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Riesame domanda contributo a fondo perduto partite IVA

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Riesame domanda contributo a fondo perduto. Le partita IVA potranno chiedere il riesame della domanda nel caso di errori che hanno portato all’accredito di una somma errata o allo scarto dell’istanza. Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 65 del 12 ottobre 2020.

E’ possibile effettuare il riesame, nel carso di scarto della domanda per errori ed in caso di impossibilità di inviare una nuova domanda sostitutiva entro la scadenza, o nel caso di erogazione di un importo inferiore.

Inoltre, è possibile presentare domanda di riesame, qualora, sia stata presentata domanda del contributo a ridosso della scadenza, ed il sistema dell’Agenzia delle Entrate ha inviato una ricevuta di scarto oltre i 5 giorni lavorativi successivi alla scadenza, con la conseguente impossibilità nel correggere l’errore.

Tutte le istruzioni complete e le casistiche per la presentazione del ricorso sono presenti nella Risoluzione n. 65/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata l’11 ottobre 2020. Scarica il testo del documento al link seguente:

Il modello dell’istanza di riesame del contributo a fondo perduto deve essere trasmesso (anche tramite intermediario) via PEC alla Direzione provinciale territorialmente competente, in base al domicilio fiscale del richiedente (titolare di partita IVA), con firma digitale (o autografa accompagnata dalla copia del documento di identità).

Riesame domanda contributo a fondo perduto partite IVA

La domanda di autotutela potrà essere presentata da chi ha indicato in modo errato l’IBAN e non ha potuto correggere oppure in caso di errori che hanno portato al pagamento di una somma inferiore a quanto spettante.

Il modello dell’istanza va trasmesso via PEC alla Direzione provinciale territorialmente competente in relazione al domicilio fiscale del soggetto richiedente, firmata digitalmente dal soggetto richiedente, ovvero dall’intermediario indicato nel riquadro dell’impegno alla trasmissione presente nell’istanza.

Insieme all’istanza, è necessario completare il documento attraverso l’inserimento di una nota di approfondimento con la quale il soggetto richiedente il contributo specifica in modo puntuale e preciso i motivi dell’errore ovvero l’impossibilità di trasmettere nei termini l’istanza sostitutiva di istanza per la quale il sistema ha consegnato una seconda ricevuta di scarto.

La nota è importante in quanto sarà valutata ai fini dell’approvazione dell’istanza. Infatti, preliminarmente le Direzioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate hanno il compito di esaminare in modo preciso e puntuale tutte le istanza presentate. L’obiettivo è di valutare le singole motivazioni presenti nelle note e valutare la correttezza dei dati dichiarati nelle istanze.

Nel caso in cui l’istanza di accesso ai contributi a fondo perduto dovesse presentare irregolarità, gli uffici hanno la possibilità di effettuare ulteriori attività istruttorie (anche accertative) volte a verificare se sia stato effettuato un tentativo di truffa. Questa ipotesi implica l’applicazione di sanzioni amministrative e penali in capo al soggetto richiedente e all’eventuale intermediario che ha presentato l’istanza per suo conto.

Pagamento del contributo a fondo perduto

Il pagamento avverrà dopo le apposite verifiche, se dovesse emergere la correttezza dell’esito comunicato in relazione alla domanda iniziale trasmessa, dal 15 giugno e fino alla scadenza del 13 agosto, l’Ufficio notificherà motivato diniego di annullamento/revisione.

Qualora dall’esame dell’istanza dovesse emergere la correttezza della stessa, l’Agenzia delle Entrate provvederà ad effettuare il mandato di pagamento della quota parte del contributo a fondo perduto ancora spettante.

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