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Qual è la differenza tra reddito e ISEE?

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Molte volte può capitare di confondersi nel valutare la differenza tra reddito e ISEE. Per avere accesso ad alcuni servizi a prezzo agevolato, come ad esempio l’istruzione in determinate facoltà universitarie, viene richiesto l’ISEE familiare. Mentre per altre forme di agevolazione si richiede qual è il reddito percepito.

Il reddito fa riferimento sostanzialmente al denaro percepito da ricavi di diversa natura: possono derivare dallo stipendio nel caso di lavoro dipendente, dalle entrate economiche nel caso di lavoro autonomo, o da una rendita di altro tipo.

L’ISEE invece individua qual è la situazione economica di una specifica famiglia nel suo complesso. Sapere qual è l’ISEE esatto di un nucleo familiare può garantire l’accesso a un’agevolazione economica per diversi servizi, e di fatto offre un’indicazione generale su quale è lo stato economico della famiglia.

In entrambi i casi, sia per l’ISEE che per il reddito dichiarato, si può incorrere in sanzioni se si comunicano in modo errato o fuorviante i dati alle autorità o al fisco. Sono previste pesanti sanzioni per chi accede alle agevolazioni tramite dichiarazioni false. Vediamo in questo articolo qual è la differenza tra reddito e ISEE e quando è utile conoscere queste informazioni.


Reddito: non deriva solamente dal lavoro

Il reddito può derivare da diversi tipi di ricavi, non solamente dal lavoro di tipo dipendente. Il reddito da lavoro infatti consiste in una somma di denaro corrisposta dal datore di lavoro nel caso del lavoratore subordinato.

Il cittadino percepisce un reddito nel momento in cui lavora tramite specifici contratti con aziende o imprese. Il lavoro autonomo invece genera redditi diversi, che derivano non unicamente da un datore di lavoro, ma da più committenti. Sia nel caso di lavoro autonomo che subordinato, ci si trova di fronte a redditi che il cittadino è obbligato a dichiarare, superata una certa cifra all’anno.

Il reddito però non deriva unicamente dal lavoro, perché esistono altri tipi di redditi: i redditi fondiari ad esempio sono l’esempio più semplice per quanto riguarda altri tipi di reddito esistenti. Il reddito fondiario deriva dai ricavi percepiti nel caso in cui il cittadino risulti proprietario di un immobile e decida di porre lo stesso in affitto a terzi.

In questo caso il reddito deriva dagli introiti che corrispondono al pagamento del canone di affitto da parte degli inquilini. Anche questo tipo di reddito va dichiarato, per obbligo di legge. Altri redditi infine derivano da azioni di tipo finanziario e dalla partecipazione presso società.

Dichiarazione dei redditi: come funziona

La dichiarazione dei redditi è una procedura obbligatoria per i cittadini italiani che percepiscono redditi di diversa natura. Durante la dichiarazione dei redditi il cittadino è tenuto a dichiarare tutti gli introiti in denaro che percepisce, che si tratti di redditi da lavoro autonomo o subordinato, da pensione, da terreni o immobili, o redditi da capitale, da società.

In base ai redditi percepiti, si procede alla dichiarazione utilizzando diversi modelli a seconda del caso specifico. Quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini un modello precompilato che deve essere visionato, confermando o modificando i dati.

In base ai redditi percepiti infatti viene anche stabilita qual è la tassazione prevista per il singolo soggetto, in base alle imposte specifiche sui redditi, come l’IRPEF. A questo punto il cittadino può procedere al versamento delle imposte, che avviene o tramite busta paga, direttamente con il datore di lavoro, oppure tramite il versamento nel caso di lavoratori autonomi.

Per procedere alla dichiarazione dei redditi è possibile rivolgersi a professionisti o uffici abilitati ad assistere i cittadini per questo tipo di pratiche.

In base ai redditi percepiti, è possibile anche ottenere particolari agevolazioni fiscali, sia sulle stesse imposte sia per categorie specifiche di beneficiari. Molti di questi bonus per esempio potrebbero essere richiesti dalle famiglie con figli, per sostenere i costi per i figli stessi.

ISEE: cos’è e a cosa serve

L’attestazione ISEE invece è un numero, un valore che fa riferimento alla situazione economica complessiva del nucleo familiare. Il nucleo familiare include i componenti in base allo stato di famiglia all’anagrafe, ovvero che risultano far parte della famiglia in base alla residenza.

Conoscere l’ISEE del nucleo può essere indispensabile per accedere ad alcuni aiuti dello stato o dell’INPS proposti proprio per sostenere le spese economiche dei figli.

L’ISEE tiene conto dei diversi redditi percepiti da tutti i componenti del nucleo famigliare, figli inclusi se questi percepiscono un reddito. Inoltre include anche tutte le informazioni relative ai possedimenti immobiliari, ovvero in base al patrimonio immobiliare.

Ci sono diversi casi in cui è possibile che nel calcolo ISEE risultino a carico anche figli maggiorenni, se questi sono impegnati nello studio, anche se sono residenti al di fuori dell’abitazione dei genitori.

Per calcolare l’ISEE è necessario rivolgersi a centri Caf o a professionisti abilitati, e conoscere qual è il valore dell’ISEE del nucleo familiare può garantire l’accesso a sconti su diversi servizi, e agevolazioni di diverso genere.

Dichiarazione ISEE: a cosa può servire

La dichiarazione dei redditi e il valore corrispondente all’ISEE del nucleo familiare possono essere informazioni molto preziose per diversi motivi. Da un lato la dichiarazione dei redditi è obbligatoria per poter pagare le imposte, e ogni cittadino che supera una certa soglia di reddito annuale deve presentare la dichiarazione.

Dall’altro lato, procedere con la dichiarazione dei redditi garantisce anche esenzioni o agevolazioni sulle imposte, relative per esempio a specifiche spese a carico dei cittadini annualmente.

In sede di dichiarazione dei redditi è possibile per esempio presentare tutte le spese mediche e veterinarie effettuate durante l’anno, per ottenere delle agevolazioni particolari sulle imposte delle stesse spese.

Ma anche la dichiarazione del valore ISEE può essere altrettanto utile in diversi frangenti. Primo tra tutti, il pagamento della frequenza all’università dei figli maggiorenni. Nel caso in cui l’attestazione ISEE riveli una situazione reddituale della famiglia entro una certa soglia, molte università propongono prezzi agevolati per l’accesso ai corsi.

Conoscere il proprio stato reddituale e l’attestazione ISEE può essere utile anche nel caso in cui si vuole accedere a particolari aiuti proposti dallo stato in particolare in questo periodo storico, come i contributi a fondo perduto proposti dal Decreto Sostegni.

Sanzioni nel caso di false dichiarazioni

Nel caso di false dichiarazioni dei redditi, oppure del valore ISEE del nucleo famigliare, si può incorrere a diverse sanzioni, specialmente quando queste dichiarazioni falsa garantiscono l’accesso a sconti e agevolazioni di varia natura.

Nel caso delle dichiarazioni dei redditi, è sanzionabile il cittadino che omette di dichiarare i redditi percepiti durante l’anno, ma non solo. Si può parlare anche di evasione fiscale nel caso in cui gli importi risultino elevati e non dichiarati. Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate effettua controlli mirati e può comunicare tramite lettera che sussistono errori o mancanze di diversa natura.

Inoltre l’evasione fiscale è sempre di più sotto al mirino dei controlli del fisco negli ultimi anni. Anche la falsificazione del valore ISEE può comportare sanzioni e la perdita dei benefici acquisiti, se ciò accade.

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