In questi giorni il tema del riscatto di laurea torna ad essere discusso, perché l’INPS ha confermato un parere positivo sull’eventualità di garantire il riscatto di laurea gratuitamente a tutti. Il riscatto di laurea è una misura grazie alla quale gli studenti che hanno conseguito una laurea possono equiparare gli anni di studio al pari degli anni lavorativi a livello di contributi.

Chiedere il riscatto di laurea può essere utile per poter cumulare contributi anche nel caso in cui il giovane laureato ancora non ha cominciato a lavorare, ed è un’operazione che va a vantaggio dell’accumulo contributivo ai fini pensionistici. Chi può usufruire del riscatto di laurea infatti può di conseguenza accedere alla pensione con qualche anno di anticipo.

Al momento la misura del riscatto di laurea presuppone che il cittadino versi un onere contributivo all’INPS per ciascun anno di studio, e la cifra da destinare all’INPS è calcolata in base alle norme attive sul sistema di pensionamento INPS.

Secondo le ultime dichiarazioni INPS e in particolare del presidente Pasquale Tridico, sarebbe possibile garantire un riscatto di laurea per tutti in forma gratuita, a partire dal 2022, tuttavia questa operazione comporterebbe un costo importante per lo stato. Vediamo nell’articolo in cosa consiste la proposta, e come funzionerà il riscatto di laurea nel 2022.


Riscatto di laurea: la misura INPS a favore degli studenti

Attualmente il riscatto di laurea è una misura INPS a favore degli studenti universitari, di qualsiasi corso di studi. Sia che si tratta di una laurea breve che di una magistrale, con il riscatto di laurea è possibile versare una quota annuale all’INPS per accantonare i contributi necessari alla pensione, facendo passare gli anni di studio al pari di quelli di lavoro.

La misura attualmente può riguardare l’intero periodo di studio o solamente determinati momenti. Come spiega l’INPS tuttavia, è possibile chiedere il riscatto di laurea solamente se il titolo di studio è stato conseguito:

“Il riscatto del corso di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio.”

Questo vuol dire anche che non è possibile chiedere il riscatto di laurea per periodi in cui lo studente risulta iscritto ma fuori corso. Per il periodo richiesto per il riscatto, si effettua un calcolo che ipotizza un eventuale reddito da lavoro durante gli anni di studio, su cui calcolare quanto lo studente dovrà versare all’INPS per il riscatto di laurea.

Risulta possibile al momento chiedere il riscatto di laurea anche se si risulta disoccupati, o non si è iscritti ad alcuna cassa previdenziale. La misura è vantaggiosa per un duplice motivo: da un lato garantisce ai cittadini con un titolo di studio di poter valutare i propri anni universitari al pari di anni lavorativi, e dall’altro lato può garantire la pensione in anticipo di qualche anno.

Riscatto di laurea: novità dal 2022

Secondo le attuali conferme, l’istituto previdenziale sarebbe disposto a garantire il riscatto di laurea gratuitamente per tutti, e lo stesso presidente Pasquale Tridico ha confermato che sarebbe possibile per l’INPS garantire la misura in forma gratuita a tutti gli studenti che hanno conseguito un titolo di studio.

Tuttavia una scelta di questo tipo andrebbe a gravare sulle casse dello stato, perché, come spiega Ilsole24ore.com comporterebbe un costo per lo stato di circa 4 o 5 miliardi all’anno, per poter passare in forma gratuita per i cittadini.

Uno dei motivi per cui questa scelta potrebbe essere vantaggiosa per i cittadini riguarda principalmente il livello di istruzione: in Italia il numero dei laureati è sempre più basso rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, e molto spesso i giovani decidono di abbandonare gli studi prima del termine.

La proposta potrebbe quindi portare qualche vantaggio interessante per chi inizia a studiare, che potrà avere, se approvata, una contribuzione INPS per tutto il periodo dedicato allo studio. Che si tratti di 3 o 5 anni, in ogni caso questi andrebbero a fare cumulo per l’accesso alla pensione.

In questo periodo si discute molto di pensioni, e si prevede una grande riforma per il prossimo anno, che andrà a garantire nuove misure ai cittadini italiani. L’introduzione di un riscatto di laurea gratuito per tutti indubbiamente comporta una novità interessante, che potrebbe da un lato incentivare i giovani allo studio, e dall’altro ridurre le differenze tra giovani che iniziano presto a lavorare e giovani che scelgono di studiare.

Molti percorsi di studio risultano essere piuttosto lunghi, e per gli italiani questo potrebbe essere motivo di differenza rispetto a tutti i giovani che non studiano. Di conseguenza, chi inizia a studiare e prevede un lungo percorso didattico, vede allontanarsi sempre di più il momento di accesso alla pensione.

Giovani e pensioni: un problema italiano

Un problema tutto italiano di cui il governo sta discutendo è anche la difficoltà dei giovani italiani nel versare regolarmente i contributi utili alla pensione. A causa di contratti frammentati, lavori precari e un mercato del lavoro complesso per le giovani generazioni, cumulare abbastanza contributi per poi in futuro accedere alla pensione per molti giovani può sembrare un miraggio.

Per chi studia in particolare, l’inizio del lavoro avviene ad un’età superiore a chi non studia, e questo preclude il versamento dei contributi in età giovane. Il riscatto di laurea gratuito potrebbe essere un vantaggio interessante per risolvere in parte il problema dei giovani e delle pensioni.

Tuttavia secondo le ipotesi questa misura estesa a tutti in forma gratuita andrebbe a gravare sulle casse dello stato, e non di poco. Stato che in questo periodo è impegnato anche a valutare tutta una serie di modifiche all’attuale sistema pensionistico italiano, che comporterebbero comunque un costo non indifferente.

Tra le misure previste infatti, oltre all’abolizione di Quota 100, vi è anche l’estensione di alcune misure a sostegno dei lavoratori più fragili, e di chi svolge lavori particolarmente gravosi. In conclusione si può dire che per il 2022 arriveranno sicuramente novità interessanti per l’intero sistema pensionistico, e anche gli studenti potrebbero giovarne, attraverso il riscatto di laurea reso gratuito.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

1 COMMENTO

  1. per caso è stato indicato se il riscatto a costo zero sarà riservato ad alcune fasce di età oppure a tutta la popolazione? grazie e buona giornata

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