HomeFisco NazionaleProfessioniPrestazioni artistiche: profili fiscali e contributivi

Prestazioni artistiche: profili fiscali e contributivi

La disciplina civilistica e fiscale, ai fini delle imposte dirette ed indirette, legata alle prestazioni spettacolistiche.

Prestazioni degli artisti svolte all'estero con imponibilità concorrente: nello Stato di svolgimento dell'attività artistica ed in quello di residenza fiscale. Questo è il criterio di collegamento del reddito previsto dall'art. 17 del Modello di Convenzione OCSE contro le doppie imposizioni. Resta salva la possibilità di attenuare la doppia imposizione del reddito con l'applicazione del credito per imposte assolte all'estero.

Il lavoro nel mondo dello spettacolo, è caratterizzato da una sua peculiarità nell'ambito degli obblighi fiscali, amministrativi ma soprattutto previdenziali, che il datore di lavoro o il lavoratore autonomo sono tenuti a rispettare. Ad oggi per le prestazioni artistiche nel mondo dello spettacolo non esiste una disciplina particolare per la quale è necessario fare rinvio alla normativa generale vigente. La differenziazione rimane, invece, per gli aspetti di sicurezza sociale che interessano il settore in quanto i lavoratori dello spettacolo sono da assoggettare ad un regime contributivo particolare.

La tassazione delle prestazioni degli artisti svolte all'estero segue criteri di collegamento internazionali che determinano in quale paese tali redditi devono essere tassati. Vediamo, quindi, tutte le informazioni utili per gli esercenti prestazioni artistiche nel mondo dello spettacolo.

Chi sono gli artisti?

L'unica definizione di artista che si riscontra nel TUIR è nell'art. 53, co. 1, il quale comprende nei redditi da lavoro autonomo anche i proventi derivanti dall'esercizio abituale di arti e professioni abituali. Sostanzialmente, quindi, il reddito degli artisti, in ambito nazionale, rientra nella più grande categoria dei redditi da lavoro autonomo.

In ambito internazionale, invece, come vedremo di seguito, il riferimento è dato dall'art. 17 del modello OCSE di convenzione contro le doppie imposizioni. All'interno di questa disciplina (sovranazionale) è possibile riscontrare un maggiore dettaglio per individuare l'artist...

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come
abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Login
Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.

32 COMMENTI

  1. Buongiorno,
    emettendo al mio committente ricevute per prestazione occasionale come lavoratore dello spettacolo (fonico/tecnico audio) con indicato il 9,19% nella ricevuta stessa, se il totale dei compensi per le prestazioni non supera i 5000€ lordi in un anno, posso continuare a percepire la naspi e a mantenere lo stato di disoccupato? Oppure li perderei?

    Grazie mille.

  2. Quando si percepiscono compensi, in qualsiasi forma, devono essere comunicati all’INPS. Se si supera le € 4.800 annue lorde sicuramente la NASPI viene rideterminata.

  3. Buongiorno, in caso di regime forfettario, il calcolo della contribuzione enpals del 33% di un DJ lavoratore autonomo, deve essere effettuato sul lordo o sul reddito fiscale pari al 67% del lordo? (calcolo così effettuato su altri tipologie di attività in regime forfettario)
    Grazie

  4. Sono una giovane attrice. Mi è stato chiesto di occuparmi direttamente dei versamenti ex-Enpals anche per la parte di competenza del committente: chiedo come devo indicare gli importi (9,19 e 23,81%) in parcella e se posso fare un unico versamento dell’importo complessivo. Grazie.

  5. Salve Cinzia, una parte del contributo è a suo carico è deve indicarlo in parcella, mentre l’altra parte è direttamente di spettanza del committente. Il versamento cumulativo deve farlo il suo committente e non lei. O meglio, materialmente può versare lei, ma a nome del suo committente.

  6. Salve, riguardo al Certificato di Agibilità che scrivete rilascia l’INPS (io sapevo l’ENPALS), come fa’ l’artista a richiederlo se non ha mai lavorato in precedenza (scrivete che lo rilascia se vengono pagati i contributi)? Non può richiederlo l’organizzatore dell’evento? Inoltre per gli Occasionali che lo fanno come hobby (2-3 volte l’anno) e non sono inquadrabili exENPALS come devono comportarsi?
    Grazie

  7. Buon giorno sono una persona fisica che ingaggia un musicista (professionista) per un evento (matrimonio).. : chi deve richiedere l’agibilità? L’artista mi ha detto che devo procedere io richiedere il certificato e pagare la contribuzione ma mi sembra una procedura troppa difficoltosa per un singolo evento considerando anche che NON sono un’azienda e che comunque NON opero nel settore dello spettacolo
    Grazie !

  8. Buon giorno. Un musicista da uno stato CEE (Austria) ha fatto una sola volta musica all’aperto durante un mercatino. Il musicista, rappresentarsi di solito abitualmente in Austria, essendo in possesso di un numero identificativo (CEE Ust. ATU…) ha emesso una fattura e io ho aggiunto l’iva 22 % e dall’altra parte la autofattura (servizi EU). L’imprenditore lavoro autonomo aveva anche la dichiarazione dell’ufficio finanze dell’estero, di pagare le tasse in Austria. Ora mi è stato detto, che si dovrebbe pagare anche la ritenuta d’acconto di 30 %. Questo è vero?

  9. Salve ho un dubbio che mi attanaglia, sono un attore e lavoro prevalentemente nel doppiaggio.Dal prossimo mese noi doppiatori dovremo pensare noi alla compilazione e all’emissione della fattura( prima le societa di doppiaggio le emettevano loro per noi). Ho il mio programmino excel tutto automatizzato, e sono a conoscenza di tutti i valori delle detrazioni fino ad arrivare al famoso 9,19% a carico mio.Sono un regime Forfettario cod. 023, iscritto dopo il 1995. Sono a conoscenza del contributo integrativo del 1% se si supera una soglia giornaliera.Quello che non capisco è quale sia questa soglia, perchè girando in rete ,compreso il sito dell’inps, trovo valori sempre diversi.Chi dice 149 euro, chi 151, chi 141,68 fino ad arrivare qui in questa pagina dove invece è riportato il valore 137,95. Qualcuno puo aiutarmi, e dirmi quale è il valore giusto?Ripeto per un forfettario iscritto dopo il 95.E poi ultima cosa : se in fattura ho per esempio 4 pagamenti diversi in quattro giorni diversi, ma dove solo in uno supero il valore per il quale poi si aggiungera il famoso 1%, dovrò calcolarlo solo su quel giorno, oppure fare la media tra i 4 giorni, e trovare quindi la paga media giornaliera, fare l’1% della differenza con il valore x e moltiplicarla per le giornate?grazie ,attendo con ansia una risposta perchè sto impazzendo.
    Alessio

  10. Salve Alesso, il limite relativo al contributo integrativo dell’1% varia di anno in anno in base alle circolari INPS che se ne occupano. La invito a verificare il dato aggiornato.

  11. Buongiorno,
    Un’associazione sportivo dilettantistica (scuola di danza) che ha come collaboratori due liberi professionisti con partita Iva regime agevolato forfettario gestione contributiva ex-enpals come si deve regolare per inquadrarli ai fini fiscali e previdenziali?
    A oggi ci hanno sempre emesso fattura con la trattenuta del 9,19% per l’enpals e abbiamo versato all’INPS i contributi al 33% tramite modo f24, ci è arrivata però una comunicazione dall’INPS che siccome li ritiene dipendenti dell’associazione in quanto abbiamo versato a loro questi contributi ,e quindi scopriamo che avremmo dovuto fare il contratto, inviare il modello Unilav ed inviare mensilmente Uniemens, siamo molto confusi su cosa fare.
    Attendo una vostra risposta sperando di avere più chiarezza in merito.
    Saluti
    Stefania

  12. Buongiorno, un musicista con la ho la partita iva e è iscritto all’Enpals come lavoratore autonomo esercente l’attività musicale.
    da come ho capito, questa posizione prevede il versamento in proprio dei contributi. ma in fattura come ci si comporta?
    i contributi a carico suo sono il 9,19% mentre la restante parte a carico del committente che riceverà la fattura. ok, quindi significa che addebita al lordo della fattura il 23.81% al committente e poi versa in autonomia il totale 33%?
    oppure non applica la ritenuta del 9,19% che provvederà a versarsi in autonomia ed il committente versa il restante 23.81%?
    se il committente è estero, come ci si comporta?
    saluti
    adriano

  13. Salve Adriano, in fattura deve inserire la ritenuta previdenziale, poi il committente verserà tutti i contributi dovuti, compresa la propria quota. In caso di committente estero non può esserci ritenuta previdenziale e versamento dei contributi. In questo caso, eventualmente, dovrà provvedere autonomamente presso l’Inps per capire la procedura da adottare.

  14. Buonasera mio figlio è produttore musicale e fonico ma non ha ancora lavorato. Ha22 anni come lo posso aiutare a districarsi? Consiglia iscrizione a cooperative tipo “esibirsi “x musicisti oppure tramite commercialista (qualunque o ce ne sono specializzati?) o consulenti lavoro? Se fa da solo è semplice chiedere agibilità a inps? È facile fare fatture ? I contributi inps del33% li può versare lui così è sicuro che sian versati e in fattura incassare il totale?

  15. Salve Loredana, consiglio sicuramente di affidarsi ad un commercialista che conosca il mondo in cui opera suo figlio. In questo modo potrà ricevere tutte le informazioni di cui necessità per la sua gestione fiscale e contributiva.

  16. Buongiorno, avrei una domanda. Qualora l’attività ricada sotto il codice ateco 900.100 (rappresentazioni artistiche), il versamento dei contributi, per quanto sono riuscito a capire, è a carico dell’artista. Mi rifaccio quindi alla domanda di Adriano: come ci si deve comportare nella compilazione della fattura (comunque contribuente forfettario)? Cosa addebito al committente? Il versamento in F24 che deve fare l’artista, con quali codici tributi deve essere fatto? Versa il 33%?

    La ringrazio infinitamente

  17. Il versamento dei contributi non è a carico dell’artista ma del committente, poi una parte di questi contributi deve essere richiesto all’artista sotto forma di ritenuta da esporre in fattura, come indicato nell’articolo.

  18. BUONGIORNO
    siamo 4 persone, che amano la recitazione e si sono unite in gruppo per mettere in scena uno spettacolo teatrale. L’attività viene esercitata in modo sporadico ed occasionale legata solo ed esclusivamente alla specifica messa in scena. Tra i componenti del gruppo vi è un lavoratore, una studentessa, un pensionato ed una casalinga. Non vi è l’intenzione di creare un’associazione perché per ora il gruppo lavora solo ed esclusivamente sulla commedia in corso senza per ora vantare ulteriori prospettive. Suppongo possa essere definita una prestazione di lavoro autonomo occasionale. Fiscalmente qual è il modo corretto per porsi nei confronti dei committenti (anche Enti pubblici locali) e quali contribuzioni fiscali e prassi sono dovute in caso di onorari ricevuti e/o rimborsi spese?
    Grazie dell’attenzione.

  19. Buongiorno,
    io e la mia fidanzata vorremmo aprire la Partita IVA per fare spettacoli e stavamo guardando i vari tipi di società, lasciando stare le varie convenienze di “uno solo con la p.i.”
    Una domanda a cui non riesco a trovare risposta, anche perché il commercialista al quale ho chiesto è digiuno di ENPALS: i soci di una snc che prestano lavoro devono essere iscritti a una cassa INPS, e fin qui tutto ok, ma se il lavoro è puramente spettacolo ci si iscrive alla gestione ex-ENPALS o comunque a quella commercianti?
    Chiedo perché il minimale, non avendo nessuno dei due un lavoro stabile, rappresenta un grosso scoglio

    La ringrazio in anticipo 🙂

  20. Leonardo nelle società di persone che effettuano attività commerciali l’iscrizione INPS è obbligatoria, poi sulla parte relativa al reddito da attività artistica si paga anche l’ENPALS.

  21. Gentile Federico Migliorini, sono un lavoratore autonomo dello spettacolo con partita iva aperta nel 2019 a regime forfettario con aliquota al 15%. Fino ad ora ho sempre lavorato come attore scritturato a teatro, versando i famosi 9,19% di contributi Inps Enpals nella compilazione della fattura. A breve girerò con un mio spettacolo che venderò nelle scuole e nei teatri. Quello che le chiedo è se in questo caso vigono le stesse regole di fatturazione, ovvero se il committente (scuola o teatro) sia tenuto a versare, in ogni caso, il 23% di contributi e io il 9,19% più il 15% di aliquota sul netto, esattamente come avviene quando lavoro in compagnia. Portando in giro uno spettacolo, sono tenuto a richiedere e ad avere il certificato di agibilità o è il committente a doverlo richiedere?

    Cordialmente,
    Lorenzo

  22. Lorenzo l’attività di organizzazione di spettacoli è diversa dall’attività artistica, questo sia da un punto di vista di fatturazione che di contribuzione. Dovrà modificare ed aggiungere un nuovo codice attività alla sua partita IVA, e dovrà fare iscrizione alla gestione commercianti INPS.

  23. Gentilissimo Dottor Migliorini,
    Innanzitutto grazie per i suoi post e per le sue risposte.

    Riprendo l’argomento trattato il 9 Marzo con Lorenzo a cui Lei ha risposto dicendo che, per la quota parte di servizio imputabile a “organizzazione” è necessaria l’iscrizione alla CCIAA e versamento contributi alla gestione commercianti.
    Ho due dubbi a riguardo:
    1) in ricevuta va indicata una quota per “organizzazione” (che rientrerà nel computo del minimale commercianti) e una quota “performance” (su cui andrà calcolato (e versato) il contributo Enpals?

    2) Riguardo la base imponibile Enpals, è data dal compenso lordo (come sosterrebbe l’istituto attraverso il call center) o sul 67% (derivante dall’applicazione del coefficiente di redditività previsto dal regime forfettario)?
    PS.
    È ragionevole pensare di presentare un interpello per avere un chiarimento ufficiale a riguardo del secondo punto?

    Grazie mille per la sua immensa preparazione e… pazienza

  24. Buonasera ,
    tra poco aprirò partita iva regime forfettario animatore/conduttore ,spettacolo
    Ho un dubbio sentendo varie persone chiedo una delucidazione.
    In questo caso partita iva ,regime forfettario,gestione separata devo chiedere agibilita’ e versare contributi a parte oppure no visto che pagherei gia’ i contributi sul lavoro svolto? (5% start up+ 25.7% inps)
    Mi dicono di no perche’ gia’ compresi. Ho comunque un numero matricola enpals per altri lavori svolti tv ma chiaramente senza partita iva.
    Grazie
    Stefano

  25. Un conto sono le attività per le quali vige il contributo alla gestione separata, altro conto sono le attività di spettacolo per le quali si applica il contributo ex enpals.

Lascia una Risposta