 29 anni contributivi + 11 contributivi della Germania e sono residente in Italia) affermando che non era da dichiarare; in più il Caf non ha dichiarato la pensione della mia coniuge riferita al 2014 (che è pensionata e attualmente dipendente con contratto partime).

      Tutto ciò è venuto fuori con la recente compilazione della dichiarazione dei redditi da parte del Caf dove solo adesso si sono accorti della situazione. In risposta il Caf afferma che ora dobbiamo pagare quanto dovuto senza assumersi una neanche minima responsabilità.

      Come mi dovrei comportare? A cosa vado incontro? Possibile che per i loro errori debba ritrovarmi in tale situazione ed eventualmente pagare anche le probabili sanzioni quando tutto ciò verrà fuori? La situazione mi preoccupa non poco.

    259. Mi scusi se mi sono espresso male.Se quest’anno non pago il 730 precompilato che l’ag.delle entrate mi ha fatto avere, il prossimo anno che succede? Me lo rimanda conteggiando l’IRPEF del solo prossimo anno, non me lo rimanda affatto non avendo i dati dell’acconto o me lo manda conteggiando l’IRPEF dovuta e gli acconti per tutti e due gli ultimi due anni?Se non me lo rimanda ( il prossimo anno)io comunque potrei farlo ugualmente presso il CAF , volendo?
      Spero di essermi espresso bene.
      Grazie mille

    260. Salve, mia madre è una badante peruviana, non ha fatto il 730 del 2013 e 2014. Voleva sapere cosa dobbiamo fare in questa situazione.

      Grazie mille.

    261. Il fatto che l’Agenzia le abbia inserito il 730 precompilato nella sua pagina personale non significa che tale dichiarazione dei redditi è stata presentata. Se lei non la accetta e le invia nei termini, la dichiarazione è considerata omessa. Se la dichiarazione è omessa il suo sostituto di imposta non le detrarrà niente dallo stipendio, in quanto non avrà alcun documento che lo giustifichi a farlo per conto dello Stato. Naturalmente i redditi che lei ha percepito sono noti all’Agenzia delle Entrate, quindi nei mesi successivi riceverà sicuramente un avviso di accertamento volto a recuperare le imposte da lei dovute e non versate a causa dell’omessa dichiarazione. Quello che rischia è di dover pagare tutte le imposte dovute, oltre a sanzioni che possono variare dal 120% al 240% dell’imposta dovuta e interessi di mora. Quello che bisogna capire, a mio avviso, è il motivo per il quale non vuole presentare la dichiarazione. Le imposte dovute con il 730 possono comunque essere rateizzate. Se ha bisogno di maggiori informazioni la posso contattare in privato.

    262. Salve, tutti quei redditi dovevano essere effettivamente dichiarati. Quello che rischia è un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate con sanzioni dal 100% al 200% della maggiore imposta dovuta. Molto spesso i Caf fanno firmare ai clienti una dichiarazione di non responsabilità per eventuali errori compiuti. Verifichi di non aver firmato niente del genere, e poi nel caso potrà comunque agire per fare valere le responsabilità del centro a cui si era rivolto. Le sanzioni dovrebbero accollarsele loro, in quanto intermediari della dichiarazione.

    263. Salve, purtroppo non è possibile intervenire le due dichiarazioni sono considerate omesse. L’unica cosa da fare è aspettare l’avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate nei 6 anni successivi a quelli oggetto di dichiarazione.

    264. Grazie per la risposta. Per rimediare ai mancati versamenti hanno intenzione di farmi pagare le imposte dovute con F24. Che ne pensate? Secondo voi come sarebbe meglio procedere?

      Questa dichiarazione di non resposansibilità non è che è nascosta e/o magari scritta in piccolo e dunque difficile da individuare? Grazie ancora.

    265. Le fanno pagare adesso le imposte dovute per gli anni passati con F24, utilizzando il ravvedimento operoso. Questo può anche essere corretto, ma il problema di fondo rimane. Hanno palesemente sbagliato e il pagamento delle imposte non la mette al riparo dalle sanzioni per omessa dichiarazione che comunque le arriveranno. Queste sanzioni devono essere fatte pagare a chi era responsabile dell’invio della sua dichiarazione. Dovrà agire ricorrendo ad un legale.

    266. Mi conviene rivolgermi a un legale ora o soltanto nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate mi notificherà il problema? Su internet avevo letto anche della possibilità di “autodenunciarsi” all’Agenzia delle Entrate esponendo il problema ma davvero non so bene come muovermi. Grazie ancora del supporto.

    267. Il fatto di autodenunciarsi le farà solo arrivare immediatamente le sanzioni, anticipa quello che invece potrebbe avvenire nei prossimi anni, non le risolve il problema.

    268. Daccordo. Per ora mi adopero per il ravvedimento operoso in F24 come mi hanno detto al Caf stando attento a tutto quello che mi danno da firmare per evitare scarichi di loro responsabilità. Nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate chiederà le sanzioni agirò tramite legale. Vi ringrazio ancora per il supporto (e la pazienza) davvero prezioso per chi si ritrova in queste situazioni malgrado.

    269. Ho visto che il termine per l’accertamento per omessa dichiarazione è passato da 5 anni a 7 anni. Ma questo vale per le dichiarazioni future, o anche per quelle passate?

    270. L’articolo 1, comma 131, della Legge n. 208/2015 ha così modificato, il citato articolo 43 del DPR n. 600/73, che attualmente dispone che i poteri di accertamento devono essere così esercitati:
      – entro il 31 dicembre del quinto anno successivo, in caso di presentazione della dichiarazione dei redditi o Iva (in luogo del quarto anno);
      – entro il 31 dicembre del settimo anno successivo in caso di dichiarazione omessa o nulla (in luogo del quinto anno).
      La novità è applicabile a decorrere dal periodo di imposta 2016 con riferimento, cioè, al modello Unico 2017. Può trovare maggiori informazioni a questo link.

    271. Salve, avrei bisogno di un consiglio: Nel 2011, ho venduto un’attività commerciale che ha generato una plusvalenza tassabile di 14.080 euro, ed ho optato per la tassazione frazionata della plusvalenza in quote costanti nell’esercizio 2011, e nei quattro successivi. Avendo cambiato consulente al termine dell’anno 2011, il nuovo professionista che tutt’ora mi segue, non ha preso in considerazione le quote per gli anni 2012, 2013, 2014, 2015. Dal controllo della dichiarazione modello unico 2012, l’agenzia delle entrate ha riscontrato il pagamento di 1/5 della plusvalenza per l’anno 2011 e la mancanza per gli anni successivi. Oggi mi contestano per l’anno 2011 un maggiore valore della produzione, perchè pretendono anche gli altri 4/5 dichiarati nell’anno di competenza 2011, con maggiore aggravio dell’irpef per 2346 euro, delle addizionali comunali per 141 euro, regionali per 406 euro, inps per 1772 euro oltre che una sanzione per 2998 euro e gli interessi per 498 euro. Il mio attuale consulente, accusa quello precedente per una mancata spunta nell’opzione del quadro “RS” e che l’accertamento riguarda il 2011; il consulente precedente, accusa quello attuale perchè le somme contestate riguardano gli anni di sua competenza. In ogni caso l’attuale professionista che mi segue mi sconsiglia il ricorso, perchè ritiene che le cifre siano dovute, in quanto non dichiarate comunque, ed accettando la cartella posso usufruire del pagamento della sanzione di 1/3 e la rateizzazione in 2 anni; inoltre prospetta che i ravvedimenti nelle dichiarazioni 2012, 2013, 2014, mi costringano a pagare immediatamente le somme dovute. Io credo che se la plusvalenza fosse stata correttamente frazionata, non sarebbero scattati i parametri delle addizionali e inps. E’ possibile che per un loro errore, debba pagare 6400 euro io? Non è possibile dimostrare la mia buona fede con la quota dichiarata nel 2011 e quindi la volontà di ripartire negli anni successivi la parte restante? A quale dei due professionisti compete la responsabilità dell’errore? Ho letto online anche di una possibilità di mediazione, cosa mi consigliate? Grazie in anticipo.

    272. Salve, l’errore è stato del consulente al quale si è rivolto, ed indirettamente si è trasferito sulla sua dichiarazione. Le somme richieste sono dovute, se presenta ricorso, perde soltanto del tempo e anche altri soldi. A mio avviso quello che dovrebbe fare è pagare l’accertamento e poi rifarsi per le sanzioni sul consulente che ha presentato per lei la dichiarazione. Poi dovrà presentare le integrative per gli anni successivi per sanare la situazione completamente.

    273. Buongiorno,
      mio marito è dipendente e nel 2008, a seguito della morte del padre, ha ereditato 1/6 di una casa in provincia di Salerno vuota, non è affittata. Ci siamo resi conti che non ha mai fatto il 730 anche perchè prima di allora non aveva altre proprietà, solo lo stipendio……….quest’anno lo presenteremo anche perchè avendo ora una figlia vorremmo scaricare le spese. Potrebbe incorrere in una multa? se si di quanto?

      Grazie

    274. Salve, l’immobile andava dichiarato, tuttavia se lo stesso è posto in Comune diverso rispetto a quello di residenza non vi sono imposte da versare per gli anni passati, quindi la situazione è in regola. Le cose cambiano se l’immobile è sito nello stesso Comune di residenza di suo marito. Nel caso è dovuta una quota di Irpef. L’Agenzia potrebbe emettere nei prossimi anni un accertamento per riportare a tassazione questa quota di reddito. Trattandosi di importi esigui non credo accadrà niente.

    275. Salve ho appena presentato la dichiarazione dei redditi 2012 PF (anno d’imposta 2011), purtroppo è stata omessa per una dimenticanza. La dichiarazione dei redditi è a credito. Qual’è l’importo della sanzione da versare? Me la calcola direttamente l’agenzia dell’entrate?
      Grazie.

    276. La dichiarazione ormai è considerata omessa dall’Agenzia, in quanto i termini sono scaduti da tempo. Sarà la stessa Agenzia ad effettuare un accertamento nei suoi confronti per ricostruire in modo induttivo i suoi redditi per quell’anno, basandosi su ogni elemento a sua disposizione, prescindendo da quello che lei ha dichiarato. Saranno poi applicate sanzioni e interessi dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, ridotti ad 1/6 se paga nei 60 giorni successivi alla notifica dell’atto.

    277. Buonasera,
      l’anno precedente non ho fatto la dichiarazione dei redditi poiché non ero tra i soggetti obbligati alla compilazione avendo solo un cud come lavoro dipendente. Peccato che mi sono dimenticato che avrei potuto richiedere il credito d’imposta per affitto per giovani dai 20 ai 30 anni. Ci sarebbe modo di presentare la vecchia dichiarazione? potrebbe configurarsi l’omessa dichiarazione e pagando la sanzione, presentare dichiarazione a credito?

    278. Salve, la dichiarazione è ormai considerata omessa. In ogni caso anche qualora volesse presentarla è conveniente pagare sanzioni per avere un credito che probabilmente sarà inferiore alle sanzioni da pagare?! Valuti questo aspetto.

    279. Buongiorno,
      purtroppo, a causa di un motivo che non riesco a spiegarmi, dalla compilazione del 730 Precompilato è emersa l’impossibilità di inviare il medesimo in tempo utile. Ora mi trovo nella condizione di dover sanare una omessa/ritardata dichiarazione dei redditi. Cosa debbo fare per mettermi in regola? Debbo andare all’Agenzia delle Entrate? Debbo affidarmi ad un professionista?
      Grazie per l’aiuto!

    280. Sarà sufficiente rivolgersi al un professionista per redigere il modello Unico, che deve essere inviato all’Agenzia entro il 30 settembre prossimo.

    281. Buongiorno, vi devo porre una domanda che purtroppo per ovvie ragioni mi sta facendo arrovellare. A causa di motivi personali purtroppo non sono stata in grado di presentare la dichiarazione dei redditi per due anni. Ora a breve, tra pochi giorni, farò l’unico 2016. Cosa devo dire ai consulenti del Caf e cosa mi succederà? N.B. Sono sempre stata in regola ma gli ultimi due anni sono stati per me un inferno sul piano personale e tutto ne ha risentito in modo negativo. Certamente immagino dovrò rimediare a questa omissione… spero non sia così grave e che io riesca a pagare questo mio grande errore. Grazie. Volevo aggiungere che non ho beni di nessun tipo a mio nome. Il mio lavoro è di dipendente statale il cui stipendio è di circa 1500 euro al mese.

    282. Salve, le dichiarazioni degli ultimi due anni sono considerate omesse. Ora, bisogna verificare se lei era obbligata o meno alla presentazione di queste due dichiarazioni. Se non ha percepito altri redditi oltre a quelli di lavoro dipendente e le giornate lavorative sono state 365, allora non era obbligata a presentare quelle dichiarazioni e non le succederà niente (a patto come dice che non abbia immobili o altri redditi percepiti). Al consulente che le farà la dichiarazione di quest’anno spieghi quali erano i suoi redditi passati e così potrà avere ulteriore conferma che non era obbligata alle dichiarazioni precedenti.

    283. Grazie mille per la risposta celere e precisa. Se invece ero obbligata, cosa mi succederà? Giusto per sapere e prepararmi. Grazie

    284. Se fosse stata obbligata alla presentazione rischiava un accertamento d’ufficio, le sarebbe stato richiesto il versamento delle imposte dovute e sanzioni per dichiarazione omessa dal 120% al 240% dell’imposta evasa, ridotte ad 1/6, se paga entro 60 giorni.

    285. Buongiorno,
      ho ricevuto una lettera dall’agenzia delle entrate che mi invita a ravvedermi e presentare una dichiarazione integrativa al modello Unico Persone Fisiche 2013. L’errore che mi invitano a correggere è la mancata dichiarazione di uno dei due CUD che avevo nell’anno di imposta 2012. Questa omissione è corretta, tuttavia analizzando la dichiarazione presentata mi sono accorta che il commercialista non aveva dedotto un fondo pensione a me intestato. Se inserissi l’intero importo del fondo pensione ed il Cud avrei un credito, ma essendo scaduto il termine per presentare una dichiarazione integrativa a favore non potrei farlo. Posso presentare l’integrativa inserendo il Cud omesso e la deduzione del fondo pensione solo nella misura in cui annulla l’imposta dovuta? In tal modo non si tratterebbe di un’integrativa a favore. Grazie per l’aiuto.

    286. Le consiglio di provare comunque ad inserire la deduzione spettante, al massimo le sarà disconosciuta.

    287. Buonasera, cosa fare nel caso in cui il caf si sia “dimenticato” di inviare la mia dichiarazione 730? Praticamente io ho consegnato la dichiarazione da me compilata a Maggio. L’ho saputo oggi, in quanto li ho contattati per chiedere quali importi erano risultati e si sono accorti dell’errore. Mi hanno detto che l’unica soluzione ora è fare l’unico…. ma con tempi ben diversi per il rimborso del credito che non ammonta a pochi euro! Potete suggerirmi come comportarmi? Il caf in questi casi non ha un’assicurazione a copertura anche di questi errori?
      Grazie.

    288. La soluzione corretta è presentare il modello Unico, ma i tempi del rimborso si allungano. Può mettere il credito a compensazione per pagare eventualmente l’Imu. Le consiglio di valutare la possibilità di fare un’azione legale nei confronti del Caf, naturalmente deve avere un documento che dimostri la presa in carico dei documenti da parte del Caf. Valuterei il tutto parlando con un legale.

    289. Grazie mille per la risposta. Quindi il mio caso non rientrerebbe nella possibilità per l’intermediario di inviare la presentazione 730 oltre i termini, pagando la sanzione prevista?

    290. Ma aldilà che il caf no voglia optare per una decisione soggettiva, comunque vi è questa soluzione dal punto di vista pratico/giuridico?
      Che mi permetterebbe quindi di non fare l’Unico e avere il rimborso sicuramente prima dell’anno? Perchè la compensazione del credito non rientrerebbe nel mio caso in quanto non ho quel tipo di tasse da pagare.
      Poi che a loro non convenga sicuramente non deve essere un mio problema, l’errore è il loro.
      Grazie mille!

    291. Una volta chiusi i canali di invio, non è possibile fare ulteriori invii. Poi se il Caf può fare comunque altri invii non mi è dato sapere.

    292. Sì la mia commercialista ha trasmesso la documentazione ed ho già pagato la sanzione di 25 euro.
      Mi ha anche parlato degli interessi che non arriverebbero a superare i 100 euro in un anno, vorrei essere sicura di non ricevere sorprese per la rateizzazione. Va comunicata con una scadenza? Perché l’ufficio è chiuso fino al 2 gennaio.
      Grazie mille !

    293. Gli interessi si calcolano in base all’imposta da versare, non posso darle una risposta precisa, ma il tasso è dello 0,1% rifaccia i calcoli se vuole. La scelta di pagare con rate è sua non deve comunicarla a nessuno.

    294. Salve sono un ‘ insegnante statale , e sono stato assunto con contratti a tempo determinato da Ottobre a Giugno . Nella mia area riservata NOI PA ( sezione archivio CU ) ho visto caricati i CUD relativi agli anni 2013 – 2014 – 2015 . Non ho mai presentato il 730. Aggiungo che ho sottoscritto l’ ultimo contratto quest’ anno con inizio 3 Ottobre e scadenza 30 Giugno . Chiedo che tipo di obbligo ho in merito al 730 data la mia situazione ?Grazie per la disponibilita’

      Cordiali Saluti
      Diego

    295. Salve buongiorno volevo sapere possibilimente una cosa
      Quando ogni anno metto l isee per fare l iscrizione all università alla voce “anno riferimento redditi” sono sempre indeciso su cosa scrivere , perché ci sono state dalle modifiche all isee e quidi da come ho capito i redditi ora fanno riferimento a 2 anni prima . Quello che volevo sapere è: l isee 2016 a quale anno riferimento redditi si riferisce? al 2014 oppure 2015? e allo stesso modo per l isee 2017
      grazie mille e buona giornata

    296. Buongiorno,

      ho un problema con una mia zia che mi ha interessato di una sua problematica ma non sò come uscirne, in breve questa mia zia percepisce dalla germania una pensione (ente privato quindi ho saputo che deve essere tassata in italia) ma tale pensione non l’ha mai dichiarata in italia in quanto anni fà gli dissero, in maniera davvero poco seria, che era già tassata alla fonte (errato solo quelle di enti federali e non privati) e che per tale motivo non avendola mai dichiarata ad oggi vorrebbe sapere nel caso continui a non dichiarare cosa potrebbe succedere e se mai controlassero a quanti anni a ritroso potrebbe arrivare tale controllo? ci tengo a precisare che parliamo di piccole somme (300 euro circa) ma che comunque per non averle mai erroneamente dichiarate potrebbero portarla ad avere un grattacapo e visto lo stato di miseria in cui versa non sarebbe davvero il caso. Se non erro er l’omessa presentazione sono 5 gli anni per cui il fisco può sanzionare e se cosi’ fosse cosa sarebbe meglio fare a parer vostro visto che la stessa ha oramai 87 anni compiuti? inoltre una volta deceduta il fisco potrebbe rivalersi su l’unico figlio che ha pur non avendoci piu’ rapporti da svariati anni? Vi ringrazio per l’eventuale consulenza che vorrete darmi e mi scuso per il disturbo.

      Cordiali saluti

    297. Il termine di decadenza è di cinque anni indietro. Per ogni anno le chiederanno l’imposta evasa in Italia con sanzioni che vanno dal 90% al 180% dell’imposta evasa. Per gli eredi per evitare che l’imposta da pagare passi a loro è necessario o accettare l’eredità con beneficio di inventario o non accettare proprio l’eredità.

    298. Buongiorno,
      nel 2014 ho lavorato presso due diversi datori di lavoro. Per mia ignoranza ho scoperto solo ora che avrei dovuto presentare la dichiarazione dei redditi. Devo aspettarmi un accertamento? Non ho mai presentato un 730 ( dopo il 2014 ho lavorato sempre per la stessa azienda). Il mio dubbio é la mancata presentazione del 2014 influisce anche sugli anni successivi?Avrò accertamenti anche per il 2015-2016-2017 non avendo mai regolarizzato l’Irpef del 2014?Scusate ma sono completamente inesperta in materia

    299. salve,
      nel 730 redditi 2015 il caf non ha inserito il cud inps relativo ad un assegno ordinario di invalidità + accompagnamento. il caf era al corrente di questo, anche perchè le pratiche per la pensione sono state fatte li.
      Quando lo ricordai nuovamente a 730 fatto mi dissero di stare tranquilla che se ci fossero stati altri cud al momento di invio 730 del caf veniva fuori. Fatto sta che l’altro giorno vado per il 730, questa volta con il cud scaricato dal sito inps (l’anno scorso non mi è stato possibile farlo) e il cud viene inserito. Nei prossimi giorni devo tornare a ritirare il 730. Volevo chiedere cosa devo aspettarmi
      Grazie
      gabriela l.

    300. Non ho idea di cosa può aspettarsi, ma direi qualunque cosa. Si ricordi che spesso ai Caf non ci sono professionisti, ma persone che non sono a conoscenza in modo accurato della materia.

    301. Grazie! Ma chi è che risponde ora, che cosa devo fare io per porre riparo. Grazie!!!quando vado vorrei sapere cosa dire grazie
      Gabriela l.

    302. E’ il contribuente che risponde dell’errore, poi spetterà a lui rifarsi nei confronti dell’intermediario se è in grado di provare la sua responsabilità. Ora le consiglio di andare da un Commercialista e fare una dichiarazione integrativa per sanare il problema.

    303. Salve volevo fare una domanda: mi è arrivata una cartella di pagamento dalla Agenzie delle entrate perche non ho fatto il 730 nell’anno 2012 per i redditi del 2011, all’epoca nel 2011 lavoravo con agenzie interinali e sono riuscito a cambiare nello stesso anno purtroppo anche 4 lavori, avendo così 4 cud differenti, la notofica mi è arrivata adesso nel maggio 2017, è giusto? ame mai nessuno mi ha detto che dovevo fare il 730 e adesso leggevo nei vari siti che il termine massimo di notifica e di 4 anni quindi avevano tempo fino al 31/12/2016? E’ giusto?

    304. Il termine per l’accertamento è di 5 anni dalla dall’anno in cui avrebbe dovuto presentare la dichiarazione (2012), quindi il termine è il 31.12.2017. L’accertamento è arrivato nei termini.

    305. QUESTO ANNO MI SONO ARRIVATI DUE ACCERTAMENTI PER DICHIARAZIONE OMESSA IL PRIMO RELATIVO ALL’ANNO 2012/2013, DOPO CIRCA 15 GIORNI UN SECONDO ACCERTAMENTO RELATIVO ALL’ANNO 2011/2012, NATURALMENTE MI TROVO IN DIFFICOLTA NEL PAGARE DUE ACCERTAMENTI, DOMANDA : E LEGALE MANDARE DUE ACCERTAMENTI NELLO STESSO ANNO ? QUANDO, PER IL SECONDO AVEVANO TEMPO ANCORA FINO AL 2018.

      GRAZIE.

    306. La cosa importante è che non riguardino annualità prescritte, o più accertamenti su uno stesso anno, ma è possibile che le arrivino più accertamenti, su annualità diverse.

    307. Bisogna vedere che scelta ha fatto nella dichiarazione presentata, se ha scelto il rimborso non deve fare niente, se invece ha scelto il riporto in compensazione, potrà inserirlo nel 730.

    308. Buongiorno
      ho presentato modello 730 precompilato per mia figlia a carico per farle recuperare le ritenute d’acconto di un lavoretto occasionale.
      Purtroppo non ho barrato ” soggetto fiscalmente a carico ” nel frontespizio.
      Inoltre ho indicato senza sostituto d’imposta pur avendo lei un cud non esente rilasciato dall’università che le ha erogato borsa di studio non esente.
      Come regolarmi per sanare il tutto ? devo ripresentare 730 correttivo
      Grazie

    309. Può presentare un 730 correttivo, oppure il modello Redditi PF a correzione del 730. Dovrà rivolgersi ad un Commercialista.

    310. BUONASERA, DA PREMETTERE CHE DIETRO CONSIGLIO DI UN CAF, IO E MIO MARITO NON AVENDO CASA DI PROPRIETÀ NON ABBIAMO MAI FATTO DICHIARAZIONE DEI REDDITI MA ENTRAMBI DA CIRCA 5 ANNI PERCEPIAMO IL CUD DALLE RELATIVE AZIENDE.
      SOLO ORA MI SONO ACCORTA CHE NELL’ANNO 2015 RELATIVO AL 2014 HO DUE CUD DI DUE AZIENDE DIVERSE.
      IL PRIMO CUD CON DATA FINE LAVORO 24/02/2014 EURO 780,96 INOLTRE NELLO STESSO CUD è DICHIARATO L’IMPORTO DI TFR MATURATO ED EROGATO.
      L’ALTRO CUD INVECE PERIODO DI LAVORO DAL 01/01/2014 AL 31/12/2014 IMPORTO 9.709,98
      FINORA PER MIA NEGLIGENZA NON HO MAI APPROFONDITO LA SITUAZIONE MA ULTIMAMENTE RIVOLGENDOMI PRESSO UN ALTRO CAF MI HA FATTO NOTARE CHE DOVEVO DICHIARARE E INCORRO IN EVENTUALE SANZIONE.
      COME POSSO COMPORTARMI ARRIVATA A QUESTO PUNTO E DOPO QUANTO TEMPO VA IN PRESCRIZIONE IL TUTTO.
      GRAZIE PER LA RISPOSTA.

    311. Avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi. E’ troppo tardi per intervenire adesso. Dovrà aspettare il controllo dell’Agenzia delle Entrate, che potrà avvenrie entro il 31.12.2022

    312. buonasera, sono una libera professionista dal 2001 sempre con la stessa commercialista… è arrivata una raccomandata per un controllo su una omessa dichiarazione con i redditi del 2012… da qui ho scoperto che la mia commercialista non le aveva più fatte nonostante a me avesse detto che era sempre tutto ok… mi hanno detto che posso far pagare a lei le sanzioni tramite avvocato, è vero? un’altra commercialista mi ha consigliato di fare le dichiarazioni mancanti e di pagare subito tasse e inps dovuti e di aspettare di anno in anno l’eventuale arrivo delle cartelle con le eventuali sanzioni, ridotte perchè mi sono “ravveduto”. secondo lei mi conviene pagare tutto ora o oramai non campierebbe niente e mi conviene aspettare l’arrivo delle cartelle di anno in anno e rivalermi sulla commercialista ogni volta?

    313. Se riesce a provare la colpa del consulente, potrà chiamarlo in giudizio per le sanzioni. Sulla scelta da fare bisogna vedere la documentazione prima di poter consigliare qualcosa. In generale il presentare dichiarazioni omesse, non inibisce l’Agenzia nel fare ulteriori controlli, tuttavia la sanzione applicabile si riduce.

    314. salve, vorrei un’informazione.
      10 giorni fa il mio ragazzo ha ricevuto una lettera per posta dell’agenzia delle entrate in cui si segnalava la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi nel 2016. ora dal momento che nel 2016 il mio ragazzo risultava con due datori di lavoro, ha dovuto presentare due cud ad un sindacato,che calcolando i contributi da versare e le sanzioni di omissione ci ha detto che la cifra ammonta a circa 600 euro.
      vorrei sapere se potrebbe essere corretta questa cifra ed entro quando dovrebbe essere pagata nel caso, dal momento che ci hanno “messo” parecchia fretta.

    315. Impossibile dire se la cifra è corretta senza simulare la dichiarazione dei redditi da presentare. Affidi la situazione ad un Commercialista. Se vuole siamo a disposizione.

    316. Buongiorno, avrei una domanda forse un po’ sciocca… il mio compagno non ha fatto la dichiarazione dei redditi nel 2017 (non si era ricordato di avere 2 CU…), pertanto a novembre è arrivata una comunicazione dall’agenzia delle entrate in cui lo invitavano a presentare il PF entro il 29 gennaio 2018 (lo abbiamo presentato a novembre 2017). La domanda è: dove trovo sul sito delle Entrate a quanto ammonta la sanzione? Dalla dichiarazione risultava un credito di 25 euro ed un debito di 8. Ringrazio per l’attenzione e per gli eventuali chiarimenti

    317. Deve rivolgersi ad un professionista. Non trova questi elementi da nessuna parte. La sanzione doveva essere pagata contestualmente alla presentazione della dichiarazione.

    318. Grazie, domani chiamero’ l’assistenza dell’agenzia delle entrate e spero ci spiegheranno come fare…

    319. Salve . La mia mamma 6 anni fa a lavoranto come badante per 3 anni. Lei aveva la sua bustapaga e la signora li pagava i contributi ( almeno così diceva lei, c’e un modo da verificare?). Invece la mia mamma non sapeva che doveva pagarsi anche lei le sue tasse, non sapeva che un contratto di badante non è uguale come altri. Non ha fatto il 730. Come deve comportarsi? Ho letto che se supera 90 giorni e una sanzione di 250€, per i tutti 3 anni o anuale? Per la pensione non si mettono in calcolo se risultano contributi non pagati? Come dobbiamo fare? Grazie

    320. Per risponderle bisogna analizzare la situazione di sua madre, e vedere se era obbligata a presentare la dichiarazione. A quel punto si potrà capire come intervenire.

    321. Salve, nel 2016 ho lavorato per 4 mesi e ho percepito 3 mesi di Naspi, ma nel 2017 non ho presentato la dichiarazione dei redditi, in quanto non raggiungevo il reddito minimo per l’obbligo. Pochi giorni fa mi sono recato in un caf per presentare la dichiarazione relativa al 2017 e mi hanno detto che avendo percepito Naspi ero obbligato anche a presentare quella relativa al 2016 l’anno scorso. E’ un caso di omessa dichiarazione? Quali sanzioni rischio dato che la presenterò con un anno di ritardo? Grazie.

    322. Prima bisogna verificare se davvero c’era l’obbligo di presentazione, ovvero se c’è imposta a debito. Una volta calcolata l’imposta ci saranno le eventuali sanzioni, dal 120% al 240% dell’imposta dovuta e non versata.

    323. Salve. Come bisogna procedere per presentare una dichiarazione omessa oltre il termine di 90 giorni ma entro i termini previsti per la dichiarazione relativa all’anno successivo? Nel mio caso la dichiarazione prevede anche il pagamento di imposte. Oltre a regolarizzare i versamenti dovuti applicando sanzioni ed interessi è possibile, contestualmente alla presentazione della dichiarazione, procedere autonomamente al versamento della sanzione per omessa presentazione della dichiarazione o è necessario attendere l’irrogazione della sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate?

    324. Anche se presenta la dichiarazione dopo i 90 giorni, la dichiarazione è comunque omessa. Può versare le sanzioni anche in modo autonomo, ma non potrà utilizzare il ravvedimento operoso.

    325. BUONGIORNO,
      QUALI SONO LE SANZIONI PER PRESENTAZIONE DICHIARAZIONE DEI REDDITI NON OBBLIGATORIA OLTRE 90 GIORNI MA ENTRO L’ANNO DALLA QUALE EMERGE UN RIMBORSO?
      gRAZIE!

    326. Dalla domanda non si riesce bene a capire la situazione. Se vuole mi contatti in privato.

    327. Buongiorno, sto predisponendo il mod. redditi 2017 (periodo d’imposta 2016) in questi giorni. Il cliente era obbligato a presentarla, ma non lo ha fatto. La dichiarazione risulta a credito di oltre 2.000,00€. Avrei bisogno di sapere l’importo della sanzione da versare. Grazie.

    328. Nel caso in cui non siano dovute imposte è prevista, invece, una sanzione da € 150,00 a € 500,00, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Solitamente è l’Agenzia che una accertata la violazione applica la sanzione.

    329. Salve, per quanto riguarda le sanzioni, da cosa dipende l’applicazione dell’aliquota minima (120%) o di quella massima (240%). E’ discrezionale da parte dell’Agenzia oppure semplicemente dipende dal tempo entro il quale viene saldata (dal momento della notifica) la sanzione applicata e/o se il contribuente presenta o meno ricorso?
      Grazie

    330. Salve Giuseppe, l’applicazione della sanzione in caso di dichiarazione omessa è discrezionale nel range minimo e massimo consentito. E’ l’Agenzia delle Entrate che in caso di accertamento applica la sanzione che ritiene opportuna guardando soprattutto alla presenza di eventuale “dolo” da parte del contribuente. Nella maggior parte dei casi l’Agenzia applica la sanzione minima del range possibile.

    331. Sono soggetto obbligato a presentare la dichiarazione. Se uno dei datori di lavoro (ho un contratto di lavoro in regola) non mi consegna il CUD (e non c’è il 730 precompilato), come posso presentare la dichiarazione corretta senza commettere un falso? Se la ometto perché materialmente impossibilitato a presentarla, rischio qualcosa?

    332. Salve Marco, il rilascio del modello CU è obbligo del datore di lavoro, mandi una PEC o una raccomandata intimando la consegna. Altrimenti dovrà rivolgersi alla GdF per una segnalazione. Non presentare la dichiarazione la espone a sanzioni molto elevate, come indicato nell’articolo, che le sarebbero comunque applicate. Consiglio di seguire la procedura che le ho indicato.

    333. Buongiorno,
      in caso di omesse dichiarazioni 730 (730- 2017 per redditi 2016, e 730-2018 per redditi 2017), all’Agenzia delle entrate hanno detto di presentare tardivamente le dichiarazioni e fare i versamenti delle imposte dovuti, maggiorati del 120% diviso 3, piu gli interessi moratori (Capitale x giorni ritado x tasso interesse/36500).
      Alla Cgil dicono di aggiungere anche una sanzione di 300 euro per ogni dichiarazione tardiva. E che, invece, aspettando la lettera dell Agenzia delle entrate, non devo quelle 300 euro.
      Premettendo che leggendo molti articoli e fonti legali, sto facendo un po di confusione, chiedo:
      – dove sta la verità tra le due info ricevute.
      – le sanzioni sono 2 (una per tardiva dichiarazione ed uno per tardivo versamento) oppure quella di omessa- tardiva dichiarazione assorbe tutto?
      – quando si parla di “una sanzione di 60 – 120 % delle imposte, con un minimo di 250 euro” con quel minimo si intende che la sanzione cmq non puo essere inferiore ai 250 euro? O è il minimo delle imposte dovute?

    334. Salve Andrea, le consiglio di affidarsi a quanto indicato nell’articolo, se vuole sono a disposizione per analizzare la sua situazione ed indicarle la procedura corretta da seguire.

    335. Buongiorno,
      ho presentato la mia dichiarazione dei redditi in ritardo entro i 90 giorni ma non ho pagato in tempo la sanzione di 26 euro.
      Posso pagarla adesso anche se sono passati 90 gg ?
      Grazie e buon lavoro

    336. Il pagamento della sanzione è collegato alla presentazione della dichiarazione, se passa molto tempo, come in questo caso, tra presentazione della dichiarazione e pagamento della sanzione, la dichiarazione potrebbe non essere considerata come “validamente presentata”.

    337. Buongiorno,
      oggi ho scoperto che mia figlia lo scorso anno aveva ricevuto un CUD da parte dell’università per la borsa di studio percepita per il programma Erasmus+ . Si tratta di una cifra inserita in ALTRI DATI – REDDITI ESENTI che naturalmente non sono riuscito ad inserire nella dichiarazione del 730/2019. Cosa ne pensate? Anche se ho fatto un errore, mi sembra di capire che non si tratta di un reddito tassabile. Cosa è possibile fare per rimediare adesso? Grazie .

    338. Buongiorno, nel 2018 ho fatto due lavori part time, quindi nel 2019 ho percepito due CUD, non ho presentato modello 730. Quest anno ho visitato per la prima volta il sito dell’agenzia delle entrate con accesso alla mia area personale e secondo il modello precompilato del 2019 ho un debito di 74 euro penso relative all’irpef. Ora come faccio a estinguere questo debito senza incorrere in sanzioni prima che arrivi un accertamento?

    339. Buonasera, quest’anno ho scoperto che se pur giovane(20 anni) se ho avuto più di un datore di lavoro é mio obbligo fare la dichiarazione dei redditi, cosa che io non sapevo, nel 2018 ho avuto due datori di lavoro, e pensando di essere a carico di mio padre (visto che non superavo comunque i 4000 euro) non ho fatto la dichiarazione dei redditi nel 2019, si può rimediare adesso visto passato così tanto tempo?

    340. Buonasera, nel 2018 ho percepito redditi diversi per un importo inferiore a 4800€. Non ho presentato dichiarazione.
      Vista l’emergenza covid19 che ha azzerato le mie possibilità di lavoro, volevo richiedere isee e accedere al reddito di cittadinanza.
      Ho ancora possibilità, seppur con ravvedimento o pagando una sanzione, di presentare la dichiarazione che mi consentirebbe di chiedere l’Isee?
      Grazie in anticipo per la risposta e buon lavoro.

    341. Salve devo fare il modello unico ma ho lavorato in germania tutto il 2019.
      Ho fatto nella agenzia delle entrate Richiesta certificato residenza fiscale convencione Italia/Germania prima di partire ma nessuno mi ha detto di iscrivermi al AIRE..
      Ho pagato le tasse in Germania ma adesso risulta che devo pagare anche in italia.

    342. Buonasera.Vi voglio chiedere un consiglio. Ho cominciato lavorare nel 2017 mese di giugno fino a dicembre 2018. Non ho fatto 730 neanche dichiarazione d reddito perche non sapevo . Adesso mi trovo che non so cosa fare. Cosa mi consigliate a fare? Grazie

    343. Per l’analisi di situazioni personali per le quali è richiesto maggiore dettaglio, come nel suo caso, se vuole ci scriva in privato per una consulenza. La aiuteremo a risolvere i suoi dubbi.

    344. Non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi perché ho sempre svolto solo lavoro dipendente tassato alla fonte dal sostituto d’imposta. Però ho avuto negli anni scorsi delle spese mediche e anche tasse universitarie dei miei figli per i quali ho scoperto che potevo avere delle detrazioni. Posso recuperare in qualche modo gli anni precedenti?

    345. La possibilità di presentare la dichiarazione è possibile anche in caso di “omessa”, ma occorre valutare bene l’opportunità di farlo o meno. Nel caso mi contatti in privato per una consulenza.

    346. Salve, nell’articolo si dice che per il modello PF si ha omessa dichiarazione “se la presentazione avviene dopo il 29/01 dell’anno successivo a quello di scadenza”. Nel 2015 io ho presentato il modello PF2015 il 31/12/2015. Secondo quanto affermato nell’articolo la mia dichiarazione NON è omessa. L’AdE mi contesta che invece la dichiarazione è omessa perchè la scadenza per la presentazione era il 30/09/2015 e i 90 giorni dalla scadenza terminano il 29/12/2015. Chi ha ragione?
      Grazie per la cortese attenzione. Cordiali Saluti.

    347. Salve, in caso di omessa dichiarazione perchè presentata con ritardo superiore a 90 giorni, questa costituisce titolo per la riscossione dell’imposta in base agli imponibili in essa indicati. Volevo chiedere se allo stesso modo costituisce titolo di rimborso qualora la dichiarazione sia a favore del contribuente, ossia la cifra a credito è maggiore di quella a debito.
      Volevo anche chiedere come è possibile contattarla in privato.
      Grazie, saluti.

    348. avrei bisogno di una consulenza in materia fiscale internazionale…data la vasta preparazione..

    349. Buonasera, ho iniziato a lavorare l’anno scorso ad aprile e nessuno mi ha mai detto di dover presentare il 730. Da aprile a novembre ho avuto un datore di lavoro, successivamente un altro. Entrambi lavori intermittenti. Per puro caso sono finita a controllare il 730 precompilato, scoprendo di essere a debito di più di 2000 euro, con segnalato secondo acconto di 600 euro. Come posso muovermi?

    350. Salve, mi sono accorto solo oggi di aver omesso una dichiarazione redditi/irap 2020 ai2019. Ho letto che se la dichiarazione è omessa ma le imposte sono versate, la sanzione va da 250 a 1.000 euro (si applica la sanzione fissa al posto di quella variabile). Tale sanzione fissa si riduce tra i 150 ed i 500 euro per la dichiarazione dei redditi/IRAP se la dichiarazione e il pagamento delle imposte avvengono entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo e in assenza di controlli tributari. È attendibile questa informativa?

    351. Salve, lavoro con il mio computer da un paio di anni come libero professionista. Negli ultimi due anni ho guadagnato circa 30/40 mila all’ anno ma non ho mai fatto nessuna dichiarazione dei redditi. Sto pensando di mettermi in regola. Cosa rischio?

    352. Sicuramente ci sono sanzioni importanti per la mancata apertura della partita IVA e per l’omessa dichiarazione (come indicato nell’articolo). Il consiglio è di rivolgersi ad un commercialista in modo che la possa aiutare ad avere una situazione più chiara dei suoi rischi e per regolarizzarsi per il futuro.

    353. Salve qualche giorno fa ho provveduto tramite caf ad effettuare la dichiarazione reddituale relativa al 2020. Il commercialista mi ha detto che la penale ammonterebbe a 450€, però se vado nel cassetto fiscale tra IRPEF, add.reg e add. comunale la cifra è ben più alta. Ho provato a contattare l’agenzia delle entrate ma nemmeno gli operatori sanno dirmi l’importo effettivo. Come posso risolvere?

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