Partita IVA: verso la proroga dei versamenti dovuti entro il 30 giugno. Vediamo tutte le novità e possibili slittamenti dei termini di pagamento.

Il Ministero dell’economia e delle finanze è al lavoro per eventuali ulteriori proroghe sui versamenti a cui sono tenuti i titolari di partita IVA. La viceministro al MEF Laura Castelli ha, infatti, anticipato recentemente il possibile slittamento dei pagamenti dal 30 giugno al 20 luglio 2021.

La platea dei beneficiare della possibile proroga dei versamenti dell’autotassazione 2021 è quella canonica di lavoratori autonomi, professionisti e imprese. Con ogni probabilità, il Governo interverrà sul punto mediante un nuovo DPCM, senza ricorrere dunque al sistema della decretazione d’urgenza, nonostante i tempi molto stretti in cui si intende intervenire.

Vediamo cosa c’è da sapere sul punto.


Partita IVA: proroga in vista?

La viceministro Laura Castelli ha, recentemente, annunciato la possibilità di un nuovo slittamento dei termini per procedere ai pagamenti degli oneri fiscali, fissati al 30 giugno. La scadenza dovrebbe riguardare, in particolare, il saldo e acconto delle imposte sui redditi, IRPEF, IRES, IRAP, cedolare secca e imposte sostitutive. Ricordiamo, tuttavia, che comunque non sarà dovuto dal contribuente il saldo del conto IRAP, il quale, come forse saprete, è stato abolito con un precedente provvedimento, ossia il Dl Rilancio.

Mentre, per quanto attiene, al primo importo, o per il saldo delle altre imposte, questi possono essere versate in un’unica soluzione o mediante rateizzazione.

Al vaglio dell’esecutivo, invero, vi sono ancora alcune questioni da discutere. In particolare si prospettano la seguente soluzione:

  • proroga del termine del 30 giugno al 20 luglio senza maggiorazioni dello 0,40% a titolo di interessi.
  • a cui potrebbe poi seguire un’ulteriore dilazione del termine più ampio e andare al 20 agosto con l’aggiunta della maggiorazione dello 0,40%.

Versamenti e interessi

Tutti i contribuenti, non solo i titolari di partita IVA, sono tenuti a versare le somme dovute a titolo di imposte dirette sui redditi, e in particolare a titolo IRPEF,  in rate mensili le somme dovute a titolo di saldo e acconto delle imposte sui redditi, compresi i contributi risultanti dal quadro RR sulla quota di reddito eccedente il minimale.

Il primo versamento, in teoria, dovrebbe essere effettuato entro il 30 giugno 2021. Mentre può essere reso anche successivamente, entro 30 giorni (il 30 luglio) maggiorando l’importo dovuto dello 0,40 per cento a titolo d’interesse corrispettivo. La proroga consentirebbe, dunque, si procedere al pagamento senza rispettare il termine, ma escludendo l’applicazione della maggiorazione.

La rateizzazione può avvenire, per quanto attiene alle Partita IVA, secondo il seguente calendario, con i relativi incrementi a titoli di interessi, i quali non comprendono la maggiorazione dello 0,40.

RataVersamentoInteressiVersamentoInteressi
30 giugno0,0030 luglio0,00
16 luglio0,1820 agosto0,18
20 agosto0,5116 settembre0,51
16 settembre0,8418 ottobre0,84
18 ottobre1,1716 novembre1,17
16 novembre1,50

Chi potrà beneficiare della proroga?

La proroga dovrebbe interessare tutti i titolari di partita IVA e forfettari, che adottano il regime ISA. Rientrano dunque in questa categoria i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice attualmente 5.164.569 euro. 

I soggetti in questione sono quindi coloro che:

  • adottano il cosiddetto regime fiscale di vantaggio, (art.27, comma 1, del Dl n. 98/2011);
  • applicano il regime forfetario (art 1, commi da 54 a 89 Legge n. 190/2014);
  • e i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese (ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del Tuir).

Come effettuare il versamento IRPEF

Laddove, i titolari di partita IVA intendano procedere, invece, al versamento, ricordiamo che lo stesso può avvenire mediante modello f24. Nel quale dovrà essere indicato i c.d. codici contributo, che ricordiamo essere:

  • 4001: IRPEF – Saldo;
  • 4033: IRPEF – Acconto prima rata;
  • 4034: IRPEF – Acconto seconda rata o unica soluzione;
  • 1668: Interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sez. Erario.

Il documento dovrà, inoltre, esser compilato con i propri dati personali.

Ulteriori proroghe delle cartella esattorieli?

Il MEF ha comunicato che un’ulteriore proroga potrebbe essere prevista rispetto alla scadenza delle cartelle esattoriali, previste per il 2 agosto. Anche sul punto, tuttavia, la viceministro Castelli non ha proferito molti dettagli. Non ci sembra però che sia un’evenienza del tutto remota, giacché lo stato di crisi economica seguente l’emergenza sanitaria, potrebbe effettivamente comportare la necessità di dilazionare il pagamento o rinviarlo, per consentire ai cittadini di affrontare più serenamente il momento del versamento delle rate.

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