Il Decreto Rilancio ha cancellato il saldo e l’acconto IRAP. Restano invariati i termini previsti per il versamento del saldo e la prima rata di acconto dell’IRPEF e dell’IRES.
Il Decreto Rilancio approvato ieri sera, ha previsto, per imprese e lavoratori autonomi in possesso di determinati requisiti, l’esclusione dal versamento del saldo IRAP relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019 (2019, per i solari) e della prima rata dell’acconto IRAP relativo al periodo di imposta successivo (2020, per i solari).
l beneficiari dovrebbe essere i contribuenti di minori dimensioni, con esclusione delle imprese con fatturato superiore a 250 milioni di euro. Escluse anche le banche e le assicurazioni.
Cancellazione saldo e acconto IRAP
Le imprese con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni, ed i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non sono tenuti al versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 né della prima rata, pari al 40%, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020 e risultante dalla relativa dichiarazione Irap.
Resta ferma l’obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019.
L’applicazione della norma è esclusa per le banche e gli altri enti e società finanziari nonché per le imprese di assicurazione, le Amministrazioni e gli enti pubblici.
Sono stati cancellati i vincoli previsti dalla prima versione della norma che limitavano il beneficio alle sole imprese fra 5 e 250 milioni che avessero subito, una perdita di almeno il 33% del fatturato, ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019.
Esclusioni cancellazione saldo e acconto IRAP
Sono esclusi da tale agevolazione, i contribuenti IRAP con un volume di ricavi o di compensi del periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del decreto, superiore a 250 milioni di euro.
Sono altresì esclusi enti e società finanziarie, nonché le banche, le imprese assicurative, le amministrazioni e gli enti pubblici.