Il reddito di cittadinanza è uno dei sussidi garantiti dallo stato nel caso in cui la famiglia che può accedervi si trovi in una condizione economica svantaggiata. Insieme ad altri sostegni, come il reddito di emergenza e i bonus per le famiglie e le imprese, la misura ha sostenuto i cittadini durante i mesi più critici della diffusione della pandemia, e continua a sostenere chi ne fa richiesta.

Da luglio il reddito di cittadinanza verrà incrementato con quello che è l’assegno ponte in via sperimentale che fa riferimento all’assegno unico per i figli. Chi percepisce il reddito di cittadinanza quindi vedrà in aggiunta mensilmente la cifra relativa al sostegno per i figli a carico, lassegno unico.

Ricordiamo che il reddito di cittadinanza è una misura che ha l’obiettivo di contenere il problema della povertà sociale, povertà che nell’ultimo anno ha coinvolto moltissime famiglie italiane.

Andiamo a vedere nel dettaglio cos’è il reddito di cittadinanza e come verrà aumentato nel mese di luglio 2021, anche in base alla misura dell’assegno unico per i figli.


Reddito di cittadinanza: un sostegno alle famiglie

Il reddito di cittadinanza è una misura erogata viene erogato dall’INPS mensilmente alle famiglie che ne fanno richiesta e possono accedere a questa particolare forma di sostegno. Questo reddito si affianca generalmente ad un percorso formativo o ad azioni mirate per l’inserimento lavorativo del soggetto richiedente, e si può richiedere al sito ufficiale, ad un ufficio postale o ad un Caf competente.

Questa forma di sostegno è stata largamente richiesta durante questi mesi, a causa della crisi economica che ha colpito il nostro paese. Ricapitoliamo qui quali sono i requisiti per poter accedere al reddito di cittadinanza:

  • Essere cittadino italiano o europeo, da almeno 10 anni;
  • L’attestazione ISEE deve essere inferiore, a livello annuale, a 9.360 euro complessivi;
  • Patrimonio immobiliare: ad esclusione della prima casa di abitazione, non deve superare i 30.000 euro;
  • Patrimonio finanziario: non deve superare la cifra di 6.000 euro, che può essere aumentato nel caso di più componenti nel nucleo familiare, o la presenza di persone con disabilità;
  • Reddito familiare: a livello familiare, il reddito complessivo non deve superare i 6.000 euro annui, moltiplicato per una scala di equivalenza. La soglia aumenta nel caso in cui la famiglia vive in affitto.

Il reddito di cittadinanza può essere richiesto sia da famiglie numerose che da singoli componenti o coppie, e successivamente, se viene confermato l’accesso a questo tipo di reddito, si potrà ritirare la propria carta del reddito di cittadinanza.

Come ottenere il reddito di cittadinanza

Per ottenere il reddito di cittadinanza, bisogna verificare di poter accedere a tutti i requisiti, presentare domanda tramite caf abilitato, o seguendo le linee guida del sito ufficiale. Risulta importante, al fine di vedersi erogato il reddito di cittadinanza, avere con sé:

  1. Una attestazione ISEE che provi la situazione reddituale del nucleo famigliare;
  2. SPID: aver attivato il sistema pubblico di identità digitale è indispensabile per procedere online. Di recente è possibile accedere allo SPID anche senza avere competenze digitali, attraverso la delega ad un altro soggetto.

Il reddito di cittadinanza, come le altre misure di sostegno introdotte dallo stato, si può ricevere nel momento in cui si rientra nei requisiti, e si ottiene così anche una card speciale per le spese. Secondo la normativa, ci sono alcune spese che si possono fare, che prevalentemente riguardano beni alimentari e di prima necessità, e spese che non si possono sostenere. Vediamole nel dettaglio.

Spese ammesse dal reddito di cittadinanza

Tra le spese ammesse al reddito di cittadinanza, troviamo quelle per i beni di prima necessità. Si possono quindi acquistare:

  • Generi alimentari;
  • Bevande;
  • Farmaci, medicinali specifici e visite mediche;
  • Prodotti per la casa e per l’igiene personale;
  • Oggetti per la scuola dei figli;
  • Pagamento delle bollette;
  • Mensilità di mutuo o affitto;
  • Libri.

Ma oltre a queste categorie, il reddito di cittadinanza prevede la possibilità di utilizzare il credito fornito anche per altri tipi di acquisti:

  • Benzina per veicoli;
  • Elettrodomestici;
  • Prodotti di tecnologia come tablet, computer e smartphone;
  • Abbigliamento;
  • Trasporti pubblici;
  • Prodotti sportivi;
  • Corsi di formazione;
  • Trattamenti estetici.

Spese non ammesse dal reddito di cittadinanza

Oltre alle spese ammesse, esiste anche una lista di spese non ammesse dal reddito di cittadinanza, perché non sono considerate prodotti o servizi di prima necessità rientranti nella misura di sostegno. Tra queste troviamo:

  • Armi;
  • Giochi che prevedono vincite;
  • Assicurazioni;
  • Prodotti di gioielleria;
  • Prodotti di pellicceria;
  • Acquisti in gallerie d’arte;
  • Servizi finanziari;
  • Acquisto o noleggio di navi o imbarcazioni;
  • Servizi per adulti;
  • Acquisti presso club privati;

Queste spese non sono ammesse al reddito di cittadinanza. Ma a quanto ammonta la cifra mensile del reddito di cittadinanza?

Le cifre erogate mensilmente

Nel caso di reddito di cittadinanza mediamente si parla di una cifra che va dai 559 euro ai 600, con differenze in base ai casi. La cifra sale con l’aumentare dei componenti del nucleo famigliare, e secondo le indicazioni ufficiali si può fare riferimento a una serie di soglie per quanto riguarda l’importo massimo annuale erogabile, in base al numero di componendi del nucleo famigliare:

  • 1 adulto: 6.000 euro;
  • 1 adulto con un minore: 7.200 euro;
  • 2 adulti: 8.400 euro;
  • 2 adulti con un minore: 9.600 euro;
  • 2 adulti con 2 minori: 10.800 euro;
  • 2 adulti e 3 minori: 12.000 euro;
  • 3 adulti e 2 minori: 12.600 euro;
  • 4 adulti: 12.600 euro;
  • 4 adulti di cui un componente con disabilità grave: 13.200.

Per stabilire con esattezza al calcolo delle erogazioni mensili, vengono prese in considerazione le variabili relative al reddito specifico del nucleo famigliare, attraverso l’attestazione ISEE.

A luglio arriva la misura ponte assegno unico

Per luglio 2021 è previsto un aumento della cifra erogata per il reddito di cittadinanza, ma questo non è dovuto ad un cambiamento del reddito in sé, ma ad un’aggiunta che fa riferimento alla misura ponte dell’assegno unico.

La cifra di riferimento mensile già da luglio 2021 aumenterà per via della congiunzione con la misura sperimentale dell’assegno unico. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un particolare bonus destinato alle famiglie con figli che dal prossimo anno andrà a sostituire tutti gli attuali bonus presenti nel panorama dei sostegni dedicati ai figli.

In particolare, incapienti, disoccupati e lavoratori autonomi possono già chiedere l’assegno unico a partire da quest’anno, mentre i lavoratori dipendenti dovranno aspettare il via ufficiale a gennaio 2022. Dato che reddito di cittadinanza e assegno unico possono andare di pari passo, è possibile che le famiglie ricevano entrambe le erogazioni durante il mese.

Per questo motivo si parla di allargamenti del reddito di cittadinanza che possono arrivare anche fino a 2.000 euro al mese per determinati nuclei famigliari. Si tratta di una misura ponte da qui a gennaio, per l’applicazione completa dell’assegno unico invece, bisogna attendere gennaio 2022.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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