Il Reddito di Emergenza viene nuovamente erogato, nel 2021, per sostenere i cittadini italiani in difficoltà economica, successivamente alla crisi dovuta allo scoppio della pandemia. Il reddito di emergenza è stato introdotto nel 2020.

Consiste in erogazioni mensili dell’istituto di previdenza sociale INPS, a favore di chi si trova in una situazione precaria, e necessità di un sostegno economico. Il reddito di emergenza è una delle misure per la lotta alla povertà decise dal Decreto Sostegno del governo Draghi.

Per procedere alla richiesta del REM (Reddito di Emergenza) è necessario fare domanda on-line. La richiesta del Reddito di Emergenza relativo ai mesi del 2021 si può fare a partire dal 7 aprile fino al 30 dello stesso mese, secondo le ultime indicazioni.

Reddito di emergenza
Reddito di Emergenza 2021: come funziona e come fare domanda

Reddito di Emergenza: una delle misure del Decreto Sostegno

Il Reddito di Emergenza va a coprire economicamente i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. Recentemente l’INPS ha dato comunicazione che la domanda può essere presentata dal 7 al 30 aprile. Nel frattempo il sito ufficiale sta aggiornando i sistemi informatici per proporre il modulo per la procedura.

L’INPS ha comunicato con il messaggio numero 1378 del 01/04/2021 chi sono i cittadini che potranno ricevere il REM. Sono incluse di diritto le persone che hanno terminato la ricezione delle mensilità NASPI o DIS-COLL.

Il Reddito di Emergenza sarà erogato alle famiglie in difficoltà, ed è una misura presa dal governo per fronteggiare alla crescente povertà in Italia. Per presentare la domanda del Reddito di Emergenza, l’INPS spiega:

“Il REM sarà riconosciuto – a domanda – ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, e in possesso cumulativamente dei requisiti di residenza ed economici, patrimoniali e reddituali, previsti dalla normativa vigente.”

E’ importante sapere che per ricevere il Reddito di Emergenza è necessario presentare una vera e propria domanda, non si tratta di un contributo che arriverà automaticamente dallo Stato o dall’INPS. E i criteri per stabilire chi ne ha diritto di accesso si basano sia sulla condizione di residenza che su fattori prettamente economici, legati al reddito e al patrimonio del richiedente.

Reddito di Emergenza: beneficiari e cifre

Secondo il Decreto Sostegno emanato dalle recenti disposizioni del governo Draghi, il REM si rinnova seguendo la traccia di quello del 2020, e sarà accreditato ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica che posseggono i requisiti per accedere al bonus.

Sono incluse nei beneficiari del Reddito di Emergenza tutte le persone che tra il 1 luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 hanno terminato di ricevere altre prestazioni di aiuto economico, come la NASPI e la DIS-COLL.

Bisogna però dichiarare di detenere un ISEE attuale, debitamente aggiornato, non superiore a 30.000 euro.

L’INPS deve ancora comunicare aggiornamenti approfonditi sui termini con cui si potrà ricevere il Reddito di Emergenza, ma è confermato che l’importo mensile erogato andrà da 400 a 840 euro. Va ricordata la scadenza massima entro cui richiedere questo particolare contributo all’INPS, non oltre il 30 aprile 2021.

La domanda può essere presentata unicamente per via telematica dal 7 al 30 aprile 2021. Chi richiede questo sostegno deve poter presentare una dichiarazione dei redditi aggiornata valida nel momento in cui si formula la domanda.

Per procedere alla richiesta del REM bisogna utilizzare i canali appositi:

  • Tramite sito ufficiale INPS, entrando nella propria area riservata. Per accedere si può utilizzare il vecchio PIN, lo SPID, la Carta Nazionale dei Servizi o la Carta di Identità Elettronica.
  • Istituti di patronato (secondo la legge 30 marzo 2001, n.152).

REM 2021: requisiti indispensabili

La comunicazione ufficiale INPS segue presentando quali sono i requisiti per accedere al Reddito di Emergenza, in base a quelli già indicati nel 2020, ma con qualche aggiornamento:

  • Residenza: chi chiede il REM deve essere regolarmente residente in Italia, e la verifica sarà fatta direttamente al componente che richiede il beneficio. Questo vuol dire che sono esclusi da questo particolare requisito i familiari del richiedente;
  • Reddito: il reddito complessivo del nucleo familiare, stabilito dalla dichiarazione dei redditi, deve essere inferiore all’ammontare della cifra del beneficio mensile. Si fa qua riferimento al mese di febbraio 2021;
  • Patrimonio mobiliare: il valore del patrimonio mobiliare riferito all’anno 2020 deve essere inferiore a 10.000 euro. Questa cifra è aumentata di 5.000 per ogni componente successivo al primo. Il massimo che prevede questo limite è di 20.000 euro;
  • Valore ISEE: la dichiarazione ISEE che si presenta per la condizione reddituale annuale deve attestarsi su un valore inferiore a 15.000 euro. Questo perché il nucleo familiare che può accedere al sostegno si trova in stato di povertà, oppure di basso sostentamento economico.

L’INPS verificherà tutti i dati relativi al reddito, per evitare illeciti. Nel caso in cui nella famiglia che chiede il REM ci siano minorenni si deve rilevare anche l’ISEE minorenni, insieme a quello ordinario.

REM 2021: Compatibilità con altre forme di sostegno

Va ricordato che il Reddito di Emergenza non è compatibile con tutti gli altri bonus che lo Stato sta mettendo a disposizione di famiglie e imprenditori. Come spiegato dall’INPS, ci sono diverse situazioni in cui il REM non risulta compatibile, quindi non è cumulabile, con i bonus già presenti. Nel dettaglio:

  • Indennità Covid-19 dall’articolo 10 del decreto legge 41/2021;
  • Pensioni dirette e indirette: sono escluse quelle relative a stati di invalidità e trattamenti di invalidità civile;
  • Redditi da lavoro dipendente: in questo caso i redditi da lavoro dipendente devono essere inferiori alla soglia massima di reddito familiare complessivo. La stessa è individuata con la dichiarazione dei redditi. Oltre quella soglia non è più possibile accedere al bonus;
  • Reddito o pensione di cittadinanza: se questi sussidi vengono percepiti nel momento in cui si fa la domanda per il Rem, di conseguenza non si può chiedere il Reddito di Emergenza;
  • Prosecuzione NASPI e DIS-COLL: esiste la possibilità di proseguire i benefici di NASPI e DIS-COLL una volta terminati. Il Reddito di Emergenza interviene nella prosecuzione se la persona richiedente continua a trovarsi in stato di bisogno. E’ anche necessario continuare ad essere residenti in Italia al momento della domanda. In ogni caso per proseguire con il REM a ricevere i bonus di NASPI e DIS-COLL è necessario avere un valore ISEE non superiore a 30.000 euro;
  • Reddito di cittadinanza: in nessun caso il Reddito di Emergenza è compatibile alla ricezione del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza.

Avviso importante:
Fiscomania.com ha raccolto, con ragionevole cura, le informazioni contenute in questo sito. Il materiale offerto è destinato ai lettori, solo a scopo informativo. Quanto letto non può in nessun caso sostituire una adeguata consulenza o parere professionale che rimane indispensabile. Si prega di leggere i nostri Termini e condizioni e l’informativa sulla privacy prima di utilizzare il sito. Tutto il materiale è soggetto alle leggi sul copyright. Fiscomania.com non accetta alcuna responsabilità in relazione all’utilizzo di tale pubblicazione senza la collaborazione dei suoi professionisti.

Articolo precedenteI 10 lavori online più pagati nel 2021
Prossimo ArticoloCostituzione start up: possibile online?
Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

Lascia una Risposta